Gianrico Tedeschi: differenze tra le versioni
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*Il mio talento consiste solo nel sapere recitare. Oggi, con l'aria che tira, lo considero già molto. |
*Il mio talento consiste solo nel sapere recitare. Oggi, con l'aria che tira, lo considero già molto. |
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*Il talento che deve avere l'attore non so ancora bene in che cosa consista. Come per il poeta e il musicista |
*Il talento che deve avere l'attore non so ancora bene in che cosa consista. Come per il poeta e il musicista, anche per l'attore sono indispensabili fortissimamente studio e preparazione. |
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*Il teatro è diventato finalmente un servizio pubblico. |
*Il teatro è diventato finalmente un servizio pubblico. |
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*{{NDR|Sulla versatilità dell'[[attore]]}} In passato si faceva già così. Era la regola della tradizione. L'attore allora veniva chiamato il "promiscuo", poiché sapeva passare con disinvoltura dal vaudeville alla farsa, dalla commedia alla tragedia classica. |
*{{NDR|Sulla versatilità dell'[[attore]]}} In passato si faceva già così. Era la regola della tradizione. L'attore allora veniva chiamato il "promiscuo", poiché sapeva passare con disinvoltura dal vaudeville alla farsa, dalla commedia alla tragedia classica. |
Versione delle 13:11, 6 gen 2018
Gianrico Tedeschi (1920 – vivente), attore italiano.
Da Gianrico Tedeschi "Ho di Visconti il ricordo più intenso"
Intervista di Beppe Mariano, su La Stampa, 13 gennaio 1987.
- Al cinema ho sempre fatto delle prestazioni, diciamo così, di servizio. Mi è mancata la grande occasione.
- [Su Luchino Visconti] Egli esercitava un grande fascino personale. Era un autentico aristocratico sempre alla ricerca della perfezione.
- Ermete Novelli una sera recitava Shakespeare, la sera dopo Scarpetta.
- Il mio talento consiste solo nel sapere recitare. Oggi, con l'aria che tira, lo considero già molto.
- Il talento che deve avere l'attore non so ancora bene in che cosa consista. Come per il poeta e il musicista, anche per l'attore sono indispensabili fortissimamente studio e preparazione.
- Il teatro è diventato finalmente un servizio pubblico.
- [Sulla versatilità dell'attore] In passato si faceva già così. Era la regola della tradizione. L'attore allora veniva chiamato il "promiscuo", poiché sapeva passare con disinvoltura dal vaudeville alla farsa, dalla commedia alla tragedia classica.
- [Su Carla Gravina] Lei ha confermato la regola che vuole l'attore estraniato dai palcoscenici della politica e dunque del potere.
Filmografia
- Gli invasori spaziali (1953)
- Bravissimo (1955)
- Il federale (1961)
- Gli eroi del doppio gioco (1962)
- 8½ (1963)
- Ro.Go.Pa.G. (1963)
- Brancaleone alle crociate (1970)
- È ricca, la sposo e l'ammazzo (1971)
- Il merlo maschio (1971)
Altri progetti
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