Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato: differenze tra le versioni

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*'''Kíli''': Non posso dire di gradire gli elfi femmina. Sottili. Hanno gli zigomi altissimi, la pelle cremosa, troppo pochi peli sulla faccia. Anche se... quella lì non è male.<br>'''Dwalin''': Quello non è un elfo femmina.
*'''Kíli''': Non posso dire di gradire gli elfi femmina. Sottili. Hanno gli zigomi altissimi, la pelle cremosa, troppo pochi peli sulla faccia. Anche se... quella lì non è male. {{NDR|Indica un maschio}}<br>'''Dwalin''': Quello non è un elfo femmina.


==Voci correlate==
==Voci correlate==

Versione delle 23:54, 5 feb 2017

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

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Titolo originale

The Hobbit: An Unexpected Journey

Lingua originale inglese
Paese Nuova Zelanda, USA, Regno Unito
Anno 2012
Genere fantasy, avventura, azione, epico
Regia Peter Jackson
Soggetto J. R. R. Tolkien (romanzo)
Sceneggiatura Peter Jackson, Fran Walsh, Guillermo del Toro, Philippa Boyens
Produttore Peter Jackson, Fran Walsh, Carolynne Cunningham, Zane Weiner
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, film del 2012 diretto, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson.

Frasi

  • [La canzone dei nani: Spuntar lame] Spuntar lame neanche poco | romper bottiglie e tappi al fuoco | scheggiar coppe con tutto il resto | questo Bilbo lo detesta! || La tovaglia per mangiar | sopra il letto le ossa lasciar | in dispensa il latte versar | vino ovunque puoi schizzar. || Le stoviglie nell'acqua e poi, | nel mortaio le puoi pestar | e se alcuna si salvò | forte in terra gettar si può! | Questo Bilbo lo detesta!
  • [Il canto dei nani sull'attacco di Smaug a Erebor] Lontano su nebbiosi monti gelati | in antri oscuri e desolati. | Partir dobbiamo, | l'alba scortiamo | per ritrovare gli ori incantati. || Ruggenti pini sulle vette | dei venti il pianto nella notte. | Il fuoco ardeva | fiamme spargeva | alberi accesi torce di luce.
  • [Canzone del Grande Goblin] Con le ossa distrutte e colli strizzati | voi pesti e sbattuti sarete impiccati. | E voi morirete nell'oscurità | mai lascerete la nostra città.
  • [Leggendo il contratto da scassinatore] "Termini: Pagamento alla consegna, fino a, e non oltre, un quattordicesimo del profitto totale se c'è." Sembra equo. "La presente compagnia non risponderà di lesioni inflitte da, o come conseguenza di, incluso, ma non limitatamente a lacerazioni, eviscerazioni... incenerimento." (Bilbo)
  • Non posso andarmene di punto in bianco. Sono un Baggins di Casa Baggins. (Bilbo)
  • L'Alba vi prenderà tutti! (Gandalf ai Troll)
  • Un potere oscuro dimora lì [a Dol Guldur]. Tale che non ho mai avvertito prima. L'ombra di un antico orrore. L'ombra che può riunire gli spiriti dei morti. E poi l'ho visto, Gandalf! Dall'oscurità è giunto... un Negromante! (Radagast a Gandalf)
  • Chi ha avuto la sfrontatezza di entrare armato nel mio Regno? Spie? Ladri? Assassini? (Grande Goblin)
  • Benedicici e aspergici, tesoro. (Gollum)
  • Bagginsis? Cos'è un... Bagginsis, tessoro? (Gollum)
  • Che cosa ha esso nelle sue orrende tasche? (Gollum)
  • [A Thorin che aveva dubitato di lui] So che dubiti di me. Lo so, lo so. Lo hai sempre fatto. E hai ragione: penso spesso a Casa Baggins. Mi mancano i miei libri. E la mia poltrona. E il mio giardino. Vedi quello è il mio posto. È casa mia. Perciò sono tornato. Perché... voi non ce l'avete... una casa. Vi è stata portata via. E voglio aiutarvi a riprendervela se posso. (Bilbo)
  • [A Bilbo] Tu. Cosa credevi di fare? Ti sei quasi fatto uccidere. Non ti avevo detto che saresti stato un peso? Che non saresti sopravvissuto alle Terre Selvagge? Che non c'è posto per te tra noi? ... Non mi sono mai sbagliato tanto in vita mia. [Si abbracciano] (Thorin)
  • Il vero coraggio si basa sul sapere non quando prendere una vita, ma quando risparmiarla. (Gandalf a Bilbo)

