Malcolm (quinta stagione): differenze tra le versioni

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*'''Malcolm''': Starò via solamente un paio d'ore. <br/> '''Lois''': Vuoi dire come il paio d'ore che sei rimasto incastrato metà fuori e metà dentro di me quando ti ho partorito? [...] Io non ho ancora capito cosa ci trovate di così terrificante nella nostra famiglia. <br/> '''Malcolm''' {{NDR|allo spettatore}}: Lo sa benissimo.
*'''Malcolm''': Starò via solamente un paio d'ore. <br/> '''Lois''': Vuoi dire come il paio d'ore che sei rimasto incastrato metà fuori e metà dentro di me quando ti ho partorito? [...] Io non ho ancora capito cosa ci trovate di così terrificante nella nostra famiglia. <br/> '''Malcolm''' {{NDR|allo spettatore}}: Lo sa benissimo.
*'''Reese''': Dewey, devi fare una cosa per me. <br/> '''Dewey''': No, adesso basta: non ne posso più. Se vuoi che scolpisca un altro ravanello o che sgusci un altro gamberetto... <br/> '''Reese''': Dewey, tu ti fidi di me? <br/> '''Dewey''': No. <br/> '''Reese''': Hai paura di me? <br/> '''Dewey''': No... non più di tanto.
*'''Reese''': Dewey, devi fare una cosa per me. <br/> '''Dewey''': No, adesso basta: non ne posso più. Se vuoi che scolpisca un altro ravanello o che sgusci un altro gamberetto... <br/> '''Reese''': Dewey, tu ti fidi di me? <br/> '''Dewey''': No. <br/> '''Reese''': Hai paura di me? <br/> '''Dewey''': No... non più di tanto.

==Episodio 5, ''Riprese compromettenti''==
===Frasi===
*{{NDR|Sulla sedia a rotelle}} Ho ginnastica. Devo andare a cambiare le gomme. ('''Steve''')
*Che cosa hai detto, Francis? Il rumore del mio fallimento è così forte che non riesco a sentirti. ('''Otto''')
*{{NDR|Sussurrando alla "tana dei sogni", un foro in un albero}} Vorrei che Malcolm e io fossimo amici per sempre. ('''Reese''')
*{{NDR|Il critico Cutler sta visitando l'albergo di Otto}} Ah, il Groto. Entrando la prima cosa che ci si domanda è quale dei cinque sensi verrà brutalizzato per primo. [...] La vista e l'olfatto restano piuttosto traumatizzati non appena l'ossequioso ristoratore ti porge la sua grossa mano sudaticcia. Come un orso che ha imparato a essere gentile per avere un po' di miele. [...] Poi gli avvoltoi bramosi cominciano a volteggiare sulla loro preda. Guardando l'arredamento ti prende un tale senso di sconforto e di squallore che per un attimo ti dimentichi perfino di farti timbrare il cartellino per il parcheggio. [...] Con l'intento di farsi passare per un albergo originale si sono giocati la carta della dipendente indigena. [...] E non contenti di rovinare la vacanza a una sola generazione, gli indigeni decidono di unirsi in matrimonio e di proliferare. La mia mente barcolla alla sola idea di un'invasione di migliaia di albergatori con la faccia scimmiesca che preparano il cappuccino... ('''Charles Cutler''')

