Guerra: differenze tra le versioni

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*– Mandrake, ricorda che cosa diceva [[Georges Clemenceau|Clemenceau]] sulla guerra?<br>– No, guardi, sul momento no, generale.<br>– Che la guerra è troppo importante per farla fare ai generali. Quando diceva questo, cinquant'anni fa, avrà avuto ragione. Oggi invece è troppo importante per farla fare agli statisti, in quanto non hanno il tempo, né l'esperienza, né una naturale disposizione per la strategia. (''[[Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba]]'')
*– Mandrake, ricorda che cosa diceva [[Georges Clemenceau|Clemenceau]] sulla guerra?<br>– No, guardi, sul momento no, generale.<br>– Che la guerra è troppo importante per farla fare ai generali. Quando diceva questo, cinquant'anni fa, avrà avuto ragione. Oggi invece è troppo importante per farla fare agli statisti, in quanto non hanno il tempo, né l'esperienza, né una naturale disposizione per la strategia. (''[[Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba]]'')
*Morte. Distruzione. Malattie. Orrore. La guerra è tutto questo. Tutto ciò la rende una cosa da evitare. (''[[Star Trek (serie classica)|Star Trek]]'')
*Morte. Distruzione. Malattie. Orrore. La guerra è tutto questo. Tutto ciò la rende una cosa da evitare. (''[[Star Trek (serie classica)|Star Trek]]'')
*Nella guerra la crudeltà non si conta, non si soppesa mai. C'è. Di fatto. In partenza. ([[Giulio Questi]])
*Nessuna controversia fra nazioni può mai giustificare una guerra nucleare. Non c'è difesa contro armi nucleari che non possono essere annullate aumentando la portata dell'attacco. Per le nazioni sarebbe contrario alla natura della guerra aderire ad accordi per combattere guerre "limitate", utilizzando solo armi nucleari "piccole" – anche le piccole guerre oggi sono pericolose, a causa della probabilità di svilupparsi in una catastrofe di portata mondiale.<br />Per il mondo l'unica politica assennata è quella di abolire la guerra. ([[Linus Pauling]])
*Nessuna controversia fra nazioni può mai giustificare una guerra nucleare. Non c'è difesa contro armi nucleari che non possono essere annullate aumentando la portata dell'attacco. Per le nazioni sarebbe contrario alla natura della guerra aderire ad accordi per combattere guerre "limitate", utilizzando solo armi nucleari "piccole" – anche le piccole guerre oggi sono pericolose, a causa della probabilità di svilupparsi in una catastrofe di portata mondiale.<br />Per il mondo l'unica politica assennata è quella di abolire la guerra. ([[Linus Pauling]])
*Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. ([[Filippo Tommaso Marinetti]])
*Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. ([[Filippo Tommaso Marinetti]])

Versione delle 14:14, 19 ago 2017

Soldato in azione

Citazioni sulla guerra.

