Teopompo: differenze tra le versioni

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*{{NDR|In risposta ad un tale che gli chiedeva cosa dovesse fare un [[re]] per essere sicuro di conservare la sua carica}} Bisogna concedere agli amici di parlare con franchezza, quando è il caso, e non permettere che i proprio sudditi vengano offesi, per quanto è possibile. (221 D)
*{{NDR|In risposta ad un tale che gli chiedeva cosa dovesse fare un [[re]] per essere sicuro di conservare la sua carica}} Bisogna concedere agli amici di parlare con [[franchezza]], quando è il caso, e non permettere che i proprio sudditi vengano offesi, per quanto è possibile. (221 D)
*{{NDR|In risposta agli abitanti di Pilo, che gli avevano decretato per lui onorificenze straordinarie}} Il tempo esalta [[Onore|onori]] moderati, mentre cancella onori eccessivi. (221 E)
*{{NDR|In risposta agli abitanti di Pilo, che gli avevano decretato per lui onorificenze straordinarie}} Il tempo esalta [[Onore|onori]] moderati, mentre cancella onori eccessivi. (221 E)
*{{NDR|In risposta ad un tale che diceva che la salvezza di Sparta erano i re, che erano capaci di comandare}} No, il merito è tutto dei cittadini, che sono capaci di obbedire<ref name=A/>. (221 E)
*{{NDR|In risposta ad un tale che diceva che la salvezza di Sparta erano i re, che erano capaci di comandare}} No, il merito è tutto dei cittadini, che sono capaci di obbedire<ref name=A/>. (221 E)

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Teopompo (VIII secolo a.C.), re di Sparta.

Citazioni di Teopompo[modifica]

  • [In risposta ad un tale che asseriva che Sparta si reggeva perché i suoi re sapevano comandare] Dì piuttosto perché i suoi cittadini sanno ubbidire[1]. (citato in Plutarco, Vita di Licurgo, 30, 3; traduzione di Carlo Carena)
Plutarco, Apophthegmata Laconica
  • [In risposta ad un tale che gli chiedeva cosa dovesse fare un re per essere sicuro di conservare la sua carica] Bisogna concedere agli amici di parlare con franchezza, quando è il caso, e non permettere che i proprio sudditi vengano offesi, per quanto è possibile. (221 D)
  • [In risposta agli abitanti di Pilo, che gli avevano decretato per lui onorificenze straordinarie] Il tempo esalta onori moderati, mentre cancella onori eccessivi. (221 E)
  • [In risposta ad un tale che diceva che la salvezza di Sparta erano i re, che erano capaci di comandare] No, il merito è tutto dei cittadini, che sono capaci di obbedire[1]. (221 E)

Note[modifica]

  1. a b Citazioni molto simili tra loro.

Bibliografia[modifica]

  • Plutarco, Le virtù di Sparta (Apophthegmata Laconica), traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5.

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