Mangiare zen: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 14: Riga 14:
*Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'[[effetto serra|effetto-serra]] che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (pp. 63-64)
*Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'[[effetto serra|effetto-serra]] che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (pp. 63-64)
*La nostra economia di mercato è mossa essenzialmente dalla domanda dei consumatori; se una parte consistente della popolazione sposta anche di poco le sue scelte verso cibi di origine vegetale, l'industria dell'[[allevamento]] si ridurrà. Col tempo gli allevatori troveranno altre fonti di reddito con cui sostentarsi. Con un risveglio collettivo di questo genere possiamo determinare davvero un cambiamento nel nostro mondo. (p. 64)
*La nostra economia di mercato è mossa essenzialmente dalla domanda dei consumatori; se una parte consistente della popolazione sposta anche di poco le sue scelte verso cibi di origine vegetale, l'industria dell'[[allevamento]] si ridurrà. Col tempo gli allevatori troveranno altre fonti di reddito con cui sostentarsi. Con un risveglio collettivo di questo genere possiamo determinare davvero un cambiamento nel nostro mondo. (p. 64)
*L'[[amore e odio|amore]] e l'[[amore e odio|odio]] sono entrambi fenomeni viventi: se non nutriamo il nostro amore, morirà e potrebbe trasformarsi in odio. Se vogliamo che l'amore duri, dobbiamo nutrirlo e alimentarlo ogni giorno. Lo stesso vale per l'odio: se non lo alimentiamo non può sopravvivere. (p. 79)
*Ogni cosa è interconnessa: il nostro corpo e il nostro universo sono una cosa sola. (p. 89)
*A volte disprezziamo il nostro corpo o lo critichiamo, ma anche i suoi aspetti negativi sono dei prodigi. Succede proprio come con uno stagno pieno di [[fior di loto|fiori di loto]]: tendiamo ad accettare i loti, ma non il [[fango]] dello stagno dal quale crescono. Il loto è prezioso – ma lo è anche il fango: se non ci fosse il fango non ci sarebbe alcun loto. (p. 90)
*Il nocciolo dell'amore e della compassione è la comprensione, ossia la capacità di riconoscere la sofferenza in noi stessi e negli altri. (p. 100)
*Alcuni libri di diete [...] dipingono i [[glucidi|carboidrati]] come «il nemico»; altri guru della nutrizione propugnano diete povere di grassi e ricche di carboidrati per perdere peso e prevenire le malattie [...]. La verità sui macronutrienti e la salute, tuttavia, è che importa molto di più il ''tipo'' di carboidrato, proteina e grasso che si sceglie che non la loro quantità relativa nella nostra dieta. [...] i cereali integrali, la verdura, la frutta intera e i legumi costituiscono una buona scelta, riguardo ai carboidrati, e sono ricchi anche di vitamine, minerali e fibre. (pp. 117-118)


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 16:43, 26 dic 2015

Voce principale: Thích Nhất Hạnh.

Mangiare zen: nutrire il corpo e la mente, saggio del 2015 di Thích Nhất Hạnh e Lilian Cheung.