Citazioni

  • 'A guerra, Mari', nunn'a vince chi è cchiù forte, 'a vince chi è cchiù bravo a aspetta', e chisto nisciuno 'o ssape fa' meglio di noi femmine! (Gomorra - La serie)
  • A volte penso che le ferite peggiori che ti infligge la guerra non siano quelle ricevute sui corpi, ma quelle che rimangono nelle menti. (Ai confini della realtà)
  • Anche i grammatici hanno intuito la natura della guerra: alcuni sostengono che essa si chiama «bellum» per antitesi, perché non ha niente di buono né di bello; la guerra è «bellum» nello stesso senso in cui le Furie sono le «Eumènidi». Altri preferiscono far derivare la parola «bellum» da «bellua», belva: perché è da belve, non da uomini, impegnarsi in uno sterminio reciproco. (Erasmo da Rotterdam)
  • Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta, | ma più beata ancora è la guerra quando è santa. (Rino Gaetano)
  • C'era la guerra, e tutti ne eravamo presi, e ormai sapevo che avrebbe deciso delle nostre vite. Della mia vita; e non sapevo come. (Italo Calvino)
  • Camminando, tra la folla, alle partite di calcio e in guerra, i profili si fanno vaghi; le cose reali divengono irreali e una nebbia si distende sul cervello. Tensione ed eccitamento, stanchezza, movimento, tutto si perde in un gran sogno grigio, così che, quando è finito, è difficile ricordare come fu quando si sono uccisi degli uomini o si è dato l'ordine di ucciderli. Quindi gli altri che non c'erano vi dicono com'è andata e voi rispondete vagamente:
    «Già, dev'essere proprio stato così.» (John Steinbeck)
  • Che cos'è la guerra? un omicidio collettivo, di gruppo, una forma di brigantaggio tanto più infame quanto più estesa. (Erasmo da Rotterdam)
  • Chi è che semina le guerre? Se tra uno o tra dieci anni una nuova guerra mondiale scoppierà, dove troveremo il responsabile? Nell'ultima guerra la identificazione parve facile: bastò il gesto di due folli che avevano in mano le leve dell'ordigno infernale, per decretare il sacrificio dei popoli innocenti. Ma oggi quelle dittature sono cadute: oggi le sorti della guerra e della pace sono rimesse al popolo. Questo vuol dire, infatti, democrazia: rendere ogni cittadino, anche il più umile, corresponsabile della guerra e della pace del mondo: toglier di mano queste fatali leve ai dittatori paranoici che mandano gli umili a morire, e lasciare agli umili, a coloro ai quali nelle guerre era riservato finora l'ufficio di morire, la scelta tra la morte e la vita.
    Ma ecco, si vede con terrore che, anche cadute le dittature, nuove guerre si preparano, nuove armi si affilano, nuovi schieramenti si formano. Chi è il responsabile di questi preparativi? Si dice che gli uomini, che oggi sono al potere, sono stati scelti dal voto degli elettori: si deve dunque concludere che le anonime folle degli elettori sono anch'esse per le nuove carneficine?
    Questa è oggi la terribile verità. La salvezza è solo nelle nostre mani; ma ognuno di noi, se la nuova guerra verrà, sarà colpevole per non averla impedita. [...]
    Se domani la guerra verrà, ciascuno di noi l'avrà preparata. Non potremo nascondere la nostra innocenza dietro l'ombra dei dittatori: quando c'è la libertà, tutti sono responsabili, nessuno è innocente. (Piero Calamandrei)
  • Clemenceau aveva detto: «La guerra è una cosa troppo seria perché si possa lasciarla ai generali». L'esperienza dimostrò che era una cosa troppo seria anche per lasciarla gli uomini politici. (A. J. P. Taylor)
  • Con le guerre non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono leader incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. (Sergio Mattarella)
  • Cosa c'è di più immortale dell'amore e della guerra? (Gilbert Keith Chesterton)
  • – Che si fa domani sera?
    – Non si possono fare progetti così lontani.
    – Oh, peccato. Questo è il brutto della guerra. Oggi qui e domani chissà, nuovi posti, nuovi volti. Proprio quando uno comincia ad affezionarsi a...
    – Io direi che questo è il bello della guerra, evita delusioni. (Scuola di spie)
  • Coloro che non conoscono la guerra sono per metà dei fanciulli. (Shôhei Ôoka)
  • Come al tempo delle lance e delle spade, così anche oggi, nell'era dei missili, a uccidere, prima delle armi, è il cuore dell'uomo. (Papa Giovanni Paolo II)
  • Dell'innocente | Sangue versato | In scellerata guerra | Conta il Cielo le stille, e le schernite | Lagrime tutte della stanca terra. (Vincenzo Monti)
  • Dev'esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere. Piangi a quello cui negasti una sigaretta e non è tornato con la pattuglia; piangi su quello che hai rimproverato e ti s'è disintegrato davanti; piangi su lui che ha ammazzato i tuoi amici. (Oriana Fallaci)
  • Dopo che sei stato sul campo di battaglia, dopo che hai provato la tensione e l'esaltazione dello scontro, la guerra diventa parte di te. Una volta che hai risvegliato il guerriero che è in te, non puoi più scacciarlo. Cerchi in continuazione nuove emozioni, nuovi brividi. (Metal Gear 2: Solid Snake)
  • Dove sono i generali | che si fregiarono nelle battaglie | con cimiteri di croci sul petto? | Dove i figli della guerra | partiti per un ideale, | per una truffa, per un amore finito male? | Hanno rimandato a casa | le loro spoglie nelle bandiere | legate strette perché sembrassero intere. (Fabrizio De André)
  • È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni, non tutti son capaci di perderla. (Curzio Malaparte)
  • È magnifico, ma non è guerra. (Pierre Joseph François Bosquet)
  • E se la terra volesse la guerra? Come si spiega il fatto che Ares sia anche un antico dio dell'agricoltura? E che a Marte sia assegnato un suo appezzamento, in campagna, fuori le mura della città? A chi si sforza di comprendere la furia della guerra di secessione americana, e anche la composta, paziente sopportazione di quella guerra, che andò avanti per quattro anni, arrivando a toccare la Florida e il Nuovo Messico (oltre diecimila distinti scontri armati in cui rimasero uccisi oltre seicentomila uomini e ragazzi), le motivazioni di solito elencate non paiono all'altezza di tanta carneficina.[1] (James Hillman)
