Novecento: differenze tra le versioni
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*I [[fascisti]] non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri! ('''Olmo Dalcò''') |
*I [[fascismo|fascisti]] non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri! ('''Olmo Dalcò''') |
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Versione delle 12:36, 15 lug 2016
Novecento
Titolo originale |
Novecento |
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Lingua originale | inglese e italiano |
Paese | Italia, Francia, Germania |
Anno | 1976 |
Genere | drammatico |
Regia | Bernardo Bertolucci |
Soggetto | Franco Arcalli, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci |
Sceneggiatura | Franco Arcalli, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci |
Produttore | Alberto Grimaldi |
Episodi | |
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Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Novecento, film drammatico del 1976, regia di Bernardo Bertolucci.
Frasi
- Lo sciopero è una prepotenza intollerabile! (Giovanni Berlinghieri)
- I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri! (Olmo Dalcò)
Dialoghi
- Leo Dalcò: Dalcò Olmo! Olmo, adesso che sei grande..vieni avanti! Ricordati questo: imparerai a leggere e a scrivere, ma resterai sempre Dalcò Olmo, figlio di paesani, andrai a fare il soldato, girerai il mondo, e dovrai anche imparare ad ubbidire, prenderai moglie, eh? ..E faticherai per tirare su i figli... Ma cosa resterai sempre?
Olmo Dalcò: Dalcò Olmo!
Leo Dalcò: Dalcò Olmo, paesano! Avete sentito? Niente preti in questa casa.
- Cavalier Pioppi: Voi dite, facciamo, facciamo come hanno fatto a Rivarolo. Ma a Rivarolo c'è scappato il morto; e adesso i rossi hanno il martire, e ci fanno persino il monumento in piazza. Allora io dico...
Avanzini: Tu dici male, Pioppi: sei uno che si farebbe mangiare l'asso di briscola; hanno fatto uno sbaglio a Rivarolo, e lo so io qual è: di martiri ne hanno fatto solo uno, ecco lo sbaglio. - Fornari: Dì, me col mio cane: gli do una legnata, non serve; gliene do due, neanche; dagliene dieci, e vedrai che impara, e non dargli il tempo di mordere.
Giovanni Berlinghieri: Mi fate parlare? Qui, in chiesa, ci hanno battezzato. Ci hanno cresimato. Qui in chiesa ci siamo sposati. E qui ci toccherà entrare. Da quella porta, per i piedi. Il più tardi possibile, speriamo. Tutti voi sapete cos'erano le crociate. Lo sapete cos'erano le crociate? [...] La Chiesa... Persino la Chiesa, quando ce n'è stato bisogno, ha tirato fuori il bastone. Ma poi chi sono questi bolscevichi? Eh? Semiasiatici, ecco cosa sono. Come i saraceni. Mongoli, sovversivi. Che fra un poco, se continua in questa maniera, ci fanno fuori a noi tutti, e ci prendono su ogni cosa. Ho ragione o no? [a voce più alta] Ho ragione o no? Eh, Pioppi?!
Avanzini: Chiacchiere, solo chiacchiere! So io cosa bisogna fare: ammazzarli tutti!
Giovanni Berlinghieri: Ma noi non vogliamo la violenza, o la vendetta! Noi vogliamo l'ordine. Noi siamo i novelli crociati. E dobbiamo infondere coraggio ai nostri giovani! Loro aspettano soltanto un segno da noi! E allora diamoglielo, questo segno!
Attila Melanchini: Abbiamo già salvato la Patria una volta; eravamo presenti in trincea. E oggi siamo qui.