Harry Potter e il principe mezzosangue: differenze tra le versioni

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*Piton! Lui si fidava di lei! ('''Harry Potter''')
*Piton! Lui si fidava di lei! ('''Harry Potter''')
*Combatti! Codardo, combatti! ('''Harry Potter''' a Piton)
*Combatti! Codardo, combatti! ('''Harry Potter''' a Piton)
Giu in salotto zio Vernon urlò: « Chi diavolo è a quest'ora di notte? »
Harry rimase paralizzato con un canocchiale di ottone in una mano e un paio di scarpe da ginnastica nell'altra.

« Bene » sospirò Harry sollevato, « perchè sono state un...»
Si interruppe, attento a non dire quello che pensava.
« Credo che la parola ‘fiasco’ sia la più appropriata » concluse Silente, e annuì.

« Mentre Bill e Fleur... bè... che cos'hanno in comune? Lui è un gran lavoratore, una persona concreta, e invece lei è...»
« Una vacca » completo Ginny, e annuì.

Si guardarono tutti e tre in silenzio per un attimo. Poi si udì un gran colpo e Hermione svanì in uno sbuffo di fumo nero.
« Hermione! » urlarono Harry e Ron; il vassoio della colazione scivolò a terra con un gran fracasso.
Hermione riemerse tossendo dal fumo, col cannocchiale stretto in mano e un grosso livido violetto attorno all'occhio.
« L'ho strizzato e... mi ha dato un pugno! » esalò.

« Bè » commentò Ron, gettandole addosso il Mantello. « Tentar non nuoce, ma sei stata un po' ingenua...»
« Bè, la prossima volta mi fai vedere tu come si fa, Maestro del Mistero! » sbottò lei.

« ‘Harry Potter sa che può confidarsi con me con la massima tranquillità’ ho detto loro. ‘Morirei piuttosto che tradire la sua fiducia’».
« Non è un gran promessa, visto che sei già morto » osservò Ron.
« Ancora una volta dimostri la sensibilità di un'ascia smussata » ribattè Nick-Quasi-Senza-Testa in tono offeso.

« E dal vapore che sale in caratteristiche spirali » proseguí Hermione con entusiasmo, « e dovrebbe avere un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae, e io sento aroma di erba appena tagliata e pergamena nuova e...»
Ma arrossì e non finì la frase.

« Bè, che cosa c'è di tanto speciale?» sussurrò Ron, che chissá perchè sembrava seccato. « Tu sei la più brava del nostro anno... Gliel'avrei detto anch'io, se me l'avesse chiesto!»

« Finito? » chiese Harry, seccato. « O vuoi aspettare di vedere se fa qualche capriola all'indietro?»

« Non sei mai stato così interessante come ora, e nemmeno così attraente, a dirtela tutta! » .
A Ron andò di traverso un grosso pezzo di aringa. Hermione lo degnò di un solo sguardo prima di tornare a rivolgersi a Harry.
« E in più sei stato perseguitato dal Ministero, che cercava di farti passare per uno squilibrato e un bugiardo. Porti ancora i segni di quando quella donna malvagia ti ha fatto scrivere col sangue, ma tu non hai ritratto nemmeno una parola... »
« Anch'io porto ancora i segni dove quei cervelli mi hanno afferrato al Ministero, guarda » intervenne Ron, tirandosi su le maniche.
« E non guasta nemmeno che tu sia cresciuto di trenta centimetri durante l'estate » concluse Hermione, ignorando Ron.
« Io sono alto » affermò lui senza alcuna logica.

Lo sorprese il fatto che, quando Ron le affiancò, Calì diede all'improvviso una gomitata a Lavanda, che si voltò e rivolse a Ron un gran sorriso. Lui la guardò sbattendo le palpebre, poi sorrise a sua volta, incerto, e prese a camminare quasi a passo di marcia. Harry si trattenne dal ridere, ricordando che anche Ron l'aveva fatto dopo che Malfoy gli aveva spaccato il naso; Hermione invece fu fredda e distante lungo tutta la strada fino allo stadio sotto la fresca pioggerellina, e andò a sedersi nelle tribune senza augurare in bocca al lupo a Ron.

