Patrick Rothfuss: differenze tra le versioni
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Era la notte di felling e la solita folla si era radunata alla ''Pietra Miliare''. Cinque persone non erano proprio una folla, ma era il massimo che la locanda avesse mai visto in quei giorni, dati i tempi che correvano.<br> |
Era la notte di felling e la solita folla si era radunata alla ''Pietra Miliare''. Cinque persone non erano proprio una folla, ma era il massimo che la locanda avesse mai visto in quei giorni, dati i tempi che correvano.<br> |
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Il vecchio Cob stava rivestendo il suo ruolo di cantastorie e dispensatore di consigli. Gli uomini al bancone sorseggiavano le loro bevande e ascoltavano. Nella stanza sul retro un giovane locandiere se ne stava non visto dietro la porta, ascoltando rapito i dettagli di una storia piuttosto familiare. |
Il vecchio Cob stava rivestendo il suo ruolo di cantastorie e dispensatore di consigli. Gli uomini al bancone sorseggiavano le loro bevande e ascoltavano. Nella stanza sul retro un giovane locandiere se ne stava non visto dietro la porta, ascoltando rapito i dettagli di una storia piuttosto familiare. |
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=== Citazioni === |
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* Quando siamo bambini, di rado pensiamo al futuro. Questa innocenza ci lascia liberi ci divertirà come pochi adulti. Il giorno in cui cominciamo ad affannare per il futuro è quello in cui ci lasciamo alle spalle la nostra fanciullezza. (p.239/1974)<ref>Patrick Rothfuss, ''Il nome del vento'', traduzione di Gabriele Giorgi, Fanucci, 2011,ebook. <nowiki>ISBN 9788834727270</nowiki></ref> |
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==''La paura del saggio''== |
==''La paura del saggio''== |
Versione delle 14:26, 13 apr 2016
Patrick James Rothfuss (1973 — vivente), scrittore statunitense.
Incipit di alcune opere
Il nome del vento
Era la notte di felling e la solita folla si era radunata alla Pietra Miliare. Cinque persone non erano proprio una folla, ma era il massimo che la locanda avesse mai visto in quei giorni, dati i tempi che correvano.
Il vecchio Cob stava rivestendo il suo ruolo di cantastorie e dispensatore di consigli. Gli uomini al bancone sorseggiavano le loro bevande e ascoltavano. Nella stanza sul retro un giovane locandiere se ne stava non visto dietro la porta, ascoltando rapito i dettagli di una storia piuttosto familiare.
Citazioni
- Quando siamo bambini, di rado pensiamo al futuro. Questa innocenza ci lascia liberi ci divertirà come pochi adulti. Il giorno in cui cominciamo ad affannare per il futuro è quello in cui ci lasciamo alle spalle la nostra fanciullezza. (p.239/1974)[1]
La paura del saggio
Bast ciondolava contro il lungo bancone di mogano, annoiato.
Guardandosi attorno per la stanza vuota, sospirò e frugò in giro finché non trovò un panno di lino pulito. Poi, con un'espressione rassegnata, iniziò a lucidare un pezzo del bancone.
Dopo un momento, Bast si sporse in avanti e rivolse un'occhiata di traverso a una macchiolina poco visibile. La grattò e si accigliò nel vedere l'impronta oleosa lasciata dal suo dito. Si sporse più vicino, alitò sul bancone e sfregò con più forza. Poi fece una pausa, espirò forte contro il legno, e scrisse una parola oscena in quell'alone appannato.
Citazioni
- Amiamo quello che amiamo. In questo non conta la ragione. Per molti versi, l'amore insensato è quello più vero. Chiunque può amare qualcosa perchè. È facile come mettersi in tasca un penny. Ma amare qualcosa malgrado. Conoscerne i difetti e amare anche quelli. Questo è raro e puro e perfetto. (p.136/2531)[2]
Note
Bibliografia
- Patrick Rothfuss, Il nome del vento, traduzione di Gabriele Giorgi, Fanucci, 2011. ISBN 9878834717561
- Patrick Rothfuss, La paura del saggio, traduzione di Gabriele Giorgi, Fanucci, 2011. ISBN 9788843717790
Altri progetti
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