Poesie dai libri: differenze tra le versioni
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*Andò tutto fiero a consegnare una poesia:<br />''L'espulsione dei vampiri dalla Transilvania''<br />''Un vero orrore! | botte e fragore, | lacrime amare, | senza pensare. | Corre la gente, | non ha più niente! | La patria amata | è or desolata.'' ([[Gudrun Pausewang]]) |
*Andò tutto fiero a consegnare una poesia:<br />''L'espulsione dei vampiri dalla Transilvania''<br />''Un vero orrore! | botte e fragore, | lacrime amare, | senza pensare. | Corre la gente, | non ha più niente! | La patria amata | è or desolata.'' ([[Gudrun Pausewang]]) |
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*''Avevo quattro frecce nere infilate nella cintura | quattro per i dolori che ho patito | quattro per altrettanti malvagi | che m'hanno oppresso in varie occasioni. | Una è partita, spedita bene: | il vecchio Appleyard è morto. | Una è per Mastro Bennet Hatch | che incendiò Grimstone, case e tetti. | Una per Sir Oliver Oates | che a Sir Harry Shelton tagliò la gola. | Sir Daniel, voi avrete la quarta | e crediamo che ci divertiremo. | Avrete ognuno la vostra parte, | una freccia nera a ogni cuor nero. | Inginocchiatevi pure a pregare! | Siete tutti maledetti ladroni.'' || ''John Rimedia-tutto del Bosco Verde e la sua gaia brigata.'' || ''Item, abbiamo altre frecce e robuste corde di canapa per altri del vostro seguito.'' ([[Robert Louis Stevenson]]) |
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*''Comitato di ieri | Ronza, ma un tamburo spezzato, | Mezzanotte nella Città, | Fluttua nel vuoto; | Labbra serrate, visi addormentati, | Ogni macchina a riposo, | I luoghi muti e in disordine | Dove la folla è stata, | Tutti i silenzi lieti, | Tristi (sonori o profondi) | Parlano, ma con la voce | Di chi, io non so. | L'assenza, dico, di Susanna, | L'assenza di Egeria | Delle loro braccia e rispettivi seni, | Labbra e, ah, glutei, | Formano, lentamente, una presenza; | Di chi? E, io domando, di quale, | Per quanto assurda essenza, | Questa, non è che il niente, | Ciononostante popolerà | la notte fonda molto meglio | Di ciò con cui noi copuliamo | Perché sembra essere così triste?'' ([[Aldous Huxley]]) |
*''Comitato di ieri | Ronza, ma un tamburo spezzato, | Mezzanotte nella Città, | Fluttua nel vuoto; | Labbra serrate, visi addormentati, | Ogni macchina a riposo, | I luoghi muti e in disordine | Dove la folla è stata, | Tutti i silenzi lieti, | Tristi (sonori o profondi) | Parlano, ma con la voce | Di chi, io non so. | L'assenza, dico, di Susanna, | L'assenza di Egeria | Delle loro braccia e rispettivi seni, | Labbra e, ah, glutei, | Formano, lentamente, una presenza; | Di chi? E, io domando, di quale, | Per quanto assurda essenza, | Questa, non è che il niente, | Ciononostante popolerà | la notte fonda molto meglio | Di ciò con cui noi copuliamo | Perché sembra essere così triste?'' ([[Aldous Huxley]]) |
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*''Costruisci | la tua vita | la tua morte | queste sono solo | banali conseguenze'' ([[Muriel Barbery]]) |
*''Costruisci | la tua vita | la tua morte | queste sono solo | banali conseguenze'' ([[Muriel Barbery]]) |
Versione delle 23:22, 23 dic 2016
Raccolta di poesie tratte dai libri.
- Andò tutto fiero a consegnare una poesia:
L'espulsione dei vampiri dalla Transilvania
Un vero orrore! | botte e fragore, | lacrime amare, | senza pensare. | Corre la gente, | non ha più niente! | La patria amata | è or desolata. (Gudrun Pausewang) - Avevo quattro frecce nere infilate nella cintura | quattro per i dolori che ho patito | quattro per altrettanti malvagi | che m'hanno oppresso in varie occasioni. | Una è partita, spedita bene: | il vecchio Appleyard è morto. | Una è per Mastro Bennet Hatch | che incendiò Grimstone, case e tetti. | Una per Sir Oliver Oates | che a Sir Harry Shelton tagliò la gola. | Sir Daniel, voi avrete la quarta | e crediamo che ci divertiremo. | Avrete ognuno la vostra parte, | una freccia nera a ogni cuor nero. | Inginocchiatevi pure a pregare! | Siete tutti maledetti ladroni. || John Rimedia-tutto del Bosco Verde e la sua gaia brigata. || Item, abbiamo altre frecce e robuste corde di canapa per altri del vostro seguito. (Robert Louis Stevenson)
- Comitato di ieri | Ronza, ma un tamburo spezzato, | Mezzanotte nella Città, | Fluttua nel vuoto; | Labbra serrate, visi addormentati, | Ogni macchina a riposo, | I luoghi muti e in disordine | Dove la folla è stata, | Tutti i silenzi lieti, | Tristi (sonori o profondi) | Parlano, ma con la voce | Di chi, io non so. | L'assenza, dico, di Susanna, | L'assenza di Egeria | Delle loro braccia e rispettivi seni, | Labbra e, ah, glutei, | Formano, lentamente, una presenza; | Di chi? E, io domando, di quale, | Per quanto assurda essenza, | Questa, non è che il niente, | Ciononostante popolerà | la notte fonda molto meglio | Di ciò con cui noi copuliamo | Perché sembra essere così triste? (Aldous Huxley)
- Costruisci | la tua vita | la tua morte | queste sono solo | banali conseguenze (Muriel Barbery)
- In Fenchurch Street, un "bel fanciullo, dall'abito costoso", trovavasi in piedi su una sorta di podio per dare al re il benvenuto della città. Ecco gli ultimi versi del suo saluto: Benvenuto, o re, con lo slancio grande di ogni cuore; | Benvenuto ancora, per quanto ogni lingua può parlare; | Gioiosamente, menti e cuori ti accolgon con amore. | Dio ti conservi, preghiamo, e lunga vita ti possa dare! (Mark Twain)
- Quelli più forti | tra tutti gli uomini | non fanno nulla | parlano solamente | parlano di continuo. (Muriel Barbery)