Tiziano Vecellio: differenze tra le versioni

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*Nessun altro grande artista si appropriò di tanto facendo così poche concessioni; nessun altro grande artista fu tanto flessibile pur restando completamente sé stesso. ([[Erwin Panofsky]])
*Nessun altro grande artista si appropriò di tanto facendo così poche concessioni; nessun altro grande artista fu tanto flessibile pur restando completamente sé stesso. ([[Erwin Panofsky]])
*Perché Tiziano e i [pittori] veneziani dovrebbero essere citati in una dissertazione sull'arte? Tali idioti non sono artisti. ([[William Blake]])
*Perché Tiziano e i [pittori] veneziani dovrebbero essere citati in una dissertazione sull'arte? Tali idioti non sono artisti. ([[William Blake]])
*Più incantato ancora rimasi di fronte a un quadro di [[Tiziano]]<ref>''La Madonna di San Niccolò dei Frari'', precedentemente al Quirinale oggi alla Pinacoteca Vaticana.</ref>. Esso supera in splendore quanti ne ho finora veduti. Se ciò dipenda dalla mia più affinata sensibilità, o se davvero esso sia il più bello, non saprei dire di certo. Un'immensa pianeta, tutta rigida di ricami o meglio di ornamenti dorati a sbalzo, avvolge un'imponente figura di vescovo. Col massiccio pastorale nella mano sinistra egli mira estatico il cielo, mentre con la destra regge un libro dal quale sembra essergli testé giunto un segno divino. Dietro di lui una bella giovane, con un ramo di palma in mano, getta sul libro aperto uno sguardo di amabile attenzione. Sulla destra un vecchio dall'aria pensosa, vicino al libro, non sembra prestargli alcun interesse; tiene in mano una chiave, nell'atteggiamento di chi
confida di trovare l'accesso da solo. Dirimpetto a questo gruppo un'armoniosa figura nuda di adolescente, incatenato e trafitto da frecce, guarda innanzi in atto umilmente sommesso; nel mezzo, due frati recanti una croce e un giglio si volgono devotamente verso i celesti personaggi. Dischiusa è infatti la sommità della parete semicircolare che fa da sfondo all'intero gruppo, e lassù, in gloria suprema, una Madre partecipe si china verso il basso. In grembo a lei, il vispo e allegro Bambino protende con ilare gesto una
ghirlanda; si direbbe anzi che voglia gettarla giù. Sui due lati si librano angeli con una scorta di ghirlande. Più in alto di tutti, infine, sovrastando un triplice cerchio luminoso, domina la divina colomba, punto centrale e chiave di volta insieme. <br>
Viene spontaneo pensare: a fondamento di tale visione dev'esserci qualcosa di sacro, di tramandato da tempi antichi, per cui si sian potuti riunire in un sol gruppo, con tanta arte tanta forza di significato, personaggi così differenti ed eterogenei. Non ci chiediamo come o perché, solo constatiamo il fatto che ammiriamo l’eccellenza dell’arte. ([[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Tiziano è uno di quelli che più si avvicinano all'ingegno dell'antico [...]. Coloro che in Tiziano non vedono che il maggiore dei coloristi sono in grande errore: lo è effettivamente, ma al contempo è il primo dei disegnatori. ([[Eugène Delacroix]])
*Tiziano è uno di quelli che più si avvicinano all'ingegno dell'antico [...]. Coloro che in Tiziano non vedono che il maggiore dei coloristi sono in grande errore: lo è effettivamente, ma al contempo è il primo dei disegnatori. ([[Eugène Delacroix]])
*Tiziano, ecco un uomo fatto per essere apprezzato da chi diventa vecchio [...]. Le qualità del pittore sono portate in lui al punto più alto: ciò che fa è fatto: gli occhi guardano e sono animati dal fuoco della vita. La vita e la ragione sono ovunque. ([[Eugène Delacroix]])
*Tiziano, ecco un uomo fatto per essere apprezzato da chi diventa vecchio [...]. Le qualità del pittore sono portate in lui al punto più alto: ciò che fa è fatto: gli occhi guardano e sono animati dal fuoco della vita. La vita e la ragione sono ovunque. ([[Eugène Delacroix]])

Versione delle 13:59, 27 feb 2018

Tiziano Vecellio (1490 ca. – 1576), pittore italiano.

