Il cavaliere oscuro - Il ritorno: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Leggendo l'[[elegie funebri dai film|elegia funebre]] a Bruce Wayne}} Vedo una magnifica città e uno splendido popolo sollevarsi da questo abisso. Vedo le vite per le quali sacrifico la mia, pacifiche, utili, prospere e felici. Vedo che nell'intimo del loro cuore essi hanno per me un santuario e l'hanno i loro discendenti, generazione dopo generazione. "Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga, di quanto abbia mai fatto e quel che mi attende è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto".<ref>{{cfr}} [[Charles Dickens]], ''[[Charles Dickens#Racconto di due città|Racconto di due città]]'', [[explicit]]: «Quel che faccio è il meglio, di gran lunga il meglio che io abbia mai fatto; e il riposo che m'attende è il più dolce, di gran lunga il più dolce che io abbia mai conosciuto».</ref> ('''James Gordon''')
*{{NDR|Leggendo l'[[elegie funebri dai film|elegia funebre]] a Bruce Wayne}} Vedo una magnifica città e uno splendido popolo sollevarsi da questo abisso. Vedo le vite per le quali sacrifico la mia, pacifiche, utili, prospere e felici. Vedo che nell'intimo del loro cuore essi hanno per me un santuario e l'hanno i loro discendenti, generazione dopo generazione. "Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga, di quanto abbia mai fatto e quel che mi attende è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto".<ref>{{cfr}} [[Charles Dickens]], ''[[Charles Dickens#Racconto di due città|Racconto di due città]]'', [[explicit]]: «Quel che faccio è il meglio, di gran lunga il meglio che io abbia mai fatto; e il riposo che m'attende è il più dolce, di gran lunga il più dolce che io abbia mai conosciuto».</ref> ('''James Gordon''')


*{{NDR|Alla bara di Bruce Wayne, singhiozzando disperatamente}} Mi dispiace tanto, io l'ho abbandonata. Lei si fidava di me... e io l'ho abbandonata. ('''Alfred''')
*{{NDR|Alla bara di Bruce Wayne, singhiozzando disperatamente}} Mi dispiace tanto, io l'ho abbandonata! Lei si fidava di me... e io l'ho abbandonata! ('''Alfred''')


*{{NDR|Leggendo il testamento di Bruce Wayne}} Il testamento del signor Wayne non è stato corretto dopo il ridimensionamento del suo patrimonio. Ma vi sono consistenti beni nelle sue disposizioni. Gli arredi della casa devono essere venduti per saldare i debiti, il resto è stato lasciato interamente ad Alfred J. Pennyworth. La casa e il giardino vengono lasciati alla città di Gotham, a condizioni che non vengano mai demoliti, ancorati o altrimenti modificati, e che vengano usati per uno scopo e uno solamente: dare dimora ed assistenza agli orfani e ai ragazzi a rischio della città. La mia assistente è qui per delle disposizioni di minore importanza e istruzioni. ('''Notaio''')
*{{NDR|Leggendo il testamento di Bruce Wayne}} Il testamento del signor Wayne non è stato corretto dopo il ridimensionamento del suo patrimonio. Ma vi sono consistenti beni nelle sue disposizioni. Gli arredi della casa devono essere venduti per saldare i debiti, il resto è stato lasciato interamente ad Alfred J. Pennyworth. La casa e il giardino vengono lasciati alla città di Gotham, a condizioni che non vengano mai demoliti, ancorati o altrimenti modificati, e che vengano usati per uno scopo e uno solamente: dare dimora ed assistenza agli orfani e ai ragazzi a rischio della città. La mia assistente è qui per delle disposizioni di minore importanza e istruzioni. ('''Notaio''')

Versione delle 19:14, 16 ago 2018

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

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Titolo originale

The Dark Knight Rises

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2012
Genere azione, drammatico, thriller
Regia Christopher Nolan
Soggetto Christopher Nolan
Sceneggiatura Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Produttore Emma Thomas, Christopher Nolan, Charles Roven
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il cavaliere oscuro – Il ritorno, film statunitense del 2012 con Christian Bale, Tom Hardy e Anne Hathaway, regia di Christopher Nolan.

TaglineLa speranza è perduta, la fede è spezzata, un fuoco risorgerà.

Incipit

Ho conosciuto Harvey Dent. Era un amico, e dovremmo aspettare molto tempo prima di ritrovare una guida e un esempio di tale livello. Io ho creduto in Harvey Dent. (James Gordon)

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

  • [A Pavel] Calma, dottore, ora non c'è da aver paura! Le dirò io quando! (Bane)
  • [Vedendo Bruce uscire dalla macchina] Chi è? Un altro imbalsamato che non sa uscire dalla macchina sportiva... (Giornalista)
  • [Rivolto a Bruce, che si è fatto rubare le chiavi della macchina] È solo, signore? Non si preoccupi, signor Wayne, ci vuole un po' di tempo per rimettersi in carreggiata. (Alfred)
  • Non rischio i miei uomini per i vostri soldi. (Peter Foley)
  • Chi preferisci prendere, eh? Un rapinatore o il figlio di puttana che ha ucciso Dent? (Peter Foley)
  • [Parlando di Bruce] Non è un bersaglio... e non gli è rimasto più un centesimo, comunque... (Selina Kyle)
  • [Riferendosi a Talia e Lucius] Portateli in superficie: le persone del loro rango meritano di vivere la prossima era della civiltà occidentale. (Bane)
  • I detective non hanno il permesso di credere alle coincidenze. (Blake)
  • [Prima di far crollare il campo di football americano] Che la partita cominci! (Bane)
  • Dietro di voi c'è il simbolo dell'oppressione. La prigione di Blackgate, dove mille uomini si stanno consumando a causa di quest'uomo: Harvey Dent! Che vi è stato presentato come il più fulgido esempio della vera giustizia! Vi hanno fatto adorare un falso idolo, per impedirvi di distruggere questa città corrotta! Voglio dirvi la verità riguardo Harvey Dent, con le parole del commissario della polizia di Gotham, James Gordon: "Batman non ha ucciso Harvey Dent, ha salvato mio figlio. Poi si è preso la colpa degli orrendi crimini di Harvey, affinché io potessi per mia vergogna costruire un falso mito su quell'idolo caduto. Ho esaltato il folle che aveva tentato di uccidere mio figlio. Non posso più convivere con questa menzogna. È ora di affidare la verità alla popolazione di Gotham, ed è ora che io mi dimetta." ...E voi le accettate, le dimissioni di quest'uomo? E accettate le dimissioni di tutti questi impostori? Di tutti i corrotti? [...] Noi togliamo Gotham ai corrotti! Ai ricchi! Ai persecutori di generazioni che vi hanno sottomesso con la chimera di un'opportunità! La restituiamo a voi... il popolo. Gotham è vostra! Nessuno potrà interferire, fate quello che volete! Ma cominciate abbattendo Blackgate e liberate gli oppressi! Si faccia avanti chi si vuole arruolare, perché si formerà un esercito! I potenti verranno strappati ai loro opulenti nidi, e scacciati nel gelido mondo che noi conosciamo bene, a soffrire! Verranno istituiti dei tribunali! E ci godremo il bottino! Verrà versato del sangue! La polizia sopravvivrà e imparerà a servire la vera giustizia! Questa grande città... resisterà. Gotham sopravvivrà. (Bane)
  • [Rivolta a Selina Kyle] Sta arrivando una tempesta, ricordi? Era quello che volevi... (Jen)
  • Bruce, sai perché cadiamo? (Thomas Wayne)
  • [Ad un ragazzo che aveva rubato una mela] Non rubare mai ad uno che non puoi seminare, ragazzino. (Selina Kyle)
  • C'è una sola polizia in questa città. (Peter Foley)
  • Preparate il convoglio. Mettiamo in sicurezza la bomba prima dell'esplosione. Non ucciderlo. Voglio che senta il calore. Sentirai il fuoco delle dodici milioni di anime che hai tradito. Addio, amico mio. (Talia al Ghul/Miranda Tate)
  • [Ultime parole rivolto a Batman] Sappiamo tutti e due che ora devo ucciderti. Dovrai immaginarlo, il fuoco! (Bane)
  • [Rivolta a Batman, dopo aver ucciso Bane] A proposito del fatto "niente armi"... non penso di volerlo applicare rigidamente come fai tu. (Catwoman)
  • [A Catwoman] Dobbiamo spingere il convoglio verso il reattore. Tu mi servi a terra, e io sarò in aria. (Batman)
  • Non c'è niente come la superiorità aerea... (Lucius Fox)
  • È questo che gli dobbiamo dire? Li lasciamo morire senza speranza? (Blake)
  • [Ultime parole rivolta a Batman, Catwoman e Gordon] Preparatevi, ora. Il lavoro di mio padre è concluso. (Talia al Ghul/Miranda Tate)
  • [Leggendo l'elegia funebre a Bruce Wayne] Vedo una magnifica città e uno splendido popolo sollevarsi da questo abisso. Vedo le vite per le quali sacrifico la mia, pacifiche, utili, prospere e felici. Vedo che nell'intimo del loro cuore essi hanno per me un santuario e l'hanno i loro discendenti, generazione dopo generazione. "Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga, di quanto abbia mai fatto e quel che mi attende è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto".[1] (James Gordon)
  • [Alla bara di Bruce Wayne, singhiozzando disperatamente] Mi dispiace tanto, io l'ho abbandonata! Lei si fidava di me... e io l'ho abbandonata! (Alfred)
  • [Leggendo il testamento di Bruce Wayne] Il testamento del signor Wayne non è stato corretto dopo il ridimensionamento del suo patrimonio. Ma vi sono consistenti beni nelle sue disposizioni. Gli arredi della casa devono essere venduti per saldare i debiti, il resto è stato lasciato interamente ad Alfred J. Pennyworth. La casa e il giardino vengono lasciati alla città di Gotham, a condizioni che non vengano mai demoliti, ancorati o altrimenti modificati, e che vengano usati per uno scopo e uno solamente: dare dimora ed assistenza agli orfani e ai ragazzi a rischio della città. La mia assistente è qui per delle disposizioni di minore importanza e istruzioni. (Notaio)