  • Fare la guerra è una cosa, uccidere un uomo è un'altra cosa. (Emilio Lussu)
  • Gli uomini sono terrorizzati dal fatto che i loro cazzi siano inadeguati quindi devono entrare in competizione per sentirsi meglio con se stessi e visto che la guerra è la competizione definitiva, fondamentalmente gli uomini si uccidono l'un l'altro per incrementare la propria autostima. Non c'è bisogno di essere uno storico o un politologo per cogliere il funzionamento della politica estera del cazzo più lungo. Suona più o meno così: "Cosa?! Ce l'hanno più lungo?! Bombardiamoli!" E ovviamente bombe, razzi e pallottole sono tutti a forma di pene. È un bisogno inconscio di lanciare il pene negli affari altrui. Si chiama: "fottere la gente"! (George Carlin)
  • Guerra di tutti contro tutti. (Thomas Hobbes)
  • Guerra non fa nessuno grande. (Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora)
  • Ho superato i monti, guadato i fiumi, come la guerra li aveva superati e guadati in un urlo insano. Ho visto l'erba bruciata, i campi riarsi... perché tanta distruzione caduta sul mondo? E la luce mi illuminò i pensieri. Nessun pensiero umano può dare una risposta a un interrogativo inumano. Io non potevo che portare un poco di pietà laddove non era esistita che crudeltà. Quanti dovrebbero avere questa pietà! Allora non importerebbero la guerra, la sofferenza, la distruzione, la paura, se solo potessero da queste nascere alcune lacrime di carità umana. (L'arpa birmana)
  • I popoli non combattono le guerre per fare dello sport. (John Steinbeck)
  • I sacrifici bellici causano un mutamento nei tempi. Questo mutamento porta a un altro conflitto, che a sua volta scatena la guerra successiva. Come in una reazione a catena, ogni guerra genera altre guerre, formando una spirale senza fine che continuerà per l'eternità. (Metal Gear Solid 3: Snake Eater)
  • Il mondo dipende dalla guerra, dall'indotto generato dalla guerra. Immagini cosa accadrebbe se la guerra sparisse da un giorno all'altro? (Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots)
  • Il principio organizzativo di ogni società, signor Garrison, è proprio la guerra. L'autorità che lo Stato ha sul popolo risiede nel suo potenziale bellico. (JFK - Un caso ancora aperto)
  • Il turbamento che ci prende quando sentiamo dire «la guerra è normale» deriva dalla confusione insita nell'uso di quell'aggettivo. «Normale» può essere inteso in due modi, che tendono a fondersi insieme ingenerando in noi l'impressione che ciò che è normale (medio) è anche standard e giusto, ovvero è il giusto parametro. […] Nella seconda accezione «normale» rimanda a «ideale». Vi si sente ancora la radice della parola: retto, corretto, esatto; ma adesso questi termini descrittivi, tecnici sono normalizzati in metafore. «Norma» oggi significa parametro, paradigma: un'immagine precostituita stabilisce la norma, il modello, la regola. […] Quando i due significati si fondono in riferimento alla guerra, allora la descrizione del combattimento diventa prescrizione del combattimento. Ciò che «dovrebbe» essere (ciò che è giusto che sia) diventa «ciò che fa la maggioranza». [1] (James Hillman)
  • In guerra l'uomo tende solo a sopravvivere. Come in amore. (Vittoria amara)
  • In guerra la povertà non umilia, la vanità vi è estranea. Il dovere compiuto colma l'anima. Qui nessun contatto è vile e gli uomini sono fratelli. La guerra è l'età dell'oro. (René Quinton)
  • Intorno ai miei occhi | gelati dal ghiaccio | falcia ed urla | lo spettro della Guerra. (Carlo Perasso)
  • Io sono vecchio, sire, e ne ho visto tante di guerre. Sembravano tutte così importanti. Adesso non ricordo neanche che guerre erano. Milioni di uomini morti, e non so perché. Nessuno lo sa. (Nicola e Alessandra)
  • Io ve lo dico, non trovo nel mangiare, nel bere e nel dormire quel piacere che invece mi prende quando sento gridare "All'assalto!" e vedo le due schiere avanzare e sento nitrire i cavalli privi di cavalieri fra gli alberi, e urlare "Aiuto, aiuto!", e quando vedo rotolare sull'erba dei fossati cavalieri e baroni, e quando vedo i morti che hanno ancora conficcati nei fianchi i monconi di aste con le loro insegne. Baroni, date in pegno castelli borgate e città, piuttosto che cessare di farvi la guerra l'un l'altro! (Bertran de Born)
  • L'abito moderno, di circoscrivere tutta l'attenzione all'individuo, alla sua breve avventura terrena, fa sì che la maggior parte degli odierni libri di guerra renda immagine di un calvario senza aureola, di un mondo governato da un caso sciocco o maligno. E non può che essere altrimenti, finché unità di misura sia l'individuo. Vista nella sua realtà bruta, tutta la guerra di trincea sarebbe null'altro che un'agonia di animali in agguato. (Mario Praz)
  • L'esito di una guerra dipende dalla capacità di collaborazione del supremo comando civile e del militare nell'inspirare fiducia e dare alla nazione e alle truppe il senso d'una direzione continua e vivificante. (Herbert Fisher)
  • L'idea più stravagante che possa nascere nella testa di un uomo politico è quella di credere che sia sufficiente per un popolo entrare a mano armata nel territorio di un popolo straniero per fargli adottare le sue leggi e la sua costituzione. Nessuno ama i missionari armati; il primo consiglio che danno la natura e la prudenza è quello di respingerli come nemici. (Maximilien de Robespierre)
  • L'inizio di ogni guerra è come aprire la porta su una stanza buia. Non si sa mai che cosa possa esserci nascosto nel buio. (Adolf Hitler)
  • L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizione di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. (Costituzione della Repubblica Italiana; art. 11)
