Lotto: differenze tra le versioni

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*Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. ([[Matilde Serao]])
*Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. ([[Matilde Serao]])
*'''Lotto'''. ''Per parte, per porzione'' di un tutto, attribuita a sorte, e distribuita fra più persone, è gallicismo ripreso dai puristi, sancito dall'uso; fr. ''lot'', voce di origine germanica. I puristi accettano ''lotto'' nel senso di ''[[lotteria]]'', cioè di quella speculazione statale, che fu denominata anche la ''tassa su gli imbecilli''. Questo giuoco pare di origine italiana e, più precisamente, [[Genova|genovese]]. || ''Lotto di cavalli'', e sim. dicesi esclusivamente per ''gruppo di cavalli'' e sim. ([[Alfredo Panzini]])
*'''Lotto'''. ''Per parte, per porzione'' di un tutto, attribuita a sorte, e distribuita fra più persone, è gallicismo ripreso dai puristi, sancito dall'uso; fr. ''lot'', voce di origine germanica. I puristi accettano ''lotto'' nel senso di ''[[lotteria]]'', cioè di quella speculazione statale, che fu denominata anche la ''tassa su gli imbecilli''. Questo giuoco pare di origine italiana e, più precisamente, [[Genova|genovese]]. || ''Lotto di cavalli'', e sim. dicesi esclusivamente per ''gruppo di cavalli'' e sim. ([[Alfredo Panzini]])
*Sebbene il lotto, introdotto a [[Napoli]] nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Alfredo Panzini]])
*Sebbene il lotto, introdotto a [[Napoli]] nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Marcellin Pellet]])


==[[Proverbi italiani]]==
==[[Proverbi italiani]]==

Versione delle 17:31, 20 apr 2016

Schedine del lotto

Citazioni sul lotto.

  • Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di delirium tremens; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. (Matilde Serao)
  • Lotto. Per parte, per porzione di un tutto, attribuita a sorte, e distribuita fra più persone, è gallicismo ripreso dai puristi, sancito dall'uso; fr. lot, voce di origine germanica. I puristi accettano lotto nel senso di lotteria, cioè di quella speculazione statale, che fu denominata anche la tassa su gli imbecilli. Questo giuoco pare di origine italiana e, più precisamente, genovese. || Lotto di cavalli, e sim. dicesi esclusivamente per gruppo di cavalli e sim. (Alfredo Panzini)
  • Sebbene il lotto, introdotto a Napoli nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che Ignazio di Loyola abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la regola segreta e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. (Marcellin Pellet)

Proverbi italiani

  • Chi dal lotto spera soccorso, mette il pelo come un orso.
  • Chi gioca al lotto, è un gran merlotto.
  • Chi gioca al lotto, in rovina va di botto.
  • Chi gioca al lotto, in rovina va di trotto.
  • Chi si fida nel lotto, non mangia di cotto.
  • I denari del lotto se ne van di galoppo.
  • Il gioco, il lotto, la donna e il fuoco non si contentan mai di poco.
  • Il lotto è la tassa degli imbecilli.
  • Il lotto è un inganno continuo.
  • Vincere un ambo al lotto è un malefizio, che più accresce la speranza al vizio.

Voci correlate

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