Dialoghi

Citazioni in ordine temporale.

  • Agente della CIA: Dottor Pavel, sono della CIA.
    Barsad: Non era da solo.
    Agente della CIA: Ah, non si possono portare gli amici.
    Pavel: Non sono degli amici.
    Barsad: Non si preoccupi, sono un regalo.
    Agente della CIA: E perché dovrei volerli?
    Barsad: Stavano cercando di rubarle la preda. Lavorano per il mercenario. L'uomo con la maschera.
    Agente della CIA: Bane? [Barsad annuisce] Fateli salire, do la comunicazione.
  • Agente della CIA: Il piano di volo che ho inviato alla CIA comprende me, i miei uomini, il dottor Pavel, ma soltanto uno di voi. Il primo che parlerà potrà venire con me sul mio aereo. [interroga un ostaggio] Chi ti ha pagato per rapire il dottor Pavel? [spara un colpo a vuoto, facendo credere agli altri di averlo ucciso e buttato giù dall'aereo] Non sapeva volare tanto bene. Chi vuole provare ora? [interroga un altro ostaggio] Parlami di Bane! Perché porta la maschera? Quanta fedeltà per uno che serve solo a sparare.
    Bane: Be', forse si chiede perché sparare a un uomo prima di buttarlo giù da un aereo.
    Agente della CIA: Almeno tu sai parlare. Chi sei?
    Bane: Non importa chi siamo, conta solo il nostro piano. [l'agente della CIA toglie il cappuccio all'ostaggio, che si scopre essere Bane] Non interessavo a nessuno finché non ho messo la maschera.
    Agente della CIA: Se però te la tolgo, tu muori?
    Bane: Sarebbe molto doloroso...
    Agente della CIA: Sei bello grosso!
    Bane [finendo la sua frase precedente]: ...per te.
    Agente della CIA: Farti catturare faceva parte del piano?
    Bane: È ovvio. Il dottor Pavel ha rifiutato la nostra offerta, ha preferito voi. Dobbiamo sapere cosa vi ha detto.
    Leonid Pavel: Niente! Non ho detto niente!
    Agente della CIA: Be', congratulazioni! Ti sei fatto catturare!
    Agente della CIA #2: Signore...
    Agente della CIA: E qual è il prossimo passo del tuo grande piano?
    Bane: Far schiantare l'aereo! Senza superstiti!
  • Sindaco: La giornata in onore di Harvey Dent forse non è la festa più antica, ma è sicuramente una delle nostre feste più importanti. L'inflessibile lotta di Harvey contro il crimine ha reso Gotham più sicura di quanto non fosse al momento della sua morte otto anni fa. La nostra città ha assistito ad una svolta storica. Nessuna città è priva di crimini, ma qui non c'è criminalità organizzata, il decreto Dent ha dato all'ordine pubblico i mezzi per lottare contro la malavita. Ora, alcuni vorrebbero revocare il decreto Dent, e a costoro io dico: non finché ci sono io. Voglio ringraziare la Wayne Foundation per aver ospitato questo evento. Mi dicono che il signor Wayne non è potuto venire, ma sono certo che abbiamo il suo appoggio. E ora voglio lasciare spazio ad una voce importante... [...] Alcune persone hanno riposto la loro fiducia in un delinquente omicida con la maschera e il mantello. Un delinquente, che ha mostrato la sua vera natura quando ha tradito la fiducia di un grande uomo, eliminandolo a sangue freddo. [...] Jim Gordon può dirvi la verità su Harvey Dent, lui sa... ma no lascio che ve ne parli lui, il commissario Gordon.
    James Gordon: La verità... In effetti ho scritto un discorso, in cui c'è la verità sulla storia di Harvey Dent... Ma forse non è il momento giusto... Forse per adesso vi basterà sapere che ci sono mille detenuti nella prigione di Blackgate come risultato del decreto Dent. Sono criminali violenti, ingranaggi essenziali nella macchina della criminalità organizzata. Forse per ora l'unica cosa da dire sulla morte di Harvey Dent è questa: non è avvenuta invano.
  • Alfred: Mi dispiace signorina Tate, ho tentato, ma non vuole riceverla.
    John Daggett: E non la prenda come un fatto personale. Lo sanno tutti che Wayne si è rintanato lì dentro, con unghie lunghe venti centimetri e fa pipì nei barattoli. È stato gentile a farmi entrare.
  • John Daggett: Perché perde tempo a tentare di parlare con un uomo che ha gettato via il suo investimento su un inutile progetto per salvare il mondo? Lui non può ridarle i suoi soldi, io sì.
    Miranda Tate: Adesso potrei spiegarle che quel progetto per salvare il mondo, inutile o no, vale l'investimento, signor Daggett. Ma lei capisce solo i soldi e il potere che possono comprare. Quindi perché perdere il mio tempo? Ha ragione.
  • Gordon: Abbiamo i rapporti del secondo turno?
    Peter Foley: Dovresti passare più tempo con il sindaco.
    Gordon: Quella è una tua specialità. [Gordon si allontana]
    Deputato: Non le vede le statistiche sulla criminalità?
    Peter Foley: Segue il suo istinto, che gli dà il mal di stomaco nonostante i numeri.
    Deputato: Pensi come è contenta sua moglie.
    Peter Foley: Non direi: ha preso i figli e se ne è andata a Cleveland.
    Deputato: Avrà tutto il tempo per andarla a trovare: il sindaco lo scaricherà in primavera.
    Peter Foley: Davvero? [il senatore annuisce] Ma è un eroe ...
    Senatore: Un eroe di guerra. Siamo in tempo di pace.
  • Bruce Wayne: Bella, quella collana. Mi ricorda il filo di perle di mia madre, ma non può certo essere la stessa. Perché le sue perle sono in questa cassaforte, e il fabbricante mi ha garantito personalmente che... non è scassinabile.
    Selina Kyle: Oops... Non me l'hanno detto che non era scassinabile...
    Bruce Wayne: Non posso lasciargliele prendere...
    Selina Kyle: Senta, lei non picchierebbe una donna e io non farei uno sgambetto a uno zoppo... [da un calcio al bastone di Bruce, facendolo cadere] Ovviamente, a volte bisogna fare delle eccezioni. Buona notte, signor Wayne.
  • Alfred: La signorina Tate ha insistito, vorrebbe incontrarla.
    Bruce Wayne: È molto ostinata.
    Alfred: È molto carina, nel caso volesse saperlo.
    Bruce Wayne: Non volevo.
    Alfred: Che sta facendo?
    Bruce Wayne: Sto esaminando la polvere delle impronte: siamo stati rapinati.
    Alfred: E questa è la sua idea di dare l'allarme, vero?
    Bruce Wayne: Quella donna ha preso le perle e il localizzatore.
    Alfred: Donna?
    Bruce Wayne: Una delle cameriere. Forse dovresti smettere di farle venire in quest'ala.
    Alfred: Forse è lei che dovrebbe imparare a farsi il letto per conto proprio... Perché prendeva le impronte digitali?
    Bruce Wayne: Non io... Le ha prese lei.
  • Blake: Signore, la moglie del deputato Gil ha chiamato più volte, il deputato non è mai arrivato a casa dopo l'evento alla fondazione Wayne.
    Gordon: Ormai fa questo, la polizia.
    Blake: Lei e Dent avete davvero ripulito le strade: fra poco daremo la caccia a chi non restituisce i libri alle biblioteche...
    Gordon: Ah..
    Blake: Eppure, lei è ancora qui. Come fossimo sempre in guerra.
    Gordon: Come ti chiami, figliolo?
    Blake: Blake, signore.
    Gordon: Hai qualcosa da chiedermi, agente Blake?
    Blake: Sì. Quella notte, questa notte di otto anni fa, quando Dent è morto, l'ultimo avvistamento di Batman. Uccide quelle persone, fa fuori due squadre SWAT, spezza il collo a Dent e poi sparisce così...
    Gordon: E qual è la domanda, figliolo?
    Blake: Non vuole sapere chi era?
    Gordon: Io so esattamente chi era... Era Batman! Andiamo a parlare con la moglie del deputato...
  • Alfred: Dovremo mandarle la polizia prima che rivenda le perle.
    Bruce Wayne: Non lo farà, le piacciono troppo. E non stava cercando quelle.
    Alfred: E cosa cercava, allora?
