Pierre Bayle: differenze tra le versioni

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==''Dizionario storico-critico''==
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*{{NDR|[[Gregorio da Rimini]]}} Fu uno dei più sottili scolastici del XIV secolo e per questa particolare tendenza del suo intelletto fu più incline al nominalismo che non al realismo. [...] Oltre che per il suo sapere e la vivacità del suo spirito, fu famoso anche per la santità della sua vita [...]. (''Gregorio da Rimini''; 1976, p. 127)
*[[Gerolamo Rorario|Rorario]] [...] ha scritto un'opera che merita di essere letta. In essa tenta di dimostrare non soltanto che le [[animale|bestie]] sono animali razionali, ma anche che si servono della ragione meglio dell'uomo. [...] Il libro in questione non è scritto male e contiene un gran numero di fatti singolari sulla industriosità delle bestie e sulla malizia degli uomini. (''Rorario''; 1976, p. 145)
*[[Gerolamo Rorario|Rorario]] [...] ha scritto un'opera che merita di essere letta. In essa tenta di dimostrare non soltanto che le [[animale|bestie]] sono animali razionali, ma anche che si servono della ragione meglio dell'uomo. [...] Il libro in questione non è scritto male e contiene un gran numero di fatti singolari sulla industriosità delle bestie e sulla malizia degli uomini. (''Rorario''; 1976, p. 145)
*L'anima delle bestie non ha peccato, e tuttavia essa è soggetta al dolore e alla miseria, sottoposta a tutti i desideri sregolati della creatura che ha peccato. In che modo trattiamo le bestie? Le facciamo sbranare fra di loro per procurarci piacere, le scanniamo per nutrirci; frughiamo nelle loro viscere, quando sono ancora in vita, per soddisfare la nostra curiosità, e facciamo tutto questo grazie al dominio che Dio ci ha dato su di esse. Che confusione! La creatura innocente è sottoposta a tutti i capricci della creatura colpevole! (''Rorario''; 1976, p. 155)
*L'anima delle bestie non ha peccato, e tuttavia essa è soggetta al dolore e alla miseria, sottoposta a tutti i desideri sregolati della creatura che ha peccato. In che modo trattiamo le bestie? Le facciamo sbranare fra di loro per procurarci piacere, le scanniamo per nutrirci; frughiamo nelle loro viscere, quando sono ancora in vita, per soddisfare la nostra curiosità, e facciamo tutto questo grazie al dominio che Dio ci ha dato su di esse. Che confusione! La creatura innocente è sottoposta a tutti i capricci della creatura colpevole! (''Rorario''; 1976, p. 155)

Versione delle 17:08, 23 mag 2017

Pierre Bayle

Pierre Bayle (1647 – 1706), filosofo, scrittore ed enciclopedista francese.

Citazioni di Pierre Bayle

  • Giordano Bruno, nativo di Nola, nel Regno di Napoli, era uomo di grande spirito, ma impiegò male la sua intelligenza: perché non solamente attaccò la filosofia di Aristotele (A) in un momento in cui non lo poteva fare senza senza sollevare mille agitazioni e senza esporsi a mille persecuzioni; ma attaccò anche le verità più importanti della fede (B).[1]
  • Il pro e il contro si trovano in ogni nazione.[2]
  • [...] l'esattezza delle citazioni. È una virtù più rara di quel che si pensi. [3]
  • Non v'è meno spirito né meno inventiva nel citare in modo appropriato un pensiero trovato in un libro che nell'essere il primo autore di quel pensiero.[4]

Dizionario storico-critico

  • [Gregorio da Rimini] Fu uno dei più sottili scolastici del XIV secolo e per questa particolare tendenza del suo intelletto fu più incline al nominalismo che non al realismo. [...] Oltre che per il suo sapere e la vivacità del suo spirito, fu famoso anche per la santità della sua vita [...]. (Gregorio da Rimini; 1976, p. 127)
  • Rorario [...] ha scritto un'opera che merita di essere letta. In essa tenta di dimostrare non soltanto che le bestie sono animali razionali, ma anche che si servono della ragione meglio dell'uomo. [...] Il libro in questione non è scritto male e contiene un gran numero di fatti singolari sulla industriosità delle bestie e sulla malizia degli uomini. (Rorario; 1976, p. 145)
  • L'anima delle bestie non ha peccato, e tuttavia essa è soggetta al dolore e alla miseria, sottoposta a tutti i desideri sregolati della creatura che ha peccato. In che modo trattiamo le bestie? Le facciamo sbranare fra di loro per procurarci piacere, le scanniamo per nutrirci; frughiamo nelle loro viscere, quando sono ancora in vita, per soddisfare la nostra curiosità, e facciamo tutto questo grazie al dominio che Dio ci ha dato su di esse. Che confusione! La creatura innocente è sottoposta a tutti i capricci della creatura colpevole! (Rorario; 1976, p. 155)
  • Molti seguaci di Descartes non hanno dato molta importanza a questa questione, dissentendo dal maestro per quanto riguarda la teoria degli automi. Craanen [...] fu un grande sostenitore di Descartes, al punto che ebbe a subire delle persecuzioni per questa ragione, e, cosa ancora più straordinaria, al punto di difenderne le affermazioni a proposito della ghiandola pineale; tuttavia si faceva beffe di quanti sostenevano che le bestie non sentono. (Rorario; 1976, p. 157)
  • Nulla è più divertente del vedere con quale sicumera gli scolastici vogliono imporre dei limiti alla conoscenza delle bestie. Secondo loro le bestie conoscono soltanto gli oggetti singoli e materiali e ricercano esclusivamente l'utile e il piacevole; non sanno riflettere sui loro sentimenti e sui loro desideri né trarre conclusioni da una cosa a un'altra. Si direbbe che essi abbiano frugato nelle facoltà e negli atti dell'anima delle bestie con miglior successo di quanto non abbiano fatto i più esperti anatomisti nelle viscere dei cani. La loro temerità è tanto grande, che se anche per caso avessero trovato la verità, sarebbero indegni di lode e persino di giustificazione. (Rorario; 1976, pp. 167-168)

Note

  1. Da Dictionnaire historique et critique; citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, Procaccini, Napoli, 1996.
  2. Da Pensées diverses sur la comète, a cura di A. Prat, 1939.
  3. Parmi tous ces grands éloges il n'y en a guère qui lui fasse plus d'honneur que celui qui se rapporte à l'exactitude de citer. C'est un talent beaucoup plus rare que l'on ne pense. (da Dictionnaire historique et critique, tomo XIII, Desoer Libraire, Parigi, 1820, p. 78)
  4. Da Dizionario storico e critico.

Bibliografia

  • Pierre Bayle, Dizionario storico-critico, volume primo, a cura di Gianfranco Cantelli, Laterza, Bari, 1976.

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