Legge: differenze tra le versioni

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Citazioni sulla '''legge'''.
Citazioni sulla '''legge'''.


*'''Roper''': Anche il demonio è protetto dalla legge? <br /> '''More''': E che vorresti fare? Una scorciatoia attraverso la legge per rincorrerlo? <br /> '''Roper''': Sì, abolirei tutte le leggi per fare questo. <br /> '''More''': Oh, e se a questo punto il demonio si mettesse a rincorrere te, dove ti nasconderesti una volta abbattute le leggi? (''[[Un uomo per tutte le stagioni]]'')
*Che cosa sono le leggi, illustre rappresentante del P.M. se non, esse stesse, correnti di pensiero? Se non fossero questo, non sarebbero che carta morta: se lo lascio andare, questo libro dei codici che ho in mano, cade sul banco come un peso inerte. ([[Piero Calamandrei]])
*Che cosa sono le leggi, illustre rappresentante del P.M. se non, esse stesse, correnti di pensiero? Se non fossero questo, non sarebbero che carta morta: se lo lascio andare, questo libro dei codici che ho in mano, cade sul banco come un peso inerte. ([[Piero Calamandrei]])
*''Che possono le leggi, là dove solo il denaro ha potere, | o dove la povertà non ha mezzi per vincere? | Persino quei filosofi, che passano i giorni gravati dalla cinica bisaccia, | finiscono anch'essi col vendere a fior di quattrini i loro assiomi. | Pertanto anche un procedimento legale è merce da mettere a mercato, | e anche il cavaliere che siede in giudizio non sdegna di farsi comperare.'' ([[Petronio Arbitro]])
*''Che possono le leggi, là dove solo il denaro ha potere, | o dove la povertà non ha mezzi per vincere? | Persino quei filosofi, che passano i giorni gravati dalla cinica bisaccia, | finiscono anch'essi col vendere a fior di quattrini i loro assiomi. | Pertanto anche un procedimento legale è merce da mettere a mercato, | e anche il cavaliere che siede in giudizio non sdegna di farsi comperare.'' ([[Petronio Arbitro]])

Versione delle 14:07, 15 gen 2016

Libri di legge

Citazioni sulla legge.