    Bruce Wayne: Le mie impronte. C'era toner per stampante misto a grafite sulla cassaforte, le rivela facilmente e non è rintracciabile.
    Alfred: Affascinante, dovreste scambiarvi gli appunti davanti a un caffè.
    Bruce Wayne: Ora vuoi sistemarmi con una ladra di gioielli?
    Alfred: A questo punto la sistemerei con uno scimpanzé, se la facesse tornare nel mondo.
    Bruce Wayne: Non c'è niente nel mondo per me.
    Alfred: Ed è questo il problema, ha appeso maschera e mantello ma non è andato avanti, non ha provato a rifarsi una vita, a cercare qualcun altro...
    Bruce Wayne: Alfred, io avevo trovato una persona.
    Alfred: Lo so, e l'ha perduta, ma questo fa parte della vita, signore. Però lei non sta vivendo, sta aspettando nella speranza che le cose peggiorino. Ricorda quando ha lasciato Gotham, prima di tutto questo, prima di Batman? È stato via sette anni, per sette anni l'ho aspettata sperando che non tornasse più. Ogni anno facevo una vacanza, andavo, andavo a Firenze, c'è un caffè sulle rive dell'Arno. Ogni sera andavo a sedermi lì e ordinavo un Fernet Branca. E avevo un sogno: che un giorno, guardando tra la gente ai tavoli, l'avrei vista lì, con, con sua moglie e magari con un paio di marmocchi. Lei non mi avrebbe detto una parola e nemmeno io a lei. Ma entrambi avremmo saputo che ce l'aveva fatta, che era felice. Io non volevo che lei ritornasse a Gotham. Ho sempre saputo che non c'era niente per lei qui, solo drammi e sofferenze. E volevo che avesse qualcosa di più di questo... E lo voglio ancora.
  • Bruce Wayne: Cosa posso fare per lei, agente?
    Blake: Il commissario Gordon è stato ferito. Ha inseguito un delinquente nelle fognature. Quando l'ho tirato fuori farneticava su un esercito sotterraneo, un uomo con la maschera, Bane.
    Bruce Wayne: Non dovrebbe fare rapporto ai suoi superiori?
    Blake: Loro mi hanno chiesto se ho visto degli alligatori giganti. Ha bisogno di lei. Ha bisogno di Batman.
    Bruce Wayne: Se il commissario Gordon pensa...
    Blake: Lui non lo sa chi è lei e non gli interessa. Ma noi ci siamo già visti. Da bambino io stavo al St. Swithin. Era sovvenzionato dalla Wayne Foundation. È un orfanotrofio. Mia madre è morta quando ero piccolo in un incidente d'auto, non me lo ricordo nemmeno. Ma mio padre è stato ucciso un paio di anni dopo per un debito di gioco. Quello me lo ricordo... molto bene. Non sono in tanti a sapere che si prova, vero? Quella rabbia... fin dentro le ossa. Voglio dire, lo capiscono. I genitori adottivi, tutti "lo capiscono". Per un po'. Poi vogliono che quel bambino arrabbiato faccia qualcosa che non può fare: ricominciare. Perciò dopo un po' smettono di capire e mandano il bambino arrabbiato in un istituto. Io l'ho capito troppo tardi. La devi nascondere, la rabbia. Devi provare a sorridere allo specchio. È come mettere una maschera. Poi un giorno è arrivato lei, con un' auto pazzesca, una bella ragazza al fianco. Eravamo così eccitati. Bruce Wayne, il miliardario orfano. Noi inventavamo storie su di lei, leggende, e per gli altri ragazzi non erano che questo, solo storie. Ma appena l'ho vista, ho capito chi era veramente. Le avevo già visto fare quell'espressione: è quella che ho insegnato a me stesso. Non so perché si è incolpato dell'omicidio di Dent, ma io credo ancora in Batman. Anche se lei non ci crede.
    Bruce Wayne: Perché ha detto che l'istituto per ragazzi "era" sovvenzionato dalla Wayne Foundation?
    Blake: Perché i soldi non sono più arrivati. Forse dovrebbe prendere un po' d'aria fresca e fare attenzione ai dettagli. Potrebbe esserci bisogno del suo aiuto.
  • Bruce Wayne: Hai controllato quel nome, "Bane"?
    Alfred: È un mercenario, non ha altri nomi conosciuti. Con i suoi uomini era dietro a un colpo di mano in Africa occidentale che ha assicurato due operazioni minerarie al nostro amico John Daggett.
    Bruce Wayne: E ora Daggett li ha portati qui.
    Alfred: E così sembra... Continuerò a scavare.
    Bruce Wayne: Sì. Alfred! Perché la Wayne Foundation ha smesso di sovvenzionare gli istituti per ragazzi?
    Alfred: La fondazione è finanziata dai profitti della Wayne Enterprises... Sempre se ce ne siano...
    Bruce Wayne: È ora di parlare con il signor Fox, credo.
    Alfred: Lo chiamo al telefono.
    Bruce Wayne: No no no no. Non ho ancora qualche auto nei paraggi?
    Alfred: Si, una o due...
    Bruce Wayne: Voglio un appuntamento all'ospedale, per la gamba.
    Alfred: Quale ospedale?
    Bruce Wayne: Quello in cui si trova Jim Gordon.
  • Dottore: Ho visto delle ginocchia messe peggio con la cartilagine.
    Bruce Wayne: Bene.
    Dottore: No, perché nel suo ginocchio non ce n'è di cartilagine, e non ce n'è molta utilizzabile nei gomiti e nelle spalle. Fra questo e il tessuto cicatriziale nei reni, danni residui di una commozione cerebrale e le cicatrici sparse su tutto il corpo, non posso raccomandarle di andare a fare eliski, signor Wayne.
    Bruce Wayne: Certo.
  • Gordon: Abbiamo lottato insieme... e poi sei scomparso.
    Bruce Wayne [con un cappuccio che non lo fa riconoscere]: Batman non serviva più. Avevamo vinto.
    Gordon: Grazie a una bugia... E adesso il male risorge lì dove abbiamo cercato di seppellirlo... Batman deve tornare a combattere.
    Bruce Wayne: E se invece non esistesse più?
    Gordon: Deve esistere... Deve...
  • Talia al Ghul/Miranda Tate: Bruce Wayne, ad un ballo di beneficenza.
    Bruce Wayne: La signorina Tate, vero?
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Neanche prima di diventare un eremita partecipava a queste serate.
    Bruce Wayne: Il ricavato serve per il buffet pantagruelico. Non c'entra la beneficenza, c'entra l'ego della gran dama di turno che l'ha organizzata.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Veramente questa è la mia festa, signor Wayne...
    Bruce Wayne: Ah...
    Talia al Ghul/Miranda Tate: E il ricavato andrà dove deve andare, perché il buffet pantagruelico l'ho pagato di tasca mia.
    Bruce Wayne: È stata molto generosa.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Bisogna investire, se si vuole ristabilire l'equilibrio del mondo. Il nostro progetto è ad energia pulita.
    Bruce Wayne: A volte alcuni investimenti non pagano, mi dispiace.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Lei indossa una maschera di apatia, signor Wayne, ma un uomo a cui non importa del mondo non spende metà della propria fortuna per salvarlo. E quando fallisce non rimane così ferito da andare a nascondersi.
  • Selina Kyle: Non faccia il superiore, signor Wayne. Lei non sa proprio niente di me.
    Bruce Wayne: Be', Selina Kyle, so che arriva da una piccionaia della città vecchia, un posto modesto per una super ladra, quindi o sta mettendo da parte per la pensione o... ha pestato i piedi alle persone sbagliate.
    Selina Kyle: Lei non può giudicarmi solo perché è nato nella camera patronale di Wayne Manor.
    Bruce Wayne: Veramente sono nato nella sala Regency.
    Selina Kyle: Io ho iniziato facendo quello che dovevo fare, ma una volta che fai quello che devi non ti lasciano mai più fare quello che vuoi.
    Bruce Wayne: Ricominci da capo.
    Selina Kyle: Non esiste ricominciare, nel mondo di oggi. Qualunque dodicenne con un cellulare può sapere cosa hai fatto. Ogni nostra azione è documentata e archiviata, rimane tutto.
    Bruce Wayne: È così che giustifica i suoi furti?
    Selina Kyle: Prendo quello che mi serve da chi ne ha più che in abbondanza, non approfitto delle persone che hanno meno...