Quelli del gruppo iniziale erano del primo anno ed era lampante che non avevano mai volato. Solo un ragazzino riuscì a restare sospeso per più di qualche secondo, e ne fu così stupito che si schiantò all'istante contro uno dei pali.
Il secondo gruppo comprendeva dieci delle ragazze più sceme che Harry avesse mai incontrato: quando lui fischiò, non fecero altro che esplodere in risatine e aggrapparsi l'una all'altra. Tra loro c'era Romilda Vane. Quando le invitò a uscire dal campo obbedirono con grande allegria e andarono a sedersi nelle tribune, a molestare tutti gli altri.
Il terzo gruppo fece un tamponamento a catena a metà dei giri di campo. Gran parte del quarto gruppo si era presentata senza scope. Il quinto gruppo era di Tassorosso.
« Se c'è qualcun altro che non è di Grifondoro » ruggì Harry, che cominciava ad essere seriamente irritato, « se ne vada subito, per favore! »

« Questa è la mia decisione definitiva, e se non sparite subito lasciando il posto ai Portieri vi affatturo » urlò.

Harry puntò la bacchetta nel vuoto, la fece scattare all'insù e disse tra sè: Levicorpus!
« Aaaaaargh! »
Un lampo di luce, e la stanza si riempì di voci: l'urlo di Ron aveva svegliato tutti. In preda al panico, Harry gettò via Pozioni Avanzate; Ron era appeso a mezz'aria a testa in giù, come se un gancio invisibile l'avesse issato per la caviglia.
« Scusa! » strillò Harry, mentre Dean e Seamus si schiantavano dal ridere e Neville, caduto dal letto, si rialzava. « Aspetta... ti faccio scendere... »
« Domani » mugulò Ron, « preferirei che mettessi la sveglia » .

« Sarebbero lieti di accettarmi nel club, come no » ribattè Harry sarcastico. « Saremmo amiconi, se non continuassero a cercare di uccidermi » .

« E questa è un'altra festa riservata ai cocchi di Lumacorno, vero? »
« Solo per il Lumaclub, sì » rispose Hermione.
« Senti, non l'ho inventato io il nome Lumaclub... »
« Lumaclub » ripetè Ron con un ghigno beffardo degno di Malfoy. « È penoso. Bè, spero che ti diverta. Perchè non provi a uscire con McLaggen, cosí Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi... »
« Possiamo portare degli ospiti » lo interruppe Hermione, che per qualche ragione era violentemente arrossita, « e stavo per chiederti di venire, ma se la pensi così allora lascio perdere! »
Harry all'improvviso desiderò che il baccello fosse volato molto più lontano, in modo da non dover stare lì con quei due. Senza che lo notassero, prese la ciotola e cercò di aprire il baccello nel modo più rumoroso e violento che riuscisse a escogitare, ma questo purtroppo non gli impedì di sentire ogni parola.
« Stavi per invitare me? » chiese Ron in tutt'altro tono.
« Sí » rispose Hermione, adirata. « Ma se preferisci che esca con McLaggen... »
Ci fu una pausa durante la quale Harry continuò a pesare il baccello elastico con una paletta.
« Non che non preferisco » bisbigliò Ron.
Harry mancò il baccello e colpí la ciotola, che andò in pezzi.
« Reparo » ordinò subito, picchiettando i frammenti con la bacchetta, e la ciotola tornò integra. Ma il fracasso evidentemente ricordò a Ron e Hermione che Harry era a un passo da loro. Hermione apparve turbata e cominciò subito a cercare la sua copia di Alberi Carnivori del Mondo per scoprire il modo corretto di spremere i baccelli di Pugnacio; da parte sua, Ron era imbarazzato ma anche compiaciuto.

