Mino Maccari: differenze tra le versioni

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*Io non le chiedo di perdere la [[testa]] per me, ma semplicemente di trovarla.<ref name=tacc>Da ''Fogli da un taccuino'', in ''Mino Maccari'', Edizioni U, Firenze 1948.</ref>
*Io non le chiedo di perdere la [[testa]] per me, ma semplicemente di trovarla.<ref name=tacc>Da ''Fogli da un taccuino'', in ''Mino Maccari'', Edizioni U, Firenze 1948.</ref>
*– Lei mi ha pestato i piedi tutta la sera. – Sì, ma lei, Signora, mi ha pestato il cuore.<ref name=tacc/>
*– Lei mi ha pestato i piedi tutta la sera. – Sì, ma lei, Signora, mi ha pestato il cuore.<ref name=tacc/>
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==''Asterischi''==
==''Asterischi''==

Versione attuale delle 13:22, 19 ago 2018

Casa natale di Mino Maccari, Siena

Mino Maccari (1898 – 1989), disegnatore, pittore e scrittore italiano.

Citazioni di Mino Maccari[modifica]

  • Il fascismo si divide in due parti: il fascismo propriamente detto e l'antifascismo.[1][2]
  • Io non le chiedo di perdere la testa per me, ma semplicemente di trovarla.[3]
  • – Lei mi ha pestato i piedi tutta la sera. – Sì, ma lei, Signora, mi ha pestato il cuore.[3]
  • O Roma, o Orte.[4]

Asterischi[modifica]

  • Giovani non si nasce, si diventa.
  • L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente.
  • Non c'è nulla come la fretta che faccia perder tempo.
  • Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico.

Citazioni su Mino Maccari[modifica]

Note[modifica]

  1. Citato in Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, Rizzoli, Milano, 1973.
  2. Citato in Indro Montanelli, Ricordi sott'odio, Rizzoli, Milano, 2011, p. VII dell'Introduzione. ISBN 978-88-17-04963-4
  3. a b Da Fogli da un taccuino, in Mino Maccari, Edizioni U, Firenze 1948.
  4. Citato in Indro Montanelli, Ricordi sott'odio.

Bibliografia[modifica]

  • Mino Maccari, Asterischi, in Gino Ruozzi, Scrittori italiani di aforismi, Mondadori, 1994.

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