    Bruce Wayne: Robin Hood?
    Selina Kyle: Farei di più per aiutare gli altri della maggior parte dei presenti. O di lei...
    Bruce: Non le sembra di essere un po' troppo presuntuosa?
    Selina Kyle: Forse lei si illude troppo di quello che ha veramente nei pantaloni, oltre al portafoglio...
    Bruce Wayne: Ahi...
    Selina Kyle: Quanto pensa che possa durare? Sta arrivando una tempesta, signor Wayne. È meglio che lei e i suoi amici vi prepariate al peggio, perché quando arriverà... vi chiederete come avete potuto pensare di vivere così alla grande, lasciando così poco per tutti noi.
    Bruce Wayne: Sembra che lei non aspetti altro.
    Selina Kyle: Io so adattarmi.
    Bruce Wayne: Quelle perle stanno meglio su di lei che nella mia cassaforte... Però non posso lasciargliele.
  • Lucius Fox: Bruce Wayne? Non credo ai miei occhi. Cosa la porta ad uscire dall'ibernazione, signor Wayne?
    Bruce Wayne: Vedo che non ha perso il senso dell'umorismo, anche se ha perso la maggior parte dei miei soldi.
    Lucius Fox: Be', veramente è stato lei. Se concentra l'intero budget su un progetto di un reattore che poi mette in naftalina, è improbabile che il bilancio sia fiorente.
    Bruce Wayne: Che alternative ho?
    Lucius Fox: Be', se non è disposto ad accendere il reattore...
    Bruce Wayne: Non posso. Non posso, Lucius...
    Lucius Fox: E allora stia fermo. I suoi azionisti di maggioranza terranno a bada Daggett mentre noi cercheremo un futuro con Miranda. Lei ha appoggiato il progetto per tutto il suo corso. È in gamba. Molto carina. Vogliamo tutti il meglio per lei, Bruce. Le mostri il reattore.
    Bruce Wayne: Ci penserò.
    Lucius Fox: Non c'è altro?
    Bruce Wayne: No, perché?
    Lucius Fox: Le nostre conversazioni in genere finivano sempre con una richiesta insolita.
    Bruce Wayne: Mi sono ritirato.
    Lucius Fox: Be', le mostro comunque alcune cose. In memoria dei vecchi tempi.
  • Bruce Wayne: Pensavo che avesse chiuso tutto, qui.
    Lucius Fox: Oh, è stato sempre chiuso... ufficialmente.
    Bruce Wayne: Quanta roba nuova...
    Lucius Fox: Dopo la morte di suo padre, la Wayne Enterprises ha avviato quattordici consociate per la difesa. Per anni ho raccolto e nascosto tutti i prototipi sotto un solo tetto. Il mio tetto.
    Bruce Wayne: Perché?
    Lucius Fox: Perché non finissero nelle mani sbagliate. [apre una saracinesca che rivela un enorme macchinario]
    Bruce Wayne: Ah, adesso mi vuole impressionare.
    Lucius Fox: Un progetto per l'ordine pubblico in zone di alta densità urbanistica. I rotori sono configurati per manovre fra palazzi senza ricircolo.
    Bruce Wayne: Come si chiama?
    Lucius Fox: Ha un nome lungo e poco interessante, che la Wayne Enterprise gli hanno affibiato. Io ho deciso di chiamarlo "BatWing". E sì, signor Wayne, si può avere nero. Funziona bene, eccetto il pilota automatico. Serve un cervello migliore per metterlo a punto.
    Bruce Wayne: Migliore del suo?
    Lucius Fox: Be', volevo essere modesto... un cervello meno impegnato: il suo...
  • Alfred: Se sta pensando seriamente di tornare in attività, dovrà sentire le voci che corrono su Bane.
    Bruce Wayne: Sono tutto orecchie.
    Alfred: C'è una prigione, in una parte più antica del mondo. Un pozzo, dove gettano gli uomini per farli soffrire e morire. Ma, a volte, qualcuno risorge dalle tenebre. A volte, quell'inferno risputa qualcuno: Bane, nato e cresciuto in un inferno sulla terra.
    Bruce Wayne: Nato in prigione?
    Alfred: Nessuno sa perché e ne come sia scappato, ma quello che si sa, è che una volta fuori è stato addestrato da Ra's al Ghul, il suo mentore.
    Bruce Wayne: Bane faceva parte della Setta delle Ombre?
    Alfred: E poi è stato scomunicato. E chi sia troppo estremo per Ra's al Ghul non è da prendere alla leggera.
    Bruce Wayne: Non sapevo di essere noto per prendere alla leggera i criminali.
    Alfred: Un tempo non lo era. Ora può usare un tutore, rimettere la maschera, ma non per questo tornerà quello di prima.
    Bruce Wayne: Se quell'uomo è davvero pericoloso come dici, la città ha bisogno di me.
    Alfred: La città ha bisogno di Bruce Wayne, delle sue risorse, della sua competenza, non ha bisogno del suo corpo, né della sua vita. Quel tempo è passato.
    Bruce Wayne: Hai paura che se io mi rimetto in moto, posso fallire?
    Alfred: No. Ho paura che lei voglia farlo...
  • Azionista #1: Non si può fare una vendita allo scoperto solo perché Bruce Wayne va ad una festa.
    Azionista #2: Mal che torna è un cambiamento, può essere positivo o negativo: io dico negativo.
    Azionista #1: Ma su che base?
    Azionista #2: Ho tirato una monetina!
  • Azionista #2: Questa è una borsa valori, non ci sono soldi da rubare.
    Bane: Davvero? E voi allora perché siete qui?
  • Peter Foley: Andiamo. Tu, sali in macchina. Hanno intercettato Batman. Richiamate tutti, le auto di pattuglia, uomini in missione fuori servizio, fateli venire. Farò quello che non ha potuto fare Jim Gordon.
    Blake: E sarebbe?
    Peter Foley: Riuscirò a catturare Batman.
  • Philip Stryver: Bane dice che Batman ha interferito, ma la missione è compiuta.
    John Daggett: E gli uomini che hanno arrestato?
    Philip Stryver: Ha detto testualmente: morirebbero, piuttosto che parlare.
    John Daggett [ridacchia]: Dove li trova, questi uomini... Stappate dello champagne. E possiamo avere anche qualche ragazza, magari?
    Catwoman: Attento a quello che desideri. [immobilizza Daggett] Il gatto ti ha mangiato la lingua, eh?
    John Daggett: Tu, stupida puttana...
    Catwoman: Nessuno mi ha mai dato della stupida.
    John Daggett: Ma lo sei... Sei venuta qui stasera...
    Catwoman Voglio quello che devi darmi...
    John Daggett: Volere non è ottenere. [l'assistente di Daggett le punta una pistola in testa da dietro]
    Philip Stryver: Bel vestitino... Non è pericoloso girare con quei tacchi?
    Catwoman: Per me no. [colpisce Philip con un calcio] Tu che dici? Allora, dov'è?
    John Daggett: Dov'è cosa?
    Catwoman: Il programma, lo Smacchiatore...
    John Daggett: Lo strumento ideale per una super ladra con dei precedenti... [...]
    Catwoman: Dimmi dov'è.
    John Daggett: Vuoi lo Smacchiatore? Digiti un nome e una data, e il programma, in pochi minuti, fa scomparire quella persona da tutti i database della Terra. Troppo bello per essere vero.
    Catwoman: Stai mentendo! La Rykin Data è riuscita ad arrivare ad un prototipo.
    John Daggett: Per questo li ho comprati, ma non avevano niente. Era una leggenda della malavita.
    Catwoman: [viene circondata dagli uomini di Bane] Indietro! Non sto bluffando!
    Batman: Lo sanno... ma non gli importa! [iniziano a combattere con gli uomini di Bane]
    Catwoman [Batman toglie una pistola dalle mani di Catwoman]: Non è possibile.
    Batman: Niente armi, niente morti.
    Catwoman: E il divertimento dov'è?
  • Catwoman: Mia madre lo diceva, di non salire in auto con degli estranei.
    Batman [accendendo il BatWing]: Questa non è un' auto.
  • Catwoman: Ci vediamo.
    Batman: Non c'è di che, prego.
    Catwoman: Avevo tutto sotto controllo.
    Batman Non erano delinquenti comuni, erano killer professionisti. Ti ho salvato la vita. Ora in cambio devi dirmi cosa hai fatto con le impronte di Bruce Wayne.
    Catwoman: Wayne non scherzava quando ha parlato di un amico potente... Ho venduto le sue impronte a Daggett, per avere una cosa che neanche esiste...
