Guerra di liberazione bengalese: differenze tra le versioni

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===[[Benazir Bhutto]]===
===[[Benazir Bhutto]]===
*Anziché collaborare con mio padre e i rappresentanti dell Pakistan Occidentale all'elaborazione di una nuova costituzione accettabile per le due parti del paese, [[Sheikh Mujibur Rahman|Mujib]] diede l'avvio a un movimento indipendentista per separare il Pakistan Orientale, o Bengala Orientale, dalla federazione occidentale. Più volte mio padre si appellò a Mujib perché mantenesse unito il Pakistan e collaborasse con lui per estromettere il regime militare di Yahya. Invece di dar prova di flessibilità e di riconoscere quella che era una necessità politica, Mujib dimostrò un'ostinazione di cui ancora oggi non capisco la logica. I ribelli del Bengala Orientale risposero al suo appello all'indipendenza impadronendosi degli aeroporti; i cittadini bengalesi rifiutarono di pagare le tasse, i dipendenti bengalesi del governo centrale entrarono in sciopero. In marzo, la guerra civile era ormai imminente.
*Anziché collaborare con mio padre e i rappresentanti del Pakistan Occidentale all'elaborazione di una nuova costituzione accettabile per le due parti del paese, [[Sheikh Mujibur Rahman|Mujib]] diede l'avvio a un movimento indipendentista per separare il Pakistan Orientale, o Bengala Orientale, dalla federazione occidentale. Più volte mio padre si appellò a Mujib perché mantenesse unito il Pakistan e collaborasse con lui per estromettere il regime militare di Yahya. Invece di dar prova di flessibilità e di riconoscere quella che era una necessità politica, Mujib dimostrò un'ostinazione di cui ancora oggi non capisco la logica. I ribelli del Bengala Orientale risposero al suo appello all'indipendenza impadronendosi degli aeroporti; i cittadini bengalesi rifiutarono di pagare le tasse, i dipendenti bengalesi del governo centrale entrarono in sciopero. In marzo, la guerra civile era ormai imminente.
*Il paese unito che [[Mohammad Ali Jinnah|Mohammed Ali Jinnah]] aveva fondato nel 1947 dopo la spartizione dell'India era morto con la nascita del Bangladesh.
*Il paese unito che [[Mohammad Ali Jinnah|Mohammed Ali Jinnah]] aveva fondato nel 1947 dopo la spartizione dell'India era morto con la nascita del Bangladesh.
*La perdita del Bangladesh fu un colpo terribile per il Pakistan. La comune religione islamica, che pensavamo potesse trascendere milleseicento chilometri di India esistenti tra Pakistan Orientale e Occidentale, non bastò a tenerci uniti. La fiducia nella nostra sopravvivenza come nazione era incrinata, i legami tra le quattro province del Pakistan occidentale sembravano sul punto di spezzarsi. Il morale non era mai stato più basso, anche a causa dell'effettiva resa del Pakistan all'India.
*La perdita del Bangladesh fu un colpo terribile per il Pakistan. La comune religione islamica, che pensavamo potesse trascendere milleseicento chilometri di India esistenti tra Pakistan Orientale e Occidentale, non bastò a tenerci uniti. La fiducia nella nostra sopravvivenza come nazione era incrinata, i legami tra le quattro province del Pakistan occidentale sembravano sul punto di spezzarsi. Il morale non era mai stato più basso, anche a causa dell'effettiva resa del Pakistan all'India.

Versione delle 09:00, 19 feb 2018

Citazioni sulla guerra di liberazione bengalese.

  • Avete le benedizioni e il sostegno di Allah onnipotente. I vostri cuori stanno palpitando con l'amore del Santo Profeta. Il nemico ha ancora una volta sfidato il nostro amor proprio. Per la vostra sopravvivenza e il vostro onore, alzatevi come un solo uomo e affrontate il nemico come un'inespugnabile roccaforte. La vostra è la causa della verità e della giustizia. (Yahya Khan)

