Ermes: differenze tra le versioni

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[[File:Evelyn de Morgan - Mercury, 1870-1873.jpg|thumb|Mercurio, Evelyn de Morgan, 1870]]
'''Ermes''', divinità della mitologia greca e della religione greca.
'''Ermes''', divinità della mitologia greca e della religione greca.
[[Immagine:Evelyn de Morgan - Mercury, 1870-1873.jpg|thumb|Mercurio, Evelyn de Morgan, 1870]]


==Citazioni su Ermes==
==Citazioni su Ermes==
*In fondo, ''Ermes'' è l'intelletto della forza divinizzante l'uomo. Il poeta nei momenti di estro (istros = furore) – il matematico che risolve problemi arditissimi – il fisico che trova una legge e la prova – un oratore che seduce un'assemblea – un musico che incanta i suoi uditori – sono manifestazioni dell'ermes, intelletto sottile delle più alte pulsazioni ipercerebrali. ([[Giuliano Kremmerz]])
*In fondo, ''Ermes'' è l'intelletto della forza divinizzante l'uomo. Il poeta nei momenti di estro (istros = furore) – il matematico che risolve problemi arditissimi – il fisico che trova una legge e la prova – un oratore che seduce un'assemblea – un musico che incanta i suoi uditori – sono manifestazioni dell'ermes, intelletto sottile delle più alte pulsazioni ipercerebrali. ([[Giuliano Kremmerz]])
* In realtà sembra pure che questo nome abbia una qualche attinenza con la parola, e l'essere hermeneus ('interprete'), nunzio, ladro, ingannatore nei discorsi e trafficante è questa tutta una attività che riguarda la potenza della parola. Quello che dicevamo anche prima, l'eirein e l'uso del 'parlare'. L'altra parte poi, come anche Omero spesso dice, adopera emesato ('escogitò') che vuol dire 'macchinare', mechanesasthai. Servendosi dunque di queste due parti il legislatore ci presenta questo dio come ho mesamenos ('colui che escogitò') il parlare e la parola, il parlare infatti è eirein, e quasi ci ordina: "O uomini, colui che escogitò il parlare, è giusto che da voi venga chiamato Eiremes". Ora noi, abbellendo, come crediamo, il suo nome, lo chiamiamo Ermes. ([[Platone]])
* In realtà sembra pure che questo nome abbia una qualche attinenza con la parola, e l'essere hermeneus ('interprete'), nunzio, ladro, ingannatore nei discorsi e trafficante è questa tutta una attività che riguarda la potenza della parola. Quello che dicevamo anche prima, l'eirein e l'uso del 'parlare'. L'altra parte poi, come anche Omero spesso dice, adopera emesato ('escogitò') che vuol dire 'macchinare', mechanesasthai. Servendosi dunque di queste due parti il legislatore ci presenta questo dio come ho mesamenos ('colui che escogitò') il parlare e la parola, il parlare infatti è eirein, e quasi ci ordina: "O uomini, colui che escogitò il parlare, è giusto che da voi venga chiamato Eiremes". Ora noi, abbellendo, come crediamo, il suo nome, lo chiamiamo Ermes. ([[Platone]])

==Voci correlate==
*[[Mercurio (divinità]]


==Altri progetti==
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Versione delle 11:02, 23 apr 2017

Mercurio, Evelyn de Morgan, 1870

Ermes, divinità della mitologia greca e della religione greca.

Citazioni su Ermes

  • In fondo, Ermes è l'intelletto della forza divinizzante l'uomo. Il poeta nei momenti di estro (istros = furore) – il matematico che risolve problemi arditissimi – il fisico che trova una legge e la prova – un oratore che seduce un'assemblea – un musico che incanta i suoi uditori – sono manifestazioni dell'ermes, intelletto sottile delle più alte pulsazioni ipercerebrali. (Giuliano Kremmerz)
  • In realtà sembra pure che questo nome abbia una qualche attinenza con la parola, e l'essere hermeneus ('interprete'), nunzio, ladro, ingannatore nei discorsi e trafficante è questa tutta una attività che riguarda la potenza della parola. Quello che dicevamo anche prima, l'eirein e l'uso del 'parlare'. L'altra parte poi, come anche Omero spesso dice, adopera emesato ('escogitò') che vuol dire 'macchinare', mechanesasthai. Servendosi dunque di queste due parti il legislatore ci presenta questo dio come ho mesamenos ('colui che escogitò') il parlare e la parola, il parlare infatti è eirein, e quasi ci ordina: "O uomini, colui che escogitò il parlare, è giusto che da voi venga chiamato Eiremes". Ora noi, abbellendo, come crediamo, il suo nome, lo chiamiamo Ermes. (Platone)

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