Jessie White: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
template:destra
Vituzzu (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 3: Riga 3:
==''La miseria in Napoli''==
==''La miseria in Napoli''==
===[[Incipit]]===
===[[Incipit]]===
<small>Uomini d'Inghilterra, perché arare per i padroni che vi mietono? perché tessere con fatiche e cure le ricche vesti che i vostri tiranni indossano?<br>Perché cibare o vestire o curare dalla culla alla tomba quegl'ingrati fuchi che spremono il vostro sudore e che vorrebbero anzi bere il vostro sangue?<br>Avete riposo? conforto? calma? asilo? cibo? il balsamo d'amore? Che cosa dunque pagate così caro colla vostra paura, col vostro dolore?<br>Seminate, ma non lasciate mietere al tiranno; cercate le fonti della ricchezza, ma sottraetele agli speculatori che non se ne impadroniscano.<br>Tessete le vesti, ma per non lasciarle indossare dagli oziosi. Fabbricate le armi, ma per portarle in vostra propria difesa. E se no, strisciatevi alle vostre buche, cave, celle. I palazzi che avete costrutti un altro abita. Perché scuotere le catene che avete fabbricate? Non vedete che la lama che vi trafigge fu da voi temperata? Con l'aratro, con la zappa, con la vanga, col telaio, scavatevi la fossa, tessete il vostro lenzuolo funebre, fìnchè la bella Inghilterra vi sia sepolcro.
Uomini d'Inghilterra, perché arare per i padroni che vi mietono? perché tessere con fatiche e cure le ricche vesti che i vostri tiranni indossano?<br>Perché cibare o vestire o curare dalla culla alla tomba quegl'ingrati fuchi che spremono il vostro sudore e che vorrebbero anzi bere il vostro sangue?<br>Avete riposo? conforto? calma? asilo? cibo? il balsamo d'amore? Che cosa dunque pagate così caro colla vostra paura, col vostro dolore?<br>Seminate, ma non lasciate mietere al tiranno; cercate le fonti della ricchezza, ma sottraetele agli speculatori che non se ne impadroniscano.<br>Tessete le vesti, ma per non lasciarle indossare dagli oziosi. Fabbricate le armi, ma per portarle in vostra propria difesa. E se no, strisciatevi alle vostre buche, cave, celle. I palazzi che avete costrutti un altro abita. Perché scuotere le catene che avete fabbricate? Non vedete che la lama che vi trafigge fu da voi temperata? Con l'aratro, con la zappa, con la vanga, col telaio, scavatevi la fossa, tessete il vostro lenzuolo funebre, fìnchè la bella Inghilterra vi sia sepolcro.
{{destra|SHELLEY.}}
{{destra|SHELLEY.}}
<poem>L'Inghilterra «dicono» è ricca, è forte, è religiosa.
<poem>L'Inghilterra «dicono» è ricca, è forte, è religiosa.
Riga 14: Riga 14:
io in Roma, sospirando,
io in Roma, sospirando,
imploro da Dio perdono per la sua grandezza.</poem>
imploro da Dio perdono per la sua grandezza.</poem>
E. B. BROWNING</small>
E. B. BROWNING


Così al cominciamento del secolo cantava il [[poeta]] dell'ideale, il poeta che più che altro mai intendeva la vera [[libertà]], del [[cuore]] come dell'[[intelletto]], del braccio come dello [[spirito]]. E più tardi, anzi pochi anni fa, la più soave musa dell'[[Inghilterra]] alzava la sua voce contro il paese nativo per la crudeltà sua o piuttosto pel suo obblìo dei bambini sulle strade di [[Londra]].<br>
Così al cominciamento del secolo cantava il [[poeta]] dell'ideale, il poeta che più che altro mai intendeva la vera [[libertà]], del [[cuore]] come dell'[[intelletto]], del braccio come dello [[spirito]]. E più tardi, anzi pochi anni fa, la più soave musa dell'[[Inghilterra]] alzava la sua voce contro il paese nativo per la crudeltà sua o piuttosto pel suo obblìo dei bambini sulle strade di [[Londra]].<br>

Versione delle 22:48, 22 dic 2017

Jessie Jane Meriton White, spesso chiamata Jessie White Mario o Jessie Mario dal cognome del coniuge (1832 – 1906), patriota, scrittrice e filantropa inglese naturalizzata italiana.

