Stati Uniti d'America: differenze tra le versioni

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*Gli americani sono duecento milioni, i cinesi un miliardo. Però un americano consuma come venti cinesi. Allora, dividiamo per venti un miliardo, i cinesi sono cinquanta milioni, gli americani duecento milioni, chi cazzo sono i troppi? ([[Beppe Grillo]])
*Gli americani sono duecento milioni, i cinesi un miliardo. Però un americano consuma come venti cinesi. Allora, dividiamo per venti un miliardo, i cinesi sono cinquanta milioni, gli americani duecento milioni, chi cazzo sono i troppi? ([[Beppe Grillo]])
*Gli Stati Uniti allora e per molti anni a venire apparivano agli europei la Mecca della scienza; la proposta di Hamburger agì come un salutare antidoto allo stato di sfiducia e depressione che mi faceva giudicare con un eccesso di lucidità, e di pessimismo, i risultati che avevo ottenuto e che avrei potuto sviluppare perseguendo la stessa linea di ricerche. ([[Rita Levi-Montalcini]])
*Gli Stati Uniti allora e per molti anni a venire apparivano agli europei la Mecca della scienza; la proposta di Hamburger agì come un salutare antidoto allo stato di sfiducia e depressione che mi faceva giudicare con un eccesso di lucidità, e di pessimismo, i risultati che avevo ottenuto e che avrei potuto sviluppare perseguendo la stessa linea di ricerche. ([[Rita Levi-Montalcini]])
*Gli Stati Uniti d'America sono anzitutto la prima società supernazionale. Il mondo è nei loro confini: Sassoni e Slavi, Latini e Africani, Baltici e Caucasici, con la carica di violenza e pregiudizi che è nella storia del mondo. ([[Alberto Ronchey]])
*Gli Stati Uniti devono, e lo faranno prima o poi, diventare o una nazione tutta intera di schiavi o una nazione tutta intera di lavoratori liberi. ([[William Lloyd Garrison]])
*Gli Stati Uniti devono, e lo faranno prima o poi, diventare o una nazione tutta intera di schiavi o una nazione tutta intera di lavoratori liberi. ([[William Lloyd Garrison]])
*Gli Stati Uniti hanno la presunzione di essere diversi dagli altri. Di essere un punto di arrivo della storia, che può fare a meno del passato. ([[Stanley Hauerwas]])
*Gli Stati Uniti hanno la presunzione di essere diversi dagli altri. Di essere un punto di arrivo della storia, che può fare a meno del passato. ([[Stanley Hauerwas]])

Versione delle 14:38, 3 ott 2017

Bandiera degli Stati Uniti d'America

Citazioni sugli Stati Uniti d'America e sugli statunitensi.