Dialoghi

  • Bilbo: Buongiorno.
    Gandalf: Che cosa vuoi dire? Mi auguri un buon giorno o vuoi dire che è un buon giorno che mi piaccia o no? O forse vuoi dire che ti senti buono in questo particolare giorno? O affermi semplicemente che questo è un giorno in cui occorre essere buoni?
    Bilbo: Tutte e quattro le cose penso... Posso aiutarvi?
    Gandalf: Questo resta da vedere. Sto cercando qualcuno con cui condividere un'avventura.
    Bilbo: Un'avventura? No, immagino che nessuno a ovest di Brea abbia molto interesse per le avventure. Cose brutte, fastidiose e per di più scomode. Fanno far tardi a cena. [Cercando di liberarsi di Gandalf si mette a leggere la posta e cerca di rientrare in casa] Be', buongiorno.
    Gandalf: E pensare che dovevo vivere per essere buongiornato dal figlio di Belladonna Tuc come fossi un venditore ambulante di bottoni.

  • [Fíli e Kíli si presentano a Bilbo]
    Fíli: Fíli.
    Kíli: E Kíli.
    Fíli e Kíli: Al vostro servizio!
    Kíli: Dovreste essere il Signor Boggins!

  • Thorin: Non posso garantire la sua incolumità.
    Gandalf: Capisco.
    Thorin: Ne sarò responsabile del suo destino.
    Gandalf: ...Concordo.

  • Bilbo: Mi sa che questa te la sei inventata.
    Gandalf: Tutte le grandi storie meritano un infiorettatura. Avrai qualche storiella da raccontare anche tu, quando ritornerai.
    Bilbo: Puoi promettermi che ritornerò?
    Gandalf: No. E se farai ritorno, non sarai più lo stesso.
    Bilbo: È quello che pensavo.

  • Balin: A quanto pare abbiamo perso il nostro scassinatore. Forse è meglio così. Le probabilità ci erano lo stesso a sfavore. Dopotutto cosa siamo noi? Mercanti, minatori, stagnai, giocattolai. Non certo materia da leggenda.
    Thorin: Ci sono alcuni guerrieri tra di noi.
    Balin: Vecchi guerrieri.
    Thorin: Io sceglierei uno qualunque di questi nani invece di un esercito dei colli ferrosi. Perché quando li ho convocati hanno risposto. Lealtà. Onore. Un cuore volenteroso. Non posso chiedere più di questo.

  • Dori: Ehi, signor Gandalf non potete fare qualcosa per questo diluvio?
    Gandalf: Sta piovendo, mastro nano. E continuerà a piovere finché la pioggia non avrà finito. Se desideri cambiare il clima del mondo dovrai trovarti un altro stregone.
    Bilbo: Ce ne sono?
    Gandalf: Di cosa?
    Bilbo: Altri stregoni.
    Gandalf: Noi siamo cinque. Il più grande del nostro ordine è Saruman, il Bianco. E poi ci sono i due Stregoni Blu. Ho completamente dimenticato i loro nomi.
    Bilbo: E chi è il quinto?
    Gandalf: Quello sarebbe Radagast, il Bruno.
    Bilbo: È un grande stregone o è più come te?
    Gandalf: Credo che sia un grandissimo stregone... a modo suo. È un'anima gentile che preferisce la compagnia degli animali agli altri. Tiene un occhio attento sulle vaste foreste, lontano a est. Ed è una cosa molto buona perché sempre il male cercherà di prendere piede in questo mondo.

  • Bilbo: Va tutto bene? Gandalf, dove vai?
    Gandalf: A cercare la compagnia dell'unico qui che ha un minimo di buon senso.
    Bilbo: E chi è?
    Gandalf: IO STESSO, signor Baggins. Ne ho abbastanza di nani per un giorno solo.

  • Thorin: Dove eri andato se posso chiederlo?
    Gandalf: A guardare avanti.
    Thorin: E cosa ti ha fatto tornare?
    Gandalf: Il guardare indietro.

  • Radagast: Li depisto io.
    Gandalf: Questi sono mannari di Gundabad. Ti raggiungeranno.
    Radagast: E questi sono conigli di Rhosgobel. Vorrei che quelli ci provassero.

  • Gandalf: La valle di Imladris. Nella lingua corrente è nota con un altro nome...
    Bilbo: Gran Burrone!
    Gandalf: Qui si trova l'ultima casa accogliente a Est del Mare.
    Thorin: Era il tuo piano, sicuro! Trovare rifugio dal nostro nemico!
    Gandalf: Non hai alcun nemico qui, Thorin Scudodiquercia. Il solo malanimo che si trova in questa valle e quello che porti tu stesso.
    Thorin: Pensi che gli elfi vorranno benedire la nostra impresa?! Piuttosto tenteranno di fermarci.
    Gandalf: Certo che lo faranno, ma noi abbiamo domande che attendono una risposta. Se vogliamo avere successo la faccenda va trattata con tatto e rispetto... e non poca dose di fascino. Ecco perché lascerai parlare... me.