La miseria in Napoli

Incipit

Uomini d'Inghilterra, perché arare per i padroni che vi mietono? perché tessere con fatiche e cure le ricche vesti che i vostri tiranni indossano?
Perché cibare o vestire o curare dalla culla alla tomba quegl'ingrati fuchi che spremono il vostro sudore e che vorrebbero anzi bere il vostro sangue?
Avete riposo? conforto? calma? asilo? cibo? il balsamo d'amore? Che cosa dunque pagate così caro colla vostra paura, col vostro dolore?
Seminate, ma non lasciate mietere al tiranno; cercate le fonti della ricchezza, ma sottraetele agli speculatori che non se ne impadroniscano.
Tessete le vesti, ma per non lasciarle indossare dagli oziosi. Fabbricate le armi, ma per portarle in vostra propria difesa. E se no, strisciatevi alle vostre buche, cave, celle. I palazzi che avete costrutti un altro abita. Perché scuotere le catene che avete fabbricate? Non vedete che la lama che vi trafigge fu da voi temperata? Con l'aratro, con la zappa, con la vanga, col telaio, scavatevi la fossa, tessete il vostro lenzuolo funebre, fìnchè la bella Inghilterra vi sia sepolcro.

SHELLEY.

L'Inghilterra «dicono» è ricca, è forte, è religiosa.
Qui in Roma sto ad ascoltare.
Di là dalle Alpi viene una voce: –
«È crudele l'Inghilterra! salvateci alcune
delle vittime dalle sue mani.» –
Questa voce ascolto. Che cantino gli altri,
che altri poeti lodino qui la patria mia:
io in Roma, sospirando,
imploro da Dio perdono per la sua grandezza.

E. B. BROWNING

Così al cominciamento del secolo cantava il poeta dell'ideale, il poeta che più che altro mai intendeva la vera libertà, del cuore come dell'intelletto, del braccio come dello spirito. E più tardi, anzi pochi anni fa, la più soave musa dell'Inghilterra alzava la sua voce contro il paese nativo per la crudeltà sua o piuttosto pel suo obblìo dei bambini sulle strade di Londra.
Lo Shelley e la Browning vissero lungamente in Italia e amavano

Questo paradiso degli esuli

in modo da far ingelosire i proprii compatriotti; non sospettando mai che nella patria del loro cuore vi fossero miserie e squallore e dolori insuperati anche nei tempi peggiori dell'Inghilterra.

Citazioni

  • La cortesia della signora Schwabe aveva messo a mia disposizione un appartamento nell'ex-Collegio medico, ove essa ha stabilito lo stupendo "Giardino di Infanzia", di cui più tardi parleremo. Nelle "Lettere Meridionali", una delle pagine che mi occupò di maggior pensiero fu la descrizione delle grotte delle spagare. Il lettore si ricorderà che l'autore descrive queste grotte, ove vivevano o morivano venti o trenta famiglie, e da dove la Scwhabe ha sottratto a morte certa una madre con cinque bimbi, affamati, nudi, orribili insetti schifosi. E questa madre doveva, la notte, vegliare costantemente, perché i topi non cibassero la carne delle sue creature. La vista delle quattro figlie di costei, ora sane, robuste, allegre e studiose, e l'udir da capo dalle maestre di quella scuola descrivere, quali testimoni oculari, lo stato in cui esse furono trasportate a quell'ospitale asilo (trasportate, mi piace di ricordare, in carrozza e in braccio da quella nobile tedesca che non indietreggiò davanti alla nausea e al pericolo di malattia contagiosa, perché il tifo regnava nella grotta), destava sempre più il mio desiderio di visitare il luogo, da cui furono tolte. Accompagnata da un amico e da un delegato di Pubblica Sicurezza, andai dunque al quartiere di Monte Calvario al di sopra dei giardini di Santa Lucia al Monte n. 3 (cap. 2, p. 27).

Explicit

È questo un campo neutro, in cui possono scendere tutti gli amici del bene e della giustizia, e unitamente combattere quanti vogliono continuati l'ingiustizia e l'egoismo, causa e alimento di ogni male.

Citazioni su "La miseria in Napoli"

  • Visitati i "lodging houses", andai dove sono i fumatori d'oppio, dove sono ridotti e bagordi d'ogni specie. Qui, mi dissero più volte i "detectives", un "policeman" non potrebbe venir solo, perché sarebbe accoppato. Entrai in alcune case di poveri, e mi fu detto: «Peggio di questo nessuno le farà mai vedere in Londra». Certo io non posso affermare di avere visto ciò che v'ha di peggio in Londra, posso bensì affermare che ho fatto quanto era in me per vederlo. Ebbene, io le assicuro sul mio onore di essere convinto, che i poveri di Napoli stanno infinitamente – senza paragone alcuno – peggio di quelli di Londra. Che se a Londra qualche volta si muore di fame ed a Napoli no, oltre che questi casi non sono sì frequenti come si pretende, ciò dipende dal clima peggiore, non dalla maggiore miseria. Se a Napoli ci fosse il clima di Londra, un numero assai grande dei nostri poveri troverebbe subito pace nella tomba, cessando di menare una vita peggiore della morte (Pasquale Villari)

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti