Valerio Magrelli: differenze tra le versioni

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*''[[creatura|Esseri]] doppi popolano il mondo | sembra che lo raddoppino, | in realtà lo dimezzano.''<ref>Da ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino, 2006.</ref>
*''[[creatura|Esseri]] doppi popolano il mondo | sembra che lo raddoppino, | in realtà lo dimezzano.''<ref>Da ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino, 2006.</ref>
*''Il nostro sonno, oggi, | sarà un compito in classe. | Tema: noi torce. | Svolgimento: ognuno | covi, dormendo, la sua fiamma, accesa | al fuoco morto del [[televisore]].''<ref>Da ''11 settembre 2001'', ''la Repubblica'', 3 novembre 2001; ora in ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino 2006.</ref>
*''Il nostro sonno, oggi, | sarà un compito in classe. | Tema: noi torce. | Svolgimento: ognuno | covi, dormendo, la sua fiamma, accesa | al fuoco morto del [[televisore]].''<ref>Da ''11 settembre 2001'', ''la Repubblica'', 3 novembre 2001; ora in ''Disturbi del sistema binario'', Einaudi, Torino 2006.</ref>
*Io vedo da vent’anni in qua, un sistematico attacco portato contro la scuola pubblica e contro il concetto di cultura come pensiero critico. Adesso l’alternanza scuola-lavoro è il colpo di grazia. Certo, esiste ancora chi legge i classici. Io vedo dei ragazzi preparatissimi, per fortuna. Ma questi sforzi sono offuscati dalla glorificazione dell’esistente.<ref>Da intervista di Marco Ceravolo, ''[http://www.pagina99.it/2017/11/07/valerio-magrelli-cultura-giornali/ Valerio Magrelli: «Povera cultura, ormai è in dialisi»]'', ''pagina99.it'', 8 novembre 2017</ref>
*Io vedo da vent'anni in qua, un sistematico attacco portato contro la scuola pubblica e contro il concetto di cultura come pensiero critico. Adesso l’alternanza scuola-lavoro è il colpo di grazia. Certo, esiste ancora chi legge i classici. Io vedo dei ragazzi preparatissimi, per fortuna. Ma questi sforzi sono offuscati dalla glorificazione dell’esistente.<ref>Dall'intervista di Marco Ceravolo, ''[http://www.pagina99.it/2017/11/07/valerio-magrelli-cultura-giornali/ Valerio Magrelli: «Povera cultura, ormai è in dialisi»]'', ''pagina99.it'', 8 novembre 2017.</ref>
*Per me [[scrittura|fare]] un endecasillabo con parole inglesi ormai italianizzate, con titoli di film, cercare di far rimare [[Alba Parietti]] con insetti e limbo con status symbol è un modo per entrare e uscire dal solco della tradizione.<ref>Da ''Omero n. 5'', aprile 1994.</ref>
*Per me [[scrittura|fare]] un endecasillabo con parole inglesi ormai italianizzate, con titoli di film, cercare di far rimare [[Alba Parietti]] con insetti e limbo con status symbol è un modo per entrare e uscire dal solco della tradizione.<ref>Da ''Omero'', n. 5, aprile 1994.</ref>
*[[scrittura|Scrivere]], in genere, è nascondere.<ref>Da ''Ora serrata retinae'', Feltrinelli.</ref>
*[[scrittura|Scrivere]], in genere, è nascondere.<ref>Da ''Ora serrata retinae'', Feltrinelli.</ref>



Versione delle 11:18, 10 nov 2017

Valerio Magrelli (1957 – vivente), poeta italiano.

Citazioni di Valerio Magrelli

  • Chi ha inventato le diciotto e trenta? Chi ha potuto concepire quest'ora mesta e letale? Da dove è sorto questo dosso del tempo, che rompe la giornata, la frattura, e la obbliga a rallentare, interrogandosi. (da Nel condominio di carne)
  • Dio non è morto | è soltanto scaduto. (da Disturbi del sistema binario)
  • Esseri doppi popolano il mondo | sembra che lo raddoppino, | in realtà lo dimezzano.[1]
  • Il nostro sonno, oggi, | sarà un compito in classe. | Tema: noi torce. | Svolgimento: ognuno | covi, dormendo, la sua fiamma, accesa | al fuoco morto del televisore.[2]
  • Io vedo da vent'anni in qua, un sistematico attacco portato contro la scuola pubblica e contro il concetto di cultura come pensiero critico. Adesso l’alternanza scuola-lavoro è il colpo di grazia. Certo, esiste ancora chi legge i classici. Io vedo dei ragazzi preparatissimi, per fortuna. Ma questi sforzi sono offuscati dalla glorificazione dell’esistente.[3]
  • Per me fare un endecasillabo con parole inglesi ormai italianizzate, con titoli di film, cercare di far rimare Alba Parietti con insetti e limbo con status symbol è un modo per entrare e uscire dal solco della tradizione.[4]
  • Scrivere, in genere, è nascondere.[5]

Incipit di Nel condominio di carne

Il mio passato è una malattia contratta nell'infanzia. Perciò ho deciso di capire come. Questo referto, dunque, non vuole essere un teatro anatomico, piuttosto un susseguirsi di fotogrammi, dove quello che conta è il flusso dell'immagine, il corpo sgusciante che vibra sotto di me, la sua forma mutante tra le forme: vasi sanguigni, conchiglie di molluschi, cellette d'api, snodi autostradali, pelvi di uccelli, cristalli e filettature aerodinamiche. Non c'è trama, ma trauma: un esercizio di patopatia. Non c'è teoria, ma racconto di piccole catastrofi, giocate dentro gli spazi interstellari della carne.

Note

  1. Da Disturbi del sistema binario, Einaudi, Torino, 2006.
  2. Da 11 settembre 2001, la Repubblica, 3 novembre 2001; ora in Disturbi del sistema binario, Einaudi, Torino 2006.
  3. Dall'intervista di Marco Ceravolo, Valerio Magrelli: «Povera cultura, ormai è in dialisi», pagina99.it, 8 novembre 2017.
  4. Da Omero, n. 5, aprile 1994.
  5. Da Ora serrata retinae, Feltrinelli.

Bibliografia

  • Valerio Magrelli, Nel condominio di carne, Giulio Einaudi Editore.

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