Silvia Ballestra: differenze tra le versioni
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*I conflitti non esistono più: alla polizia, ai preti, allo Stato, ci si va a consegnare di propria sponte. (da ''I giorni della Rotonda'', Rizzoli, 2009) |
*I conflitti non esistono più: alla polizia, ai preti, allo Stato, ci si va a consegnare di propria sponte. (da ''I giorni della Rotonda'', Rizzoli, 2009) |
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*{{NDR|Sul linguaggio}} Non butterei tutta la responsabilità sui giovani perché il turpiloquio non è più appannaggio dei giovani. Però è vero: la parolaccia è brutta da sentire ma se diventa un intercalare comune si depotenzia. E quando poi vogliamo usare una parolaccia vera, che facciamo? È una zona di eversione del [[linguaggio]] che dovrebbe continuare a esistere — mentre i giovanilismi sono come i brufoli, poi passano: la lingua è in movimento, è un organismo vivo che si evolve. (da ''Corriere della |
*{{NDR|Sul linguaggio}} Non butterei tutta la responsabilità sui giovani perché il turpiloquio non è più appannaggio dei giovani. Però è vero: la [[parolaccia]] è brutta da sentire ma se diventa un intercalare comune si depotenzia. E quando poi vogliamo usare una parolaccia vera, che facciamo? È una zona di eversione del [[linguaggio]] che dovrebbe continuare a esistere — mentre i giovanilismi sono come i brufoli, poi passano: la lingua è in movimento, è un organismo vivo che si evolve. (da ''Corriere della Sera'', 14 gennaio 2010) |
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*{{NDR|Sul tu}} [[Cesare Segre|Segre]] ha scelto un esempio particolare, perché la parola "vu cumprà" è proprio brutta. E il lei al posto del tu è difficile sia da usare sia da capire. Ci sono lingue, come l'inglese e lo svedese, dove la seconda persona plurale assolve questa funzione. (da ''Corriere della |
*{{NDR|Sul tu}} [[Cesare Segre|Segre]] ha scelto un esempio particolare, perché la parola "vu cumprà" è proprio brutta. E il lei al posto del tu è difficile sia da usare sia da capire. Ci sono lingue, come l'inglese e lo svedese, dove la seconda persona plurale assolve questa funzione. (da ''Corriere della Sera'', 14 gennaio 2010) |
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[[Categoria:Scrittori italiani]] |
Versione delle 16:27, 14 mar 2018
Silvia Ballestra (1969 – vivente), scrittrice italiana.
- I conflitti non esistono più: alla polizia, ai preti, allo Stato, ci si va a consegnare di propria sponte. (da I giorni della Rotonda, Rizzoli, 2009)
- [Sul linguaggio] Non butterei tutta la responsabilità sui giovani perché il turpiloquio non è più appannaggio dei giovani. Però è vero: la parolaccia è brutta da sentire ma se diventa un intercalare comune si depotenzia. E quando poi vogliamo usare una parolaccia vera, che facciamo? È una zona di eversione del linguaggio che dovrebbe continuare a esistere — mentre i giovanilismi sono come i brufoli, poi passano: la lingua è in movimento, è un organismo vivo che si evolve. (da Corriere della Sera, 14 gennaio 2010)
- [Sul tu] Segre ha scelto un esempio particolare, perché la parola "vu cumprà" è proprio brutta. E il lei al posto del tu è difficile sia da usare sia da capire. Ci sono lingue, come l'inglese e lo svedese, dove la seconda persona plurale assolve questa funzione. (da Corriere della Sera, 14 gennaio 2010)
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