Josiah Tucker: differenze tra le versioni

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'''Josiah Tucker''', noto anche come '''Dean Tucker''' (1713 – 1799), economista e scrittore politico inglese.
'''Josiah Tucker''', noto anche come '''Dean Tucker''' (1713 – 1799), economista e scrittore politico inglese.


*Colui che è un [[tiranno]] coi suoi [[inferiorità|inferiori]] è, ovviamente, un patriota e un livellatore riguardo ai suoi superiori. [...] Tutti i [[repubblicanesimo|repubblicani]] antichi e moderni [...] non suggeriscono altro schema che non sia quello di abbattere e livellare tutte le distinzioni al di sopra di loro, tiranneggiando al tempo stesso quegli esseri miserabili che, disgraziatamente, sono collocati al di sotto di loro. (1993-96, vol. V, pp. 20-22; citato in [[Domenico Losurdo]], ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005, p. 108)
*Colui che è un [[tiranno]] coi suoi [[inferiorità|inferiori]] è, ovviamente, un patriota e un livellatore riguardo ai suoi superiori. [...] Tutti i [[repubblicanesimo|repubblicani]] antichi e moderni [...] non suggeriscono altro schema che non sia quello di abbattere e livellare tutte le distinzioni al di sopra di loro, tiranneggiando al tempo stesso quegli esseri miserabili che, disgraziatamente, sono collocati al di sotto di loro.<ref>Da ''1993-96'', vol. V, pp. 20-22; citato in [[Domenico Losurdo]], ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005, p. 108.</ref>
* {{NDR|Profezia formulata nel 1786}} Quanto alla futura grandezza dell'[[Stati Uniti d'America|America]] e dell'idea che essa possa mai diventare un possente impero sotto una testa, sia essa monarchica o repubblicana, questa è una delle utopie più folli e più visionarie che siano mai state immaginate da scrittori di romanzi. Le antipatie reciproche e gli interessi opposti degli Americani, le loro differenze di governi, di abitudini e di costumi provano che non avranno alcun centro di unione o di interesse comune. Mai potranno essere uniti in un impero compatto sotto qualsiasi forma di governo: gente disunita fino alla fine dei tempi, piena di sospetti e diffidenze degli uni verso gli altri, saranno divisi e suddivisi in piccole comunità o principati, secondo le loro frontiere naturali, i grandi golfi ed i vasti fiumi, i laghi e le catene di montagne (citato in <cite id="CITEREF" style="font-style:normal;">{{#if: Spinelli
*{{NDR|Profezia formulata nel 1786}} Quanto alla futura grandezza dell'[[Stati Uniti d'America|America]] e dell'idea che essa possa mai diventare un possente impero sotto una testa, sia essa monarchica o repubblicana, questa è una delle utopie più folli e più visionarie che siano mai state immaginate da scrittori di romanzi. Le antipatie reciproche e gli interessi opposti degli Americani, le loro differenze di governi, di abitudini e di costumi provano che non avranno alcun centro di unione o di interesse comune. Mai potranno essere uniti in un impero compatto sotto qualsiasi forma di governo: gente disunita fino alla fine dei tempi, piena di sospetti e diffidenze degli uni verso gli altri, saranno divisi e suddivisi in piccole comunità o principati, secondo le loro frontiere naturali, i grandi golfi ed i vasti fiumi, i laghi e le catene di montagne.<ref>Citato in Altiero Spinelli, ''Il progetto europeo'', il Mulino, 1985, pp. 156-157.</ref>

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Versione delle 13:27, 16 set 2017

Josiah Tucker, noto anche come Dean Tucker (1713 – 1799), economista e scrittore politico inglese.

  • Colui che è un tiranno coi suoi inferiori è, ovviamente, un patriota e un livellatore riguardo ai suoi superiori. [...] Tutti i repubblicani antichi e moderni [...] non suggeriscono altro schema che non sia quello di abbattere e livellare tutte le distinzioni al di sopra di loro, tiranneggiando al tempo stesso quegli esseri miserabili che, disgraziatamente, sono collocati al di sotto di loro.[1]
  • [Profezia formulata nel 1786] Quanto alla futura grandezza dell'America e dell'idea che essa possa mai diventare un possente impero sotto una testa, sia essa monarchica o repubblicana, questa è una delle utopie più folli e più visionarie che siano mai state immaginate da scrittori di romanzi. Le antipatie reciproche e gli interessi opposti degli Americani, le loro differenze di governi, di abitudini e di costumi provano che non avranno alcun centro di unione o di interesse comune. Mai potranno essere uniti in un impero compatto sotto qualsiasi forma di governo: gente disunita fino alla fine dei tempi, piena di sospetti e diffidenze degli uni verso gli altri, saranno divisi e suddivisi in piccole comunità o principati, secondo le loro frontiere naturali, i grandi golfi ed i vasti fiumi, i laghi e le catene di montagne.[2]

Note

  1. Da 1993-96, vol. V, pp. 20-22; citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, 2005, p. 108.
  2. Citato in Altiero Spinelli, Il progetto europeo, il Mulino, 1985, pp. 156-157.

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