Hermann Göring: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Hermann Göring==
==Citazioni di Hermann Göring==
*Io non ho nessuna coscienza! La mia coscienza è [[Adolf Hitler]]. (citato in Theodor Schieder, ''Hermann Rauschning «Gespräche mit Hitler» als Geschichtsquelle'', Opladen 1972, p. 19, nota 25; citato in [[Joseph Ratzinger]], ''Euntes Docete'', Commentaria Urbaniana, Roma, XLIII/1990/3, p. 431-436; citato in ''[http://www.newmanfriendsinternational.org/italian/?p=50 Newman – uno dei grandi maestri della Chiesa]'', ''Centro Internazionale degli Amici di Newman'')
*Io non ho nessuna coscienza! La mia coscienza è [[Adolf Hitler]]. (citato in Theodor Schieder, ''Hermann Rauschning «Gespräche mit Hitler» als Geschichtsquelle'', Opladen 1972, p. 19, nota 25; citato in [[Joseph Ratzinger]], ''Euntes Docete'', Commentaria Urbaniana, Roma, XLIII/1990/3, p. 431-436; citato in ''[http://www.newmanfriendsinternational.org/italian/?p=50 Newman – uno dei grandi maestri della Chiesa]'', ''Centro Internazionale degli Amici di Newman'')
*{{NDR|I cechi}} questa miserabile razza pigmea priva di cultura che opprime gente che una cultura ce l'ha e dietro la quale di nascondono [[Mosca]] e l'eterna maschera del demone giudeo.<ref>Frase pronunciata con l'inizio di una campagna propagandistica contro i cechi, prodromo dell'invasione dei Sudeti da parte delle truppe di [[Hitler]]; citata in Edward Klein, ''La maledizione dei Kennedy'', Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-53311-5, p. 127</ref>
*{{NDR|I cechi}} questa miserabile razza pigmea priva di cultura che opprime gente che una cultura ce l'ha e dietro la quale di nascondono [[Mosca]] e l'eterna maschera del demone giudeo.<ref>Frase pronunciata con l'inizio di una campagna propagandistica contro i cechi, prodromo dell'invasione dei Sudeti da parte delle truppe di [[Hitler]]; citata in Edward Klein, ''La maledizione dei Kennedy'', Milano, Mondadori, 2007, p. 127. ISBN 978-88-04-53311-5</ref>
*Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato! (dinanzi al Tribunale del Reich; citato in [[Reimund Schnabel]], ''Il disonore dell'uomo'', 1966)
*Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato! (dinanzi al Tribunale del Reich; citato in [[Reimund Schnabel]], ''Il disonore dell'uomo'', 1966)
*{{NDR|In risposta a [[Gheorghi Dimitrov]]}} Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato. (dal processo di [[Lipsia]] del 1933; citato in [[Stella Blagoeva]], ''[[Gheorghi Dimitrov]]'', Editori Riuniti, 1972)
*{{NDR|In risposta a [[Gheorghi Dimitrov]]}} Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato. (dal processo di [[Lipsia]] del 1933; citato in [[Stella Blagoeva]], ''[[Gheorghi Dimitrov]]'', Editori Riuniti, 1972)
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*Forse vi domanderete come sia possibile che una nazione {{NDR|la [[Germania]]}} di sessantasei milioni di esseri intelligenti si voglia sottomettere ad uno straniero, un tappezziere austriaco {{NDR|[[Adolf Hitler]]}}, e nemmeno molto in gamba a quanto mi dicono, e a pochi suoi simili come [[Joseph Göbbels|Göbbels]] e Göring che dettano ogni singolo gesto della vita del popolo germanico. ([[George William Mundelein]])
*Forse vi domanderete come sia possibile che una nazione {{NDR|la [[Germania]]}} di sessantasei milioni di esseri intelligenti si voglia sottomettere ad uno straniero, un tappezziere austriaco {{NDR|[[Adolf Hitler]]}}, e nemmeno molto in gamba a quanto mi dicono, e a pochi suoi simili come [[Joseph Göbbels|Göbbels]] e Göring che dettano ogni singolo gesto della vita del popolo germanico. ([[George William Mundelein]])
*Quel bue ciccione di Göring che arraffa quattrini e decorazioni. ([[Galeazzo Ciano]])
*Quel bue ciccione di Göring che arraffa quattrini e decorazioni. ([[Galeazzo Ciano]])

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Versione delle 11:19, 24 dic 2015

Hermann Göring al processo di Norimberga

Hermann Wilhelm Göring (1893 – 1946), politico e militare tedesco.

Citazioni di Hermann Göring

  • Io non ho nessuna coscienza! La mia coscienza è Adolf Hitler. (citato in Theodor Schieder, Hermann Rauschning «Gespräche mit Hitler» als Geschichtsquelle, Opladen 1972, p. 19, nota 25; citato in Joseph Ratzinger, Euntes Docete, Commentaria Urbaniana, Roma, XLIII/1990/3, p. 431-436; citato in Newman – uno dei grandi maestri della Chiesa, Centro Internazionale degli Amici di Newman)
  • [I cechi] questa miserabile razza pigmea priva di cultura che opprime gente che una cultura ce l'ha e dietro la quale di nascondono Mosca e l'eterna maschera del demone giudeo.[1]
  • Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato! (dinanzi al Tribunale del Reich; citato in Reimund Schnabel, Il disonore dell'uomo, 1966)
  • [In risposta a Gheorghi Dimitrov] Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato. (dal processo di Lipsia del 1933; citato in Stella Blagoeva, Gheorghi Dimitrov, Editori Riuniti, 1972)

Attribuite

  • Quando sento qualcuno parlare di cultura, la mano mi corre al revolver. [2]

Citazioni su Hermann Göring

  • Forse vi domanderete come sia possibile che una nazione [la Germania] di sessantasei milioni di esseri intelligenti si voglia sottomettere ad uno straniero, un tappezziere austriaco [Adolf Hitler], e nemmeno molto in gamba a quanto mi dicono, e a pochi suoi simili come Göbbels e Göring che dettano ogni singolo gesto della vita del popolo germanico. (George William Mundelein)
  • Quel bue ciccione di Göring che arraffa quattrini e decorazioni. (Galeazzo Ciano)

Note

  1. Frase pronunciata con l'inizio di una campagna propagandistica contro i cechi, prodromo dell'invasione dei Sudeti da parte delle truppe di Hitler; citata in Edward Klein, La maledizione dei Kennedy, Milano, Mondadori, 2007, p. 127. ISBN 978-88-04-53311-5
  2. Pare in effetti che Göring amasse ripetere questa frase, che tuttavia origina da una battuta del dramma Schlageter, in cui un personaggio si rivolge all'omonimo protagonista esclamando "Quando sento parlare di cultura [...] tolgo la sicura alla mia Browning!" La battuta originale in lingua tedesca

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