Raimondo Montecuccoli: differenze tra le versioni

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==''Memorie''==
==''Memorie''==
* Chi può viver senza mangiare, esca in campagna senza le vittovaglie necessarie.<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 270.</ref> (Lib. I., XLII.)
*Chi può viver senza mangiare, esca in campagna senza le vittovaglie necessarie. (libro I, XLII<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 270.</ref>)
* È la [[lancia]] la regina dell'armi a cavallo.<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 293.</ref> (Lib. III., XVI.)
*È la [[lancia]] la regina dell'armi a cavallo. (libro III, XVI<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 293.</ref>)
* Qual meraviglia… richiesto tal uno delle cose necessarie alla [[guerra]], egli rispondesse, tre esser quelle: [[Danaro]], danaro, danaro!<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 309.</ref> (Lib. I., XIV.)
*Qual meraviglia… richiesto tal uno delle cose necessarie alla [[guerra]], egli rispondesse, tre esser quelle: [[Danaro]], danaro, danaro! (libro I, XIV<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 309.</ref>)
* L'[[arte]], che imita la natura, opera per gradi, e non a salti.<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 333.</ref> (Lib. III., 8.)
*L'[[arte]], che imita la natura, opera per gradi, e non a salti. (libro III, VIII<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 333.</ref>)
* L'[[ozio]] è somite del vizio, e della virtute negozio.<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 337.</ref> (Lib. III., XXIV.)
*L'[[ozio]] è somite del vizio, e della virtute negozio. (libro III, XXIV<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 337.</ref>)
* Nissuno stato pubblico può godersi la quieta, né ribattere l'injurie, né diffendere le leggi, la religione e la libertà senza [[armi|arme]].<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 370.</ref> (Lib. I., XLIV.)
*Nissuno stato pubblico può godersi la quieta, né ribattere l'injurie, né diffendere le leggi, la religione e la libertà senza [[armi|arme]]. (libro I, XLIV<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 370.</ref>)
* Trattar le [[questioni|cose]] con molti, risolverle con pochi, o da se solo.<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 428.</ref> (Lib. I., LXIX.)
*Trattar le [[questioni|cose]] con molti, risolverle con pochi, o da se solo. (libro I, LXIX<ref>Citato in ''Harbottle'', p. 428.</ref>)

== ''Aforismi dell'arte bellica'' ==
==''Aforismi dell'arte bellica''==
* La [[guerra]] è un'azione d'eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui fine si è la vittoria. (p. 7)
*La [[guerra]] è un'azione d'eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui fine si è la vittoria. (p. 7)
*Il [[denaro]] è quello spirito universale, che per lo tutto infondendosi, lo anima e lo muove, ed è virtualmente ogni cosa, lo stromento degli strumenti, che ha la forza d'incantare lo spirito de' più savi e l'impeto de' più feroci. (p. 37)
*Il [[denaro]] è quello spirito universale, che per lo tutto infondendosi, lo anima e lo muove, ed è virtualmente ogni cosa, lo stromento degli strumenti, che ha la forza d'incantare lo spirito de' più savi e l'impeto de' più feroci. (p. 37)
*Nessuno stato pubblico può godersi la quiete, né ribattere le ingiurie, né difendere le leggi, la religione e la libertà senza [[armi]]. (p. 37)
*Nessuno stato pubblico può godersi la quiete, né ribattere le ingiurie, né difendere le leggi, la religione e la libertà senza [[armi]]. (p. 37)
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*Le [[guerra|battaglie]] dànno e tolgono i regni, pronunziano le sentenze decisive e inappellabili fra i potentati, terminano la guerra e immortalano il capitano. Esse o si cercano, o si fuggono o si dànno. (p. 90)
*Le [[guerra|battaglie]] dànno e tolgono i regni, pronunziano le sentenze decisive e inappellabili fra i potentati, terminano la guerra e immortalano il capitano. Esse o si cercano, o si fuggono o si dànno. (p. 90)
*Al Turco sempre armato non è mai calva l'occasione, la quale può egli senza indugio, qualunque volta a lui piace, afferrare per i capelli. (p. 98)
*Al Turco sempre armato non è mai calva l'occasione, la quale può egli senza indugio, qualunque volta a lui piace, afferrare per i capelli. (p. 98)