Citazioni

  • Agli americani piace troppo il suono della loro voce per dire la verità. (Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty)
  • Ah, gli americani! I guardiani della Libertà! I custodi della Democrazia! With God On My Side! Così semplici, così diretti, così amabilmente, intimamente, innocentemente fascisti! Così fieri della loro tradizione Wasp e del loro avatico prognatismo, ma se andavi a scavare nel pedigree affioravano gli ispanici, i greci, gli armeni e i turcomanni... le razze inferiori, le razze maledette... (Giancarlo De Cataldo)
  • Amo gli Stati Uniti, vi ho vissuto a lungo, ma negli otto anni di amministrazione Bush ho avuto davvero paura. L'ossessione sul terrorismo islamico, pur comprensibile dopo l'11 settembre, mi sembrava inutile e pericolosa. Gli americani avevano perso le loro qualità politiche migliori. (Anne Holt)
  • Che gli Usa siano in tutto il mondo odiati dagli uomini come lei [riferito a un lettore], è verosimile, e quindi più che credibile. Un po' meno credibile è che gli uomini di tutto il mondo siano e la pensino come lei. Comunque, il giorno in cui quel Paese venisse chiamato (ma da chi?) sul banco degl'imputati come il nemico dell'umanità, io chiederò di essere ascoltato come testimone. Per dire alla Corte dei Vecchio di turno che io, uomo qualunque, mi considero graziato tre volte da questo grande nemico dell'umanità. La prima fu quando mi strappò al pericolo di diventare – per bene che mi fosse andata – l'attendente di un colonnello tedesco. La seconda fu quando mi sottrasse a quello di finire i miei giorni in un kolkos siberiano. La terza fu quando, invece di rimettermi la parcella di questi favori, mi aiutò a rifarmi la casa senza contestarmi il diritto di invitarvi anche coloro che pensano (si fa per dire) e parlano (o meglio sbraitano) come lei. (Indro Montanelli)
  • Ciò che è grande di questo paese è che l'America ha iniziato la tradizione per cui i consumatori più ricchi comprano per la maggior parte le stesse cose di quelli più poveri. Tu puoi vedere alla tv la pubblicità della Coca-Cola e sai che il Presidente beve Coca-Cola, Liz Taylor beve Coca-Cola e anche tu puoi bere Coca-Cola. Una Coca-Cola è una Coca-Cola e non c'è denaro che ti consenta di berne una più buona di quella che sta bevendo un barbone all'angolo. (Andy Warhol)
  • Come mi sono trovato in manicomio? Piuttosto male. Ma in quale altro posto si poteva vivere in America? (Ezra Pound)
  • Ecco cosa mi piace di questo paese: qui sì che c'è Dio in tutto. Nell'insegnamento, nella Costituzione, nella discriminazione razziale, nelle forze armate. Gli Stati Uniti sono un paese fondamentalmente religioso. (Mario Benedetti)
  • Ehi, adesso ti dico qual è il problema dell'America. Potrebbe essere il più grande paese della Terra. Davvero. C'è tutta questa gente diversa che viene per fuggire all'oppressione e alla povertà, in cerca di una vita migliore. E poi cosa fanno? Rimangono attaccati alle cose che li hanno messi nei guai. Continuano a combattere le stesse guerre e odiare le stesse persone del loro vecchio mondo. Vogliono essere italiani o greci, irlandesi o polacchi o russi, africani o vietnamiti o cambogiani o che altro... E a quello restano appiccicati. Stanno con quelli della propria razza e dubitano di tutti gli altri e perché...? Cultura? Storia? Che diavolo è, un mucchio di roba che i tuoi ti hanno detto di credere per tutta la vita? E quindi è tutto vero? (Hitman)
  • Essi, i miei connazionali, e sopratutto i miei corregionali, mi hanno aiutato un poco a farmi capire che cosa sono venuto a fare in America. Il primo impulso, la prima tentazione di uno di noi è di fuggire, imbarcandosi di nuovo sullo stesso piroscafo per tornare a casa. Il secondo stato d'animo consiste nel farsi una nicchia dentro questo mondo, nello starci a modo nostro ignorandolo: veri emigrati, anzi veri esuli, dalle facce lunghe, con una patina di tristezza che non si può dire, e che si riconosce anche su gente ch'è qui da trent'anni, e che magari ha fatto bene i suoi affari. Non credo che alcuna altra razza abbia conservato come la nostra questo carattere inibitivo, questa obiezione silenziosa.
    Io cerco, come alcuni hanno cercato, di giungere a un terzo stadio: non dico di divenire americano, ma di comprendere, cioè di prendere in me, questo mondo. Una conquista dell'America?, naturalmente, ritorno a ricordarmi di quelle indimenticabili parole di Goethe, che ho sempre nell'animo a questo e a molti altri propositi. "Qui, o in nessun luogo, è l'America". Qui, cioè dentro di noi. (Giuseppe Antonio Borgese)