  • Galadriel: Il drago è da lungo nella tua mente...
    Gandalf: Questo è vero, mia signora. Smaug non deve fedeltà a nessuno, ma se dovesse schierarsi con il Nemico, un drago può essere usato con un terribile effetto...
    Saruman: Quale Nemico?! Gandalf, il Nemico è sconfitto. Sauron è vinto. Non potrà mai più riacquisire la sua forza.
    Elrond: Gandalf, per 400 anni abbiamo vissuto in pace. Una pace vinta a fatica e vigilata.
    Gandalf: Lo siamo? Siamo in pace?! I troll sono venuti giù dalle montagne. Saccheggiano villaggi, distruggono fattorie. Gli orchi ci hanno attaccati lungo la via!
    Elrond: Tutt'altro che un preludio alla guerra.
    Saruman: Sempre devi intrometterti. In cerca di guai dove non esistono!
    Galadriel: Lasciatelo parlare.
    Gandalf: C'è qualcosa all'opera dietro il male di Smaug. Qualcosa di molto più potente. Possiamo rimanere ciechi nei suoi confronti, ma esso non ignorerà noi, ve l'assicuro. Una malattia aleggia su Bosco Fronzuto. Quelli che abitano li ora lo chiamano Bosco Atro e dicono...
    Saruman: Ebbene? Non fermarti ora. Dicci cosa dicono gli abitanti del bosco.
    Gandalf: Parlano di un Negromante che vive a Dol Guldur. Uno stregone che può rievocare i morti.
    Saruman: Questo è assurdo. Non esiste un tale potere a questo mondo. Questo "Negromante" non è altro che un'uomo mortale, un illusionista che si diletta di magia nera.
    Gandalf: E così la pensavo anch'io, ma Radagast ha visto...
    Saruman: Radagast? Non devi parlarmi di Radagast il Bruno. È uno sciocco quello.
    Gandalf: Be', è strano, te lo concedo. Conduce una vita solitaria e...
    Saruman: Non è questo. È il suo eccessivo uso di funghi allucinogeni: gli hanno disorientato la mente e ingiallito i denti.

  • Elrond: Cos'è quello?
    Galadriel: Una reliquia di Mordor!
    Elrond: Una Lama Morgul!
    Galadriel: Fatta per il Re degli Stregoni di Angmar, e... sepolta con lui. Quando Angmar cadde, gli uomini del Nord sigillarono il suo corpo e quanto lui possedeva nelle colline di Rhudaur. Nella profondità della roccia lo seppellirono. In una tomba così oscura che non sarebbe mai venuta alla luce.
    Elrond: Ma questo non è possibile. Un potente incantesimo grava su quelle tombe. Non possono essere aperte!
    Saruman: Quali prove abbiamo che questa arma provenga dalla tomba di Angmar?
    Gandalf: Non ne ho alcuna.
    Saruman: Perché non esiste alcuna! Esaminiamo ciò che sappiamo: un singolo branco di orchi ha osato attraversare il Bruinen; una daga di un era passata è stata trovata, e uno stregone umano che si fa chiamare "il Negromante" ha preso residenza in una fortezza in rovina. Non è granché, dopotutto.

  • Galadriel: Mithrandir... perché il mezzuomo?
    Gandalf: Non lo so... Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco. Ma non è ciò che ho scoperto io. Ho scoperto che sono le piccole cose... le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l'oscurità. Semplici atti di gentilezza e amore. Perché Bilbo Baggins? Forse perché io ho paura... e lui mi da coraggio.
    Galadriel: [Le mani di lei circondano quelle di lui] Non aver paura Mithrandir. Tu non sei solo. Se mai dovessi aver bisogno del mio aiuto, io arriverò.

  • Oin: Un corvo! Gli uccelli stanno tornando alla Montagna!
    Gandalf: Quello, mio caro Oin, è un Tordo!
    Thorin: Lo prenderemo come un segno! Un buon auspicio!
    Bilbo: Hai ragione, credo proprio che il peggio sia passato..

Versione estesa

  • Kíli: Non posso dire di gradire gli elfi femmina. Sottili. Hanno gli zigomi altissimi, la pelle cremosa, troppo pochi peli sulla faccia. Anche se... quella lì non è male. [Indica un maschio]
    Dwalin: Quello non è un elfo femmina.

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