  • Roper: Anche il demonio è protetto dalla legge?
    More: E che vorresti fare? Una scorciatoia attraverso la legge per rincorrerlo?
    Roper: Sì, abolirei tutte le leggi per fare questo.
    More: Oh, e se a questo punto il demonio si mettesse a rincorrere te, dove ti nasconderesti una volta abbattute le leggi? (Un uomo per tutte le stagioni)
  • Che cosa sono le leggi, illustre rappresentante del P.M. se non, esse stesse, correnti di pensiero? Se non fossero questo, non sarebbero che carta morta: se lo lascio andare, questo libro dei codici che ho in mano, cade sul banco come un peso inerte. (Piero Calamandrei)
  • Che possono le leggi, là dove solo il denaro ha potere, | o dove la povertà non ha mezzi per vincere? | Persino quei filosofi, che passano i giorni gravati dalla cinica bisaccia, | finiscono anch'essi col vendere a fior di quattrini i loro assiomi. | Pertanto anche un procedimento legale è merce da mettere a mercato, | e anche il cavaliere che siede in giudizio non sdegna di farsi comperare. (Petronio Arbitro)
  • Ciò che più profondamente "tiene unita" una comunità non è tanto l'identificazione con la legge che regola il quotidiano circuito della vita "normale", quanto l'identificazione con una specifica forma di trasgressione della legge, di sospensione della legge (in termini psicanalitici, con una forma speciale di godimento). (Slavoj Žižek)
  • Con l'inserimento – avvenuto nel corso della modernità – del diritto nell'apparato di potere più perfezionato, ossia nello Stato, dietro l'incubo parossistico dell'ordine pubblico, il diritto si è visto sostanzialmente stravolto nella sua natura e funzione originarie e chiamato a svolgere il ruolo di apparecchio ortopedico del potere politico, di controllo sociale. Da qui la sua riduzione tutta moderna […] in un complesso di leggi, cioè di comandi sovrani, in una gerarchia di manifestazioni (fonti) con al sommo – ovviamente – la legge, con un progressivo isterilimento della consuetudine. (Paolo Grossi)
  • E così, a quanto pare, c'è una ragione in tutto, perfino nella legge. (Herman Melville)
  • È la forza che fa la legge. (Louis Antoine de Saint-Just)
  • È vero che talvolta occorre cambiare qualche legge. Ma il caso è raro; e quando avviene, bisogna ritoccarle con mano tremante: con tanta solennità e con tante precauzioni che il popolo debba concluderne che le leggi sono veramente sante; e soprattutto con tanta chiarezza che nessuno possa dire di non averle capite. (Montesquieu)
  • Il caso ci protegge più di qualunque Legge. (Trilussa)
  • Il fine delle leggi non è tanto di cercar la verità delle cose e speculazioni, quanto la bontà de' costumi, profitto della civilità, convitto di popoli e prattica per la commodità della umana conversazione, mantenimento di pace e aumento di republiche. (Giordano Bruno)
  • Il Parlamento non deve solo fare leggi nuove, deve anche verificare che quelle vecchie vengano applicate. (Luigi Berlinguer)
  • Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città. (Eraclito)
  • Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti. (Carmine Crocco)
  • L'abuso e la disubbidienza alla legge, non può essere impedita da nessuna legge. (Giacomo Leopardi)
  • La legge degli uomini è come la banderuola di un vecchio campanile che varia e si muove secondo come spirano i venti. (Lev Tolstoj)
  • La legge è potente, ma più potente è il bisogno. (Johann Wolfgang von Goethe)
  • La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati. (Marcello Marchesi)
  • La legge è stata lo strumento principe di cui lo stato dirigista si è servito nel nostro secolo. E ciò ha provocato una proliferazione esponenziale di provvedimenti legislativi, ma soprattutto ne ha causato una trasformazione intrinseca radicale. Da criterio per la risoluzione di confini la legge diventa strumento di organizzazione. (Massimo Corsale)
  • La legge ha da essere morale e moralizzante, non solo per giustizia, ma per utilità, per conseguire quella prevenzione, che non si consegue senza buoni esempi. (Pietro Ellero)
  • La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore. Quando viene esposto il commestibile, vi accorrono da tutte le parti i parassiti e, se mancano, s'affrettano di nascere. (Italo Svevo)
  • La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane. (Anatole France)
  • La legge proibisce solo ciò che gli uomini farebbero sotto l'influsso di alcuni loro istinti. Ciò che la natura stessa proibisce e punisce non ha bisogno di essere proibito e punito dalla legge. (Sigmund Freud)
  • La legge scritta vale, ai miei occhi, solo se essa non è strumento di oppressione e di fame! (Giorgio La Pira)
  • La lingua della filosofia parla soltanto agli animi elevati, la voce delle leggi deve intuonar benanche l'orecchio della feccia del popolo. Quindi i filosofi colla bilancia dell'orafo, i legislatori con quella del mugnajo, come i Toscani dicono, pesano le azioni degli uomini. (Francesco Mario Pagano)
  • La Natura ha strane leggi, ma lei, almeno le rispetta. (Leo Longanesi)
  • Le leggi criminali fissando le convenevoli pene ai diversi delitti che turbano l'ordine sociale, producono quella tranquillità, ch'è il principale oggetto della società. (Francesco Mario Pagano)
  • Le leggi non vegliano sulla verità delle opinioni ma sulla sicurezza e l'integrità di ciascuno e dello Stato. (John Locke)
  • Le leggi si applicano ai nemici e si interpretano per gli amici. (attribuita a Giovanni Giolitti)
  • Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? | Nullo, però che 'l pastor che procede, | rugumar può, ma non ha l'unghie fesse; | per che la gente, che sua guida vede | pur a quel ben fedire ond'ella è ghiotta, | di quel si pasce, e più oltre non chiede. | Ben puoi veder che la mala condotta | è la cagion che 'l mondo ha fatto reo, | e non natura che 'n voi sia corrotta. (Dante Alighieri)
  • Le leggi son pochissime, tutte scritte in una tavola di rame alla porta del tempio, cioè nelle colonne, nelle quali ci sono scritte tutte le quiddità delle cose in breve. (Tommaso Campanella)
  • Le leggi sono come ragnatele, che rimangono salde quando vi urta qualcosa di molle e leggero, mentre una cosa più grossa le sfonda e sfugge. (attribuita a Solone)
  • Le leggi sono le condizioni colle quali uomini indipendenti e isolati si unirono in società, stanchi di vivere in continuo stato di guerra. (Cesare Beccaria)
  • Ma le leggi, buone per la società, sono deleterie per l'individuo che ne fa parte. (Donatien Alphonse François de Sade)
  • Nessuna legge può essere sacra per me se non quella della mia natura. (Ralph Waldo Emerson)
  • Non è animale piú cattivo dell'uomo che è senza legge. (Girolamo Savonarola)
  • Non è già dalla utilità o magnificenza di qualche pubblico stabilimento innalzato nelle capitali che si dee misurare la floridezza di un popolo: sono le provincie, sono i luoghi più discosti dal centro del governo che voglionsi interrogare sull'esecuzione delle leggi, sulla sicurezza individuale, sul comodo, sull'onesta indipendenza dell'agricoltore, dell'artigiano. (Santorre di Santarosa)
  • O dei e dee, come va tutto a rovina per quanti vivono fuori della legge! non fanno altro che aspettarsi quello che sanno di meritarsi. (Petronio Arbitro)
  • Occorre che la legge sia breve, perché più facilmente i mal pratici la ricordino. (Seneca)
  • Ricordate le parole immortali di Socrate nel carcere di Atene? Parla delle leggi come di persone vive, come di persone di conoscenza. «le nostre leggi, sono le nostre leggi che parlano». Perché le leggi della città possano parlare alle nostre coscienze, bisogna che siano come quelle di Socrate, le «nostre» leggi.
    Nelle più perfette democrazie europee, in Inghilterra, in Svizzera, in Scandinavia, il popolo rispetta le leggi perché ne è partecipe e fiero; ogni cittadino le osserva perché sa che tutti le osservano: non c'è una doppia interpretazione della legge, una per i ricchi e una per i poveri!
    Ma questa è, appunto, la maledizione secolare che grava sull'Italia: il popolo non ha fiducia nelle leggi perché non è convinto che queste siano le sue leggi. Ha sempre sentito lo Stato come un nemico. Lo Stato rappresenta agli occhi della povera gente la dominazione. Può cambiare il signore che domina, ma la signoria resta: dello straniero, della nobiltà, dei grandi capitalisti, della burocrazia. Finora lo Stato non è mai apparso alla povera gente come lo Stato del popolo.
    Da secoli i poveri hanno il sentimento che le leggi siano per loro una beffa dei ricchi: hanno della legalità e della giustizia un'idea terrificante, come di un mostruoso meccanismo ostile fatto per schiacciarli, come di un labirinto di tranelli burocratici predisposti per gabbare il povero e per soffocare sotto le carte incomprensibili tutti i suoi giusti reclami. (Piero Calamandrei)
  • Si può definire la legge come l'unione di chi comprendere e vede lontano contro chi vede solo ciò che ha vicino. I primi devono costringere i secondi a compiere ciò che è nel loro interesse. Ma non è nell'interesse dei miopi, per farli felici contro la loro volontà, bensì nell'interesse della comunità. La legge è l'arma indispensabile dell'intelligenza contro la stupidità. (Rudolf von Jhering)
  • Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi. (Marco Tullio Cicerone)
  • Sono le leggi che devono governare gli uomini, non gli uomini le leggi. (Pausania)
  • Spesso una cosa stupida si regge perché viene approvata dalla Legge. (Trilussa)

