Roberto Beccantini: differenze tra le versioni

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'''Roberto Beccantini''' (1950 – vivente), giornalista sportivo italiano.
'''Roberto Beccantini''' (1950 – vivente), giornalista sportivo italiano.

*Quattro a zero al [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] di [[Johan Cruijff|Cruyff]], [[Romário|Romario]] e [[Hristo Stoičkov|Stoichkov]], al Barcellona dei 91 gol in campionato, ai nuovi interpreti del calcio totale. Il più straordinario [[Associazione Calcio Milan|Milan]] di tutti i tempi rovescia il pronostico, schianta un monumento e alza, nel delirio dei tifosi, la quinta Coppa dei Campioni della sua storia, la terza di [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], la prima di [[Fabio Capello|Capello]], osannato come e più dell'[[Arrigo Sacchi|Arrigo]] ai tempi d'oro.<ref name="Milan">Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0739_01_1994_0134_0031_10096765/ Grazie Milan, questo è il calcio]'', ''La Stampa'', 19 maggio 1994.</ref>

*Capello si beve Cruyff. Il Milan schiaccia i catalani in ogni settore. Nessuno si accorge che [[Franco Baresi|Baresi]], [[Alessandro Costacurta|Costacurta]] e [[Marco van Basten|Van Basten]] sono in tribuna e non in campo. La ripresa si apre nel segno di Savicevic. Un gol straordinario. Dejan ruba palla a Nadal (gamba tesa?), e dal limite dell'area, tutto spostato sulla destra, scavalca l'amletico Zubizarreta con un drop di sinistro da orgasmo puro. La gente del Milan non sta più nella pelle. Nadal, suonato, sfiora l'espulsione sulle caviglie di Savicevic. Cruyff è in barca (bi minuscola).<ref name="Milan"/>

*Savicevic, scatenato, centra il palo al 13' e nel giro di un minuto, ecco Desailly schizzare al di là di difensori ormai allo sbando e calare il poker. Di Romario, Stoichkov e Koeman, patetici naufraghi, non si hanno notizie da un pezzo.<ref name="Milan"/>

*La doppietta scudetto-Coppa Campioni porta il Milan al livello dell'Inter etichetta 1965, quella targata [[Helenio Herrera|Helenio]]. Le lacrime di Fabio Capello introducono l'apoteosi. Tre scudetti su tre e una Coppa su due: e gli davano del passista...<ref name="Milan"/>


*La [[Juventus Football Club|Juventus]] è una figlia di papà. Di papà Agnelli, di Edoardo e di tutta la generazione a venire. La Juve è stata la squadra di [[John Charles|Charles]], di [[Omar Sivori|Sivori]], [[Michel Platini|Platini]], [[Roberto Baggio|Baggio]], [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Il [[Torino Football Club|Torino]] invece è stato figlio della madre di tutte le sciagure: [[Tragedia di Superga|Superga]] Andrei al di là della solita divisione convenzionale di una Juventus aristocratica e di un Torino popolare. Direi che la Juve è la squadra che si è tolta tutti gli sfizi, mentre il Toro spesso è stato costretto a scendere a patti con il destino. (dall'intervista ''Il Toro, un figlio della sciagura'', ''Cattolica News'', 5 dicembre 2006)
*La [[Juventus Football Club|Juventus]] è una figlia di papà. Di papà Agnelli, di Edoardo e di tutta la generazione a venire. La Juve è stata la squadra di [[John Charles|Charles]], di [[Omar Sivori|Sivori]], [[Michel Platini|Platini]], [[Roberto Baggio|Baggio]], [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Il [[Torino Football Club|Torino]] invece è stato figlio della madre di tutte le sciagure: [[Tragedia di Superga|Superga]] Andrei al di là della solita divisione convenzionale di una Juventus aristocratica e di un Torino popolare. Direi che la Juve è la squadra che si è tolta tutti gli sfizi, mentre il Toro spesso è stato costretto a scendere a patti con il destino. (dall'intervista ''Il Toro, un figlio della sciagura'', ''Cattolica News'', 5 dicembre 2006)

==Note==
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Versione delle 17:03, 14 mag 2018

Roberto Beccantini (1950 – vivente), giornalista sportivo italiano.

  • Quattro a zero al Barcellona di Cruyff, Romario e Stoichkov, al Barcellona dei 91 gol in campionato, ai nuovi interpreti del calcio totale. Il più straordinario Milan di tutti i tempi rovescia il pronostico, schianta un monumento e alza, nel delirio dei tifosi, la quinta Coppa dei Campioni della sua storia, la terza di Berlusconi, la prima di Capello, osannato come e più dell'Arrigo ai tempi d'oro.[1]
  • Capello si beve Cruyff. Il Milan schiaccia i catalani in ogni settore. Nessuno si accorge che Baresi, Costacurta e Van Basten sono in tribuna e non in campo. La ripresa si apre nel segno di Savicevic. Un gol straordinario. Dejan ruba palla a Nadal (gamba tesa?), e dal limite dell'area, tutto spostato sulla destra, scavalca l'amletico Zubizarreta con un drop di sinistro da orgasmo puro. La gente del Milan non sta più nella pelle. Nadal, suonato, sfiora l'espulsione sulle caviglie di Savicevic. Cruyff è in barca (bi minuscola).[1]
  • Savicevic, scatenato, centra il palo al 13' e nel giro di un minuto, ecco Desailly schizzare al di là di difensori ormai allo sbando e calare il poker. Di Romario, Stoichkov e Koeman, patetici naufraghi, non si hanno notizie da un pezzo.[1]
  • La doppietta scudetto-Coppa Campioni porta il Milan al livello dell'Inter etichetta 1965, quella targata Helenio. Le lacrime di Fabio Capello introducono l'apoteosi. Tre scudetti su tre e una Coppa su due: e gli davano del passista...[1]
  • La Juventus è una figlia di papà. Di papà Agnelli, di Edoardo e di tutta la generazione a venire. La Juve è stata la squadra di Charles, di Sivori, Platini, Baggio, Zidane. Il Torino invece è stato figlio della madre di tutte le sciagure: Superga Andrei al di là della solita divisione convenzionale di una Juventus aristocratica e di un Torino popolare. Direi che la Juve è la squadra che si è tolta tutti gli sfizi, mentre il Toro spesso è stato costretto a scendere a patti con il destino. (dall'intervista Il Toro, un figlio della sciagura, Cattolica News, 5 dicembre 2006)

Note

  1. a b c d Citato in Grazie Milan, questo è il calcio, La Stampa, 19 maggio 1994.

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