===Dialoghi===
*'''Herkabe''': Dovrai condurre uno studio estremamente approfondito su una mente malata. La mente più deviata che abbiamo nella nostra scuola. Una mente totalmente incapace di discernere tra il bene e il male, una mente pericolosa che... <br/> '''Malcolm''': Sta parlando di mio fratello?! [...] Quello che mi sta chiedendo è immorale sotto tutti i punti di vista. <br/> '''Herkabe''': Ti do una settimana.
*'''Malcolm''': Allora, come ti senti? <br/> '''Reese''': Eh? <br/> '''Malcolm''': Voglio... voglio solo sapere come stai. <br/> '''Reese''': Che razza di domanda è?
*'''Malcolm''': Ti piacciono le nuvole? <br/> '''Reese''': Altroché! Le adoro. Sono i gattini del cielo. [...] Tu ce l'hai la tana dei sogni? <br/> '''Malcolm''': Che cos'è la tana dei sogni? <br/> '''Reese''': Non conosci la tana dei sogni? [...] Ah, non puoi non averne una. La mia è su un albero a Jefferson Street. Alla tana dei sogni puoi chiedere qualsiasi cosa, e non ti darà mai dello stupido o del pervertito. La mia tana tiene i miei sogni al sicuro. È la tua banca personale.
*'''Dewey''': Mamma, papà, ho una domanda riguardo alla scuola. Se voi aveste trovato il modo per fare una montagna di soldi andreste lo stesso a scuola? Anche se guadagna... <br/> '''Hal''': Bisogna andare a scuola. <br/> '''Dewey''': Insomma, anche se guadagnaste cinquecento dollari a settimana? <br/> '''Lois''' {{NDR|sarcastica}}: Quando guadagnerai una cifra del genere potrai anche lasciare la scuola. <br/> '''Dewey''' {{NDR|felice}}: Okay!
*'''Malcolm''': Sono qui per chiederti ufficialmente scusa. Mi sono comportato malissimo. E mi dispiace. La cosa che ho fatto è orribile e non ho nessuna scusante; devo ammettere che stavolta ho proprio esagerato. Senti, ti giuro che sono pronto a fare qualsiasi cosa pur di aiutarti! Dimmi cosa devo fare e io la faccio! <br/> '''Reese''': D'accordo. Allora vai in garage, costruisci una bella macchina del tempo e fai tornare le cose come erano prima.
*'''Piama''': Non capisco come hai fatto a convincerlo a fare un'altra recensione. <br/> '''Francis''': Tesoro, ho usato la stessa tecnica che uso sempre con te. <br/> '''Piama''': Hai pianto? <br/> '''Francis''': Come un bambino.
*'''Francis''': Mi dispiace, non so cosa mia sia preso. Era come se lo picchiasse un altro. <br/> '''Otto''': Già. Infatti ero io.


==Altri progetti==
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Versione delle 22:21, 3 apr 2018

Voce principale: Malcolm.

Malcolm, quinta stagione.

Episodio 1, Il sogno premonitore

Frasi

  • Ma non possiamo restare aggrappati al passato, Lois. Dobbiamo imporci di vivere qui e adesso, perché il qui e adesso è un dono veramente, veramente speciale. È per questo che io lo chiamo... il presente. (Boone Vincent)
  • Be', non è stato un fallimento totale; è stato... un fallimento totale. Però il sistema di autoconservazione del mio cervello si sta attivando: ho già rimosso quello che è successo nel weekend. (Malcolm)

Dialoghi

  • Reese: Avanti, Gordo, ancora un boccone e abbiamo finito.
    Dewey: Che cosa stai facendo al mio coniglio?
    Reese: Gli do la pancetta pomeridiana.
    Dewey: È troppo ciccione! Devi smetterla di dargli da mangiare: sono io quello che poi va alla riunione del piccolo allevatore a vedere che tutti lo prendono in giro!
    Reese: Quelli sono degli idioti minorati che non hanno idea di che cosa stiamo creando.
    Dewey: Perché, che diavolo stiamo creando?
    Reese: Non lo so. A volte sogno di cavalcarlo, e di andare in giro per la città a rovesciare le macchine... ma forse non ce la farebbe.
  • Francis: Qualche idiota ha dimenticato di rabboccare l'olio al trattore e ho fuso il motore.
    Piama: E a chi spettava farlo?
    Francis: A me.
  • Malcolm: Papà, tu fai sogni strani in continuazione; come i bidoni dei rifiuti che cantavano!
    Hal: Di quello non ho detto che era profetico: ho detto che era mitico.
  • Reese: Allora, che ti hanno detto di Gordo?
    Dewey: L'hanno definito un mostro; poi hanno definito me un crimine contro la natura... no, magari era il contrario. L'unica certezza è che ho pianto tutto il pomeriggio.
  • Dewey: Reese, noi non ci andremo mai ai Nazionali: li fanno lontanissimo, a Las Vegas.
    Hal: Las Vegas? Che c'è a Las Vegas?
    Dewey: L'occasione per Reese di farmi fare la figura del cretino di fronte all'intero Paese.
    Hal: Be', non preoccuparti, non ce la perderemo questa occasione. Ci andremo eccome a Las Vegas!
  • [Francis e Otto sono intrappolati in fondo a un pozzo angusto]
    Francis: Non sbatti le palpebre.
    Otto: Magari le sbatto nel preciso momento in cui le sbatti tu!
    Francis: Non essere ridicolo, non è possibile che le sbattiamo insieme!
    Otto: Perché non perdi un po' meno tempo a preoccuparti delle mie palpebre e più tempo a mettere steccati intorno ai pozzi?! I tedeschi detestano morire in fondo ai pozzi!
  • Francis: Otto?
    Otto [ironico]: Oh, come mai sei ancora qui? Pensavo che te ne fossi andato.
    Francis: Avevi ragione: è tutta colpa mia. Non so perché, ultimamente, sto sabotando tutto qui al ranch. Ormai sono qui da un anno ed è come se... le persone dipendessero da me adesso. E io so che prima o poi dovrò deluderle.
    Otto: Non essere ridicolo. Nessuno si è mai aspettato che tu fossi perfetto. Se avessi voluto la perfezione avrei assunto un robot. O uno svedese. Ma io ho assunto te, Francis, perché sei intelligente, sei un gran lavoratore e quando fai uno sbaglio sai rimediare. Se cadere in fondo a un pozzo una volta ogni tanto è il prezzo che sono costretto a pagare per averti lo pago volentieri.
    Francis: Grazie, Otto.

