Giovanni apostolo ed evangelista: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Giovanni apostolo ed evangelista==
==Citazioni di Giovanni apostolo ed evangelista==
*Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno di tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea. (''[[Apocalisse di Giovanni]]'')
*Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno di tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea. (''[[Apocalisse di Giovanni]]'')
*Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello, è un mentitore. (''[[Prima lettera di Giovanni]]'')


==''Vangelo secondo Giovanni''==
==''Vangelo secondo Giovanni''==

Versione delle 19:29, 4 ago 2016

San Giovanni apostolo ed evangelista

San Giovanni apostolo ed evangelista (inizio I secolo – fine I secolo), tradizionalmente identificato come l'autore del Vangelo secondo Giovanni, delle Lettere secondo Giovanni e dell'Apocalisse, facenti parte del Nuovo Testamento della Bibbia.

Citazioni di Giovanni apostolo ed evangelista

  • Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno di tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea. (Apocalisse di Giovanni)
  • Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello, è un mentitore. (Prima lettera di Giovanni)

Vangelo secondo Giovanni

Incipit

In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Citazioni

Per approfondire, vedi: Gesù.
  • Filippo incontrò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret» (1, 45)
  • Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino» [...] La madre disse ai servi «Fate quello che [Gesù] vi dirà». [...] E come ebbe assaggiata l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse, (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando [gli ospiti] sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono» (2, 3 – 10)
  • Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione. Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: «Rabbi, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa che non gli è stato dato dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. Egli deve crescere e io diminuire». (3, 25 – 30)
  • Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: "Dammi da bere". I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. [...] Gli replicò la donna: "Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare". Gesù le disse: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori." (4, 7 – 23)
  • V'è a Gerusalemme, presso la porta delle pecore, una piscina, chiamata in ebraico, Betzata, con cinque portici sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto. (5, 2 – 4)
  • Intanto i Giudei mormoravano di lui [Gesù] perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?» (6, 41 – 42)
  • Disse allora Gesù ai dodici: «Forse anche voi volete andarvene?» Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». (6, 67 – 68)
  • Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion, | Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina» (12, 14)
  • Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". (18, 37)
  • Che cos'è la verità? (Ponzio Pilato: 18, 38)
  • Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa". (19, 4)
  • Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. (20, 30 – 31)

Citazioni sul Vangelo secondo Giovanni

  • Si deve ammettere la precedenza non solo logica ma anche temporale del Vangelo rispetto al corpus epistolare. (Rinaldo Fabris)
  • Si può dire che ciascun episodio del quarto vangelo è costruito su di uno schema semplice e costante: rivelazione di Gesù e accettazione o rifiuto da parte degli ascoltatori. (Bruno Maggioni)

Citazioni su Giovanni apostolo ed evangelista

  • Giovanni, il quale attraverso una lunga e profonda meditazione riconosce nel suo Vangelo Gesù come il Logos di Dio, nelle sue lettere addita, via del tutto da se stesso, Cristo e alla fine nella visione dell'Apocalisse, che unisce l'Antico e il Nuovo Testamento, a partire dal divino Agnello immolato, svolge l'intero dramma della salvezza. (Hans Urs von Balthasar)
  • L'aquila vola più in alto degli altri uccelli e vede, tra tutti, la luce più splendida: quando adunque supera il limite della vista umana, si libra nel cielo puro, volge gli occhi ai raggi del sole e si diletta di ciò che accecherebbe un altro. Se guarda giù alla terra e avvista una preda, si precipita giù come fulmine. Una siffatta aquila è San Giovanni: perché all'inizio del suo Vangelo si innalza fino allo splendore divino: e vi contempla il Verbo che in principio era presso il Padre. E come il fulmine o il tuono, fa cadere la gente in uno sbalordito spavento quando dimostra lo splendore del Figlio che dura da sempre. Ma, una volta scoperto il Verbo concepito nel ventre di una Vergine, eccolo discendere velocemente sulla terra per spiegare l'incarnazione del Verbo. (Péter Pázmány)
  • La sapienza di Giovanni è, in modo eminente, sapienza del Cuore di Gesù, sapienza eucaristica dell'ultima Cena, dlle ore trascorse alla mensa del Suo Corpo e del Suo Sangue, quando il Maestro lo teneva appoggiato dolcemente al Suo petto; e in quell'abbandono Giovanni ascoltava i battiti dell'eternità sul cuore di Cristo, sentiva in quel Sangue la vita e il calore del Corpo di Lui e nella Sua Grazia la vita e il calore di tutta la Chiesa. (Attilio Mordini)
  • Mi immagino Giovanni Teologo, del quale si narra che per la gran vecchiaia era tornato ad essere come un bambino. Si narra che nei suoi ultimi anni egli dicesse soltanto: fratelli, amatevi l'un l'altro! Un vecchietto centenario che si muove appena, con gli occhi pieni di lacrime, e biascica soltanto quelle tre parole: amatevi l'un l'altro! In quest'uomo l'esistenza animale non è più che un barbaglio fioco, – è tutta quanta corrosa da un nuovo rapporto con il mondo, da un nuovo essere vivo, che ormai non trova più posto nell'esistenza dell'uomo carnale. (Lev Tolstoj, Della vita)
  • Per Giovanni il Signore è amico e Dio contemporaneamente, per cui egli nell'amico riconosce il divino e nel divino ciò che gli è amico. (Adrienne von Speyr)
  • Vegnendo in terra a'lluminar le carte | ch'avevan molt'anni già celato il vero | tolse [Gesù] Giovanni da la rete et Piero, | et nel regno del ciel fece lor parte. (Francesco Petrarca)

Bibliografia

Voci correlate

Per approfondire, vedi: Gesù#Voci correlate.

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