« Ehi! »
Dean e Ginny si staccarono e si guardarono intorno.
« Cosa? » fece Ginny.
« Non mi piace vedere mia sorella che pastrugna la gente in pubblico! »
« Questo era un corridoio deserto finchè non siete venuti a ficcare il naso! » sbottò Ginny.
Dean era imbarazzato. Rivolse a Harry un sorrisetto furtivo che lui non ricambiò, mentre il neonato mostro dentro di lui invocava l'immediata espulsione di Dean dalla squadra.
...
« Non voglio che la gente dica che mia sorella è una... »
« Una cosa? » urlò Ginny, sfoderando la bacchetta. « Una cosa, di preciso? »
« Non voleva dire niente, Ginny... » intervenne Harry automaticamente, anche se il mostro ruggiva la sua approvazione alle parole di Ron.
« Invece sì! » sbraitò lei, infiammandosi con Harry. « Solo perchè lui non ha mai baciato nessuno in vita sua, solo perchè il piú bel bacio che abbia mai ricevuto è stato da zia Muriel... »
« Stà zitta! » gridò Ron, più che rosso ormai quasi marrone.

« Pensi che Hermione e Krum si siano baciati? » chiese Ron all'improvviso mentre si avvicinavano alla Signora Grassa.
« Cosa? » s'impappinò. « Oh... ehm... »
La risposta sincera era ‘sì’, ma non volle pronunciarla. Tuttavia Ron parve dedurre il peggio dalla sua espressione.

« Cerchi Ron? » gli chiese lei con una smorfia. « È laggiù, quello schifoso ipocrita » .
Harry guardò. In un angolo, davanti a tutti, c'era Ron, avvinghiato così stretto a Lavanda Brown che era difficile dire quali mani erano di chi.
« Sembra che le stia mangiando la faccia, no? » osservò Ginny in tono distaccato. « Ma suppongo che debba affinare la tenica » .

« Non dovresti lasciare Lavanda fuori ad aspettarti » disse calma. « Si chiederà che fine hai fatto » .
Avanzò lenta e impettita verso la porta. Harry lanciò un'occhiata a Ron che sembrava sollevato che non fosse successo altro.
« Oppugno! »
Harry si voltò di scatto e vide Hermione puntare la bacchetta contro Ron, con aria folle: il piccolo stormo filò come una pioggia di grossi proiettili d'oro verso Ron, che gemette e si coprí il volto con le mani; ma i canarini lo aggredirono, beccando e graffiando ogni brano di pelle che riuscivano a raggiungere.
« Toglimeli-di-dosso! » urlò lui, ma con un ultimo sguardo di rabbia vendicativa Hermione spalancò la porta e sparì.

« E comunque i filtri d'amore non sono Oscuri e nemmeno pericolosi...»
« Lo dici tu » borbottò Harry, pensando a Romilda Vane.

« Ha riso dei miei baffoni! »
« Anch'io ho riso, sono la cosa più stupida che abbia mai visto » .

Calì fece un gran sorriso. Harry capì che si sentiva in colpa per aver riso di lei a Trasfigurazione. Si voltò e vide che Hermione sorrideva a sua volta, e se possibile il suo sorriso era ancora più grande. Le ragazze erano molto strane, a volte.
« Ciao Calì! » la salutò Hermione, ignorando del tutto Ron e Lavanda. «Vai alla festa di Lumacorno stasera? »
« Non sono stata invitata » rispose Calì, mesta. « Mi piacerebbe andarci, pare che sarà proprio bello... Tu ci vai, vero? »
« Si vedo Cormac alle otto e poi... »
Ci fu un rumore di ventosa staccata da un lavandino otturato e Ron riemerse. Hermione fece come se non avesse visto o sentito nulla.
« ... andiamo insieme alla festa » .
« Cormac? » domandò Calì. «Cormac McLaggen, vuoi dire? »
« Esatto » rispose Hermione con dolcezza. « Quello che è quasi » e sottolineò accuratamente il quasi, «diventanto Portiere di Grifondoro »
« Allora stai con lui? » le chiese Calì con gli occhi sgranati.
« Oh... sì... non lo sapevi? » rispose Hermione con una risatina non da lei.
« No! » esclamò Calì, elettrizzata dal pettegolezzo. « Bè, ti piacciono i giocatori di Quidditch, eh? Prima Krum, poi McLaggen... »
« Mi piacciono i giocatori di Quidditch molto bravi » la corresse Hermione, sempre sorridente. « Bè, ci vediamo... Devo andare a prepararmi per la festa... »
E se ne andò. Ron aveva un'espressione vacua e non disse nulla. Harry rimase in silenzio a meditare sugli abissi nei quali le ragazze possono sprofondare per amor di vendetta.

« E così Piton si è offerto di aiutarlo? Davvero si è offerto di aiutarlo? »
« Se me lo chiedi un'altra volta » minacciò Harry, « ti ficco questo cavolino... »

« Sta scherzando... »
Ron sedeva nel letto, esaminando una specie di grossa catena d'oro.
« Che cos'è? » chiese Harry.
« E' il regalo di Lavanda » rispose Ron, disgustato. « Non può mica pensare che io mi metta... »
Harry guardò meglio e scoppiò a ridere. Dalla catena pendevano in grosse lettere d'oro le parole ‘Amore Mio’.
« Carina » sghignazzò. « Elegante. Dovresti proprio mettertela davanti a Fred e George » .
« Se glielo dici » lo minacciò Ron, facendo sparire la catena sotto il cuscino, « io... io... io ti... »
« Mi balbetti addosso? Andiamo, ti pare che lo farei? »
« Come può pensare che mi piaccia una roba del genere? » chiese Ron al nulla, con aria agghiacciata.
« Bè, ripensaci » suggerí Harry. « Ti sei mai lasciato sfuggire che non vedevi l'ora di andare in giro con ‘Amore Mio’ appeso al collo? »
« Bè... non è che noi due parliamo molto » ammise Ron. « Più che altro... »
« Pomiciate » completò Harry.
« Secondo Ron basta che oggi pomeriggio mi fermi dopo Pozioni...»
« Oh, bè, se Ronron la pensa cosí, è meglio che tu segua il suo consiglio» sbottò, infiammandosi subito. «Dopotutto quando mai Ronron ha sbagliato giudizio? »
« Hermione, non puoi... »
« No! » esclamò lei con rabbia, e se ne andò di corsa lasciando Harry solo e sprofondato fino alle caviglie nella neve.

Non aveva la minima idea di che cosa fare. Guardò Ron, che aveva copiato tutte le sue mosse e ora stava lì con espressione idiota.

« Come sei andato? » chiese Ron, raggiungendo Harry di corsa. « A me pare di aver sentito qualcosa l'ultima volta che ho provato... una specie di formicolio nei piedi »
« Avrai le scarpe troppo strette, Ronron » disse una voce alle loro spalle, e Hermione li superò a grandi passi, con un sogghigno.

« Oh, è stata perfetta, ovviamente » rispose Ron per lei. « Perfetta decisione, divinazione e disperazione, o che diavolo è... »

« È diventata un po' balenga. Crollo di nervi. Donne » disse rivolto a Harry con l'aria di chi la sa lunga. «Si turbano facilmente »
« Eppure » ribattè Hermione, riscuotendosi dalla sua fantasticheria, « dubito che troveresti una donna capace di tenere il broncio per mezz'ora perché Madama Rosmerta non ha riso alla sua barzelletta sulla megera, il Guaritore e la Mimblus Mimbletonia».
Ron si rabbuiò.


== Dialoghi ==
== Dialoghi ==

Versione delle 07:56, 2 giu 2015

Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Immagine The Making of Harry Potter 29-05-2012 (7375512280).jpg.
Titolo originale

Harry Potter and the Half-Blood Prince

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito, USA
Anno 2009
Genere avventura, fantastico
Regia David Yates
Soggetto J.K. Rowling
Sceneggiatura Steve Kloves
Produttore David Heyman, David Barron
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Harry Potter e il Principe Mezzosangue, film del 2009 di David Yates, con Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson.

Frasi

  • Posso spostare gli oggetti senza toccarli, far fare delle cose agli animali senza addestrarli, far capitare brutte cose a quelli cattivi con me, farli soffrire... se voglio... Parlo anche con i serpenti, loro mi trovano, sussurrano cose, è normale? Per uno come me? (Tom Riddle)
  • Quelli che stai guardando sono ricordi. In questo caso riguardano un solo individuo [Voldemort da giovane]. Questo è forse il ricordo più importante del mio raccolto, vorrei che lo vedessi. (Albus Silente, rivolto a Harry Potter)
  • [Si tratta di un incontro privato tra Horace Lumacorno e Tom Riddle, ma il ricordo è stato manomesso da Lumacorno stesso] Senza questo ricordo lasciamo il destino del nostro mondo al caso. (Silente, a Harry Potter)
  • [Riferita alla Puffola Pigmea di Ginny] Che carini! Dicono che cantano a Natale! (Luna Lovegood)
  • Piton! Lui si fidava di lei! (Harry Potter)
  • Combatti! Codardo, combatti! (Harry Potter a Piton)

Dialoghi

  • Prof. Lumacorno: Per la barba di Merlino! Non c'è bisogno di infilzarmi, Albus!
    Prof. Silente: Be' devo dire che sei alquanto convincente come poltrona, Horace.
    Prof. Lumacorno: Ma sì! È tutto nella tappezzeria, ho un'imbottitura naturale. Che cosa mi ha tradito?
    Prof. Silente: Il sangue di Drago.
  • Bellatrix Lestrange: Vuoi tu Severus Piton vegliare su Draco Malfoy nel suo tentativo di adempiere ai desideri del Signore Oscuro?
    Piton: Lo voglio.
    Bellatrix Lestrange: E vuoi tu al massimo delle tue capacità proteggerlo da ogni danno?
    Piton: Lo voglio.
    Bellatrix Lestrange: E... se Draco dovesse fallire... vuoi tu stesso effettuare l'atto che il Signore Oscuro ha ordinato a Draco di eseguire?
    Piton: Lo voglio.
  • Ron: Questa quanto viene?
    Fred e George: 5 galeoni.
    Ron: Per me invece?
    Fred e George: 5 galeoni!
    Ron: Sono vostro fratello!
    Fred e George: 10 galeoni!
  • Ginny Weasley: Cos'è un gorgosprizzo?
    Luna Lovegood: Sono creature invisibili, ti entrano nelle orecchie e ti confondono il cervello.
  • Prof. Vitious: Ah! Era ora! Vi ho cercato dappertutto voi due! Bene. Nome?
    Harry: Prof. Vitious, lei mi conosce da 5 anni!
    Prof. Vitious: Nessuna eccezione, Potter!
  • Draco Malfoy: Bella faccia Potter!
    Luna Lovegood: Vuoi che te l'aggiusti io? Personalmente ti trovo un po' più... sbarazzino così, ma decidi tu.
    Harry Potter: Ehm... hai mai aggiustato un naso?
    Luna Lovegood: No, ma parecchie dita dei piedi sì. Quanto posso essere diversi?!
    Harry Potter: Ehm... va bene... sì provaci.
    Luna Lovegood: Epismendo!
    Harry Potter: Aah! Aah!... Co-come sto?
    Luna Lovegood: Straordinariamente ordinario!
    Harry Potter: Magnifico.
  • Ginny Weasley: [parlando di Harry] È di nuovo coperto di sangue! Perché è sempre coperto di sangue?
    Ron Weasley: Sembra che sia il suo stavolta!
  • Prof.ssa McGranitt: Potter!
    Harry Potter: Ah! Ah! Non si mette bene.
    Prof.ssa McGranitt: Ci divertiamo vero?
    Harry Potter: Avevo un'ora libera stamattina, professoressa.
    Prof.ssa McGranitt: Ah sì, l'ho notato! Penserei che tu voglia riempirla con Pozioni! Oppure non hai più l'ambizione di diventare un Auror?
    Harry Potter: Be', l'avevo, ma mi hanno detto che devo ottenere "eccezionale" nei G.U.F.O.
    Prof.ssa McGranitt: E così era, quando il Professor Piton insegnava Pozioni. Comunque il Professor Lumacorno è felicissimo di accettare allievi da M.A.G.O. con il voto "oltre le aspettative".
    Harry Potter: Magnifico! Ehmm... mi ci reco subito.
    Prof.ssa McGranitt: Ah! Bravo! Bravo! Potter? Porta Weasley con te, sembra fin troppo felice lassù!
  • Albus Silente: Che mi dici delle tue attività fuori dalle aule?
    Harry Potter: Signore?
    Albus Silente: Ecco, ho notato che trascorri molto tempo con la signorina Granger, non posso fare a meno di pensare che...
    Harry Potter: Oh! No, no! Voglio dire è bravissima e siamo amici ma... no!
    Albus Silente: Perdonami, ero semplicemente curioso.
  • McLaggen: Che cosa sto mangiando?
    Harry: Palle di drago! [McLaggen vomita addosso a Piton]
    Prof. Piton: Ti sei appena procurato un mese di punizione, McLaggen! Non... tanta... fretta, Potter!