  • Evidentemente in questo paese uno è sempre qualcos'altro. Non può essere solo americano. [...] Essere americani non basta. Bisogna essere sempre anche qualcos'altro, irlandesi-americani, tedesco-americani, sicché viene da chiedersi come sarebbero andati avanti se qualcuno non avesse inventato il trattino. (Frank McCourt)
  • È una maledizione, questa cosa che succede quando giri negli States. Tutte le realtà quotidiane che vedi finiscono per non sembrarti vere, originali, realmente esistenti. Hollywood ha lavorato tanto, e nel complesso così bene, oppure ci ha così profondamente sconvolto la mente, che buona parte della vita ordinaria degli americani ci sembra, e forse è, un nostalgico remake. (Flavio Baroncelli)
  • Gli americani, cinematograficamente parlando, sono solo degli ottimi tecnici e basta. Non penso che riuscirei a girare dei film in America. Parliamo la stessa lingua, ma sul piano cinematografico non riusciamo a capirci. Laggiù, l'attore viene utilizzato come un prodotto, un robot. (Charlotte Rampling)
  • Gli americani sono duecento milioni, i cinesi un miliardo. Però un americano consuma come venti cinesi. Allora, dividiamo per venti un miliardo, i cinesi sono cinquanta milioni, gli americani duecento milioni, chi cazzo sono i troppi? (Beppe Grillo)
  • Gli Stati Uniti allora e per molti anni a venire apparivano agli europei la Mecca della scienza; la proposta di Hamburger agì come un salutare antidoto allo stato di sfiducia e depressione che mi faceva giudicare con un eccesso di lucidità, e di pessimismo, i risultati che avevo ottenuto e che avrei potuto sviluppare perseguendo la stessa linea di ricerche. (Rita Levi-Montalcini)
  • Gli Stati Uniti d'America sono anzitutto la prima società supernazionale. Il mondo è nei loro confini: Sassoni e Slavi, Latini e Africani, Baltici e Caucasici, con la carica di violenza e pregiudizi che è nella storia del mondo. (Alberto Ronchey)
  • Gli Stati Uniti devono, e lo faranno prima o poi, diventare o una nazione tutta intera di schiavi o una nazione tutta intera di lavoratori liberi. (William Lloyd Garrison)
  • Gli Stati Uniti hanno la presunzione di essere diversi dagli altri. Di essere un punto di arrivo della storia, che può fare a meno del passato. (Stanley Hauerwas)
  • Gli Stati Uniti non sono l'Irlanda, e non lo saranno mai. Sono una potenza mondiale che ha un grandissimo bisogno di ricalibrare la sua posizione internazionale per diventare un pó più normale, un passo alla volta. Solo ai lunghissimi pranzi del 4 luglio si possono permettere di concentrarsi solo sulle questioni nazionali. Normalmente, invece, non possono essere così normali. (Paul Kennedy)
  • Gli Stati Uniti sono il cancro del mondo. [...] Una nazione senza onore. [...] Una sola nazione che arriva a far abbassare l'intelligenza, la moralità, la qualità dell'uomo su pressoché tutta la superficie della terra, è una cosa mai vista da quando la terra esiste. Io accuso gli Stati Uniti di trovarsi in costante stato di delitto contro l'umanità. [...] Solo se si evita l'americanizzazione oggi, possiamo evitare la venuta della sovietizzazione. (Henry de Montherlant)
  • In America tutto è più grande: abbiamo le macchine più grosse, le case più grosse, le più grosse aziende, il cibo più grosso, e infine le persone più grosse. (Super Size Me)
  • In Cecoslovacchia non esiste libertà di stampa, negli Stati Uniti non esiste libertà dalla stampa. (Martina Navrátilová)
  • Io ho un motto che dovrebbe essere riportato su tutti i giornali: "L'America agli americani!" (Ombre rosse)
  • [Riferendosi a Panama] L'abbiamo adottata come nostra figlia: essendo noi [americani] la sola nazione indipendente cui spetti l'obbligo di difendersi su entrambi i fronti dell'Atlantico e del Pacifico, non potevamo esimerci dall'incamerare la porzione che ci occorreva, perché, se avessimo dovuto aspettare il beneplacito della Colombia circa la sua vendita, ci troveremmo ancora alla prese coi senatori colombiani per discuterne il prezzo. (Heindrik Willem van Loon)
  • L'America: costruita dai neri e di proprietà dei cinesi! (Il dittatore)
  • L'America è acefala, e le cose riconosciute altrove penetrano la nostra coscienza molto lentamente. (Ezra Pound)
  • L'America è aperta, l'India è chiusa. [...] L'indiano nasconde ciò che gli preme e gli preme soprattutto la sua vita interiore. L'americano sente di valere per ciò che ha, l'indiano per ciò che è. (Piero Scanziani)
  • L'America è un paese di libertà. Un incontro di immigrati. [...] Le loro origini sono varie. Diverse. L'America non è mai stata fatta da un solo popolo. (Metal Gear Solid V: The Phantom Pain)
  • L'America ha un'incredibile capacità di storicizzare il passato prossimo. (Umberto Eco)
