Vincenzo Bellini: differenze tra le versioni

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*Il nome del delicato Bellini divenne un grido di battaglia contro i Borboni, quasi fossero stati colpevoli della sua morte. ([[Harold Acton]])
*Il nome del delicato Bellini divenne un grido di battaglia contro i Borboni, quasi fossero stati colpevoli della sua morte. ([[Harold Acton]])
*Il regno di Bellini è tutto nell'indefinito sentimento, nella malinconia congenita della vita. L'amore e il dolore, argomenti perpetui di ogni arte, ricevono da lui un'espressione profondamente e sostanzialmente musicale. ([[Mario Rapisardi]])
*Il regno di Bellini è tutto nell'indefinito sentimento, nella malinconia congenita della vita. L'amore e il dolore, argomenti perpetui di ogni arte, ricevono da lui un'espressione profondamente e sostanzialmente musicale. ([[Mario Rapisardi]])
*{{NDR|Nel primo centenario della nascita}} ''Nell'isola divina che l'etnèo | Giove alla figlia di Demetra antica | donò ricca di messi e di cavalli, | di lunghe navi e di città potenti, | d'aste corusche e di cerate canne, | di magnanimi eroi e di pastori | melodiosi, | dal santo lido ove apparì l'Alfeo | terribile che tenne la sua brama | immune dentro all'infecondo sale, | da Ortigia ramoscel di Siracusa, | che fu sorella a Delo e abbeverava | nell'orrore notturno la sirena | ai fonti ascosi, [...] Dove il veglio Stesicoro per Ilio | ereditò la cecità di Omero, | dove Pindaro assunse ai cieli il carro | del re Ierone fondatore d'Etna | e Teocrito addusse tra i bifolchi | eloquenti le Càriti dal fresco | fiato silvano, | [...] Egli è morto, l’Orfeo dorico è morto! | Sicelie Muse, incominciate il carme | fùnebre! O rosignoli, annunziate | ad Aretusa ch’egli è morto [...] Inno di gloria, irràggiati dei raggi | più fulgidi recando all'ansiosa | moltitudine, accolta nel Teatro | riconsacrato dalla reverenza, | l'imagine del giovine Cantore. | auspice e i testimonii del fatale | suolo ove nacque.'' ([[Gabriele D'Annunzio]])
*{{NDR|Nel primo centenario della nascita}} ''Nell'isola divina che l'etnèo | Giove alla figlia di Demetra antica | donò ricca di messi e di cavalli, | di lunghe navi e di città potenti, | d'aste corusche e di cerate canne, | di magnanimi eroi e di pastori | melodiosi, | dal santo lido ove apparì l'Alfeo | terribile che tenne la sua brama | immune dentro all'infecondo sale, | da Ortigia ramoscel di Siracusa, | che fu sorella a Delo e abbeverava | nell'orrore notturno la sirena | ai fonti ascosi, [...] Dove il veglio Stesicoro per Ilio | ereditò la cecità di Omero, | dove Pindaro assunse ai cieli il carro | del re Ierone fondatore d'Etna | e Teocrito addusse tra i bifolchi | eloquenti le Càriti dal fresco | fiato silvano, | [...] Egli è morto, l'Orfeo dorico è morto! | Sicelie Muse, incominciate il carme | fùnebre! O rosignoli, annunziate | ad Aretusa ch'egli è morto [...] Inno di gloria, irràggiati dei raggi | più fulgidi recando all'ansiosa | moltitudine, accolta nel Teatro | riconsacrato dalla reverenza, | l'imagine del giovine Cantore. | auspice e i testimonii del fatale | suolo ove nacque.'' ([[Gabriele D'Annunzio]])
*Un ammiratore [[sicilia]]no ha affermato che Vincenzo Bellini, meglio e più spesso di qualunque altro compositore, fece ''provare il piacere del piangere''. ([[Harold Acton]])
*Un ammiratore [[sicilia]]no ha affermato che Vincenzo Bellini, meglio e più spesso di qualunque altro compositore, fece ''provare il piacere del piangere''. ([[Harold Acton]])



Versione delle 00:51, 14 mag 2017

Vincenzo Bellini

Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini (1801 – 1835), compositore italiano.

Citazioni su Vincenzo Bellini

  • Il nome del delicato Bellini divenne un grido di battaglia contro i Borboni, quasi fossero stati colpevoli della sua morte. (Harold Acton)
  • Il regno di Bellini è tutto nell'indefinito sentimento, nella malinconia congenita della vita. L'amore e il dolore, argomenti perpetui di ogni arte, ricevono da lui un'espressione profondamente e sostanzialmente musicale. (Mario Rapisardi)
  • [Nel primo centenario della nascita] Nell'isola divina che l'etnèo | Giove alla figlia di Demetra antica | donò ricca di messi e di cavalli, | di lunghe navi e di città potenti, | d'aste corusche e di cerate canne, | di magnanimi eroi e di pastori | melodiosi, | dal santo lido ove apparì l'Alfeo | terribile che tenne la sua brama | immune dentro all'infecondo sale, | da Ortigia ramoscel di Siracusa, | che fu sorella a Delo e abbeverava | nell'orrore notturno la sirena | ai fonti ascosi, [...] Dove il veglio Stesicoro per Ilio | ereditò la cecità di Omero, | dove Pindaro assunse ai cieli il carro | del re Ierone fondatore d'Etna | e Teocrito addusse tra i bifolchi | eloquenti le Càriti dal fresco | fiato silvano, | [...] Egli è morto, l'Orfeo dorico è morto! | Sicelie Muse, incominciate il carme | fùnebre! O rosignoli, annunziate | ad Aretusa ch'egli è morto [...] Inno di gloria, irràggiati dei raggi | più fulgidi recando all'ansiosa | moltitudine, accolta nel Teatro | riconsacrato dalla reverenza, | l'imagine del giovine Cantore. | auspice e i testimonii del fatale | suolo ove nacque. (Gabriele D'Annunzio)
  • Un ammiratore siciliano ha affermato che Vincenzo Bellini, meglio e più spesso di qualunque altro compositore, fece provare il piacere del piangere. (Harold Acton)

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