Le straordinarie avventure di Pinocchio

Le straordinarie avventure di Pinocchio

Titolo originale	The Adventures of Pinocchio
Lingua originale	Inglese
Paese	Stati Uniti d'America, Regno Unito, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Italia
Anno	1996
Genere	Fantastico
Regia	Steve Barron
Soggetto	Carlo Collodi (romanzo)
Sceneggiatura	Sherry Mills, Steve Barron, Tom Benedek, Barry Berman
Produttore	Heinz Bibo, Samuel Hadida, Raju Patel, Jeffrey M. Sneller
Interpreti e personaggi
Jonathan Taylor Thomas: Pinocchio Martin Landau: Geppetto Udo Kier: Mangiafuoco Lorenzini Geneviève Bujold: Leona/Fata Turchina Dawn French: Pasticciera Corey Carrier: Lucignolo Bebe Neuwirth: Felinetta Rob Schneider: Volpo David Doyle: Pepe, il Grillo Parlante John Sessions: Maestro
Doppiatori italiani
Ilaria Stagni: Pinocchio Christian Iansante: Maestro

Le straordinarie avventure di Pinocchio, film del 1996, regia di Steve Barron.

Incipit

Pepe: Tanto tempo fa, in una terra lontana lontana [la Toscana], un falegname andò segretamente nella foresta. Il suo nome era Geppetto, era timido, quieto e molto innamorato.
Geppetto: Scolpisco questo cuore per te, mia cara Leona, in questo bosco, assieme alle mie speranze e il mio grande amore. Per sempre tuo, Geppetto.
Pepe: Ma il destino colpisce sempre in modo sorprendente.

Frasi

• Scusate, arrivo io! (Pinocchio)
• I miracoli non crescono sugli alberi! Crescono nel cuore. (Pepe)
• Non è una bugia: quando mento il mio naso si allunga. (Pinocchio)
• Dimmi, schiacci sempre qualcuno che hai appena conosciuto? (Pepe)
• Non ci possiamo tutti chiamare Pinocchio. (Pepe)
• Leona per favore non parlarmi del legno, conosco il bosco da quando io e mio fratello Enzo, pace all'anima sua, ci andavano da piccoli. (Geppetto)
• In questo caso, ti dico che non avresti dovuto sposare mio fratello, perché avresti dovuto sposare me! Il giorno che scolpì i nostri nomi su quell'albero, fu il giorno che accettasti la sua proposta di matrimonio. (Geppetto)
• Pagarvi? Uccidervi dovrei, se non mi riportate quella marionetta! (Lorenzini)
• Scusate, non avete una bancarella da derubare? (Geppetto) [a Volpo e Felinetta]
• Meow. (Felinetta)

Dialoghi

• [A scuola]
  Professore: Che cosa sta succedendo nella mia classe?
  Prefetto: Quello nuovo ha dato un pugno a Lucignolo, professore.
  Professore: È vero?
  Pinocchio: Uh... no. [il naso cresce]
  Saleo: Ehi, Come hai fatto?
  Professore: Silenzio! Tu non mentiresti mai me, per caso, vero?
  Pinocchio: Uh ... uh ... no. [il suo naso si allunga]
  Professore: Sembra, che ci sono due tipi di bugiardi. Quelli con le gambe corte, e quelli con il lungo naso. Quindi, ti darò un'ultima possibilità per riscattarti: Se non hai dato un pugno a Lucignolo, come ha fatto a finire sul pavimento?
  Pinocchio: Nessuno ha picchiato Lucignolo ... Lucignolo... se è dato un pugno da solo. [il naso cresce sempre più] Uh, voglio dire, un – un uomo – è salito – attraverso la finestra e ha picchiato Lucignolo, Lucignolo ha cercato di dargli un pugno ma – l'ha mancato ed è caduto sul pavimento! [il naso colpisce il gesso della lavagna, la classe ride]
  Professore: Silenzio! Silenzio!!! [il gesso fa starnutire Pinocchio, la segatura scorre per tutto il naso e il Professore si accorge di avere la punta del naso di Pinocchio davanti a lui] No... dai... [a Perfetto] Un fazzoletto ... veloce![il ragazzo non fa in tempo. Risate] Se c'è una cosa che non tollero nella mia classe, è un bugiardo. Ora fuori!
  Pinocchio [cammina mestamente fuori dalla classe, ma non può a causa del suo naso, così decide di dire la verità]: Sono io quello che ha dato un pugno Lucignolo. Mi dispiace. [il suo naso si restringe]
  Professore: Fuori!
  Pinocchio: Ed è colpa se Lucignolo è finito sul pavimento.
  Professore: Fuori, Fuori! Fuorii ho detto!
  Pinocchio [il suo naso ora di nuovo normale]: Ma volevo stare con voi. [esce]
  Professore: Ora la classe mi dirà ciò che abbiamo imparato oggi.
• [Giocando a palla con un bambino, Pinocchio riprende la palla caduta giù per la via incontrando Volpo e Felinetta che gli prendono la palla]
  Felinetta: Ciaooo ...
  Pinocchio: Ciaooo ....
  Felinetta: Ooh, ma senti che piccola ed affascinante voce che ha. Posso? [Da un colpetto al capo di Pinocchio, fa un tonfo vuoto] Ooh ... vuota come una testa di legno. Ooh, guarda come muove le braccia senza problemi. [Geppetto arriva]
  Geppetto: Oh, Pinocchio, non farlo mai più. Er, scusate ma voi due non avete una bancarella da derubare?
  Volpo: E cosa abbiamo fatto prima? [Felinetta lo guarda male]
  Geppetto: Andiamo Pinocchio. Io non voglio che tu parli con loro.
  Felinetta: Oh, ma Geppetto caro, stavamo solo giocando con lui.
  Geppetto: Giocherà con i suoi simili, grazie.
  Felinetta: Ho sentito bene? "I suoi simili"?
  Geppetto: Andiamo figliolo. Non farlo mai più.
  Volpo: [confuso] Io non capisco ... è un ragazzo o una marionetta?
  Felinetta: E 'un fantoccio, testa di rapa. Può valere una fortuna ... e so esattamente a chi interesserà. [ridono]
  Padre: Non ti preoccupare, figlio! Dimmi chi ti ha rubato la palla. [Felinetta, che teneva la palla, la passa a Volpo e scappa. Volpo si trova davanti il grande e grosso padre del bambino che lo indica] Rubi la palla di mio figlio, eh??
  Volpo: Ma veramente... [Il padre sgancia un destro]

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