Ettore Mo: differenze tra le versioni
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*{{NDR|In riferimento alla vita come giornalista di guerra}} Se tu vai avanti su questo itinerario della [[disperazione]] collettiva, diventa una tua disperazione personale. Io mi sono messo su una strada dalla quale, in qualche modo, non posso più uscire.<ref name="giornalista"> |
*{{NDR|In riferimento alla vita come giornalista di guerra}} Se tu vai avanti su questo itinerario della [[disperazione]] collettiva, diventa una tua disperazione personale. Io mi sono messo su una strada dalla quale, in qualche modo, non posso più uscire.<ref name="giornalista">Citato in Milena Gabanelli, ''Professione Reporter'', 1996, di; in ''Indro Montanelli - Gli anni della televisione 4: Io sono soltanto un giornalista'', a cura di Nevio Casadio, Rai Sat, 2009.</ref> |
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*Come si può riuscire a fermare un uomo disposto ad ammazzarsi?<ref name="macchia"> |
*Come si può riuscire a fermare un uomo disposto ad ammazzarsi?<ref name="macchia">Dall'intervista di Maria Antonietta Trupia, ''[http://www.italialibri.net/interviste/0405-1.html Una camicia macchiata di sangue]'', ''Italialiberi.net'', 28 giugno 2004</ref> |
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*Sarebbe un guaio se l'inviato divenisse una razza in estinzione. L'alternativa è quella di schiacciare un bottone per ottenere tutte le informazioni. Ma è un'illusione quella di poter fare un reportage stando a tavolino, perché non senti l'odore delle cose.<ref name="macchia" /> |
*Sarebbe un guaio se l'inviato divenisse una razza in estinzione. L'alternativa è quella di schiacciare un bottone per ottenere tutte le informazioni. Ma è un'illusione quella di poter fare un reportage stando a tavolino, perché non senti l'odore delle cose.<ref name="macchia" /> |
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*{{NDR|In riferimento al lavoro di giornalista di guerra}} Visto il mestiere che faccio, dovrei finire all'[[inferno]], dove troverei certamente storie particolari da raccontare.<ref> |
*{{NDR|In riferimento al lavoro di giornalista di guerra}} Visto il mestiere che faccio, dovrei finire all'[[inferno]], dove troverei certamente storie particolari da raccontare.<ref>Dall'intervista di Antonio Gregolin, ''[http://www.storiecredibili.it/2012/11/mo-ottantanni-da-inviato/ Mo: Ottant'anni da inviato speciale]'', ''Storie Credibili.it'', 2012</ref> |
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*Non c'è niente di più di una [[guerra]] per raccontare il dolore e la crudeltà del genere umano. Nella guerra succede davvero di tutto, tutta la natura umana si rivela. Buona o cattiva che sia.<ref name="reportage"> |
*Non c'è niente di più di una [[guerra]] per raccontare il dolore e la crudeltà del genere umano. Nella guerra succede davvero di tutto, tutta la natura umana si rivela. Buona o cattiva che sia.<ref name="reportage">Dall'intervista di Luigi Baldelli, ''Il Reportage'', n. 24, 1º dicembre 2015</ref> |
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*Un [[giornalista]] deve essere prima di tutto un cronista, assolutamente un cronista.<ref name="reportage" /> |
*Un [[giornalista]] deve essere prima di tutto un cronista, assolutamente un cronista.<ref name="reportage" /> |
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Versione delle 01:35, 8 gen 2018
Ettore Mo (1932 - vivente), giornalista italiano.
Citazioni di Ettore Mo
Citazioni in ordine temporale.
- [In riferimento alla vita come giornalista di guerra] Se tu vai avanti su questo itinerario della disperazione collettiva, diventa una tua disperazione personale. Io mi sono messo su una strada dalla quale, in qualche modo, non posso più uscire.[1]
- Come si può riuscire a fermare un uomo disposto ad ammazzarsi?[2]
- Sarebbe un guaio se l'inviato divenisse una razza in estinzione. L'alternativa è quella di schiacciare un bottone per ottenere tutte le informazioni. Ma è un'illusione quella di poter fare un reportage stando a tavolino, perché non senti l'odore delle cose.[2]
- [In riferimento al lavoro di giornalista di guerra] Visto il mestiere che faccio, dovrei finire all'inferno, dove troverei certamente storie particolari da raccontare.[3]
- Non c'è niente di più di una guerra per raccontare il dolore e la crudeltà del genere umano. Nella guerra succede davvero di tutto, tutta la natura umana si rivela. Buona o cattiva che sia.[4]
- Un giornalista deve essere prima di tutto un cronista, assolutamente un cronista.[4]
Note
- ↑ Citato in Milena Gabanelli, Professione Reporter, 1996, di; in Indro Montanelli - Gli anni della televisione 4: Io sono soltanto un giornalista, a cura di Nevio Casadio, Rai Sat, 2009.
- ↑ a b Dall'intervista di Maria Antonietta Trupia, Una camicia macchiata di sangue, Italialiberi.net, 28 giugno 2004
- ↑ Dall'intervista di Antonio Gregolin, Mo: Ottant'anni da inviato speciale, Storie Credibili.it, 2012
- ↑ a b Dall'intervista di Luigi Baldelli, Il Reportage, n. 24, 1º dicembre 2015