Valerio Magrelli: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Valerio Magrelli== |
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*Chi ha inventato le [[sei di sera|diciotto e trenta]]? Chi ha potuto concepire quest'ora mesta e letale? Da dove è sorto questo dosso del tempo, che rompe la giornata, la frattura, e la obbliga a rallentare, interrogandosi. (da ''Nel condominio di carne'') |
*Chi ha inventato le [[sei di sera|diciotto e trenta]]? Chi ha potuto concepire quest'ora mesta e letale? Da dove è sorto questo dosso del tempo, che rompe la giornata, la frattura, e la obbliga a rallentare, interrogandosi. (da ''Nel condominio di carne'') |
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*''[[Dio]] non è morto | è soltanto scaduto.'' (da ''Disturbi del sistema binario'') |
*''[[Dio]] non è morto | è soltanto scaduto.'' (da ''Disturbi del sistema binario'') |
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*''Il nostro sonno, oggi, | sarà un compito in classe. | Tema: noi torce. | Svolgimento: ognuno | covi, dormendo, la sua fiamma, accesa | al fuoco morto del [[televisore]].'' |
*''[[creatura|Esseri]] doppi popolano il mondo | sembra che lo raddoppino, | in realtà lo dimezzano.''<ref>Da ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino, 2006.</ref> |
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*''Il nostro sonno, oggi, | sarà un compito in classe. | Tema: noi torce. | Svolgimento: ognuno | covi, dormendo, la sua fiamma, accesa | al fuoco morto del [[televisore]].''<ref>Da ''11 settembre 2001'', ''la Repubblica'', 3 novembre 2001; ora in ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino 2006.</ref> |
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*[[scrittura|Scrivere]], in genere, è nascondere. |
*[[scrittura|Scrivere]], in genere, è nascondere.<ref>Da ''Ora serrata retinae'', Feltrinelli.</ref> |
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*''[[creatura|Esseri]] doppi popolano il mondo | sembra che lo raddoppino, | in realtà lo dimezzano.'' (da ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino, 2006) |
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==[[Incipit]] di ''Nel condominio di carne''== |
==[[Incipit]] di ''Nel condominio di carne''== |
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Il mio [[passato]] è una malattia contratta nell'infanzia. Perciò ho deciso di capire come. Questo referto, dunque, non vuole essere un teatro anatomico, piuttosto un susseguirsi di fotogrammi, dove quello che conta è il flusso dell'immagine, il corpo sgusciante che vibra sotto di me, la sua forma mutante tra le forme: vasi sanguigni, conchiglie di molluschi, cellette d'api, snodi autostradali, pelvi di uccelli, cristalli e filettature aerodinamiche. Non c'è trama, ma trauma: un esercizio di patopatia. Non c'è teoria, ma racconto di piccole catastrofi, giocate dentro gli spazi interstellari della carne. |
Il mio [[passato]] è una malattia contratta nell'infanzia. Perciò ho deciso di capire come. Questo referto, dunque, non vuole essere un teatro anatomico, piuttosto un susseguirsi di fotogrammi, dove quello che conta è il flusso dell'immagine, il corpo sgusciante che vibra sotto di me, la sua forma mutante tra le forme: vasi sanguigni, conchiglie di molluschi, cellette d'api, snodi autostradali, pelvi di uccelli, cristalli e filettature aerodinamiche. Non c'è trama, ma trauma: un esercizio di patopatia. Non c'è teoria, ma racconto di piccole catastrofi, giocate dentro gli spazi interstellari della carne. |
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==Note== |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 13:44, 2 ott 2017
Valerio Magrelli (1957 – vivente), poeta italiano.
Citazioni di Valerio Magrelli
- Chi ha inventato le diciotto e trenta? Chi ha potuto concepire quest'ora mesta e letale? Da dove è sorto questo dosso del tempo, che rompe la giornata, la frattura, e la obbliga a rallentare, interrogandosi. (da Nel condominio di carne)
- Dio non è morto | è soltanto scaduto. (da Disturbi del sistema binario)
- Esseri doppi popolano il mondo | sembra che lo raddoppino, | in realtà lo dimezzano.[1]
- Il nostro sonno, oggi, | sarà un compito in classe. | Tema: noi torce. | Svolgimento: ognuno | covi, dormendo, la sua fiamma, accesa | al fuoco morto del televisore.[2]
- Per me fare un endecasillabo con parole inglesi ormai italianizzate, con titoli di film, cercare di far rimare Alba Parietti con insetti e limbo con status symbol è un modo per entrare e uscire dal solco della tradizione.[3]
- Scrivere, in genere, è nascondere.[4]
Incipit di Nel condominio di carne
Il mio passato è una malattia contratta nell'infanzia. Perciò ho deciso di capire come. Questo referto, dunque, non vuole essere un teatro anatomico, piuttosto un susseguirsi di fotogrammi, dove quello che conta è il flusso dell'immagine, il corpo sgusciante che vibra sotto di me, la sua forma mutante tra le forme: vasi sanguigni, conchiglie di molluschi, cellette d'api, snodi autostradali, pelvi di uccelli, cristalli e filettature aerodinamiche. Non c'è trama, ma trauma: un esercizio di patopatia. Non c'è teoria, ma racconto di piccole catastrofi, giocate dentro gli spazi interstellari della carne.
Note
Bibliografia
- Valerio Magrelli, Nel condominio di carne, Giulio Einaudi Editore.
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