  • L'umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all'umanità. (John Fitzgerald Kennedy)
  • L'uomo ammise di discendere dalla bestia, affrettandosi a provarlo immediatamente con una guerra bestiale. (Fulton J. Sheen)
  • La forma assoluta della guerra non scoraggia i suoi profeti. Sembra, anzi, che esasperi la loro predicazione. (Roger Caillois)
  • La furia della battaglia è spesso una potente e letale dipendenza, perché la guerra è una droga. (Chris Hedges)
  • La guerra, anzi, con le sue regole e i suoi limiti, costituisce un passo avanti rispetto alle lotte barbariche. Il nemico, nella guerra, rappresenta l'ostacolo al raggiungimento di un fine, non una bestia da sgozzare. Perciò permette e anzi favorisce la pietà per il ferito, la compassione per il vinto, una volta che l'ostacolo è superato. Conquistata la trincea, i nemici tornano uomini e fratelli. (Giuseppe Prezzolini)
  • La guerra, cammina cammina, dopo aver girato per l'Africa, i Balcani, la Russia, la Scandinavia, la Francia era arrivata anche in Friuli, e adesso Dio solo sapeva cosa sarebbe successo. La guerra era come la grandine, che girava a capriccio, e a chi toccava toccava. (Carlo Sgorlon)
  • La guerra distrugge tutto quello che Dio può dare: la religione, lo stato, il matrimonio, la proprietà, la reputazione, la scienza, ecc. (Martin Lutero)
  • La guerra è di somma importanza per lo Stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte delle nazioni, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque è indispensabile studiarla a fondo. (Sunzi)
  • La guerra è per gli uomini ciò che l'acqua dormiente è per i cigni. (René Quinton)
  • La guerra è per metà fatta di paura e per metà di noie. I giovani del mio paese non sono per la guerra. Non sono nemmeno per il servizio militare. Gli orfani di guerra, poi, la considerano il peggiore dei mali. (Günter Grass)
  • La guerra è sempre il principale desiderio di un governo potente, che vuole divenire ancor più potente. [...] È proprio durante la guerra che il potere esecutivo dispiega la sua terribile energia ed esercita una specie di dittatura, la quale atterrisce la libertà. È durante la guerra che il popolo dimentica le deliberazioni che riguardano i suoi diritti civili e politici. (Maximilien de Robespierre)
  • La guerra è sempre stata il principale divertimento dell'umanità. Gli altri divertimenti sono un surrogato della guerra. (Halldór Laxness)
  • La guerra è sempre stupida e causa solo morte e miseria. Ma anziché imparare dalla storia, l'uomo sembra compiacersi nell'uccidere i suoi simili. Altrimenti non si spiegherebbe come mai nella storia dell'umanità non ci sono mai state tante guerre come in questi ultimi anni. (Lenny Kravitz)
  • La guerra è – tutti lo sappiamo ormai – una cosa orribile, ed anche senza gloria. [...] Resta però il fatto che l'uomo non odia la guerra quanto dovrebbe. Almeno non odia – benché spesso se ne lamenti – il servizio militare. (Umberto Saba)
  • La guerra è un'azione d'eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui fine si è la vittoria. (Raimondo Montecuccoli)
  • La guerra è una di quegli ambiti in cui si riscoprono i suoni originari, come quello del vento che spira e volteggia al di sopra dei campi a folate sempre più sottili, sempre più oscure. Non c'è melodia più profonda. (Ernst Jünger)
  • La guerra è una sciagura così immane, il suo esito così incerto e le conseguenze, per un paese, così catastrofiche, che i sovrani non avranno mai riflettuto abbastanza prima di intraprenderla. (Federico il Grande)
  • La guerra è un filtro potente sulle anime, che trasforma ogni vizio in virtù! (Jean Carrère)
  • La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari. (Georges Clemenceau)
  • La guerra ha la prerogativa di distinguere ciò che è veramente importante da ciò che non lo è. (Downton Abbey)
  • La guerra ha sempre spaventato la gente ricca; appena sorge il sospetto di un conflitto, gli abbienti fuggono per primi, spinti dal timore di perdere la vita: e il denaro, che li agevola in questi trasferimenti, li costringe anche a scappare al più presto. Non possono allontanarsi da soli; i loro piedi e le loro mani sono appesantiti dalla ricchezza. (Lau Shaw)
  • La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio. (Karl Kraus)
  • La guerra non consiste solo in battaglie o in atti di combattimento, ma di un periodo di tempo, in cui la volontà di contendere in battaglia è abbastanza nota. (Thomas Hobbes)
  • La guerra non è che commercio. (Evelyn Waugh)
  • La guerra non è forse altro che la rivincita delle bestie che noi abbiamo ucciso. (Jules Renard)
  • La guerra non è solamente nostra madre, è anche nostro figlio. Se essa ci ha creati, noi l'abbiamo generata. Noi siamo dei pezzi forgiati, cesellati, ma siamo ugualmente quelli che brandiscono il martello e maneggiano lo scalpello, insieme fabbri e e acciaio scintillante, operai della nostra sofferenza, martiri della nostra fede. (Ernst Jünger)
  • La guerra non potrà essere evitata fino a quando non sarà rimossa la causa fisica del suo continuo ripetersi, rappresentata in ultima analisi dalla sconfinata estensione del pianeta su cui viviamo.
    Solo attraverso l'eliminazione delle distanze in tutti i loro aspetti, cioè nella trasmissione di informazioni, nel trasporto di passeggeri, nell'alimentazione e nella libera trasmissione di energia, le condizioni per una migliore convivenza saranno apportate entro breve tempo, assicurando così stabili rapporti d'amicizia. (Nikola Tesla)
  • La guerra o la pace armata, ciò che torna a un dipresso alla stessa cosa, sono una minaccia costantemente sospesa sul benessere e sulla tranquillità dei popoli. Ogni soldato, oltre al denaro che costa allo Stato pel suo mantenimento quotidiano, rappresenta egli stésso una tal quale somma di capitale e di lavoro, che impiegata nei campi o negli opifizì arrecherebbe il suo contingente alla massa sociale, e che nello stato di pace armata è forzatamente condannata a rimanere improduttiva. (Edmond Potonié)
