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*– Un quanto, cioè la particella minima di cui è composta la materia, è troppo piccolo per poter essere osservato nella sua condizione naturale. [...] Per un essere umano osservare un oggetto significa illuminarlo in modo da poter vedere come riflette la luce. L'ordine di grandezza di un quanto, però, è il medesimo del fotone di cui la luce è composta, di conseguenza il solo atto di illuminare interferisce con la particella in osservazione. [...] Sul piano teorico, se si vuole localizzare la posizione di una determinata particella, finché non si è compiuta l'osservazione, è possibile che essa si trovi ovunque. [...] Occorre aggiungere che tutta la materia che forma il nostro mondo, inclusi tu e io, è interamente composta da aggregati di queste minuscole particelle quantiche.<br />– Aspetta un momento. Hai appena detto che è impossibile determinare la posizione di un quanto. Ma io sono qui con te, e anche questo tavolo, e anche il computer. Siamo tutti qui, è evidente, non ti pare?<br />– È questa la grande difficoltà che si incontra nel cercare di spiegare la meccanica quantistica. A livello macroscopico della vita quotidiana, l'esistenza è qualcosa di molto preciso e determinato, ma a livello microscopico dei quanti essa diventa subito ambigua. [...] Il mondo intero è costituito da particelle quantiche instabili. Se è così, si può ipotizzare che esso, in ogni istante, si biforchi continuamente in altri mondi infiniti, secondo infinite possibilità e combinazioni. (''[[Noein]]'')
*– Un quanto, cioè la particella minima di cui è composta la materia, è troppo piccolo per poter essere osservato nella sua condizione naturale. [...] Per un essere umano osservare un oggetto significa illuminarlo in modo da poter vedere come riflette la luce. L'ordine di grandezza di un quanto, però, è il medesimo del fotone di cui la luce è composta, di conseguenza il solo atto di illuminare interferisce con la particella in osservazione. [...] Sul piano teorico, se si vuole localizzare la posizione di una determinata particella, finché non si è compiuta l'osservazione, è possibile che essa si trovi ovunque. [...] Occorre aggiungere che tutta la materia che forma il nostro mondo, inclusi tu e io, è interamente composta da aggregati di queste minuscole particelle quantiche.<br />– Aspetta un momento. Hai appena detto che è impossibile determinare la posizione di un quanto. Ma io sono qui con te, e anche questo tavolo, e anche il computer. Siamo tutti qui, è evidente, non ti pare?<br />– È questa la grande difficoltà che si incontra nel cercare di spiegare la meccanica quantistica. A livello macroscopico della vita quotidiana, l'esistenza è qualcosa di molto preciso e determinato, ma a livello microscopico dei quanti essa diventa subito ambigua. [...] Il mondo intero è costituito da particelle quantiche instabili. Se è così, si può ipotizzare che esso, in ogni istante, si biforchi continuamente in altri mondi infiniti, secondo infinite possibilità e combinazioni. (''[[Noein]]'')

===[[Albert Einstein]]===
*{{NDR|Nel 1905}} Se ogni quanto di energia della luce di eccitazione cede agli elettroni la propria energia indipendentemente da tutti gli altri, allora la distribuzione delle velocità degli elettroni, e cioè la qualità della radiazione catodica generata, sarà indipendente dall'intensità della luce di eccitazione; d'altra parte il numero degli elettroni che abbandonano il corpo sarà, a parità delle altre condizioni, proporzionale all'intensità della luce incidente. (''[[Albert Einstein/Articoli scientifici|Un punto di vista euristico relativo alla generazione e alla trasformazione della luce]]'')
*{{NDR|Nel 1912}} Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza.
*{{NDR|Nel 1914}} Con questa ipotesi dei quanti, egli {{NDR|[[Max Planck]]}} ha capovolto la meccanica classica, nel caso in cui masse sufficientemente piccole si spostano con velocità che toccano valori assai piccoli e accelerazioni sufficientemente grandi. Di modo che oggi non possiamo più considerare valide le leggi del movimento di Galileo e di Newton se non come leggi-limite.
*{{NDR|Nel 1924}} Più diamo la caccia ai quanti, più si nascondono.


==Voci correlate==
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[[Categoria:Meccanica quantistica]]
[[Categoria:Meccanica quantistica]]

Versione delle 17:29, 6 ago 2016

Citazioni sul quanto.

  • – Un quanto, cioè la particella minima di cui è composta la materia, è troppo piccolo per poter essere osservato nella sua condizione naturale. [...] Per un essere umano osservare un oggetto significa illuminarlo in modo da poter vedere come riflette la luce. L'ordine di grandezza di un quanto, però, è il medesimo del fotone di cui la luce è composta, di conseguenza il solo atto di illuminare interferisce con la particella in osservazione. [...] Sul piano teorico, se si vuole localizzare la posizione di una determinata particella, finché non si è compiuta l'osservazione, è possibile che essa si trovi ovunque. [...] Occorre aggiungere che tutta la materia che forma il nostro mondo, inclusi tu e io, è interamente composta da aggregati di queste minuscole particelle quantiche.
    – Aspetta un momento. Hai appena detto che è impossibile determinare la posizione di un quanto. Ma io sono qui con te, e anche questo tavolo, e anche il computer. Siamo tutti qui, è evidente, non ti pare?
    – È questa la grande difficoltà che si incontra nel cercare di spiegare la meccanica quantistica. A livello macroscopico della vita quotidiana, l'esistenza è qualcosa di molto preciso e determinato, ma a livello microscopico dei quanti essa diventa subito ambigua. [...] Il mondo intero è costituito da particelle quantiche instabili. Se è così, si può ipotizzare che esso, in ogni istante, si biforchi continuamente in altri mondi infiniti, secondo infinite possibilità e combinazioni. (Noein)

Albert Einstein

  • [Nel 1905] Se ogni quanto di energia della luce di eccitazione cede agli elettroni la propria energia indipendentemente da tutti gli altri, allora la distribuzione delle velocità degli elettroni, e cioè la qualità della radiazione catodica generata, sarà indipendente dall'intensità della luce di eccitazione; d'altra parte il numero degli elettroni che abbandonano il corpo sarà, a parità delle altre condizioni, proporzionale all'intensità della luce incidente. (Un punto di vista euristico relativo alla generazione e alla trasformazione della luce)
  • [Nel 1912] Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza.
  • [Nel 1914] Con questa ipotesi dei quanti, egli [Max Planck] ha capovolto la meccanica classica, nel caso in cui masse sufficientemente piccole si spostano con velocità che toccano valori assai piccoli e accelerazioni sufficientemente grandi. Di modo che oggi non possiamo più considerare valide le leggi del movimento di Galileo e di Newton se non come leggi-limite.
  • [Nel 1924] Più diamo la caccia ai quanti, più si nascondono.

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