  • L'America non è soltanto una parte del mondo. L'America è uno stato d'animo, una passione. E qualunque europeo può, da un momento all'altro, ammalarsi d'America. (Mario Soldati)
  • L'America può mandare un uomo sulla luna, figuriamoci se non possono mettere un idiota alla Casa Bianca. (Steve Sohmer)
  • La «democrazia» degli Stati Uniti d'America ha per principio l'eguaglianza degli uomini; ed è perciò che in quel paese civile si linciano negri ed italiani, si vieta l'immigrazione cinese, e si muoverebbe guerra alla Cina, se a loro americani fosse vietato di andarci. (Vilfredo Pareto)
  • La mia preghiera è che l'America non venga meno a se stessa e rinnovi la propria identità nella fedeltà ai principi morali e religiosi e nel servizio a un mondo bisognoso di pace e di diritti umani, un mondo affamato di pane e assetato di giustizia e di amore. (Papa Giovanni Paolo II)
  • La nostra democrazia non deve soltanto essere l'invidia del mondo intero, ma anche il motore del nostro rinnovamento. Non c'è nulla di sbagliato in America che non possa essere corretto da cosa è giusto in essa. (Bill Clinton)
  • Le opinioni che si stabiliscono in America sotto l'impero della libertà di stampa sono spesso più tenaci di quelle che si formano altrove sotto il regime della censura. (Alexis de Tocqueville)
  • Lo sanno tutti che quando hai gli yankee come alleati, qualche soldato per sbaglio te lo fanno secco. Sono famosi. (Hitman)
  • Lo schema delle città americane (il reticolo) è la conseguenza dello spirito americano. Una trama molto semplice su cui ricamare liberamente. Qualcosa che assicuri l'essenziale e che lasci aperte tutte le possibilità. (Michele Valori)
  • Mi dilettavo di trovare, insieme coi duplicati dei nomi delle città del Vecchio Mondo, misteriose coincidenze e reconditi riflessi fra gli eventi al di qua e al di là dell'Atlantico, con una sola differenza, però, che tutto ciò che era avvenuto al di qua mi pareva circonfuso di poesia, mentre al di là, mi trovavo nel clima disincantato dell'Ultimo Viaggio: il Ciclope non era che un cratere di vulcano e le Sirene null'altro che pericolosi scogli. (Mario Praz)
  • Mi mancano gli italiani, il modo in cui si riuniscono per cenare, le loro priorità. In paragone noi americani siamo dei malati di lavoro, sempre a preoccuparci del prodotto interno lordo, di telefoni cellulari, di cenare ai fast-food. Tiriamo su i figli guardandoli dallo specchietto retrovisore della macchina. Non c'è mai tempo libero, che è sacro; né modo di liberarci dal lavoro. Siamo ingabbiati dal lavoro! (Diane Lane)
  • Mister America | Passa oltre | Le tue scuole che non insegnano | Mister America | Cerca di nascondere | Il vuoto che hai dentro | Quando scoprirai che il modo in cui hai mentito | E tutti gli sporchi trucchi che hai usato | Non sono in grado di fermare la marea crescente di | Freak affamati, mio caro. (Frank Zappa)
  • Negli Stati Uniti, lì sì che le persone si sentono libere... Eccetto gli Americani – ma ogni perla ha la sua ostrica. (Randall Jarrell)
  • [in risposta alla domanda: «Si considera un artista americana?» postale da Francesco Bonami] Non c'è dubbio. Quando dalla Francia sono arrivata negli Stati Uniti, ho trovato un'atmosfera che mi ha permesso di fare ciò che volevo. Credo che in Europa fossi stata «eccessivamente» educata; qui sono stata capace di dire «no» alla mia educazione. Sono stata libera di esprimere tutta la mia irruenza. In America ho trovato la mia indipendenza. Qui, se continui a ripetere la stessa cosa, puoi convincere la gente; in Europa questo non è possibile. (Louise Bourgeois)
  • Per gli americani la pace è quell'intervallo di tempo che serve per ricaricare il bazooka. (Maurizio Crozza)
  • Purtroppo il mio paese, gli Stati Uniti, è un concentrato di violenza che scaturisce dall'ignoranza e dall'avidità. I giovani commettono violenze casuali, senza pensare; e invece di essere arrestati, diventano eroi agli occhi dei compagni. (Johnny Depp)
  • Quando arriva il successo per uno scrittore inglese, questi si procura una nuova macchina da scrivere. Quando il successo arriva per uno scrittore americano, si procura una nuova moglie. (Martin Amis)
  • Quanto alla futura grandezza dell'America e dell'idea che essa possa mai diventare un possente impero sotto una testa, sia essa monarchica o repubblicana, questa è una delle utopie più folli e più visionarie che siano mai state immaginate da scrittori di romanzi. Le antipatie reciproche e gli interessi opposti degli Americani, le loro differenze di governi, di abitudini e di costumi provano che non avranno alcun centro di unione o di interesse comune. Mai potranno essere uniti in un impero compatto sotto qualsiasi forma di governo: gente disunita fino alla fine dei tempi, piena di sospetti e diffidenze degli uni verso gli altri, saranno divisi e suddivisi in piccole comunità o principati, secondo le loro frontiere naturali, i grandi golfi ed i vasti fiumi, i laghi e le catene di montagne. (Josiah Tucker, 1786)