  • La guerra per me, significava proiettili rombanti e schegge d'acciaio; soprattutto significava fango, pidocchi, fame e freddo. (George Orwell)
  • La guerra resta per me [...] la più tenera esperienza umana che abbia vissuto. (Henry de Montherlant)
  • La guerra – sola igiene del mondo. (Filippo Tommaso Marinetti)
  • La guerra uccide dei corpi, ma crea delle anime! (Jean Carrère)
  • La guerra, una doppia violenza: non solo ci sforza a morire, ma addirittura a uccidere. (Gesualdo Bufalino)
  • La rabbia, dopotutto, è il primo passo verso la guerra totale. E la guerra può essere una faccenda molto sgradevole. (Marvel contro DC)
  • La storia di insuccessi bellici può riassumersi in due parole: troppo tardi. Troppo tardi nel comprendere il proposito micidiale di un potenziale nemico; troppo tardi nell'accorgersi del pericolo mortale; troppo tardi nel prepararsi; troppo tardi nell'unire tutte le forze possibili per la resistenza; troppo tardi nello stabilire un'intesa con i propri amici (Douglas MacArthur)
  • La vera guerra è dentro di noi. La storia è un sintomo della nostra malattia. (Gli intrighi del potere - Nixon)
  • Le guerre nel mondo sono come le spine attorno al capo di Gesù. (Karekin I)
  • Le guerre non sono mai propizie al perseguimento dei piaceri dello spirito. (John Ronald Reuel Tolkien)
  • Le guerre si combattono perché l'uomo è un animale aggressivo; il più aggressivo, forse, della creazione. (Umberto Saba)
  • Le guerre si combattono una battaglia per volta... le battaglie si vincono una pallottola per volta. (The Manchurian Candidate)
  • Le guerre si fanno per creare debiti. La guerra è il sabotaggio massimo, il sabotaggio più atroce. (Ezra Pound)
  • Le guerre stellari sono una sorta di realtà parallela nell'immaginazione filmica, le guerre terrestri sono ancora oggi una dura realtà quotidiana. (Fausto Cercignani)
  • Le leggi tacciono in tempo di guerra. (Marco Tullio Cicerone)
  • Le nazioni non sguaineranno la spada contro altre nazioni, né impareranno ancora a fare guerra. (Antico Testamento)
  • Lo sai perché si fanno le guerre? Perché il mondo è cominciato senza l'uomo e senza l'uomo finirà. (La tigre e la neve)
  • Lo scopo della guerra non è morire per il proprio paese bensì fare in modo che l'altro bastardo muoia per il suo. (George Smith Patton)
  • Lo scoppio di una guerra è innanzitutto lo scoppio di due masse. […] L'entusiasmo con cui gli uomini accolgono una dichiarazione di tal fatta ha la sua radice nella vigliaccheria del singolo di fronte alla morte. […] Il peggio che possa capitare agli uomini in guerra – e cioè morire insieme – risparmia loro la morte individuale che essi temono più di tutto. (Elias Canetti)
  • Lontano me ne andrò; | sul mare e sulla terra, | per dire no alla guerra | a quelli che vedrò. || E li convincerò | che c'è un nemico solo: | la fame che nel mondo | ha gente come noi. || Se c'è da versar sangue | versate solo il vostro; | signori, ecco il mio posto: | io non vi seguo più. || E se mi troverete, | con me non porto armi: | coraggio, su, gendarmi, | sparate su di me. (Boris Vian)
  • Ma la sorte, che ha grandissimo potere in generale, particolarmente lo ha in guerra: da cause banali produce mutamenti decisivi. (Gaio Giulio Cesare)
  • – Mandrake, ricorda che cosa diceva Clemenceau sulla guerra?
    – No, guardi, sul momento no, generale.
    – Che la guerra è troppo importante per farla fare ai generali. Quando diceva questo, cinquant'anni fa, avrà avuto ragione. Oggi invece è troppo importante per farla fare agli statisti, in quanto non hanno il tempo, né l'esperienza, né una naturale disposizione per la strategia. (Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba)
  • Morte. Distruzione. Malattie. Orrore. La guerra è tutto questo. Tutto ciò la rende una cosa da evitare. (Star Trek)
  • Nella guerra la crudeltà non si conta, non si soppesa mai. C'è. Di fatto. In partenza. (Giulio Questi)
  • Nessuna controversia fra nazioni può mai giustificare una guerra nucleare. Non c'è difesa contro armi nucleari che non possono essere annullate aumentando la portata dell'attacco. Per le nazioni sarebbe contrario alla natura della guerra aderire ad accordi per combattere guerre "limitate", utilizzando solo armi nucleari "piccole" – anche le piccole guerre oggi sono pericolose, a causa della probabilità di svilupparsi in una catastrofe di portata mondiale.
    Per il mondo l'unica politica assennata è quella di abolire la guerra. (Linus Pauling)
  • Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. (Filippo Tommaso Marinetti)
  • Non c'è niente di più di una guerra per raccontare il dolore e la crudeltà del genere umano. Nella guerra succede davvero di tutto, tutta la natura umana si rivela. Buona o cattiva che sia. (Ettore Mo)
  • Non sappiamo quando la guerra finirà, e non possiamo proseguire il viaggio [...]. I combattimenti potranno durare per lungo tempo, forse per molti anni. Vi sono guerrieri forti e valorosi da entrambi i lati, e in entrambi gli eserciti è ben vivo l'onore di combattere. Non è una guerra fra buoni o cattivi: è una guerra tra forze che combattono per lo stesso potere. E quando inizia una battaglia di questo genere, si prolunga più delle altre, perché Allah è con tutte e due le parti. (Paulo Coelho)
  • Non si fanno le guerre per il beneficio dell'umanità, ma per interessi nazionali. (Henry Kissinger)
  • Non sono un pacifista. A chi mi desse uno schiaffo sulla guancia non porgerei mai l'altra, ma mi difenderei a denti stretti. La guerra è per metà fatta di paura e per metà di noie. I giovani del mio paese non sono per la guerra. Non sono nemmeno per il servizio militare. Gli orfani di guerra, poi, la considerano il peggiore dei mali. (Günter Grass)