    Batman: Non saranno in molti ad averla vinta con te.
    Catwoman: Sai, quando una è disperata...
    Batman: Che cosa vuole fare con le impronte?
    Catwoman: Non lo so, ma Daggett sembrava interessato all'attacco al palazzo della Borsa.
    Batman: Signorina Kyle... [si gira per vedere un elicottero della polizia, ma quando si rivolta verso Catwoman, non c'è più] È questo l'effetto che fa...
  • Alfred: Ho notato dal servizio alla televisione che ha ritrovato il gusto della distruzione gratuita.
    Bruce Wayne: Ho recuperato questa.
    Alfred: Non dovrebbe essere la polizia ad investigare?
    Bruce Wayne: Non hanno i mezzi per analizzarla.
    Alfred: Li avrebbero, se lei glieli desse.
    Bruce Wayne: Quello che per ora è uno strumento, per qualcun altro è un' arma.
    Alfred: Nella sua immaginazione, forse. E poi cos'è che non si trasforma in un'arma?
    Bruce Wayne: Basta, Alfred! La polizia non li stava catturando.
    Alfred: Forse lo avrebbe fatto, se non fosse comparso lei per dare spettacolo.
    Bruce Wayne: Credevi che non avessi più la forza.
    Alfred: Non ce l'ha: si è fatto inseguire da un esercito di poliziotti con tanti bei giocattoli nuovi di Fox, ma come andrà quando avrà di fronte lui? Che farà?
    Bruce Wayne: Combatterò con più forza, come sempre.
    Alfred: Dia un'occhiata, la sua rapidità, la sua ferocia, il suo addestramento. Io vedo in lui il potere della fede. Vedo la Setta delle Ombre che risorge.
    Bruce Wayne: Hai detto che è stato scomunicato.
    Alfred: Da Ra's al Ghul. Chi la comanda, adesso?
    Bruce Wayne: Ra's al Ghul era la Setta delle Ombre, io l'ho sconfitto. Bane è solo un mercenario. Dobbiamo scoprire cosa ha in mente. Degli scambi azionari in codice. E le mie impronte, per gentile concessione di Selina Kyle. Portala a Fox, può craccare il codice e dirci su quali azioni operavano.
  • Alfred: Porterò questo al signor Fox, ma niente di più. L'ho ricucita, le ho sistemato le ossa, ma non voglio seppellirla. Ho seppellito fin troppi membri della famiglia Wayne.
    Bruce Wayne: Vuoi lasciarmi?
    Alfred: Lei vede solamente una fine per il suo viaggio. Andarmene è l'unico mezzo che ho per aprirle gli occhi. Lei non è più Batman, deve trovare un'altra strada. Un tempo voleva farla finita, parlava di una vita fuori da quella grotta.
    Bruce Wayne: Alfred, Rachel è morta sapendo che avevamo deciso di stare insieme. Quella era la mia vita fuori dalla grotta, ora non posso ricominciare... Lei non l'ha fatto, non ha potuto.
    Alfred: E se avesse potuto?
    Bruce Wayne. Lei non può più, è così e basta.
    Alfred: E se prima di morire avesse scritto una lettera in cui diceva di avere scelto Harvey Dent e non lei? E se poi io... per risparmiarle il dolore... avessi bruciato quella lettera?
    Bruce Wayne: Come osi usare Rachel per cercare di fermarmi?
    Alfred: Sto usando la verità, signor Wayne. Forse dovremmo smettere tutti di nascondere la verità e dichiararla apertamente. Mi dispiace.
    Bruce Wayne: Ti dispiace? Pensi che dopo che hai distrutto il mio mondo... io possa anche stringerti la mano?
    Alfred: No, no, no. Lo so cosa significa, questo.
    Bruce Wayne: Che significa?
    Alfred: Significa il suo odio. E significa anche perdere una persona che ho amato e accudito dal primo giorno in cui ho sentito echeggiare i suoi vagiti... in questa casa. Ma può anche significare... salvare la sua vita. E questa è la cosa più importante.
    Bruce Wayne: Addio, Alfred.
  • Lucius Fox: Apre lei la porta, adesso?
    Bruce Wayne: Sì...
    Lucius Fox: Terza pagina. Lei avrebbe fatto consistenti acquisti di opzioni sul mercato dei Futures, confermati da una sua impronta. Quelle opzioni sono scadute ieri a mezzanotte. Col tempo saremo in grado di dimostrare la frode, ma per adesso lei è sul lastrico, e la Wayne Enterprises sta per cadere nelle mani di John Daggett.
    Bruce Wayne: Le armi... Non possiamo lasciare a Daggett "Scienze Applicate".
    Lucius Fox: Scienze Applicate è chiusa, ufficialmente non esiste. Però il progetto energetico è un'altra storia.
    Bruce Wayne: Miranda Tate. Dobbiamo convincere il consiglio a sostenerla. Facciamole vedere il reattore.
    Lucius Fox: La incontreremo fra trentacinque minuti, è meglio che si vesta.
  • Talia al Ghul/Miranda Tate: È qui, non è vero?
    Lucius Fox: Il reattore è sotto il fiume, in modo da essere inondato nel caso di una violazione di sicurezza.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Bruce Wayne è davvero così paranoico?
    Lucius Fox: Ha un'altra domanda?
  • John Daggett: Come ha fatto Miranda Tate ad avere una posizione predominante nel consiglio delle Wayne?! Si è incontrata con lui? Ci è andata a letto? Come ha fatto?!
    Philip Stryver: No, che noi sappiamo.
    John Daggett: Ah, si vede che non sapete praticamente niente. Dov'è Bane?
    Philip Stryver: Gli abbiamo detto che...
    John Daggett: Dov'è quel...
    Bane: Parli del diavolo e spuntano le corna.
    John Daggett: Insomma, si può sapere che cosa è successo?!
    Bane: Tutto procede secondo i piani.
    John Daggett: Ah, davvero? Ti sembra che io stia dirigendo la Wayne Enterprises, adesso? Il tuo attacco al palazzo della Borsa non ha funzionato, amico mio. E intanto le mie squadre di operai vanno in giro perforando la città, senza sosta, ventiquattro ore al giorno. Adesso devi spiegarmi in che modo questo aiuta la mia impresa ad assorbire quella di Wayne.
    Bane [a Philip]: Esci.
    John Daggett: No, resta qui. Comando io.
    Bane: Ti senti al comando?
    John Daggett: Ti ho pagato una piccola fortuna...
    Bane: E questo ti dà... potere su di me?
    John Daggett: Che significa?
    Bane: I tuoi soldi e la tua struttura sono stati importanti... finora...
    John Daggett: Che cosa sei tu?
    Bane: La resa dei conti di Gotham. Sono qui per porre fine al tempo rubato che avete vissuto.
    John Daggett [ultime parole]: Sei... il male assoluto.
    Bane: Sono il male necessario. [uccide John Daggett]
  • Blake: Quando ha cominciato, perché la maschera?
    Bruce Wayne: Per proteggere le persone vicine a me.
    Blake: Ma lei era un solitario, giusto? Niente famiglia.
    Bruce Wayne: Ci sono sempre persone a cui voler bene, solo che non te ne accorgi finché non ci sono più. L'idea era essere un simbolo. Batman poteva essere chiunque, era quello il punto.
    Blake: È stato bello vederlo tornare.
    Bruce Wayne: Non tutti sono d'accordo.
    Blake: Lo capiranno, alla fine.
    Bruce Wayne: Hai qualche idea su dove si trovi Bane?
    Blake: Sì, ho cinquecento pagine di documenti sui tunnel e una torcia. Mi farebbe comodo una mano.
    Bruce Wayne: Va bene, lasciami nella città vecchia.
  • Selina Kyle: Si, non è un granché... È più di quanto abbia tu adesso.
    Bruce Wayne: Veramente mi lasciano tenere la casa.
    Selina Kyle: I ricchi non finiscono neanche al verde come tutti noi, eh?
    Bruce Wayne: Il mio amico potente spera di farti cambiare idea sul fatto di andar via.
    Selina Kyle: E come pensa di farlo?
    Bruce Wayne: Dandoti quello che vuoi.
    Selina Kyle: Non può, perché non esiste.
    Bruce Wayne: Lui dice di sì. Vuole incontrarti stanotte.
    Selina Kyle: Perché?
    Bruce Wayne: Ha bisogno di trovare Bane e tu sai come fare.
    Selina Kyle: Digli che ci penserò.
    Bruce Wayne: Ok... È carino, questo posto...
    Selina Kyle: Signor Wayne... mi dispiace per il tuo patrimonio.
    Bruce Wayne: ...Non è vero.
  • Peter Foley: Possiamo aiutarti, agente?
    Blake: Sì, il corpo di John Daggett è stato trovato in un cassonetto circa un'ora fa, ho pensato che dovesse saperlo.
    Gordon: Perché?
    Blake: Be', il suo nome è su tutti questi permessi che ho appena preso per tracciare una mappa dei tunnel, manutenzione trasporti pubblici, scavo fognature e un paio di altre cose.
    Gordon: Tu dove sei arrivato con le ricerche nei tunnel?
    Peter Foley: Ricordami di dire al reparto di tenere fuori le teste calde... Abbiamo varie pattuglie, è un groviglio immenso...
    Gordon: Prendete altri uomini, stringetelo in una rete, voglio che lo troviate.
    Peter Foley: Sì, certo, è l'uomo con la maschera, d'accordo.
    Gordon: Via quell'uniforme, lavori per me adesso: ci fa comodo qualche testa più calda, qui.
    Blake: Signore, magari è una coincidenza.
    Gordon: Ora sei un detective, ragazzo. Non puoi più credere alle coincidenze, non ne hai il permesso.
  • Talia al Ghul/Miranda Tate [Bruce e Tate si incontrano davanti casa di Bruce, sotto la pioggia]: Non le apre nessuno?
    Bruce Wayne: No. Sono... da solo, adesso.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Ha le chiavi?
    Bruce Wayne: ...Mai usate.
  • Bruce Wayne: Spero che non ti piacessi per i miei soldi...
    Talia al Ghul/Miranda Tate: La sofferenza tempra il carattere. Mi occuperò io dell'eredità dei tuoi genitori, Bruce. [Talia prende una foto di Rachel] Chi è questa? Dov'è Alfred?
    Bruce Wayne: Se ne è andato. Si è portato via tutto. [i due si baciano, quando all'improvviso va via la luce]
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Ma che cos'è?
    Bruce Wayne: Mh, mi hanno staccato la corrente...
  • Bruce Wayne: Sei brava.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Quando ero bambina, non avevamo quasi niente. Ma nelle sere in cui avevamo un fuoco acceso, ci sentivamo molto più ricchi.
    Bruce Wayne: Pensavo che la tua famiglia fosse facoltosa.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Non sempre. Non quando ero piccola. [Bruce accarezza un cicatrice sulla schiena di Talia] Un antico errore.
    Bruce Wayne: Ne ho fatto qualcuno anch'io.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Più di qualcuno. Potremmo andarcene. Stasera. Prendiamo il mio aereo. Andiamo dove vogliamo.
    Bruce: Un giorno, magari... Non stanotte.
  • Catwoman: Non essere timido... Wayne dice che puoi darmi lo Smacchiatore.
    Batman: Dipende.
    Catwoman: Da cosa?
    Batman: Da quello che ne vuoi fare. L'ho comprato perché non finisse nelle mani sbagliate.
    Catwoman: Ancora non ti fidi di me, eh? Posso farti cambiare idea.
    Batman: Comincia portandomi da Bane.
    Catwoman: L'hai voluto tu. Da qui gli uomini di Bane pattugliano i tunnel e non sono dei semplici attaccabrighe.
    Batman: Nemmeno io.
  • Catwoman: Poco più avanti. [lascia che Batman cada nella trappola] Dovevo convincerli a non uccidermi.
    Batman: Hai commesso un grave errore.
    Bane: Non grave quanto il tuo, temo.
    Batman: Bane.
    Bane: Non atteniamoci al cerimoniale, Signor Wayne... [iniziano a combattersi] Questi ti sono costati la tua forza, la vittoria ti ha sconfitto. [continuano a combattere] La teatralità e l'inganno sono strumenti potenti per i non iniziati. Ma noi siamo iniziati, non è vero, Bruce? Membri della Setta delle Ombre. E tu ci hai traditi.
    Batman: "Ci"?! Tu sei stato scomunicato da una banda di psicopatici.
    Bane: Sono io la Setta delle Ombre. E sono qui per compiere il destino di Ra's Al Ghul! Combatti come un giovane, senza risparmiarti. Ammirevole ma inappropriato. [Batman oscura le luci] Ooh, pensi che l'oscurità sia tua alleata, ma tu hai solo adottato le tenebre. Io ci sono nato, mi hanno plasmato. Ho visto la luce quando ero già un uomo, a quel punto per me era solo ACCECANTE!!! L'ombra ti tradisce... perché appartiene A ME!! Ti farò vedere dov'era la mia casa, mentre mi preparavo a riportare la giustizia. Poi ti spezzerò. [Bane fa esplodere il soffitto facendo cadere la Tubler] Il tuo prezioso arsenale, accetto con gratitudine. Ci servirà... Ah sì, mi chiedevo cosa avrebbe ceduto prima. Se il tuo spirito... o il tuo corpo! [solleva in su, e rompe la schiena a Batman con un ginocchio]
  • Blake: Ho mostrato la sua foto al deputato, e indovini un po'?
    Selina Kyle: Non mi dica... È ancora innamorato?
    Blake: Ah, sì, come un gatto in calore... Però l'ha denunciata lo stesso. Ha commesso qualche errore, signorina Kyle.
    Selina Kyle: Una ragazza deve pur mangiare.
    Blake: E lei ha un bell' appetito...
    Blake: Perché vuole scappare? Non può nascondersi con questa fedina.
    Selina Kyle: Forse non è da voi che sto scappando.
    Blake: E da chi? Da Bane? Che cosa sa di lui?
    Selina Kyle: Che dovreste temerlo almeno quanto lo temo io...
    Blake: Possiamo darle protezione. Ok... Quando l'ha individuata stavo cercando un amico, Bruce Wayne... L'hanno ucciso?
    Selina Kyle: Non ne sono sicura...
  • Bruce Wayne: Perché non ti limiti... a uccidermi?
    Bane: Tu non temi la morte, anzi, la accogli! La tua punizione deve essere più severa.
    Bruce Wayne: Tortura?
    Bane: Si, ma non del tuo corpo... della tua anima.
    Bruce Wayne: Dove siamo?
    Bane: A casa, dove ho appreso la verità sulla disperazione, come la apprenderai tu. C'è una ragione per cui questa prigione è il peggiore inferno sulla terra: la speranza! Ogni uomo che è marcito qui nei secoli, ha guardato la luce e immaginato di arrampicarsi verso la libertà. Così facile, così semplice. E come naufraghi che si gettano in mare per la sete incontrollabile... molti sono morti nel tentativo. Qui ho imparato che non ci può essere disperazione senza speranza. E così, mentre terrorizzerò Gotham, le darò in pasto la speranza per avvelenarle l'anima. Lascerò che credano di poter sopravvivere, li vedrai arrampicarsi l'uno sull'altro, per restare al sole. Potrai assistere mentre torturo un'intera città. E poi, quando avrai capito la profondità del tuo fallimento, compiremo il destino di Ra's al Ghul. Distruggeremo Gotham. E dopo, quando avremo finito e Gotham sarà... cenere... avrai il mio permesso di morire.
  • Medico detenuto: Chiede quanto pagheresti per farti morire. Gli ho detto, gli ho detto che non hai niente.
    Bruce: È il gusto di farlo.
    Medico detenuto: Mi pagano molto di più per tenerti in vita. Proverà ad arrampicarsi. [riferendosi all'uomo che scala il pozzo]
    Bruce: Qualcuno ce l'ha mai fatta?
    Medico detenuto: Ma certo che no. [l'uomo inizia a parlare in lingua straniera] Dice che qualcuno ci è riuscito. Un innocente. Era nato qui, in questo inferno.
    Bruce: Bane...
    Medico detenuto: Un'antica leggenda. Niente di più. [accende una tv]
    Bruce: Cos'è?
    Medico detenuto: Quello che vogliono che tu veda succederà presto.
  • Bane: Gotham, prendi il controllo. Prendete il controllo della vostra città... [...] Questo è lo strumento della vostra liberazione... Riveli la sua identità al mondo.
    Pavel: Dottor Leonid Pavel, fisico nucleare. [...]
    Bane: E cosa... cos'è questa?
    Pavel: È una bomba a neutroni completamente armata, con un raggio di esplosione di sei miglia.
    Bane: E chi è in grado di disarmare un tale dispositivo?
    Pavel [ultime parole]: Io solamente.