  • Quel paese è così interessante, in ogni momento provocherà continuamente emozioni fortissime, dall'irrefrenabile entusiasmo alla disperazione che si finisce per provare ad ogni passo. Una soddisfazione profonda ogni volta che i fatti confermano i miti che ci si porta dietro, e d'altra parte ogni contraddizione del mito che si verifica finisce per sembrare una scoperta eccitante. (Alberto Arbasino)
  • Secondo me l'America riscatta la plebe. E con la Plebe Riscattata ti rompi sempre le corna. Il fatto è che l'America è un paese speciale, caro mio. Un paese da invidiare, di cui esser gelosi, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza, la potenza, la supremazia militare, eccetera. E sai perché? Perché è nata da un bisogno dell'anima, il bisogno d'avere una patria, e dall'idea più sublime che l'Uomo abbia mai concepito: l'idea della Libertà anzi della libertà sposata all'idea di uguaglianza. (Oriana Fallaci)
  • Si legge tutti i giorni sopra i giornali d'Europa: «Colossale truffa all'americana, abilissima truffa all'americana, serie di truffe all'americana...» e via di seguito. Si fa presto a capire. Da quattro secoli l'Europa manda ladri in America, e ora l'America graziosamente la ricambia inviandole l'arte del rubare. (Aldo Palazzeschi)
  • Sono tutti plebei, in America. Bianchi, neri, gialli, marroni, viola. Stupidi, intelligenti, poveri, ricchi. Anzi i più plebei sono proprio i ricchi. Nella maggioranza dei casi, certi piercoli! Rozzi, maleducati. Lo vedi subito che non hanno mai letto Monsignor della Casa, che non hanno mai avuto nulla a che fare con la raffinatezza e il buon gusto e la sophistication. Nonostante i soldi che sprecano nel vestirsi sono così ineleganti che, in paragone, la regina d'Inghilterra sembra chic. (Oriana Fallaci)
  • U.S.A. è una fetta di continente. U.S.A. è un gruppo di società madri, alcune aggregazioni di sindacati, un corpo di leggi rilegato in pelle di vitello, una rete radiofonica, una catena di cinematografi, una colonna di quotazioni borsistiche cancellata e riscritta da un ragazzo della Western Union sopra una lavagna, una biblioteca pubblica piena di vecchie riviste e sgualciti libri di storia con proteste scarabocchiate a matita sui margini. U.S.A. è la più grande vallata del mondo frangiata di monti e colline. U.S.A. è una sequela di funzionari dalla bocca grossa e con troppi conti in banca. U.S.A. è una quantità di uomini sepolti in divisa al cimitera di Arlington. U.S.A. sono le iniziali che si appongono in calce all'indirizzo quando si scrive dall'estero. Ma più che altro U.S.A. è la parlata del mondo. (John Dos Passos)
  • USA: Ulcerato Sfintere d'Amerdica. (V per Vendetta)
  • Vivere vicino agli Stati Uniti è un po' come dormire con un elefante. Per quanto cordiale e tranquillo possa essere il pachiderma, ogni suo barrito e ogni suo movimento destano una certa preoccupazione. (Pierre Trudeau)
  • Voglio bene agli americani, qualunque sia il colore della loro pelle, e l'ho provato cento volte, durante la guerra. Bianchi o neri, hanno l'anima chiara, molto più chiara della nostra. Voglio bene agli americani perché sono buoni cristiani, sinceramente cristiani. Perché credono che Cristo sia sempre dalla parte di coloro che hanno ragione. Perché credono che è una colpa grave aver torto, che è una cosa immorale aver torto. Perché credono che essi soli son galantuomini, e che tutti i popoli d'Europa sono, più o meno, disonesti. Perché credono che un popolo vinto è un popolo di colpevoli, che la sconfitta è una condanna morale, è un atto di giustizia divina. (Curzio Malaparte)
  • Voi americani siete tutti uguali, sempre vestiti a sproposito, in ogni occasione. (I predatori dell'Arca perduta)
  • Volevo misurarmi in maniera spudorata e spericolata con tutti i luoghi iconografici del cinema che mi hanno fatto amare questo lavoro sin da quando ero ragazzino: New York, il deserto americano, le stazioni di servizio, i bar bui coi banconi lunghissimi, gli orizzonti lontanissimi. I luoghi americani sono un sogno e, quando ci sei dentro, non diventano reali, ma continuano ad essere sogno. Questa stranissima condizione di continua sospensione dalla realtà mi è accaduta solo negli Stati Uniti. (Paolo Sorrentino)

