Paolo Fresu: differenze tra le versioni

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*Ciò che ha lasciato [[John Cage|Cage]] come artista è una linea sonora che attraversa il tempo tagliando lo spazio in due, in quattro, in multipli da ricomporre nelle galassie e nei buchi neri che sono bui come la notte e luminosi come una cometa. Cage è stato una meteora. Un Big Bang che ha stravolto il contemporaneo non ancora ricomposto.<ref>Citato nell'[http://www.diaforia.org/diaforiablog/files/2012/04/nc2b08_aprile_2012_cage_interno_ita.pdf interno] della rivista ''diaforia'' n. 8, 10 aprile 2012</ref>
*Ciò che ha lasciato [[John Cage|Cage]] come artista è una linea sonora che attraversa il tempo tagliando lo spazio in due, in quattro, in multipli da ricomporre nelle galassie e nei buchi neri che sono bui come la notte e luminosi come una cometa. Cage è stato una meteora. Un Big Bang che ha stravolto il contemporaneo non ancora ricomposto.<ref>Citato nell'[http://www.diaforia.org/diaforiablog/files/2012/04/nc2b08_aprile_2012_cage_interno_ita.pdf interno] della rivista ''diaforia'' n. 8, 10 aprile 2012</ref>


{{Int|Da ''[https://altreconomia.it/fresu-jazz-comunita/ Paolo Fresu. Fare comunità nel segno del jazz]''|Intervista di Maurizio Torretti, ''Altraeconomia.it'', 31 ottobre 2016}}

*Il jazz è libertà espressiva, improvvisazione, sperimentazione, ricerca. Forse la musica più sfuggente del Novecento e quella che si schiude a tutte le contaminazioni.
{{Int|Da ''[https://altreconomia.it/fresu-jazz-comunita/ Paolo Fresu. Fare comunità nel segno del jazz]''|Intervista di Maurizio Torretti, ''Altraeconomia.it'' 31 ottobre 2016}}
*Mi è sempre piaciuto scrivere. Ho iniziato con brevi testi, poesie, prefazioni per libri e cataloghi, articoli e liner notes per i cd degli amici. Credo che scrivere sia una prerogativa dei sardi che si raccontano ancora con la poesia improvvisata e con le quartine in limba. Qualche anno fa ho iniziato ad annotare pensieri ed esperienze personali. Proprio in quel periodo la Feltrinelli mi chiese di scrivere qualcosa e così ho cominciato a lavorare sui miei appunti che poi sono diventati “Musica dentro”. È stata una bizzarra e felice concomitanza che mi ha permesso di raccontarmi.
*Mi è sempre piaciuto scrivere. Ho iniziato con brevi testi, poesie, prefazioni per libri e cataloghi, articoli e liner notes per i cd degli amici. Credo che scrivere sia una prerogativa dei sardi che si raccontano ancora con la poesia improvvisata e con le quartine in limba. Qualche anno fa ho iniziato ad annotare pensieri ed esperienze personali. Proprio in quel periodo la Feltrinelli mi chiese di scrivere qualcosa e così ho cominciato a lavorare sui miei appunti che poi sono diventati "Musica dentro". È stata una bizzarra e felice concomitanza che mi ha permesso di raccontarmi.
*La musica è uno straordinario veicolo per crescere e contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Ambiente, sostenibilità e coscienza politica sono alcune delle cose in cui credo profondamente e come musicista mi impegno affinché la musica diventi un tramite per mettere in atto delle buone pratiche.
*La musica è uno straordinario veicolo per crescere e contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Ambiente, sostenibilità e coscienza politica sono alcune delle cose in cui credo profondamente e come musicista mi impegno affinché la musica diventi un tramite per mettere in atto delle buone pratiche.


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Versione delle 18:46, 26 dic 2017

Paolo Fresu nel 2010

Paolo Fresu (1961 – vivente), flicornista e trombettista italiano.

  • Ciò che ha lasciato Cage come artista è una linea sonora che attraversa il tempo tagliando lo spazio in due, in quattro, in multipli da ricomporre nelle galassie e nei buchi neri che sono bui come la notte e luminosi come una cometa. Cage è stato una meteora. Un Big Bang che ha stravolto il contemporaneo non ancora ricomposto.[1]

Da Paolo Fresu. Fare comunità nel segno del jazz

Intervista di Maurizio Torretti, Altraeconomia.it, 31 ottobre 2016

  • Il jazz è libertà espressiva, improvvisazione, sperimentazione, ricerca. Forse la musica più sfuggente del Novecento e quella che si schiude a tutte le contaminazioni.
  • Mi è sempre piaciuto scrivere. Ho iniziato con brevi testi, poesie, prefazioni per libri e cataloghi, articoli e liner notes per i cd degli amici. Credo che scrivere sia una prerogativa dei sardi che si raccontano ancora con la poesia improvvisata e con le quartine in limba. Qualche anno fa ho iniziato ad annotare pensieri ed esperienze personali. Proprio in quel periodo la Feltrinelli mi chiese di scrivere qualcosa e così ho cominciato a lavorare sui miei appunti che poi sono diventati "Musica dentro". È stata una bizzarra e felice concomitanza che mi ha permesso di raccontarmi.
  • La musica è uno straordinario veicolo per crescere e contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Ambiente, sostenibilità e coscienza politica sono alcune delle cose in cui credo profondamente e come musicista mi impegno affinché la musica diventi un tramite per mettere in atto delle buone pratiche.

Note

  1. Citato nell'interno della rivista diaforia n. 8, 10 aprile 2012

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