  • Prof.ssa McGranitt: Mi domando perché ogni volta che succede qualcosa ci siete di mezzo voi tre! [Riferendosi a una ragazza svenuta perché in possesso di un oggetto malefico. Potter, Weasley e Granger si trovavano poco dietro di lei]
    Ronald Weasley: Mi creda professoressa, è la stessa domanda che mi faccio anch'io da sei anni!
  • Ron Weasley: Voto Infrangibile!? Sicuro che ha detto così?
    Harry Potter: Sicurissimo, perché?
    Ron Weasley: Be', non puoi infrangere un voto infrangibile.
    Harry Potter: Fin qui c'ero arrivato anch'io, guarda un po'!
    Ron Weasley: Tu non capisci.
  • Prof. Lumacorno: Qualcosa ti turba Tom?
    Tom: Sì, signore... Vede non sapevo a chi altri rivolgermi, gli altri professori... Be', non sono come lei, potrebbero fraintendere.
    Prof. Lumacorno: Va avanti.
    Tom: Ero in biblioteca l'altra sera, nel reparto proibito... e ho letto una cosa alquanto strana riguardo a una rara magia e ho pensato che magari lei poteva illuminarmi, si chiama se ho ben capito [la parola è stata corrotta]
    Prof. Lumacorno: Come hai detto scusa? Io non so niente di queste cose e anche se sapessi non lo direi a te, ora vattene subito da qui e non farti beccare a farne parola mai più!
  • Prof. Lumacorno: Ah! Ah! Ma guarda il principe delle pozioni in persona! A cosa devo questo piacere?
    Harry: Signore, mi chiedevo se potevo farle una domanda.
    Prof. Lumacorno: Chiedi pure caro ragazzo, chiedi pure!
    Harry: Vede, l'altro giorno ero in biblioteca nel reparto proibito e mi sono imbattuto in una cosa alquanto strana su un raro pezzo di magia.
    Prof. Lumacorno: Sì? E qual era questo raro pezzo di magia?
    Harry: Be', non lo so non riesco a ricordare il nome con esattezza, ma mi ha fatto pensare. Esistono alcuni tipi di magia che non vi è concesso insegnarci?
    Prof. Lumacorno: Io insegno Pozioni, Harry, credo che sia meglio che tu ponga le tue domande al Professor Piton.
    Harry: Ah! Sì... io e lui non la vediamo allo stesso modo, signore..quello che intendo dire è... be' non è come lei, potrebbe fraintendere.
    Prof. Lumacorno: Sì... non c'è luce senza oscurità e così è con la magia, personalmente io lotto sempre per vivere nella luce. Ti consiglio di fare altrettanto.
    Harry: È questo che ha detto a Tom Riddle, signore, quando è venuto a chiederglielo?
  • Harry Potter:[A Ron, che ha bevuto un Filtro d'Amore] D'accordo, sei innamorato di Romilda Vane, l'hai mai conosciuta?
    Ron Weasley: No... puoi presentarmela?
  • Prof. Lumacorno: Credevo che avresti preparato tu il rimedio in quattro e quattr'otto, Harry.
    Harry Potter: Pensavo ci volesse una mano più esperta, signore.
    [Ron abbraccia Lumacorno]
    Ron Weasley: Ciao tesoro, bevi qualcosa?
    Prof. Lumacorno: Forse hai ragione.
  • Albus Silente: Ti starai ovviamente chiedendo perché ti ho portato qui stanotte.
    Harry Potter: In realtà, signore, dopo tutti questi anni mi adeguo e basta.
  • Hermione Granger : Silente è alquanto invecchiato.
    Harry Potter : Ah, sciocchezze! Avrà solo... Quanti anni ha?
    Ron Weasley: Centocinquanta? Anno più anno meno?

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