Alba: differenze tra le versioni

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*Dobbiamo imparare a risvegliarci e a mantenerci desti, non con aiuti meccanici ma con una infinita speranza nell'alba, che non ci abbandona neppure nel sonno più profondo. ([[Henry David Thoreau]])
*Dobbiamo imparare a risvegliarci e a mantenerci desti, non con aiuti meccanici ma con una infinita speranza nell'alba, che non ci abbandona neppure nel sonno più profondo. ([[Henry David Thoreau]])
*''È questa l'ora che pare possibile | ogni speranza umana, e il nostro esilio | d'una segreta melodìa s'indora.'' ([[Carlo Martini (critico letterario)|Carlo Martini]])
*''È questa l'ora che pare possibile | ogni speranza umana, e il nostro esilio | d'una segreta melodìa s'indora.'' ([[Carlo Martini (critico letterario)|Carlo Martini]])
*Era la fredda ora che precede l'alba. Le vie di Pastworld City si dispiegavano come una mappa sotto il dirigibile passeggeri della Buckland Corporation. Ad un primo sguardo, attraverso il buio e la nebbia del primo mattino, si distingueva appena qualche dettaglio: i profili ordinati dei tetti di ardesia grigia, le loro ciminiere di mattoni gialli tipicamente londinesi e il fumo che risaliva in volute dai comignoli di terracotta sapientemente scalcinati; stormi di piccioni mecha erano rincatucciati in file ordinate e assopite sotto le gronde degli edifici. In quelle prime ore del giorno si udiva soltanto il ronzio dei motori del dirigibile e il mesto canto delle sirene da nebbia che, chissà dove lungo il nastro argenteo e tortuoso del fiume, parevano chiamarsi l'un l'altra. Molto oltre, dagli oscuri recessi nel cuore della città, si levava distante il debole rintocco dell'unica campana di una chiesa.<br>In giro c'erano pochissime anime. ([[Ian Beck]])
*L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero. ([[Victor Hugo]])
*L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero. ([[Victor Hugo]])
*Mentre stava lottando con tali parole e tali pensieri, qualche cosa avvenne intorno a lui; qualche cosa che egli aveva descritto molte volte e che aveva letto in mille libri, ma che non aveva mai visto. Attraverso il fitto fogliame occhieggiò una debole, pallida luce, più misteriosa ancora del chiarore lunare. Entrò attraverso le innumerevoli porte e finestre del bosco, timida e silente, ma fiduciusa. La sua bianca veste si rigò d'oro e porpora; il suo nome era: alba. ([[Gilbert Keith Chesterton]])
*Mentre stava lottando con tali parole e tali pensieri, qualche cosa avvenne intorno a lui; qualche cosa che egli aveva descritto molte volte e che aveva letto in mille libri, ma che non aveva mai visto. Attraverso il fitto fogliame occhieggiò una debole, pallida luce, più misteriosa ancora del chiarore lunare. Entrò attraverso le innumerevoli porte e finestre del bosco, timida e silente, ma fiduciusa. La sua bianca veste si rigò d'oro e porpora; il suo nome era: alba. ([[Gilbert Keith Chesterton]])

Versione delle 01:27, 5 mar 2018

Alba, Yosemite Valley (A. Bierstadt, 1870)

Citazioni sull'alba.

  • Abbagliante, tremenda, con che rapidità m'ucciderebbe un'alba, | se io non potessi ora e sempre irraggiare un'alba da me. || Noi pure sorgiamo, abbaglianti e tremendi come il sole, | e fondiamo la nostra aurora, o anima mia, nella calma frescura dell'alba. (Walt Whitman)
  • Alba (s.f.). L'ora di andare a letto per gli uomini ragionevoli. Certi vecchi invece preferiscono alzarsi a quell'ora, fare un bagno freddo e una lunga passeggiata a stomaco vuoto e mortificare la carne in altro modo. (Ambrose Bierce)
  • Ami tu l'alba? Ami le tinte azzurrine-perla? Non reggono alla lascivia. (Ambrogio Bazzero)
  • Che poesia preistorica: ammirare l'alba. (I Simpson, seconda stagione)
  • Che tregua offre l'alba? Guarda, dal cielo piagato, | Il giorno incede, un tiranno dalla spada in fiamme! (Rudyard Kipling)
  • Contemplare un'alba! | La poca luce fa svanire le ombre diafane, immense, | l'aria sa di buono al mio palato. (Walt Whitman)
  • Dobbiamo imparare a risvegliarci e a mantenerci desti, non con aiuti meccanici ma con una infinita speranza nell'alba, che non ci abbandona neppure nel sonno più profondo. (Henry David Thoreau)
  • È questa l'ora che pare possibile | ogni speranza umana, e il nostro esilio | d'una segreta melodìa s'indora. (Carlo Martini)
  • Era la fredda ora che precede l'alba. Le vie di Pastworld City si dispiegavano come una mappa sotto il dirigibile passeggeri della Buckland Corporation. Ad un primo sguardo, attraverso il buio e la nebbia del primo mattino, si distingueva appena qualche dettaglio: i profili ordinati dei tetti di ardesia grigia, le loro ciminiere di mattoni gialli tipicamente londinesi e il fumo che risaliva in volute dai comignoli di terracotta sapientemente scalcinati; stormi di piccioni mecha erano rincatucciati in file ordinate e assopite sotto le gronde degli edifici. In quelle prime ore del giorno si udiva soltanto il ronzio dei motori del dirigibile e il mesto canto delle sirene da nebbia che, chissà dove lungo il nastro argenteo e tortuoso del fiume, parevano chiamarsi l'un l'altra. Molto oltre, dagli oscuri recessi nel cuore della città, si levava distante il debole rintocco dell'unica campana di una chiesa.
    In giro c'erano pochissime anime. (Ian Beck)
  • L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero. (Victor Hugo)
  • Mentre stava lottando con tali parole e tali pensieri, qualche cosa avvenne intorno a lui; qualche cosa che egli aveva descritto molte volte e che aveva letto in mille libri, ma che non aveva mai visto. Attraverso il fitto fogliame occhieggiò una debole, pallida luce, più misteriosa ancora del chiarore lunare. Entrò attraverso le innumerevoli porte e finestre del bosco, timida e silente, ma fiduciusa. La sua bianca veste si rigò d'oro e porpora; il suo nome era: alba. (Gilbert Keith Chesterton)
  • Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte. (Khalil Gibran)
  • Sei pur bella cogli astri sul crine | Che scintillan quai vivi zaffiri, | È pur dolce quel fiato che spiri, | Porporina foriera del dì. | Col sorriso del pago desio | Tu ci annunzii dal balzo vicino | Che d'Italia nell'almo giardino | Il servaggio per sempre finì. (Gabriele Rossetti)

Emily Dickinson

  • Chi non ha visto l'Alba non può dire | che Fisionomia abbia – | chi presume di vedere, presume a danno | dell'Esperienza.
  • I Condannati – considerano l'Alba | con un Piacere diverso – | perché – quando la prossima splenderà di nuovo | dubitano di esserne testimoni.
  • Non sapendo quando l'Alba verrà, | apro tutte le Porte, | abbia essa Piume, come un Uccello, | o Frangenti, come una Riva.

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