Episodio 2, L'appartamento segreto

Frasi

  • Ho inoltrato un'ingiunzione di allontanamento contro mia sorella. Quella scema! Solo perché è stata la seconda e la terza moglie del mio ex fidanzato pensa di poter accampare dei diritti su di lui! (Polly)
  • Quando imparerà Jennifer Lopez? A frequentare giovinastri non ci ricava che guai. (Craig)
  • Dewey, metti il pannolino in tre buste di plastica e chiudilo ermeticamente nel secchio. E trattieni il respiro, perché se svieni noi non verremo a salvarti! (Malcolm)
  • [Rivolto a Reese] Sai, ragazzino? Sarai anche un idiota, ma hai un gran cuore. (Autista della limo)

Dialoghi

  • Stevie: Ma quella non è la gattara?
    Malcolm: Credo di sì. Per un po' è stata quella che correva nuda. Adesso è una da quattro dollari l'ora.
  • Hal: Voi dategli da mangiare mentre vado a comprare i pannolini. Se la tettarella si intasa ce ne sono altre nel cassetto. Starò fuori dieci minuti e durante questo tempo voglio che tutto fili per il verso giusto; voglio sperare che siate abbastanza maturi da cavarvela. [Se ne va e chiude la porta]
    Reese: Ha detto "tettarella", ah ah ah ah!
  • [Malcolm, Reese e Stevie si trovano in una limousine con Joanne, Val e Kathy, tre ragazze che hanno chiesto loro di uscire]
    Joanne: Adesso vi spiego, sfigati: i nostri ragazzi c'hanno mollate al ballo d'autunno per andare a uno stupido party. [...] Quindi ora avremo finalmente l'occasione di vendicarci. [...] Insomma, ora andremo al party e ce la faremo con voi davanti a quegli idioti sconsiderati.
    Malcolm: Volete farli ingelosire?
    Joanne: No, vogliamo farli vomitare. Se ci vedono baciare dei poveretti come voi si vergogneranno per tutta la vita.
    Malcolm: Siete venute a offrirci di uscire perché siamo i più disgustosi che avete trovato?!
    Autista della limo: Veramente un ragazzino con la gobba e le branchie le ha rifiutate: ha detto che aveva ancora un po' di orgoglio.
  • Reese: Quelle ragazze vogliono farsela con noi stasera!
    Malcolm: Soltanto perché siamo dei perdenti!
    Reese: Ehi, stiamo su una limousine senza averla pagata, e stiamo per farcela con delle bambole a cui non piacciamo. Non so che cosa siamo, ma non certo dei perdenti.
    Malcolm: Hai pensato a come finirà questa storia? Il suo ragazzo è Aaron Stepanovich: hai mai visto com'è? Se ti vede baciare la sua ragazza quello ti uccide!
    Reese: Lo so.
    Malcolm: E allora perché vuoi...
    Reese: Perché è sempre meglio morire che andare avanti così! Senti: nella mia classe è arrivata una bonazza otto settimane fa; si chiama Cheryl. Le ho lasciato un biglietto sul tavolo in cui la invitavo ad uscire, e quando l'ha letto si è girata e ha detto: "Chi diavolo è questo Reese?"; poi ha continuato: "Qualcuno di voi sa chi è un certo Reese?". E tutti hanno scosso la testa. Così io ho detto: "Probabilmente un nessuno". E sai una cosa? Avevo ragione.
    Autista della limo: Wow. È terribile, ragazzo. Vuoi che ti presti il cappello?
    Reese: Stasera voglio riscattarmi. Domattina quando arriverò a scuola la gente dirà: "Che è successo alla faccia di quel ragazzo?"; e qualcuno dirà: "Quello è Reese: è stato con la donna di Aaron Stepanovich ieri sera". E tutti sapranno chi sono.