  • Nulla di più orrendo e lamentevole: di due popoli che si scagliano l'uno contro l'altro a bandiera spiegata. (Arno Schmidt)
  • Orbene, poiché la guerra contraddice nel modo più stridente a tutto l'atteggiamento psichico che ci è imposto dal processo civile, dobbiamo necessariamente ribellarci contro di essa: semplicemente non la sopportiamo più; non si tratta soltanto di un rifiuto intellettuale e affettivo, per noi pacifisti si tratta di un'intolleranza costituzionale, per così dire della massima idiosincrasia. E mi sembra che le degradazioni estetiche della guerra non abbiano nel nostro rifiuto una parte molto minore delle sue crudeltà. (Sigmund Freud)
  • Per gli storici le guerre sono come sante: esse, simili a temporali utili o inevitabili, irrompono dalla sfera del sovrannaturale nell'ovvio e comprensibile corso del mondo. Io odio il rispetto degli storici dinanzi a una cosa solo per il fatto che è avvenuta, i loro criteri falsi, a posteriori, la loro impotenza che striscia dinanzi a ogni forma di potere. (Elias Canetti)
  • Personalmente non sono pregiudizialmente contro le guerre, purché le guerre abbiano una legalità internazionale, purché abbiano un obiettivo, venga verificato questo obiettivo, purché siano l'ultima ratio, e soprattutto purché non si giochi con le parole, cioè non si prenda in giro la gente. (Marco Travaglio)
  • Qual meraviglia... richiesto tal uno delle cose necessarie alla guerra, egli rispondesse, tre esser quelle: Danaro, danaro, danaro! (Raimondo Montecuccoli)
  • Quando c'è la guerra, a due cose bisogna pensare prima di tutto: in primo luogo alle scarpe, in secondo alla roba da mangiare; e non viceversa, come ritiene il volgo: perché chi ha le scarpe può andare in giro a trovar da mangiare, mentre non vale l'inverso. (Primo Levi)
  • Quando finisce una guerra, il primo sentimento è il sollievo. Il secondo, amaro disappunto. (Downton Abbey)
  • Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la Verità. (Arthur Ponsonby)
  • Quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell'uomo. (Oriana Fallaci)
  • Quello che ai protagonisti non fu chiaro, per lo meno non a tutti, fu che procedure di esportazione manu militari di un modello politico-sociale (considerato irrinunciabile e perciò meritevole persino di un disastroso crollo d'immagine) non si possono ripetere più volte. O si determina la scelta di strade nuove, cioè un mutamento più lungo e diluito nel tempo ma pur sempre un mutamento, o, altrimenti, la replica del meccanismo «repressione/ripristino puro e semplice dell'ordine» diventa la premessa per la fine. (Luciano Canfora)
  • Queste guerre sono lunghe e non hanno mai fine. Io dico al buon Dio dove una madre può trovare la pace in un mondo come questo. (Carlo Perasso)
  • Se le dico che non andrò soldato per combattere a pro del Suo Francesco Giuseppe, dell'industria bellica francese, dello Zar, del Kaiser Guglielmo, non è che io tema per la mia vita, ma che la voglio conservare per una guerra migliore. Questa guerra io l'aspetterò in Svizzera. Sarà una guerra contro la società, contro le patrie, contro i poeti e i pittori che frequentano la Sua casa, contro le care famiglie, contro la falsa autorità dei padri e la falsa ubbidienza dei figli, contro il progresso e contro la Sua emancipazione, insomma contro la borghesia. (Joseph Roth)
  • Se tutti andassero in guerra solo in base alle proprie convinzioni, le guerre non ci sarebbero più. (Lev Tolstoj, Guerra e pace)
  • Si costruiscono fortezze, si fabbricano sottomarini, si minano intere regioni, e si fanno test sugli aeroplani per il loro uso in guerra. Tutto questo perché sembri che attaccare il proprio vicino sia una funzione inevitabile e la più importante di una Nazione. (Bertha von Suttner)
  • Si firmerebbero poche dichiarazioni di guerra se chi le dichiara dovesse per legge firmarle col proprio sangue. (Gesualdo Bufalino)
  • Solo i morti hanno visto la fine della guerra. (George Santayana, erroneamente attribuita a Platone)
  • Sono molte le strade che ci portano al nostro destino, ma nessuna strada è diretta come la guerra. (David Anthony Durham)
  • Tutta la guerra si basa sull'inganno. (Sunzi)
  • Tutte le guerre governative sono ingiuste. (Murray N. Rothbard)
  • Una delle più orribili caratteristiche della guerra è che la propaganda bellica, tutte le vociferazioni, le menzogne, l'odio provengono inevitabilmente da coloro che non combattono. (George Orwell)
  • Una guerra non si può evitare, può solo essere rimandata, a vantaggio del tuo nemico. (Revolver)
  • Una sorta di violenza disciplinata e pacata, semplicità, salute, qualcosa di rude e verginale, che non si autocontempla: ecco quel che ho amato nella guerra, sì, amato, nonostante tutta l'angoscia e l'orrore. (Henry de Montherlant)
  • Uno è vergine dell'Orrore come lo è della voluttà. Come me lo potevo immaginarmelo io 'sto orrore lasciando Place Clichy? Chi avrebbe potuto prevedere prima d'entrare davvero in guerra, tutto quel che conteneva la sporca anima eroica e fannullona degli uomini? Adesso, ero preso in questa fuga di massa, verso l'assassinio di gruppo, verso il fuoco... Veniva dal profondo ed era arrivato. (Louis-Ferdinand Céline)
  • Vi hanno due sorta di guerra: l'una è santa, quella che si fa per l'indipendenza, per la libertà, per la difesa della patria, dei penati, della famiglia... Ma vi ha un'altra guerra — la più odiosa, la più grottesca, la più criminosa, la più radicale tra le pazzie umane. —Questa ha per movente una vanità bestiale e feroce, che si è d'accordo di appellare l'amor della gloria... A codesti atti di rabbia insensata si dan nomi graziosi, campestri: quella gente va a raccogliere allori, a mietere palme, come le ragazze vanno nei campi a cogliere margherite, fiordalisi e papaveri. Vanno in realtà a raccogliere braccia e gambe, a fare fasci e mucchi di corpi morti. (Edmond Potonié)