Tito Livio

  • In un popolo libero hanno più potenza i comandi delle leggi che non quelli degli uomini.
  • Le leggi non stanno ad ascoltare, non si lasciano commuovere dalle preghiere, recano al povero vantaggi maggiori che al ricco, e, se si sgarra, non concedono indulgenza o perdono.
  • Nessuna legge è ugualmente vantaggiosa per tutti: bisogna piuttosto chiedersi se fa gli interessi della maggioranza e da un punto di vista generale. (attribuita a Marco Porcio Catone)
  • Sopprimere una legge equivale a far vacillare tutte le altre. (attribuita a Marco Porcio Catone)

Proverbi

  • La legge è come il timone, va dove la giri. (Russo)

Italiani

  • Chi teme le leggi, non le infrange; e chi teme il castigo, sfugge da esso.
  • Con le leggi si fa torto alle leggi.
  • Dai mali costumi nascono le buone leggi.
  • Delle cose incerte non si fa legge.
  • Dove parlano i tamburi tacciono le leggi.
  • E meglio non aver legge, che non farla osservare.
  • Fatta la legge, trovato l'inganno.
  • I patti rompon le leggi.
  • Il buono a nulla è assistito dalle leggi di tutti.
  • Il cambiamento delle leggi non migliora nessuno.
  • In cento libbre di legge, non v'è un'oncia di amore.
  • La legge deve cedere alle usanze e alle circostanze.
  • La legge è uguale per tutti.
  • La legge nasce dal peccato.
  • Le buone leggi e l'ordine legano le mani ai tristi.
  • Le leggi parlano, quand'anche si spezzino le tavole.
  • Le leggi son come le tele di ragno.
  • Le leggi sono fatte pei birbanti.
  • Leggi senza pene, campane senza battaglio.
  • L'usanza è legge.
  • Non c'è legge così generale che non abbia la sua eccezione.
  • Non tutte le leggi sono valide per tutti.
  • Osserva la legge, non la violare, custodiscila, che essa è la tua vita.
  • Per il galantuomo non ci sono leggi.
  • Si può imporre la legge, ma non la prudenza.
  • Sono più i casi che le leggi.
  • Tre cose fanno le leggi larghe e strette: necessità, persona e tempo.
  • Una legge sulla pietra è pietra, una legge nel petto è vita.
  • Una nuova legge è presto fatta, il difficile è farla bene.

Toscani

  • L'uso fa legge.
  • Le leggi sono come i ragnateli.

Bibliografia

Voci correlate

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