Episodio 3, Addio Kitty

Frasi

  • Figliolo, lo so che hai avuto uno shock terribile e che vorresti che tuo padre ti aiutasse a superarlo. Bene: questo non è possibile, perché tuo padre è un uomo molto, molto debole. Figliolo, quello che tua madre ti ha fatto è stato orribile, ma quello che ti sto facendo io è peggio. Mi dispiace. [...] Stevie, lo so che per tutta la vita hai dovuto affrontare avversità terribili; hai dimostrato più coraggio di quanto io mi sarei mai aspettato da te. E adesso me ne dovrai dimostrare ancora di più. Lo so che non è giusto, ma devi credermi: ce la puoi fare. Io ho imparato a stupirmi quando ti succede. E se può esserti utile io ci sarò sempre. Fragile e... spaventato, ma ci sarò. (Abe)

Dialoghi

  • Lois: Ma che diavolo stai combinando, Malcolm?
    Malcolm: Mi alleno a stare su una sedia a rotelle.
    Hal: Mi sembra un'ottima idea: non si sa mai. Basta avere un incidente orribile e finisci su una di quelle per il resto della tua vita.
    Malcolm: Devo solo giocarci a basket.
    Hal: Sì, è l'atteggiamento giusto!
  • Abe: Kitty non è fuori per lavoro: abbiamo divorziato due mesi fa. Non tornerà mai più a casa.
    Hal: Cosa?!
    Abe: Kitty non è fuori per lavoro: abbiamo divorziato due mesi fa. Non tornerà mai più a casa.
    Hal: Cosa?!
    Abe [sillabando]: Kitty non è fuori per lavoro: abbiamo divorziato...
    Hal: No, non dicevo in quel senso!
  • Dewey: Questa storia di crescere è una gran fregatura: quando nasci qualunque cosa è perfetta, ma prima che te ne accorga le cose si mettono male. Ogni giorno che passa ricevi meno attenzioni, devi fare un sacco di cose in più e tutti ti vogliono un po' meno bene.
    Lois: No, succede solo in questa famiglia.
  • Reese: Secondo te è giusto rinnegare quello che si è e voltare le spalle a tutto ciò in cui si crede solo per piacere a un tizio carino?
    Hal [stupefatto]: Come Burt Reynolds o come Sting?
    Reese: Lascia stare.

Episodio 4, Il giorno del Ringraziamento

Frasi

  • Domani è il Ringraziamento e io so già cosa festeggiare: finalmente a scuola ho fatto amicizia con dei ragazzi normali. Normali normali! Siamo stati insieme tutto il pomeriggio e nessuno ha parlato di allergie o del monossido presente nell'aria. (Malcolm)
  • Non dirmi di non piangere! Magari le mie lacrime formeranno un oceano sul quale tu potrai navigare verso una nuova vita senza di me! (Francis)
  • Ma Hal, credi davvero che io possa manipolare la vita delle persone? A parte la tua. (Lois)
  • Sono assolutamente più o meno sicuro che potrei piacerle... forse. (Malcolm)
  • Non ho la minima idea di cosa stai architettando, ma se succedesse qualcosa di brutto saprei a chi dare la colpa. (Hal)
  • [Durante i preparativi del pranzo del Ringraziamento] Mi licenzio. Mi licenzio come aiuto, ma non come primo assaggiatore. (Hal)

Dialoghi

  • Reese: Ricordi il soufflé che ho fatto per il Ringraziamento di due anni fa?
    Hal: Oh, sì, certo, era...
    Reese: Vomito in confronto a quello che ho in mente! E le crêpes che ho fatto l'anno scorso?
    Hal: Oh, erano...
    Reese: Cacca in confronto a quelle che mangerai stasera! Non pensare a un semplice pasto: stavolta sarà come assaporare un Caravaggio.
    [...]
    Hal: Oh, mio Dio. Che ti serve?
    Reese: Un'incondizionata obbedienza da automa; qualsiasi richiesta ti faccia e a qualsiasi ora.
    Dewey: Possiamo anche mangiare quello che gli cade per terra.
  • Malcolm: Starò via solamente un paio d'ore.
    Lois: Vuoi dire come il paio d'ore che sei rimasto incastrato metà fuori e metà dentro di me quando ti ho partorito? [...] Io non ho ancora capito cosa ci trovate di così terrificante nella nostra famiglia.
    Malcolm [allo spettatore]: Lo sa benissimo.
  • Reese: Dewey, devi fare una cosa per me.
    Dewey: No, adesso basta: non ne posso più. Se vuoi che scolpisca un altro ravanello o che sgusci un altro gamberetto...
    Reese: Dewey, tu ti fidi di me?
    Dewey: No.
    Reese: Hai paura di me?
    Dewey: No... non più di tanto.

