Attore: differenze tra le versioni

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*In Europa un attore è un artista. Ad Hollywood, se non lavora è un nullatenente. ([[Anthony Quinn]])
*In Europa un attore è un artista. Ad Hollywood, se non lavora è un nullatenente. ([[Anthony Quinn]])
*{{NDR|Sulla versatilità dell'attore}} In passato si faceva già così. Era la regola della tradizione. L'attore allora veniva chiamato il "promiscuo", poiché sapeva passare con disinvoltura dal vaudeville alla farsa, dalla commedia alla tragedia classica. ([[Gianrico Tedeschi]])
*{{NDR|Sulla versatilità dell'attore}} In passato si faceva già così. Era la regola della tradizione. L'attore allora veniva chiamato il "promiscuo", poiché sapeva passare con disinvoltura dal vaudeville alla farsa, dalla commedia alla tragedia classica. ([[Gianrico Tedeschi]])
*L'attore è il re del set. Se questo è il suo modo per concentrarsi, tu lo devi rispettare. Se vuole camminare sulle mani, tu lo aiuti a camminare sulle mani. Perché lui è l'attore e tu sei il suo schiavo. (''[[Boris (terza stagione)|Boris]]'')
*L'attore è il re del set. Se questo è il suo modo per concentrarsi, tu lo devi rispettare. Se vuole camminare sulle mani, tu lo aiuti a camminare sulle mani. Perché lui è l'attore e tu sei il suo schiavo. ([[Arianna Dell'Arti]], ''[[Boris (terza stagione)|Boris]]'')
*L'attore non deve diventare il personaggio: il suo compito è fingere. ([[Gastone Moschin]])
*L'attore non deve diventare il personaggio: il suo compito è fingere. ([[Gastone Moschin]])
*L'attore non è come un dio, ma piuttosto un contro-dio. Dio e l'attore si contrappongono per la lettura del tempo. Cioè che gli uomini colgono come passato e futuro, il dio lo vive nel suo eterno presente. ([[Gilles Deleuze]])
*L'attore non è come un dio, ma piuttosto un contro-dio. Dio e l'attore si contrappongono per la lettura del tempo. Cioè che gli uomini colgono come passato e futuro, il dio lo vive nel suo eterno presente. ([[Gilles Deleuze]])

Versione delle 23:51, 10 gen 2018

The actor Henry Samary (H. de Toulouse-Lautrec, 1889)

Citazioni sull'attore.