Benazir Bhutto

  • Anziché collaborare con mio padre e i rappresentanti del Pakistan Occidentale all'elaborazione di una nuova costituzione accettabile per le due parti del paese, Mujib diede l'avvio a un movimento indipendentista per separare il Pakistan Orientale, o Bengala Orientale, dalla federazione occidentale. Più volte mio padre si appellò a Mujib perché mantenesse unito il Pakistan e collaborasse con lui per estromettere il regime militare di Yahya. Invece di dar prova di flessibilità e di riconoscere quella che era una necessità politica, Mujib dimostrò un'ostinazione di cui ancora oggi non capisco la logica. I ribelli del Bengala Orientale risposero al suo appello all'indipendenza impadronendosi degli aeroporti; i cittadini bengalesi rifiutarono di pagare le tasse, i dipendenti bengalesi del governo centrale entrarono in sciopero. In marzo, la guerra civile era ormai imminente.
  • Il paese unito che Mohammed Ali Jinnah aveva fondato nel 1947 dopo la spartizione dell'India era morto con la nascita del Bangladesh.
  • La perdita del Bangladesh fu un colpo terribile per il Pakistan. La comune religione islamica, che pensavamo potesse trascendere milleseicento chilometri di India esistenti tra Pakistan Orientale e Occidentale, non bastò a tenerci uniti. La fiducia nella nostra sopravvivenza come nazione era incrinata, i legami tra le quattro province del Pakistan occidentale sembravano sul punto di spezzarsi. Il morale non era mai stato più basso, anche a causa dell'effettiva resa del Pakistan all'India.
  • La popolosa provincia del Pakistan Orientale veniva trattata sostanzialmente come una colonia dalla minoranza occidentale. Con gli introiti di più di trentun miliardi di rupie ricavati dalle esportazioni del Pakistan Orientale, la minoranza occidentale aveva costruito strade, scuole, università e ospedali per sé, ma aveva sviluppato pochissimo l'altra provincia. L'esercito, che nel nostro paese poverissimo era il maggior datore di lavoro, attingeva dal Pakistan Occidentale il novanta per cento dei suoi effettivi. L'ottanta per cento dei posti statali era occupato da gente delle province occidentali. Il governo centrale aveva addirittura proclamato lingua ufficiale l'urdu, che nel Pakistan Orientale pochissimi comprendevano, e in questo modo aveva ulteriormente svantaggiato i bengalesi nella competizione per i posti statali e l'insegnamento. Non era affatto strano che si sentissero sfruttati ed esclusi.
  • Saccheggi, stupri, sequestri di persona, assassini. Quando ero arrivata a Harvard nessuno si curava del Pakistan; ora tutti erano interessati. La posizione di condanna verso il mio paese era universale. All'inizio mi rifiutai di credere alle cronache pubblicate dalla stampa occidentale sulle atrocità commesse dal nostro esercito in quello che i ribelli del Bengala Orientale chiavano Bangladesh. Secondo i giornali governativi pakistani, che i miei genitori mi inviavano ogni settimana, la breve rivolta era stata domata. Allora, perché quelle notizie sull'incendio di Dacca, i plotoni d'esecuzione mandati nell'università a massacrare studenti, professori, poeti, romanzieri, medici e avvocati? Scuotevo la testa, incredula. Si diceva che migliaia di persone cercavano di fuggire e venivano bombardate con gli aerei pakistani... anzi, le vittime erano così numerose che i cadaveri venivano usati per erigere blocchi stradali.

Zulfiqar Ali Bhutto

  • La signora Gandhi può vantarsi a ragione d'aver vinto una guerra ma, se l'ha vinta, deve ringraziare anzitutto Yahya Khan e la sua banda di analfabeti psicopatici.
  • Ma come osano screditarmi con un episodio così barbaro e stupido? L'intera faccenda fu condotta in modo così stupido. Lasciarono che tutti i capi scappassero in India e poi se la presero coi disgraziati che non contavano nulla. Solo Mujibur fu arrestato. Siamo logici: io avrei fatto la cosa con più intelligenza, maggior senso scientifico, minore brutalità. Gas lacrimogeni, pallottole di gomma, e i capi li avrei presi tutti. Oh, solo un disgustoso ubriacone come l'ex presidente Yahya Khan poteva macchiarsi di un lavoro fatto così male e sanguinosamente.
  • Sì, vi sono circostanze in cui una repressione sanguinosa è giustificabile e giustificata. Dalla repressione dei secessionisti, in marzo, dipendeva l'unità del Pakistan. Ma condurla con tanta brutalità sul popolo anziché sui responsabili non era necessario.

Sheikh Mujibur Rahman

  • Avendo imparato a fondo la lezione del sacrificio, profonderemo ancora altro sangue. Se Dio vuole, libereremo il popolo di questa terra. La lotta ormai è una lotta per l'emancipazione. La lotta, questa volta, è una lotta per l'indipendenza. Joi Bangla!
  • Che male abbiamo commesso? In seguito alle elezioni, il popolo del Bangladesh conferì a me e alla lega Awami la totalità del suo appoggio elettorale. Ci aspettavamo che il parlamento si sarebbe riunito, che avremmo elaborato la nostra costituzione, che avremmo fatto progredire questa terra, che il popolo di questo paese avrebbe conseguito la sua libertà economica, politica e culturale. Ma è motivo di dolore il fatto che oggi siamo costretti a dire con tristezza assoluta che la storia degli ultimi ventitré anni è stata la storia d'una persecuzione del popolo del Bengala, una storia del sangue versato dal popolo del Bengala. Questa storia degli ultimi ventitré anni è stata una storia delle urla di agonia di uomini e donne.
  • Signor Yahya Khan, lei è il presidente del Pakistan. Venga, sia testimone del modo disumano in cui il popolo del mio Bengala viene massacrato, del modo in cui le madri della mia terra vengono private dei loro figli.

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