Episodio 5, Riprese compromettenti

Frasi

  • [Sulla sedia a rotelle] Ho ginnastica. Devo andare a cambiare le gomme. (Steve)
  • Che cosa hai detto, Francis? Il rumore del mio fallimento è così forte che non riesco a sentirti. (Otto)
  • [Sussurrando alla "tana dei sogni", un foro in un albero] Vorrei che Malcolm e io fossimo amici per sempre. (Reese)
  • [Il critico Cutler sta visitando l'albergo di Otto] Ah, il Groto. Entrando la prima cosa che ci si domanda è quale dei cinque sensi verrà brutalizzato per primo. [...] La vista e l'olfatto restano piuttosto traumatizzati non appena l'ossequioso ristoratore ti porge la sua grossa mano sudaticcia. Come un orso che ha imparato a essere gentile per avere un po' di miele. [...] Poi gli avvoltoi bramosi cominciano a volteggiare sulla loro preda. Guardando l'arredamento ti prende un tale senso di sconforto e di squallore che per un attimo ti dimentichi perfino di farti timbrare il cartellino per il parcheggio. [...] Con l'intento di farsi passare per un albergo originale si sono giocati la carta della dipendente indigena. [...] E non contenti di rovinare la vacanza a una sola generazione, gli indigeni decidono di unirsi in matrimonio e di proliferare. La mia mente barcolla alla sola idea di un'invasione di migliaia di albergatori con la faccia scimmiesca che preparano il cappuccino... (Charles Cutler)

Dialoghi

  • Herkabe: Dovrai condurre uno studio estremamente approfondito su una mente malata. La mente più deviata che abbiamo nella nostra scuola. Una mente totalmente incapace di discernere tra il bene e il male, una mente pericolosa che...
    Malcolm: Sta parlando di mio fratello?! [...] Quello che mi sta chiedendo è immorale sotto tutti i punti di vista.
    Herkabe: Ti do una settimana.
  • Malcolm: Allora, come ti senti?
    Reese: Eh?
    Malcolm: Voglio... voglio solo sapere come stai.
    Reese: Che razza di domanda è?
  • Malcolm: Ti piacciono le nuvole?
    Reese: Altroché! Le adoro. Sono i gattini del cielo. [...] Tu ce l'hai la tana dei sogni?
    Malcolm: Che cos'è la tana dei sogni?
    Reese: Non conosci la tana dei sogni? [...] Ah, non puoi non averne una. La mia è su un albero a Jefferson Street. Alla tana dei sogni puoi chiedere qualsiasi cosa, e non ti darà mai dello stupido o del pervertito. La mia tana tiene i miei sogni al sicuro. È la tua banca personale.
  • Dewey: Mamma, papà, ho una domanda riguardo alla scuola. Se voi aveste trovato il modo per fare una montagna di soldi andreste lo stesso a scuola? Anche se guadagna...
    Hal: Bisogna andare a scuola.
    Dewey: Insomma, anche se guadagnaste cinquecento dollari a settimana?
    Lois [sarcastica]: Quando guadagnerai una cifra del genere potrai anche lasciare la scuola.
    Dewey [felice]: Okay!
  • Malcolm: Sono qui per chiederti ufficialmente scusa. Mi sono comportato malissimo. E mi dispiace. La cosa che ho fatto è orribile e non ho nessuna scusante; devo ammettere che stavolta ho proprio esagerato. Senti, ti giuro che sono pronto a fare qualsiasi cosa pur di aiutarti! Dimmi cosa devo fare e io la faccio!
    Reese: D'accordo. Allora vai in garage, costruisci una bella macchina del tempo e fai tornare le cose come erano prima.
  • Piama: Non capisco come hai fatto a convincerlo a fare un'altra recensione.
    Francis: Tesoro, ho usato la stessa tecnica che uso sempre con te.
    Piama: Hai pianto?
    Francis: Come un bambino.
  • Francis: Mi dispiace, non so cosa mia sia preso. Era come se lo picchiasse un altro.
    Otto: Già. Infatti ero io.

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