Gaston Bouthoul

  • Fino ad oggi gli uomini hanno sempre fatto sforzi prodigiosi per preparare la guerra, pochissimi per conoscerla.
  • I pretesti per scatenare la guerra non mancano mai. La storia è un vero magazzino di moventi bellici sempre disponibili. Ciascuna delle sue pagine fornisce un precedente e mette a nostra disposizione un rancore pronto a risorgere alla prima occasione.
  • Per poter iniziare una guerra bisogna disporre di eccedenze: eccedenza di capitali, eccedenza di uomini giovani che si possano sacrificare nei combattimenti senza troppi danni per la collettività. Un capo di stato o una classe dirigente che iniziano una guerra sottintendono di potersi permettere di far morire un certo numero di giovani per ottenere una soddisfazione di prestigio, di potenza o di arricchimento.

Winston Churchill

  • Nessuno può garantire il successo in guerra, può solo meritarlo.
  • Non esisterà mai una guerra né piacevole, né veloce.
  • Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.

Carl von Clausewitz

  • La guerra non è altro che un duello su vasta scala.
  • La guerra è un atto di forza che ha lo scopo di costringere l'avversario a sottomettersi alla nostra volontà.
  • La guerra non è mai un atto isolato.
  • La guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi.
  • La guerra è l'impiego illimitato della forza bruta.
  • Scopo dell'atto di guerra è disarmare l'avversario.

Albert Einstein

  • Dal mio punto di vista, uccidere in guerra non è affatto meglio che commettere un banale assassinio.
  • Finché ci saranno gli uomini, ci saranno le guerre.
  • La domanda è: c'è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra? È ormai sufficientemente risaputo che, col progredire della tecnica moderna, rispondere a questa domanda è diventato una questione di vita o di morte per la civiltà da noi conosciuta; eppure, nonostante la massima buona volontà, tutti i tentativi di soluzione sono miseramente falliti.
  • La gente cerca di minimizzare il pericolo limitando gli armamenti e promulgando leggi restrittive per la conduzione della guerra. Ma la guerra non è un gioco di famiglia in cui i giocatori sono lealmente ligi alle regole. Dove sono in ballo la vita e la morte, obblighi e regole vengono meno.
  • La guerra mi pare qualcosa di meschino e spregevole: preferirei essere fatto a pezzi che partecipare a una faccenda così abominevole.

Giuseppe Garibaldi

  • Facciamo della guerra un anacronismo, e del lavoro un inno allo Eterno.
  • Io sono per l'arbitrato internazionale, cioè per l'assoluta abolizione della guerra fra nazioni e nazioni.
  • La maggior parte delle guerre, e le più sanguinose, furono, e sono fomentate dai preti.
  • Nemico della pena di morte ed amico della pace e della fratellanza umana, mi trovo a fare la guerra, che è l'antitesi de' miei principii.

Ernest Hemingway

  • C'era qualcuno che diceva sempre, perché questo tale è così preoccupato e ossessionato dalla guerra, e ora dal 1933 forse è chiaro perché uno scrittore debba interessarsi al continuo, prepotente, criminale, sporco delitto che è la guerra. Siccome di guerre ne ho fatte troppe, sono certo di avere dei pregiudizi, e spero di avere molti pregiudizi. Ma è persuasione ponderata dello scrittore di questo libro che le guerre sono combattute dalla più bella gente che c'è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più ci si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra; ma sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che sorgono a profittarne.
  • Scrissero un tempo che è dolce e meritevole morire per la patria. Ma in una guerra moderna non c'è niente di dolce né di meritevole, nella tua morte. Morirai come un cane e senza ragione.
  • Sono persuaso che tutta la gente che sorge a profittare della guerra e aiuta a provocarla dovrebbe essere fucilata il giorno stesso che incomincia a farlo da rappresentanti accreditati dei leali cittadini che la combatteranno.

Tito Livio

  • È giusta quella guerra che scaturisce da una scelta obbligata. (attribuita a Gaio Ponzio)
  • La guerra si nutre da sola. (attribuita a Marco Porcio Catone)
  • La fortuna molto può in tutte le umane cose, ma specialmente in guerra.

Niccolò Machiavelli

  • Colui che sarà nella guerra più vigilante a osservare i disegni del nemico e più durerà fatica ad esercitare il suo esercito, in minori pericoli incorrerà e più potrà sperare della vittoria.
  • Comincionsi le guerre quando altri vuole, ma non quando altri vuole si finiscono.
Si ricordino i prìncipi, che si cominciano le guerre quando altri vuole, ma non quando altri vuole si finiscono. (La mente di un uomo di Stato)
  • La guerra non si leva, ma si differisce con vantaggio d'altri.
  • Meglio è vincere il nemico con la fame che col ferro, nella vittoria del quale può molto più la fortuna che la virtù.
  • Può la disciplina nella guerra più che il furore.
  • Sapere nella guerra conoscere l'occasione e pigliarla, giova più che niuna altra cosa.
  • Sono solamente quelle guerre giuste che sono necessarie, e quelle armi sono pietose dove non è alcuna speranza fuora di quelle.
Quella guerra è giusta, che è necessaria. (La mente di un uomo di Stato)

Metal Gear Solid

  • È orribile. Ma è la guerra. E la prima regola della guerra è rimanere vivi.
  • In guerra, si manifestano tutte le emozioni peggiori dell'uomo... tutti i suoi lati peggiori. È facile dimenticare che cos'è il peccato, in mezzo a una battaglia.
  • Questa è la guerra. L'importante è sopravvivere, e a volte per riuscirci devi avere un cuore di ghiaccio.

Maximilien de Robespierre

  • La guerra è sempre il principale desiderio di un governo potente, che vuole divenire ancor più potente. Non ho bisogno di dirvi che è proprio durante la guerra che [...] il governo copre con un velo impenetrabile i suoi latrocini e i suoi errori. Vi parlerò invece di ciò che tocca più direttamente i nostri interessi. È proprio durante la guerra che il potere esecutivo dispiega la sua terribile energia ed esercita una specie di dittatura, la quale atterrisce la libertà. È durante la guerra che il popolo dimentica le deliberazioni che riguardano i suoi diritti civili e politici.
  • La guerra va bene per gli ufficiali, per gli ambiziosi, per gli aggiottatori [...], per il potere esecutivo [...]. Questa decisione solleva da ogni preoccupazione, non si hanno più doveri verso il popolo quando gli si offre la guerra.
  • Non si porta la libertà sulla punta delle baionette.