==Note==
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== Bibliografia ==
==Bibliografia==
*Thomas Benfield Harbottle & Philip Hugh Dalbiac, ''Harbottle - Dictionary of quotations French and Italian'', S. Sonnenschein Editore, Londra, 1904. ([[:fr:s:Livre:Harbottle_-_Dictionary_of_quotations_French_and_Italian,_1904.djvu|Disponibile su Wikisource]]) (<span class="plainlinks">[http://fr.wikisource.org/w/index.php?title=Sp%C3%A9cial%3ARecherche&profile=advanced&search={{PAGENAMEE}}&fulltext=Search&ns104=1&profile=advanced L'autore nell'indice del libro]</span>)
*Thomas Benfield Harbottle & Philip Hugh Dalbiac, ''Harbottle - Dictionary of quotations French and Italian'', S. Sonnenschein Editore, Londra, 1904. ([[:fr:s:Livre:Harbottle_-_Dictionary_of_quotations_French_and_Italian,_1904.djvu|Disponibile su Wikisource]]) (<span class="plainlinks">[http://fr.wikisource.org/w/index.php?title=Sp%C3%A9cial%3ARecherche&profile=advanced&search={{PAGENAMEE}}&fulltext=Search&ns104=1&profile=advanced L'autore nell'indice del libro]</span>)
* Raimondo Montecuccoli (a cura di Emilio Faccioli), ''Aforismi dell'arte bellica'', Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1973
*Raimondo Montecuccoli (a cura di Emilio Faccioli), ''Aforismi dell'arte bellica'', Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1973.

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Versione delle 13:13, 22 nov 2015

Raimondo Montecuccoli

Raimondo Montecuccoli (1609 – 1680), militare, politico e scrittore italiano.

Memorie

  • Chi può viver senza mangiare, esca in campagna senza le vittovaglie necessarie. (libro I, XLII[1])
  • È la lancia la regina dell'armi a cavallo. (libro III, XVI[2])
  • Qual meraviglia… richiesto tal uno delle cose necessarie alla guerra, egli rispondesse, tre esser quelle: Danaro, danaro, danaro! (libro I, XIV[3])
  • L'arte, che imita la natura, opera per gradi, e non a salti. (libro III, VIII[4])
  • L'ozio è somite del vizio, e della virtute negozio. (libro III, XXIV[5])
  • Nissuno stato pubblico può godersi la quieta, né ribattere l'injurie, né diffendere le leggi, la religione e la libertà senza arme. (libro I, XLIV[6])
  • Trattar le cose con molti, risolverle con pochi, o da se solo. (libro I, LXIX[7])

Aforismi dell'arte bellica

  • La guerra è un'azione d'eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui fine si è la vittoria. (p. 7)
  • Il denaro è quello spirito universale, che per lo tutto infondendosi, lo anima e lo muove, ed è virtualmente ogni cosa, lo stromento degli strumenti, che ha la forza d'incantare lo spirito de' più savi e l'impeto de' più feroci. (p. 37)
  • Nessuno stato pubblico può godersi la quiete, né ribattere le ingiurie, né difendere le leggi, la religione e la libertà senza armi. (p. 37)
  • L'attacco insegna la difesa. (p. 75)
  • Le battaglie dànno e tolgono i regni, pronunziano le sentenze decisive e inappellabili fra i potentati, terminano la guerra e immortalano il capitano. Esse o si cercano, o si fuggono o si dànno. (p. 90)
  • Al Turco sempre armato non è mai calva l'occasione, la quale può egli senza indugio, qualunque volta a lui piace, afferrare per i capelli. (p. 98)

Note

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Bibliografia

  • Thomas Benfield Harbottle & Philip Hugh Dalbiac, Harbottle - Dictionary of quotations French and Italian, S. Sonnenschein Editore, Londra, 1904. (Disponibile su Wikisource) (L'autore nell'indice del libro)
  • Raimondo Montecuccoli (a cura di Emilio Faccioli), Aforismi dell'arte bellica, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1973.

Altri progetti

  1. Citato in Harbottle, p. 270.
  2. Citato in Harbottle, p. 293.
  3. Citato in Harbottle, p. 309.
  4. Citato in Harbottle, p. 333.
  5. Citato in Harbottle, p. 337.
  6. Citato in Harbottle, p. 370.
  7. Citato in Harbottle, p. 428.