Michel Menu: differenze tra le versioni
Creata pagina con "thumb|Michel Menu nell'aprile del 1991 '''Michel Menu''' (1916 – 2015) fu un educatore, partigiano, scrittore e ingegnere fr..." |
m →Bibliografia: ops |
||
Riga 69: | Riga 69: | ||
== Bibliografia == |
== Bibliografia == |
||
*Michel Menu, ''Arte e tecnica del capo'' (''Art et Technique du Scoutmestre'', 1953), traduzione di Ermanno Ripamonti e Luciana Galli, Àncora Milano, Milano, 1975. |
*Michel Menu, ''Arte e tecnica del capo'' (''Art et Technique du Scoutmestre'', 1953), traduzione di Ermanno Ripamonti e Luciana Galli, Àncora Milano, Milano, 1975. |
||
== Voci correlate == |
== Voci correlate == |
Versione delle 12:06, 24 apr 2017
Michel Menu (1916 – 2015) fu un educatore, partigiano, scrittore e ingegnere francese, figura maggiore dello scautismo cattolico.
Citazioni di Michel Menu
(FR) Marcher devant, toujours devant !
Marcher devant, toujours devant ! |
(IT) Camminare davanti, sempre davanti!
Camminare davanti, sempre davanti! |
Arte e tecnica del capo
Incipit
Servire è il miglior modo di essere felice e di rendere felici gli altri. (p. 2)
Citazioni
- L'assenza di un limite assoluto, sia esso religioso o civico, lascia sviluppare, in un'ipercrescita, il vigore del loro spirito critico, fino a sconfinare nel nichilismo. [...] Senza limiti e senza doveri, non si trova una vocazione. Si perde il senso del destino. (p. 35)
- Qualunque possa essere la sua data di nascita, gli effettivi del suo liceo, l'importanza del suo caseggiato, o il contesto climatico, un ragazzo dai 15 ai 20 anni è, prima di tutto, un giovane uomo euforico. Appartiene alla Specie prima di appartenere al gruppo e, a fortiori, a un'entità tanto fugace come quella delle età. È nato per essere attore del suo ruolo. Sta per amare, sposarsi , generare, portare attorno a sé e con le sue proprie mani, la miseria o la gioia, la pace o la morte, il Giusto o l'Assurdo. (p. 45)
- Tutti coloro che hanno avuto successo avevano una qualità comune: per essi gli uomini contavano prima di tutto, lo Scautismo era per essi una parola: "i ragazzi". Nelle conversazioni li nominavano uno per uno. Ogni tecnica, ogni tappa dell'avventura, ogni giuoco, ogni colpo duro, erano Giacomo, Remo, Daniele, Paolo, Maurizio... il loro Scautismo non era direttivo ma liberatore. Essi liberavano tanto meglio quanto più conoscevano i loro ragazzi, uno ad uno, e li amavano uno ad uno, ciascuno con i suoi difetti e con i suoi pregi. L'avventura per essi, era quella dell'anima dei loro ragazzi. (p. 343)
Note
Bibliografia
- Michel Menu, Arte e tecnica del capo (Art et Technique du Scoutmestre, 1953), traduzione di Ermanno Ripamonti e Luciana Galli, Àncora Milano, Milano, 1975.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Michel Menu
- Commons contiene immagini o altri file su Michel Menu