Gino Strada

  • Io non credo nella guerra come strumento. C'è un dato inoppugnabile: la guerra è uno strumento che non funziona, semplicemente non funziona.
  • Le guerre appaiono inevitabili, lo appaiono sempre quando per anni non si è fatto nulla per evitarle.
  • Se l'uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l'uomo.

Sebastiano Vassalli

  • Guerra di popolo è una guerra non di soldati, ma di uomini. Che combattono per se stessi, anzitutto: per motivi chiari, evidenti, per ideali in cui credono; e non perché ne hanno ricevuto l'ordine o perché son pagati per questo.
  • Una guerra di popolo, non può iniziare per scopi aggressivi. Non viene decisa a tavolino, tra mestieranti di strategia e di politica. Una guerra di questo genere inizia sempre molto tardi, perché le masse contadine e operaie sono abituate da secoli a sopportare l'oppressione e non sanno esprimersi con la violenza (che è prerogativa storica dei ceti parassitari); ma, una volta iniziata, è tale che gli stessi mestieranti di strategia e politica e i potenti della terra ne hanno paura, giustamente.
  • Una guerra di popolo non si ferma a comando, non ha frontiere e regole del gioco, non ha eroici protagonisti e sterminati greggi di comparse disposte a morir tacendo, come le guerre «normali», le guerre dei padroni.

Simone Weil

  • Da una parte, la guerra è soltanto il prolungamento di quell'altra guerra che si chiama concorrenza e che fa della produzione stessa una semplice forma di lotta per la supremazia; dall'altra, tutta la vita economica contemporanea è orientata verso una guerra futura.
  • Il grande errore in cui cadono quasi tutte le analisi riguardanti la guerra [...] è di considerare la guerra come un episodio di politica estera, mentre è prima di tutto un fatto di politica interna, e il più atroce di tutti. [...] Come ogni apparato oppressivo, una volta costituito, resta fino a quando non viene spezzato, così ogni guerra, imponendo un apparato finalizzato a dirigere le manovre strategiche su masse costrette a servire come masse di manovra, deve essere considerata, anche nel caso in cui sia condotta da rivoluzionari, come un fattore reazionario.
  • La realtà della guerra, la realtà più preziosa da conoscere, poiché la guerra è l'irrealtà stessa. Conoscere la realtà della guerra è armonia pitagorica, unità dei contrari, è la pienezza della conoscenza del reale.

Walt Whitman

  • Abbasso i temi della guerra! abbasso, anzi, la guerra stessa! | Scomparso dalla mia vista orripilata, per mai più ritornarvi, quello spettacolo di anneriti cadaveri monchi! | Quello scatenato inferno, quelle incursioni sanguinose, che s'addicono alle feroci tigri, ai lupi dalla pendula lingua, non a uomini ragionevoli.
  • Gli anni a venire non sapranno mai la ribollente bolgia e il nero sfondo infernale di infinite scene e interni minori (non l'ufficiale cortesia, tutta di superficie, dei generali, non le poche battaglie famose) della Guerra di Secessione; ed è meglio che non lo sappiano – la guerra non entrerà mai nei libri.
  • Questa è stata la guerra. Non una quadriglia in una sala da ballo. La sua storia interiore non sarà scritta mai – non solo, ma il suo aspetto pratico e quotidiano, i dettagli di azioni e passioni non saranno mai neppure suggeriti.

Proverbi

  • La guerra è dolce per chi non ne ha esperienza, l'esperto la teme. (Latino)

Italiani

  • Cent'anni di guerra, un dì di battaglia.
  • Che giova all'uomo ucciso oppur ferito, che l'uccisor lo pianga o sia pentito?
  • Chi è sfortunato non vada alla guerra.
  • Chi evita la guerra col senno, fa meglio di chi la vince col sangue.
  • Chi ha l'armi in mano, è padrone d'ogni cosa.
  • Chi ha paura non vada alla guerra.
  • Chi predica la guerra è il cappellano del diavolo.
  • Chi va alla guerra, mangia male e dorme in terra.
  • Chi vuol vincere la guerra si prepari in tempo di pace.
  • Con molti alla guerra, con pochi a consiglio.
  • Dove parlano i tamburi, tacciono le leggi.
  • Guerra, peste e carestia, vanno sempre in compagnia.
  • In chiesa per devozione, alla guerra per necessità.
  • In tempo di guerra, più chiacchiere che terra.
  • La guerra giusta è la guerra per difesa.
  • La guerra molti atterra.
  • La guerra viene da due parolette: "mio" e "tuo".
  • Meglio guerra fuori che guerra dentro.
  • Molti fan la guerra per un uovo, e lasciano intanto scappar la gallina.
  • Nel giardino della guerra crescono i fiori della morte.
  • Nella guerra il più forte ha ragione.
  • Nemico diviso, nemico vinto.
  • Non c'è viaggio senza polvere, né guerra senza lacrime.
  • Pace e vittoria son giudici in guerra.
  • Per la ragion di stato e di confini, son rovinati ricchi e poverini.
  • Un bel morir tutta la vita onora.
  • Uomo in terra non fa guerra.
  • L'uomo ha iniziato a farsi la guerra, quando ha visto che stava troppo bene in divisa.

Note

  1. a b Corsivo nel testo

Bibliografia

Voci correlate

Per approfondire, vedi: Categoria:Guerra.

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