Racconto: differenze tra le versioni
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*Chi comanda al racconto non è la voce: è l'orecchio. ([[Italo Calvino]]) |
*Chi comanda al racconto non è la voce: è l'orecchio. ([[Italo Calvino]]) |
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*Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un racconto breve – un racconto scadente, voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un [[romanzo]], sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza. ([[Robert Louis Stevenson]]) |
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*Dopo aver scritto un racconto ero sempre vuoto e triste e felice insieme, come se avessi fatto l'amore. ([[Ernest Hemingway]]) |
*Dopo aver scritto un racconto ero sempre vuoto e triste e felice insieme, come se avessi fatto l'amore. ([[Ernest Hemingway]]) |
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*E fin qui, per quanto riguarda l'inizio del racconto, non v'è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). ([[Neil Gaiman]]) |
*E fin qui, per quanto riguarda l'inizio del racconto, non v'è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). ([[Neil Gaiman]]) |
Versione delle 10:26, 22 lug 2015
Citazioni sul racconto.
- Chi comanda al racconto non è la voce: è l'orecchio. (Italo Calvino)
- Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un racconto breve – un racconto scadente, voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un romanzo, sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza. (Robert Louis Stevenson)
- Dopo aver scritto un racconto ero sempre vuoto e triste e felice insieme, come se avessi fatto l'amore. (Ernest Hemingway)
- E fin qui, per quanto riguarda l'inizio del racconto, non v'è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). (Neil Gaiman)
- I racconti sono come le pallottole di un cecchino. Rapidi e sconvolgenti. In un racconto io posso trasformare il bene in male e il male in peggio e, cosa ancora più divertente, quelli veramente buoni in veramente cattivi. (Jeffery Deaver)
- Lei crede che ogni storia debba avere un principio e una fine? Anticamente un racconto aveva solo due modi per finire: passate tutte le prove, l'eroe e l'eroina si sposavano oppure morivano. Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita, l'inevitabilità della morte. (Italo Calvino)
- Sarebbe bello durare quanto i racconti che abbiamo ascoltato e che raccontiamo. Ma loro dureranno più di noi. (Stefano Benni)