    Bane: Solo lei. Grazie, caro dottore. [spezza il collo a Pavel] Ora, questa bomba è armata, e questa bomba è mobile! E l'identità di chi la farà esplodere è un mistero, perché uno di voi ha in mano l'innesco. Noi non siamo qui come conquistatori, ma come liberatori, per restituire il controllo della città ai suoi abitanti. E al primo segno di interferenza del mondo esterno... O se qualcuno dovesse tentare di fuggire, questa persona qualunque, questo cittadino, questo oscuro eroe... farà esplodere la bomba. Da ora è in vigore la legge marziale, tornate alle vostre case, stringetevi alle vostre famiglie e aspettate. Domani reclamerete ciò che è vostro di diritto.
  • Blake: Quegli uomini sono rinchiusi da otto anni a Blackgate senza condizionale per il decreto Dent, basato su una bugia?
    Gordon: Gotham aveva bisogno di un eroe.
    Blake: Ora ne ha bisogno più che mai, ma lei ha tradito tutto quello per cui si era battuto.
    Gordon: Arriva un punto, molto estremo, in cui le strutture ti abbandonano e le regole non sono più un'arma, sono catene che imprigionano te ma non un criminale. Un giorno forse affronterai un simile momento di crisi. In quel momento spero che tu abbia un amico come l'ho avuto io, che affondi le sue mani nel fango in modo che le tue possano restare pulite!
    Blake: Le sue mani mi sembrano piene di fango, commissario.
  • Medico detenuto: Dice che prima devi.. guarire la schiena.
    Bruce Wayne: Come lo sa?
    Medico detenuto: Lui è il medico della prigione. Morfinomane che si è inimicato delle persone, compreso il tuo amico con la maschera.
    Bruce Wayne: Come?
    Medico detenuto: Molti anni fa ci fu una pestilenza. Alcuni detenuti aggredirono Bane, i maldestri tentativi del dottore di porre riparo ai danni lo lasciarono in perenne agonia, la maschera gli tiene a bada il dolore.
    Bruce Wayne: Bane è l'innocente di cui parlavi? È nato qui?
    Medico detenuto: La leggenda dice che c'era un mercenario al servizio di un signore della guerra, si innamorò della figlia di questo signore e la sposò in gran segreto. Quando il signore lo scoprì, il mercenario fu condannato a questo pozzo. Ma poi la sua condanna fu mutata in esilio, il mercenario capì che era stata la moglie a intercedere per lui. Quello che non poteva sapere era il vero prezzo della sua libertà: lei prese il suo posto nel pozzo. La donna era gravida del mercenario. Il candore non può fiorire sotto terra, deve essere schiacciato. Un giorno il dottore dimenticò di chiudere la cella. [viene mostrata la morte della donna, uccisa dai detenuti che irrompono nella cella aperta] Ma l'innocente trovò un amico, un protettore che spiegò agli altri che la sua purezza era la loro redenzione, andava apprezzata. La madre fu meno fortunata... Questa prigione è di Bane, ora. Non vuole che si sappia questa storia.
  • Ra's al Ghul: Non pensavi che sarei tornato, Bruce? Te l'ho detto che sono immortale.
    Bruce Wayne: Ti ho visto... Ti ho visto morire.
    Ra's al Ghul: Oh, ci sono molte forme di immortalità. Un tempo avevo una moglie, il mio grande amore. Un giorno me la portarono via.
    Bruce Wayne: Eri tu il mercenario... Bane è tuo figlio! Il tuo erede...
    Ra's al Ghul: Un erede che si assicuri che la Setta delle Ombre compia il suo dovere di ristabilire l'equilibrio nella civiltà.
    Bruce Wayne: No...
    Ra's al Ghul: Tu stesso hai combattuto la decadenza di Gotham per anni. Con tutte le tue forze, con tutte le tue risorse, tutta la tua autorità morale. E la tua unica vittoria è stata una bugia. Adesso puoi capirlo, Gotham non si può più salvare, bisogna aiutarla a morire...
  • Medico detenuto: Perché ti fai i muscoli?
    Bruce Wayne: Non devo morire qui dentro.
    Medico detenuto: Qui, lì... che differenza fa?
  • Medico detenuto: Te lo avevo detto che non era possibile.
    Bruce Wayne: Avevi detto che un innocente ce l'ha fatta.
    Medico detenuto: Ma non era una creatura qualunque. Era nata all'inferno, forgiata nella sofferenza, temprata dal dolore... Non un uomo nato nel privilegio.
  • Agente forze speciali: Morirò, piuttosto che parlare.
    Bane: Siamo in sintonia, capitano. [lo uccide premendo sulla sua gola con il ginocchio]
    Mercenario: C'erano persone che vivevano di sopra.
    Bane: Radunatele per il giudizio. E impiccatele, in modo che il mondo le veda.
  • Medico detenuto: Dice che il salto per la libertà non si fa con la forza.
    Bruce Wayne: È il mio corpo a fare il salto.
    Detenuto cieco: Sopravvivenza e spirito. L'anima.
    Bruce Wayne: La mia anima è pronta ad evadere quanto il mio corpo.
    Detenuto cieco: La paura ti fa fallire.
    Bruce Wayne: No, non ho paura. Sono furioso...
  • Detenuto cieco: Tu non temi la morte. Credi che questo ti renda forte, ma ti indebolisce.
    Bruce Wayne: Perché?
    Detenuto cieco: Come puoi muoverti più veloce possibile, lottare il più a lungo possibile, senza la più potente spinta dello spirito: la paura della morte?
    Bruce Wayne: Io ho paura della morte. Ho paura di morire qui, mentre la mia città brucia... Non c'è nessuno a salvarla.
    Detenuto cieco: Allora vai e fallo!
    Bruce Wayne: Come?
    Detenuto cieco: Come ha fatto l'Innocente: senza corda. E la paura tornerà a te.
  • Crane: Non c'è nessun errore, signor Stryver... Lei è Philip Stryver, vice presidente esecutivo delle Daggett Industries. Per anni ha vissuto speculando su sangue e sudore di persone più deboli di lui.
    Stryver: Chiamatemi Bane. Io non ho... sono uno di voi.
    Crane: Bane non ha nessuna autorità, qui. Qui si decide la pena. Allora, a lei la scelta: Esilio o morte.[...] Ordine!
    Stryver: Es... esilio.
    Crane: Andata! All'uomo che suda freddo.
  • Gordon: Che cosa hai fatto? Hai sepolto l'uniforme in giardino?
    Foley: Hai visto cosa hanno fatto alle forze speciali.
    Gordon: Ti sei dimenticato di tutti gli anni di pattuglia, quando ogni criminale ci sparava appena gli voltavamo le spalle?
    Foley: Ma era diverso, e tu lo sai. Questi comandano la città, il governo ha fatto un accordo con loro.
    Gordon: Bane gli tiene le palle in una morsa, non è un accordo!
    Foley: Se tocchiamo Bane, l'uomo con l'innesco ci farà esplodere.
    Gordon: Pensi che abbia dato il controllo di quella bomba a uno dei suoi uomini? Pensi che questo sia parte di una rivoluzione? C'è solo un uomo che ha il dito sul pulsante, ed è Bane.
    Foley: Senti, dobbiamo abbassare la testa finché non si risolve la situazione, se tu avessi una famiglia...
    Gordon: Questa cosa si può risolvere solo dall'interno della città. Senti, Peter... Non ti sto chiedendo di scendere lungo la Grand in alta uniforme, ma bisogna fare qualcosa.
    Foley: Mi dispiace, Jim, ma devo...
    Gordon: Abbassare la testa? A che ti sarà servito domani, quando la città esploderà?
    Foley: Non puoi sapere se succederà.
  • Bruce Wayne: Sei generosa per essere una ladra...
    Selina Kyle: Credevo ti avessero ucciso.
    Bruce Wayne: Non ancora.
    Selina Kyle: Se ti aspetti delle scuse non...
    Bruce Wayne: No, non ti si addicono. Mi serve il tuo aiuto.
    Selina: E perché dovrei disturbarmi?
    Bruce Wayne: Per questo, lo Smacchiatore.
    Selina Kyle: E ti fideresti a darmelo? Dopo quello che ti ho fatto?
    Bruce Wayne: Ammetto che sono rimasto un po' deluso. Ma credo che tu abbia un potenziale, anzi, io credo che per te questo non sia solo uno strumento, ma una via di fuga. Tu vuoi scomparire e ricominciare daccapo.
