Caligola (film): differenze tra le versioni
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*'''Caligola''': Nerva, dimmi com'è.</br>'''Nerva''': Caldo. Non c'è dolore. Si sprofonda.</br>'''Caligola''': La vedi?</br>'''Nerva''': Chi?</br>'''Caligola''': La dea, Iside.</br>'''Nerva''': Anche tu allora appartieni...!</br>'''Caligola''': Ma la vedi? Rispondi!</br>'''Nerva''': No.</br>'''Caligola''': Sei sicuro? Sei quasi morto. Che si sente? Che succede ora?</br>'''Nerva''': Niente.</br>'''Caligola''': Non è vero. La vedi, lo so che la vedi. Com'è fatta?</br>'''Nerva''': No, non vedo niente. Solo un sonno. |
*'''Caligola''': Nerva, dimmi com'è.</br>'''Nerva''': Caldo. Non c'è dolore. Si sprofonda.</br>'''Caligola''': La vedi?</br>'''Nerva''': Chi?</br>'''Caligola''': La dea, Iside.</br>'''Nerva''': Anche tu allora appartieni...!</br>'''Caligola''': Ma la vedi? Rispondi!</br>'''Nerva''': No.</br>'''Caligola''': Sei sicuro? Sei quasi morto. Che si sente? Che succede ora?</br>'''Nerva''': Niente.</br>'''Caligola''': Non è vero. La vedi, lo so che la vedi. Com'è fatta?</br>'''Nerva''': No, non vedo niente. Solo un sonno. |
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*'''Caligola''': Voglio il tuo onesto consiglio. Dovrei farmi proclamare re di Roma?</br>'''Claudio''': Re? Ma... Questa è una repubblica. Non è così?</br>'''Caligola''': E che centra? Mi faccio proclamare re della repubblica.</br>'''Longino''': Ma tu sei già più grande di qualunque re. |
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Versione delle 21:15, 25 dic 2016
Caligola
Titolo originale |
Caligula |
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Lingua originale | inglese e italiano |
Paese | USA, Italia |
Anno | 1979 |
Genere | erotico, storico |
Regia | Tinto Brass, Bob Guccione (non accreditato) e Giancarlo Lui (non accreditato) |
Sceneggiatura | Gore Vidal, Bob Guccione e Giancarlo Lui |
Produttore | Bob Guccione, Franco Rossellini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Caligola, film italo-americano del 1979, regia di Tinto Brass.
Frasi
- Ho vissuto troppo, Tiberio. Detesto questa vita. (Nerva)
- Io esisto dal principio del mondo ed esisterò finchè l'ultima stella non cadrà dalla notte. Anche se ho preso la forma di Gaio, detto "Caligola", io sono tutti gli uomini e nessun uomo, e perciò io sono dio. (Caligola)
- Quando Roma era solo una città e noi dei semplici cittadini, ci conoscevamo tutti. Capisci? Sì, eravamo frugali, buoni, diciplinati e orgogliosi. Sì, sono un vero moralista, severo non meno di un Catone. Il fato mi ha messo a governare dei maiali, così da vecchio sono diventato porcaro. (Tiberio)
- Sto allevando una vipera in seno a Roma. (Tiberio)
Dialoghi
- Caligola: Dimmi, come sta Tiberio?
Nerva: È vecchio, come me.
Caligola: Ma l'umore com'è?
Nerva: È come il tempo.
Caligola: Ma il tempo è bello oggi.
Nerva: Variabile. Mi dicono che durante questo mese sette miei colleghi senatori sono stati messi a morte per tradimento.
Caligola: Veramente nove, e cinque hanno barato. Si sono suicidati. Molto poco leale, non ti sembra?
Nerva: Erano uomini di valore.
Caligola: Se erano uomini di valore, come mai il loro amato Tiberio li ha condannati?
Nerva: Hai studiato la logica, Gaio.
- Tiberio: Aiutami, Nerva. Bisogna trasformare questo barbaro in un Cesare romano.
Nerva: Ci sono stati tre Cesari romani; Giulio, Augusto e te stesso. Come quale vuoi che diventi?
Tiberio: Come il migliore.
Nerva: Allora come tuo padre Augusto.
Tiberio: Vedi, Caligola? Sono insultato in piena faccia.
- Tiberio: È il fato, "Scarponcini", che ci governa. Non c'è nessun dio.
Caligola: Tu sei un dio, Cesare.
Tiberio: Non lo sono, e non lo sarò neanche da morto.
Caligola: Giulio Cesare e Augusto Cesare, loro sono dei.
Tiberio: Così dice il senato e così il popolo preferisce credere. Questi miti sono utili.
- Caligola: Ma ti amano tutti.
Tiberio: Ah no! No, mi temono. È molto meglio. Non ho avuto altra scelta.
Caligola: Non hai avuto scelta?
Tiberio: Io volevo vivere per conto mio. Non ho mai veramente voluto essere Cesare. Sono stato costretto.
Caligola: Costretto?
Tiberio: Chiunque altro avesse assunto potere mi avrebbe ucciso, come sarà per te.
- Nerva: L'uomo che sceglie l'ora della sua morte ha la cosa più vicina possibile a defare il fato, e il fato dice che quando morirai tu, Macro mi ucciderà.
Tiberio: Lo faccio arrestare e mettere a morte.
Nerva: Non puoi. Ti controlla. E poi, anche se Macro fosse morto, come potrei voler vivere con questo rettile?
- Caligola: Nerva, dimmi com'è.
Nerva: Caldo. Non c'è dolore. Si sprofonda.
Caligola: La vedi?
Nerva: Chi?
Caligola: La dea, Iside.
Nerva: Anche tu allora appartieni...!
Caligola: Ma la vedi? Rispondi!
Nerva: No.
Caligola: Sei sicuro? Sei quasi morto. Che si sente? Che succede ora?
Nerva: Niente.
Caligola: Non è vero. La vedi, lo so che la vedi. Com'è fatta?
Nerva: No, non vedo niente. Solo un sonno.
- Caligola: Voglio il tuo onesto consiglio. Dovrei farmi proclamare re di Roma?
Claudio: Re? Ma... Questa è una repubblica. Non è così?
Caligola: E che centra? Mi faccio proclamare re della repubblica.
Longino: Ma tu sei già più grande di qualunque re.
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