  • Al contrario il presente dell'attore è il più istantaneo, il più stretto. L'attore rappresenta, ma ciò che egli rappresenta è sempre ancora futuro e già passato, mentre la sua rappresentazione è impassibile e si divide, si sdoppia, senza rompersi, senza agire, né patire. Il paradosso del commediante allora si fonda sull'istante in cui deve contemporaneamente anticipare, ritardare, sperare e ricordare. (Gilles Deleuze)
  • Al leggio bisogna essere molto concentrati, i riflessi pronti sono fondamentali per ottenere il risultato presto e bene. Il doppiaggio permette all'attore di avere dimestichezza con i copioni, con la lettura e la comprensione delle scene. Ho notato che gli attori che fanno il doppiaggio, riescono a dare subito un senso alle battute di un testo teatrale, durante le prove di lettura. (Francesco Pannofino)
  • Attore (s.m.). Venditore di emozioni già confezionate, che ci disprezza a causa dei nobili sentimenti di cui quotidianamente si nutre e che noi disprezziamo per la natura malsana della sua dieta. (Ambrose Bierce)
  • Capire il completo significato della vita è compito dell'attore; interpretarla il suo problema; ed esprimerla la sua missione. Essere un attore è la cosa più solitaria del mondo. Sei completamente da solo con la tua concentrazione e con la tua immaginazione, e quello è tutto ciò che hai. Essere un buon attore non è facile. Essere un uomo è ancora più difficile. Voglio essere entrambi prima di morire. (James Dean)
  • C'è una parte di me che detesta il lavoro di attore. Mi spiego: un pittore, uno scultore, un fotografo, possono anche non vendere, ma nessuno può impedire loro di produrre la loro arte. Un attore no: ha sempre bisogno di qualcuno che ti dica di sì. Qualcuno che si degni di darti un'opportunità, e questo mi secca. Esiste una vulnerabilità intrinseca nel lavoro dell'attore. Il Santo Graal per ogni attore in ogni parte del mondo è semplicemente avere un buon grado di autonomia. Ed io sono abbastanza fortunato da averlo, attualmente. Bene o mali ho il controllo del mio destino creativo. (Edward Norton)
  • C'era un attore che aveva cento paia di scarpe, tante gliene avevano tirate. (L'imperatore di Capri)
  • Chiedereste ad ogni Attore che interpreta Mercuzio come mai ad un certo punto il personaggio muore? Bisognerebbe riesumare Shakespeare ed entrare nella sua testa per avere la verità assoluta (e non è un caso che io parli di Mercuzio). Questo per dire che l'Attore può dare delle risposte fino ad un certo punto (cioè in relazione ad una linea narrativa precostituita e che riguarda la relazione del personaggio con la storia e gli altri personaggi), specialmente se come me cerca sempre di fare bene e più che bene il proprio lavoro e rispetta la scrittura, gli autori e gli sceneggiatori che fanno questo mestiere con dedizione. (Marco Palvetti)
  • Ci vuole una certa dose di bestialità per essere un grande attore. (Gesualdo Bufalino)
  • Credo che fare l'attore sia un mestiere più femminile: bisogna accettare l'autorità di un'altra persona e abbandonarsi totalmente a questa; sinceramente, noi donne siamo più abituate a questo tipo di rapporti. Per un attore è più difficile accettare questa relazione, e soprattutto se dietro la macchina da presa c'è una donna. (Anne Parillaud)
  • È mia opinione che, storicamente, l'attore possa aver preceduto il fuoco, la ruota, l'ascia, la mazza — ogni importante manifestazione della creatività umana, davvero — tranne forse l'omicidio e il far baccano. (Joseph L. Mankiewicz)
  • Essere attore vuol dire essere schiavo: non riposare, non avere giorni festivi, non avere figli, non avere affetti, non avere cuore. Fino alla morte! Il fatto più deplorevole e la miseria straziante del commediante, che non vive se non per gli altri. (Aristizza Romanescu)
  • Fare l'attore non mi ha mai interessato: è un mestiere esecrabile. (Giorgio Albertazzi)
  • Gli attori hanno il privilegio di regalare sogni e amore a persone che non conoscono, che non hanno mai incontrato, ma la vita è un film molto più grande di uno spettacolo cinematografico. (Nicole Kidman)
  • Gli attori sono sempre alla ricerca di lavori interessanti, a prescindere da dove arrivino le proposte, dal cinema indipendente o dalle major. (Steve Buscemi)
  • Il doppiatore è un nobilissimo mestiere ma quello di attore è molto più stimolante perché il personaggio che interpreti nasce con te, lo vedi crescere scena dopo scena, lo fai tuo e ti immedesimi nella parte fino in fondo. (Francesco Pannofino)
  • Il lavoro dell'Attore funziona così (almeno per me!): tra le mani hai una scrittura, una sceneggiatura, un copione e tu cerchi di sublimare questo materiale e di dar vita a quel mondo, a quella storia. (Marco Palvetti)
  • Il talento che deve avere l'attore non so ancora bene in che cosa consista. Come per il poeta e il musicista, anche per l'attore sono indispensabili fortissimamente studio e preparazione. (Gianrico Tedeschi)
  • In Europa un attore è un artista. Ad Hollywood, se non lavora è un nullatenente. (Anthony Quinn)
  • [Sulla versatilità dell'attore] In passato si faceva già così. Era la regola della tradizione. L'attore allora veniva chiamato il "promiscuo", poiché sapeva passare con disinvoltura dal vaudeville alla farsa, dalla commedia alla tragedia classica. (Gianrico Tedeschi)
  • L'attore è il re del set. Se questo è il suo modo per concentrarsi, tu lo devi rispettare. Se vuole camminare sulle mani, tu lo aiuti a camminare sulle mani. Perché lui è l'attore e tu sei il suo schiavo. (Arianna Dell'Arti, Boris)
  • L'attore non deve diventare il personaggio: il suo compito è fingere. (Gastone Moschin)
  • L'attore non è come un dio, ma piuttosto un contro-dio. Dio e l'attore si contrappongono per la lettura del tempo. Cioè che gli uomini colgono come passato e futuro, il dio lo vive nel suo eterno presente. (Gilles Deleuze)
  • L'attore non recita le parole ma i sentimenti, ché la parte è fatta non di parole ma del sottofondo affettivo: è quella la parte nascosta da scoprire dell'attore. (Kostantin Sergeevic Stanislavskij)
  • La caratteristica essenziale del grande attore è che egli si piace mentre recita. (Charlie Chaplin)
  • Lavorare con gli attori è come con gli amici, con ciascuno il rapporto è differente. Certi vogliono che si razionalizzi il loro ruolo, altri, al contrario, resistono a questo genere di cose. [...] Bisogna avere molto tatto con gli attori. Se hai una concezione troppo rigida del ruolo prima che l'attore dica la sua, vai talmente contro la sua natura che puoi distruggere il film. [...] Con gli attori è anche una questione di fortuna. Non si può sapere come reagiranno al personaggio loro affidato. A volte non scatta la scintilla con il grande attore e capita invece che uno di minor statura sbocci di colpo. (Karel Reisz)
  • Lo sguardo accattone dell'attore che in tutte le circostanze, anche nelle più gravi, si volge intorno per assicurarsi che lo si guarda e che lo si è riconosciuto. (Jules Renard)
  • Mia madre diceva che per fare l'attore ci voleva studio. E tanta passione. Invece no. Uno va là e lo fa. (Claudio Amendola)
  • Non è l'attore che piace, ma la parte. (John Wilmot)
  • Ogni attore ha una cosa che lo fa andare avanti. Io ho la musica: ogni mattina dà il via alla mia giornata. (Nicole Kidman)
  • "Recita come un cane." Ma tutti i cani che ho visto recitare erano bravissimi. (Roberto Gervaso)
  • Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia. (Vittorio Gassman)
  • Se dovessi scegliere tra un attore che "sente" il suo ruolo e un attore che lo "capisce" prenderei sempre il secondo. L'ideale, naturalmente, è una combinazione dei due. L'attore che pensa e che può controllare le sue emozioni è un grande attore, ma l'attore che gioca sulle sue emozioni e non pensa è troppo diffuso nella nostra epoca. Tutti quegli attori che vi dicono: «Lasciatemelo dire a modo mio» e che disprezzano il dialogo a scapito della pretesa improvvisazione: non è soltanto un'assurdità, è anche un'oscenità. (Joseph L. Mankiewicz)
  • Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spettatore. (Jean Cocteau)
  • Tutti gli uomini sono dei grandi attori, tranne alcuni attori. (René Ferretti, Boris)
  • Un attore deve prendere il divino dal fondo di se stesso. Se lo ha, si lasci pure possedere. (Valentina Cortese)
  • Un attore deve saper fare tutto, perché nella sua carriera potrebbe interpretare qualunque ruolo, secondo la regola fondamentale per cui più si fa meglio si riesce. (Jean Reno)
  • Un attore è come un atleta, dev'essere in forma. (Rachel Weisz)

Voci correlate

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