    Selina Kyle: Non posso neanche andare via dall'isola.
    Bruce Wayne: Io ti do una via d'uscita se mi trovi Lucius Fox. Devi scoprire dove lo tengono e portarmi da lui.
    Selina Kyle: Perché ti serve Fox?
    Bruce Wayne: Per salvare la città.
    Selina Kyle: Chi ti dice che va salvata? Forse a me piace così...
    Bruce Wayne: Può anche darsi, ma domani quella bomba esploderà.
    Selina Kyle: Hai arruolato il tuo amico potente?
    Bruce Wayne: Ci sto provando, ma mi serve Fox.
  • Gordon: Senza avvocato, senza testimoni? Che razza di processo è questo?
    Crane: La sua colpa è già stabilita, siamo qui solo per emettere la sentenza. Che cosa scegliamo? La morte o... l'esilio?
    Gordon: Bane, se credi che andremo volontariamente lì fuori su quel ghiaccio, ti stai sbagliando di grosso.
    Crane: La morte, allora.
    Gordon: Così sembra.
    Crane: Molto bene: la morte... per esilio!
  • Bruce Wayne: Stasera ho bisogno di lei?
    Lucius Fox: Per cosa?
    Bruce Wayne: Per rimettermi in gioco.
  • Lucius Fox: Funziona bene?
    Bruce Wayne: Sì, anche senza il pilota automatico, grazie...
    Lucius Fox: Pilota automatico? E lei che ci sta a fare?
  • Gordon: Quando comincerà cosa?
    Batman: La guerra...
  • Batman: Se ti muovi da solo, metti una maschera.
    Blake: Non ho paura che mi vedano combattere questi uomini.
    Batman: La maschera non è per te, è per proteggere le persone che ami. Conta fino a cinque e lancialo.
    Blake: [lancia una piccola granata verso le macerie che bloccano il passaggio, senza causare alcun danno] Hey, senza offesa, in quella cintura hai qualcosa di meglio? [Batman arriva pilotando il BatWing, e distrugge le macerie]
  • Blake: Che facciamo?
    Batman: Un assalto totale a Bane, ma devi mandare tutti al di là del ponte.
    Blake: Perché?
    Batman: Se dovessimo fallire devi guidare l'esodo, metti in salvo più persone che puoi.
    Blake: Non ti servo qui?
    Batman: Mi hai dato un esercito, ora vai.
    Blake: Ehi, grazie.
    Batman: Non ringraziarmi ancora.
    Blake: Potrei non averne più l'occasione.
  • Batman: Abbiamo quarantacinque minuti per salvare una città.
    Selina Kyle: No, io ho quarantacinque minuti per allontanarmi dall'esplosione, tu non hai speranze contro quella gente.
    Batman: Con il tuo aiuto le avrei.
    Selina Kyle: Io libero quel tunnel e poi me ne vado.
    Batman: C'è di meglio in te.
    Selina Kyle: Ti deludo sempre, mi dispiace. Vieni con me. Mettiti in salvo. Non devi più niente a queste persone, non lo capisci? Hai dato già tutto.
    Batman: No, non tutto. Non ancora.
  • Bane: Sei tornato per morire con la tua città!
    Batman: No. Sono tornato per fermare te! [iniziano di nuovo a combattersi al secondo round]
  • Batman: Controlla le porte. Dov'è il tuo innesco?! Dov'è?! Dimmelo! Non lo avresti mai dato ad una persona qualunque. Dove lo ha messo?! Dov'è?! Dov'è l'innesco?! Dimmi dov'è! Dimmi dov'è l'innesco, poi avrai il mio permesso di morire. [...]
    Bane: Ti ho sconfitto... come hai fatto a tornare?
    Batman: Pensavi di essere l'unico che potesse conquistare la forza per scappare? Dov'è l'innesco?
    Bane: Io non sono mai scappato.
    Batman: Il bambino... Il figlio di Ra's al Ghul ha fatto la scalata.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Ma non è lui il figlio di Ra's Al Ghul. [pugnala Batman all'addome] Sono io. E anche se non sono una persona qualunque, sono una cittadina. [...]
    Batman: Miranda? Perché?
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Talia. Mia madre mi diede il nome Talia prima di essere uccisa. E sarei morta anch'io se non fosse stato per il mio protettore: Bane. [...] Io sono fuggita dal pozzo. Ho trovato mio padre... e l'ho portato indietro per esigere una terribile vendetta. Ma ormai i detenuti e il dottore avevano fatto scempio del mio amico. Il mio protettore. La Setta ci ha accolti, ci ha addestrati. Ma mio padre non poteva accettare Bane. Vedeva in lui solo un mostro. La sua esistenza lo riportava all'inferno in cui aveva lasciato morire sua moglie. Ha scomunicato Bane dalla Setta delle Ombre. Il suo unico crimine... era stato amare me. Non sono riuscita a perdonare mio padre... finché non lo hai ucciso. [...]
    Batman: Lui voleva uccidere milioni di persone innocenti.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: "Innocenti" è una parola forte per gli abitanti di Gotham, Bruce. Io rendo onore a mio padre compiendo il suo lavoro. La vendetta contro l'uomo che l'ha ucciso è solo il premio per la mia pazienza. Vedi, è il coltello più lento, il coltello che si prende il suo tempo. Il coltello che aspetta anni senza dimenticare, e poi morbidamente penetra fra le ossa. È quello il coltello... che ferisce di più.
    Batman: Ti prego... [Talia al Ghul preme il pulsante ma non accade niente] Forse il tuo coltello è stato troppo lento.
    Talia al Ghul/Miranda Tate: Gordon... gli hai detto come bloccare il mio segnale... Ma non importa. Ha regalato a Gotham undici minuti...
  • Gordon: Che fai?
    Batman: Posso portarlo oltre la baia!
    Catwoman: Lo prepari per volare sull'acqua e poi ti lanci?
    Batman: Non c'è il pilota automatico.
    Catwoman: Potevi andare ovunque, essere qualunque cosa, ma sei tornato qui.
    Batman: Anche tu.
    Catwoman: Si vede che siamo due idioti... [lo bacia]
  • Gordon: Non mi è mai importato sapere chi fossi.
    Batman: E hai fatto bene.
    Gordon: Ma Gotham dovrebbe conoscere l'eroe che l'ha salvata dalla morte!
    Batman: Chiunque può essere un eroe. Anche un uomo che fa una cosa semplice e rassicurante, come mettere un cappotto sulle spalle di un bambino per fargli capire che il mondo non è finito.
    Gordon: Bruce Wayne...
  • Gordon: Posso farti cambiare idea? Sulle tue dimissioni.
    Blake: Sa quando ha parlato delle strutture che diventano catene? Aveva ragione, io non posso accettare... le ingiustizie. Insomma, nessuno saprà mai chi ha salvato la città.
    Gordon: Lo sanno. È stato Batman.
  • Blake: Blake, John.
    Assistente: Non c'è niente.
    Blake: Eh, già, provi il mio nome legale.
    Assistente: Dovrebbe usarlo sempre. Mi piace questo nome: Robin.
    Blake: Grazie.
  • Ingegnere #1: Perché preoccuparsi del software della stabilizzazione? Il sistema del pilota automatico è obsoleto.
    Lucius Fox: La prego, devo sapere cosa potevo fare per correggerlo.
    Ingegnere #2: Ma, signor Fox, è già stato corretto. Una patch del software, sei mesi fa.
    Lucius Fox: Controlli l'identificativo.
    Ingegnere #2: Mh, Bruce Wayne...
  • Notaio: Notizie sull'oggetto mancante?
    Assistente: Non ancora.
    Notaio: Sarà meglio che controllino dappertutto, non possiamo dare per perso un filo di perle...

Citazioni su Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Frasi promozionali

  • Ogni eroe compie un viaggio e ogni viaggio ha una fine.[2]
  • L'epico finale della saga del cavaliere oscuro.[2]
  • La leggenda del cavaliere oscuro giunge a conclusione.[2]
  • Il fuoco divamperà.[3]

Note

  1. Cfr. Charles Dickens, Racconto di due città, explicit: «Quel che faccio è il meglio, di gran lunga il meglio che io abbia mai fatto; e il riposo che m'attende è il più dolce, di gran lunga il più dolce che io abbia mai conosciuto».
  2. a b c Dal trailer del film in lingua italiana.
  3. Dalla copertina del DVD.

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