Mangiare zen: differenze tra le versioni

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*Data la tendenza crescente, negli ultimi vent'anni, alle porzioni giganti, è facile cadere vittima di una «distorsione della porzione» e perdere di vista quale sia la quantità appropriata di cibo da mangiare. (p. 33)
*Data la tendenza crescente, negli ultimi vent'anni, alle porzioni giganti, è facile cadere vittima di una «distorsione della porzione» e perdere di vista quale sia la quantità appropriata di cibo da mangiare. (p. 33)
*Trasformare la nostra sofferenza è come diventare coltivatori biologici, persone che non buttano via gli avanzi di cucina o gli scarti del giardino, ma ne fanno ''compost'' con cui concimare i fiori. Puoi trasformare i rifiuti indesiderati che hai dentro – la depressione, la paura, la disperazione o la rabbia – nell'energia che nutre la pace e la gioia. (p. 41)
*Trasformare la nostra sofferenza è come diventare coltivatori biologici, persone che non buttano via gli avanzi di cucina o gli scarti del giardino, ma ne fanno ''compost'' con cui concimare i fiori. Puoi trasformare i rifiuti indesiderati che hai dentro – la depressione, la paura, la disperazione o la rabbia – nell'energia che nutre la pace e la gioia. (p. 41)
*Dobbiamo sapere che cosa stiamo mangiando, da dove proviene il nostro cibo e che influenza ha su di noi. (p. 59)
*Osservando a fondo, in una prospettiva globale, la nostra alimentazione, possiamo renderci conto che la produzione della [[carne]] è un enorme salasso di risorse per il pianeta. (p. 61)
*La ragione per cui ci vuole così tanta acqua per produrre carne dipende in parte dal fatto che il bestiame viene ingrassato con grandi quantità di [[cereali]], per coltivare i quali occorre molta acqua. Negli Stati Uniti i bovini consumano sette volte più cereali dell'intera popolazione umana. [...] È doloroso renderci conto che i cereali e le risorse che utilizziamo per allevare animali da macello potrebbero essere usati più direttamente, invece, per alimentare i bambini denutriti e malnutriti del mondo. (p. 61)
*[...] ridurre la quantità di carne e di latticini nella nostra dieta è un ottimo modo per tenere sotto controllo il nostro peso, migliorare la salute nel suo complesso e fare passi concreti verso un miglioramento della salute del pianeta. Quando impariamo a mangiare in consapevolezza più vegetali, più cereali e più legumi ne godiamo di più il sapore, e forse ci farà piacere sapere che stiamo dando sostegno a un nuovo tipo di società, nella quale c'è cibo a sufficienza per tutti e nessuno deve più patire la fame.<br />Dobbiamo fare qualcosa in fretta, a livello sia collettivo sia individuale. Per la singola persona, andare verso il [[vegetarianismo|vegetarianesimo]] può essere di grande beneficio per il peso e per la salute. I [[veganismo|vegani]] e i vegetariani tendono a pesare meno delle persone che consumano cibi di origine animale; tendono anche ad avere un minore tasso di rischio di malattie cardiovascolari, diabete e di alcuni tipi di cancro. (p. 63)


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 16:33, 24 dic 2015

Voce principale: Thích Nhất Hạnh.

Mangiare zen: nutrire il corpo e la mente, saggio del 2015 di Thích Nhất Hạnh e Lilian Cheung.

Citazioni

  • Ogni minuto che passiamo a preoccuparci per il futuro e a recriminare sul passato è un minuto che perdiamo nel nostro appuntamento con la vita, è un'opportunità mancata di impegnarci e di renderci conto che ogni singolo attimo ci dà l'occasione di cambiare in meglio, di provare pace e gioia. La pratica di essere pienamente presente in ogni attimo è detta consapevolezza; è un antico approccio buddhista alla vita che ci aiuta a stare nel «qui e ora» [...]. (p. 6)
  • Con la consapevolezza possiamo scegliere come vivere adesso la nostra vita. Possiamo cogliere ogni attimo per ripartire. (p. 8)
  • Siamo tutti connessi e interdipendenti: quel che ciascuno fa influenza ogni altra cosa e persona, e ciò che fa ogni altra cosa e persona avrà un effetto su ogni singolo individuo. (p. 12)
  • Data la tendenza crescente, negli ultimi vent'anni, alle porzioni giganti, è facile cadere vittima di una «distorsione della porzione» e perdere di vista quale sia la quantità appropriata di cibo da mangiare. (p. 33)
  • Trasformare la nostra sofferenza è come diventare coltivatori biologici, persone che non buttano via gli avanzi di cucina o gli scarti del giardino, ma ne fanno compost con cui concimare i fiori. Puoi trasformare i rifiuti indesiderati che hai dentro – la depressione, la paura, la disperazione o la rabbia – nell'energia che nutre la pace e la gioia. (p. 41)
  • Dobbiamo sapere che cosa stiamo mangiando, da dove proviene il nostro cibo e che influenza ha su di noi. (p. 59)
  • Osservando a fondo, in una prospettiva globale, la nostra alimentazione, possiamo renderci conto che la produzione della carne è un enorme salasso di risorse per il pianeta. (p. 61)
  • La ragione per cui ci vuole così tanta acqua per produrre carne dipende in parte dal fatto che il bestiame viene ingrassato con grandi quantità di cereali, per coltivare i quali occorre molta acqua. Negli Stati Uniti i bovini consumano sette volte più cereali dell'intera popolazione umana. [...] È doloroso renderci conto che i cereali e le risorse che utilizziamo per allevare animali da macello potrebbero essere usati più direttamente, invece, per alimentare i bambini denutriti e malnutriti del mondo. (p. 61)
  • [...] ridurre la quantità di carne e di latticini nella nostra dieta è un ottimo modo per tenere sotto controllo il nostro peso, migliorare la salute nel suo complesso e fare passi concreti verso un miglioramento della salute del pianeta. Quando impariamo a mangiare in consapevolezza più vegetali, più cereali e più legumi ne godiamo di più il sapore, e forse ci farà piacere sapere che stiamo dando sostegno a un nuovo tipo di società, nella quale c'è cibo a sufficienza per tutti e nessuno deve più patire la fame.
    Dobbiamo fare qualcosa in fretta, a livello sia collettivo sia individuale. Per la singola persona, andare verso il vegetarianesimo può essere di grande beneficio per il peso e per la salute. I vegani e i vegetariani tendono a pesare meno delle persone che consumano cibi di origine animale; tendono anche ad avere un minore tasso di rischio di malattie cardiovascolari, diabete e di alcuni tipi di cancro. (p. 63)

Bibliografia

  • Thich Nhat Hanh, Lilian Cheung, Mangiare zen: nutrire il corpo e la mente, traduzione di Diana Petech, Oscar Mondadori, Milano, 2015. ISBN 978-88-04-62096-9