Marco Tullio Cicerone: differenze tra le versioni

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*Un aruspice non può incontrare un altro aruspice senza ridere.
*Un aruspice non può incontrare un altro aruspice senza ridere.



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Versione delle 17:14, 31 lug 2005

(106 AC - 43 AC), filosofo e scrittore latino.

  • Ai pittori ed ai poeti sempre fu concesso di osare qualche cosa nel limite dovuto.
  • Ama come se più tardi dovessi odiare.
  • Amare non è altro che scegliere quello cui ti senti di voler bene, non per bisogno nè per utilità alcuna.
  • Bisogna essere servi delle circostanze - Tempori serviendum est (Epistolario - Ad Atticum, 10,7,1).
  • Chi si tien pago delle cose sue, possiede le maggiori e le più sicure ricchezze.
  • Finché c'è vita, c'è speranza.
  • Ha assai beni chi non ha male alcuno.
  • Ignorare tutto quello che accadde prima che tu nascessi, equivale ad essere sempre fanciullo.
  • Il buono della gente è la legge più grande.
  • Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate, ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.
  • La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentiscono; le parole spessissimo.
  • La prodigalità non ha fondo.
  • L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?
  • La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare.
  • La vita non è niente senza l'amicizia.
  • Le cose male acquistate han mala fine.
  • Mi odino pure, purché mi temano.
  • Nella sicurezza dell'animo sta riposta la vita tranquilla.
  • Nessuno è tanto vecchio da non essere sicuro di poter vivere ancora un anno.
  • Niente che sia nuovo è perfetto.
  • Non c'è niente di tanto sacro che il denaro non possa violare, niente di tanto forte che il denaro non possa espugnare.
  • Non siamo nati soltanto per noi stessi.
  • Nulla è difficile per chi ama.
  • Ogni persona si lamenta, specialmente della sorte propria.
  • Ottimo condimento del cibo è la fame.
  • Pazienza è una volontaria e costante tolleranza di cose ardue e difficili a scopo di onestà e di utilità.
  • Sommo diritto somma ingiustizia.
  • Un amico, se lo è, è un secondo io.
  • Un aruspice non può incontrare un altro aruspice senza ridere.