Albert Einstein

  • In America, bisogna sempre avere un atteggiamento molto deciso, altrimenti non si viene pagati e nemmeno rispettati.
  • L'americano persegue l'ambizione, il futuro, molto più di quanto lo faccia l'europeo. la vita per lui non è mai essere, ma sempre diventare. [...] è meno individualista dell'europeo – in particolare dal punto di vista psicologico, non economico. Viene data più enfasi al "noi" che all'"io".
  • La seconda cosa che colpisce il visitatore è l'atteggiamento gioioso e positivo verso la vita. Il sorriso sui volti della gente nelle fotografie è sintomatico di una delle più grandi qualità dell'americano. È amichevole, fiducioso, ottimista e senza invidia. L'europeo trova che il rapporto con gli americani è facile e gradevole.

Saddam Hussein

  • [...] chi ha autorizzato l’America ad obbligare gli altri paesi del mondo ad adottare una politica su misura di quella dell’America, e se non le obbediscono guai a loro, perche’ essa fara’ loro guerra? Chi puo’ dar credito agli appelli americani sulla democrazia se l’America non accetta opinioni diverse da quelle sue persino su punti a carattere regionale, per non parlare di quelli internazionali?
  • Chi mai, dopo tutto, ha incaricato il governo americano di fare il poliziotto del mondo, di modellare il mondo secondo i suoi gusti, e di impartire ordini alle nazioni della terra?
  • L’America e’ un grosso paese aldilà dell’Atlantico che ha raggiunto una potenza senza paragone, e io ritengo che ci siano li’ delle persone che immaginano di essere sulla strada di diventare i padroni del mondo e fare del mondo un impero tutto loro. Non hanno imparato la lezione dalla loro guerra in Vietnam?

Walt Whitman

  • Centro di figlie uguali, uguali figli, | tutti, tutti in pari grado cari, piccoli, adulti, giovani o vecchi, | robusta, grande, bella, paziente, capace, ricca, | perenne quanto la Terra, la Libertà, la Legge e l'Amore, | sublime, salubre una Madre torreggia seduta, | sull'adamàntino trono del Tempo.
  • L'America, fatta di tutti, e che a tutti ha gioiosamente aperto le braccia fin dall'inizio, – il risultato e la giustificazione di tutti, Inghilterra, Germania, Francia e Spagna – tutti qui – l'accoglitrice, l'amica, la speranza, l'ultima risorsa e la casa universale di tutti – lei che non ha niociuto a nessuno, ma è stata generosa con tanti, con milioni, madre di stranieri e di esuli di ogni paese.
  • L'America non respinge il passato, o ciò che il passato ha prodotto nelle sue varie forme, o tra altre politiche, o l'idea di casta o le vecchie religioni – accetta la lezione con calma – non è impaziente perché i ritardatari restano fedeli a certe opere e mode letterarie.
  • Tra tutte le nazioni di ogni tempo su tutta quanta la terra, gli Americani posseggono forse la più ricca natura poetica. Gli Stati Uniti sono in se stessi essenzialmente un immenso poema.

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