Citazioni su Tiziano

  • A nostro avviso Tiziano è il solo artista completamente "sano" che sia esistito dopo l'antichità. Egli possiede la serenità possente e forte di Fidia; in lui, nulla di morboso, nulla di tormentato, nulla d'inquieto: la malattia moderna non l'ha sfiorato. È bello, robusto e sereno come un artista pagano dei tempi migliori. (Théophile Gautier)
  • Nessun altro grande artista si appropriò di tanto facendo così poche concessioni; nessun altro grande artista fu tanto flessibile pur restando completamente sé stesso. (Erwin Panofsky)
  • Perché Tiziano e i [pittori] veneziani dovrebbero essere citati in una dissertazione sull'arte? Tali idioti non sono artisti. (William Blake)
  • Più incantato ancora rimasi di fronte a un quadro di Tiziano[1]. Esso supera in splendore quanti ne ho finora veduti. Se ciò dipenda dalla mia più affinata sensibilità, o se davvero esso sia il più bello, non saprei dire di certo. Un'immensa pianeta, tutta rigida di ricami o meglio di ornamenti dorati a sbalzo, avvolge un'imponente figura di vescovo. Col massiccio pastorale nella mano sinistra egli mira estatico il cielo, mentre con la destra regge un libro dal quale sembra essergli testé giunto un segno divino. Dietro di lui una bella giovane, con un ramo di palma in mano, getta sul libro aperto uno sguardo di amabile attenzione. Sulla destra un vecchio dall'aria pensosa, vicino al libro, non sembra prestargli alcun interesse; tiene in mano una chiave, nell'atteggiamento di chi

confida di trovare l'accesso da solo. Dirimpetto a questo gruppo un'armoniosa figura nuda di adolescente, incatenato e trafitto da frecce, guarda innanzi in atto umilmente sommesso; nel mezzo, due frati recanti una croce e un giglio si volgono devotamente verso i celesti personaggi. Dischiusa è infatti la sommità della parete semicircolare che fa da sfondo all'intero gruppo, e lassù, in gloria suprema, una Madre partecipe si china verso il basso. In grembo a lei, il vispo e allegro Bambino protende con ilare gesto una ghirlanda; si direbbe anzi che voglia gettarla giù. Sui due lati si librano angeli con una scorta di ghirlande. Più in alto di tutti, infine, sovrastando un triplice cerchio luminoso, domina la divina colomba, punto centrale e chiave di volta insieme.
Viene spontaneo pensare: a fondamento di tale visione dev'esserci qualcosa di sacro, di tramandato da tempi antichi, per cui si sian potuti riunire in un sol gruppo, con tanta arte tanta forza di significato, personaggi così differenti ed eterogenei. Non ci chiediamo come o perché, solo constatiamo il fatto che ammiriamo l’eccellenza dell’arte. (Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia)

  • Tiziano è uno di quelli che più si avvicinano all'ingegno dell'antico [...]. Coloro che in Tiziano non vedono che il maggiore dei coloristi sono in grande errore: lo è effettivamente, ma al contempo è il primo dei disegnatori. (Eugène Delacroix)
  • Tiziano, ecco un uomo fatto per essere apprezzato da chi diventa vecchio [...]. Le qualità del pittore sono portate in lui al punto più alto: ciò che fa è fatto: gli occhi guardano e sono animati dal fuoco della vita. La vita e la ragione sono ovunque. (Eugène Delacroix)
  • Tiziano veramente è stato il più eccellente di quanti hanno dipinto: poiché i suoi pennelli sempre partorivano espressioni di vita. (Marco Boschini)

Altri progetti

  1. La Madonna di San Niccolò dei Frari, precedentemente al Quirinale oggi alla Pinacoteca Vaticana.