Citazioni

  • Ogni minuto che passiamo a preoccuparci per il futuro e a recriminare sul passato è un minuto che perdiamo nel nostro appuntamento con la vita, è un'opportunità mancata di impegnarci e di renderci conto che ogni singolo attimo ci dà l'occasione di cambiare in meglio, di provare pace e gioia. La pratica di essere pienamente presente in ogni attimo è detta consapevolezza; è un antico approccio buddhista alla vita che ci aiuta a stare nel «qui e ora» [...]. (p. 6)
  • Con la consapevolezza possiamo scegliere come vivere adesso la nostra vita. Possiamo cogliere ogni attimo per ripartire. (p. 8)
  • Siamo tutti connessi e interdipendenti: quel che ciascuno fa influenza ogni altra cosa e persona, e ciò che fa ogni altra cosa e persona avrà un effetto su ogni singolo individuo. (p. 12)
  • Data la tendenza crescente, negli ultimi vent'anni, alle porzioni giganti, è facile cadere vittima di una «distorsione della porzione» e perdere di vista quale sia la quantità appropriata di cibo da mangiare. (p. 33)
  • Trasformare la nostra sofferenza è come diventare coltivatori biologici, persone che non buttano via gli avanzi di cucina o gli scarti del giardino, ma ne fanno compost con cui concimare i fiori. Puoi trasformare i rifiuti indesiderati che hai dentro – la depressione, la paura, la disperazione o la rabbia – nell'energia che nutre la pace e la gioia. (p. 41)
  • Dobbiamo sapere che cosa stiamo mangiando, da dove proviene il nostro cibo e che influenza ha su di noi. (p. 59)
  • Osservando a fondo, in una prospettiva globale, la nostra alimentazione, possiamo renderci conto che la produzione della carne è un enorme salasso di risorse per il pianeta. (p. 61)
  • La ragione per cui ci vuole così tanta acqua per produrre carne dipende in parte dal fatto che il bestiame viene ingrassato con grandi quantità di cereali, per coltivare i quali occorre molta acqua. Negli Stati Uniti i bovini consumano sette volte più cereali dell'intera popolazione umana. [...] È doloroso renderci conto che i cereali e le risorse che utilizziamo per allevare animali da macello potrebbero essere usati più direttamente, invece, per alimentare i bambini denutriti e malnutriti del mondo. (p. 61)
  • [...] ridurre la quantità di carne e di latticini nella nostra dieta è un ottimo modo per tenere sotto controllo il nostro peso, migliorare la salute nel suo complesso e fare passi concreti verso un miglioramento della salute del pianeta. Quando impariamo a mangiare in consapevolezza più vegetali, più cereali e più legumi ne godiamo di più il sapore, e forse ci farà piacere sapere che stiamo dando sostegno a un nuovo tipo di società, nella quale c'è cibo a sufficienza per tutti e nessuno deve più patire la fame.
    Dobbiamo fare qualcosa in fretta, a livello sia collettivo sia individuale. Per la singola persona, andare verso il vegetarianesimo può essere di grande beneficio per il peso e per la salute. I vegani e i vegetariani tendono a pesare meno delle persone che consumano cibi di origine animale; tendono anche ad avere un minore tasso di rischio di malattie cardiovascolari, diabete e di alcuni tipi di cancro. (p. 63)
  • Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'effetto-serra che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (pp. 63-64)
  • La nostra economia di mercato è mossa essenzialmente dalla domanda dei consumatori; se una parte consistente della popolazione sposta anche di poco le sue scelte verso cibi di origine vegetale, l'industria dell'allevamento si ridurrà. Col tempo gli allevatori troveranno altre fonti di reddito con cui sostentarsi. Con un risveglio collettivo di questo genere possiamo determinare davvero un cambiamento nel nostro mondo. (p. 64)
  • L'amore e l'odio sono entrambi fenomeni viventi: se non nutriamo il nostro amore, morirà e potrebbe trasformarsi in odio. Se vogliamo che l'amore duri, dobbiamo nutrirlo e alimentarlo ogni giorno. Lo stesso vale per l'odio: se non lo alimentiamo non può sopravvivere. (p. 79)
  • Ogni cosa è interconnessa: il nostro corpo e il nostro universo sono una cosa sola. (p. 89)
  • A volte disprezziamo il nostro corpo o lo critichiamo, ma anche i suoi aspetti negativi sono dei prodigi. Succede proprio come con uno stagno pieno di fiori di loto: tendiamo ad accettare i loti, ma non il fango dello stagno dal quale crescono. Il loto è prezioso – ma lo è anche il fango: se non ci fosse il fango non ci sarebbe alcun loto. (p. 90)
  • Il nocciolo dell'amore e della compassione è la comprensione, ossia la capacità di riconoscere la sofferenza in noi stessi e negli altri. (p. 100)
  • Alcuni libri di diete [...] dipingono i carboidrati come «il nemico»; altri guru della nutrizione propugnano diete povere di grassi e ricche di carboidrati per perdere peso e prevenire le malattie [...]. La verità sui macronutrienti e la salute, tuttavia, è che importa molto di più il tipo di carboidrato, proteina e grasso che si sceglie che non la loro quantità relativa nella nostra dieta. [...] i cereali integrali, la verdura, la frutta intera e i legumi costituiscono una buona scelta, riguardo ai carboidrati, e sono ricchi anche di vitamine, minerali e fibre. (pp. 117-118)

Bibliografia

  • Thich Nhat Hanh, Lilian Cheung, Mangiare zen: nutrire il corpo e la mente, traduzione di Diana Petech, Oscar Mondadori, Milano, 2015. ISBN 978-88-04-62096-9