Masaccio: differenze tra le versioni
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Masaccio innovatore |
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*Masaccio morì in giovane età, non ancora trentenne, nella piena forza del suo mirabile ingegno; v'è chi dice forse avvelenato da qualche rivale geloso della fama di lui. ([[Evelyn Franceschi Marini]]) |
*Masaccio morì in giovane età, non ancora trentenne, nella piena forza del suo mirabile ingegno; v'è chi dice forse avvelenato da qualche rivale geloso della fama di lui. ([[Evelyn Franceschi Marini]]) |
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*Nel «Tributo a Cesare»<ref>Affresco della [[cappella Brancacci]] nella basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze.</ref> sono stupendamente compendiate le qualità pittoriche del Masaccio: la nobiltà del disegno, la maestosità delle figure, l'unità della composizione, la misura prospettica e l'intensità psicologica. Il Vasari definì moderno lo stile di questo artista geniale e solitario, che spianò la via a tutta la pittura toscana successiva. ([[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]]) |
*Nel «Tributo a Cesare»<ref>Affresco della [[cappella Brancacci]] nella basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze.</ref> sono stupendamente compendiate le qualità pittoriche del Masaccio: la nobiltà del disegno, la maestosità delle figure, l'unità della composizione, la misura prospettica e l'intensità psicologica. Il Vasari definì moderno lo stile di questo artista geniale e solitario, che spianò la via a tutta la pittura toscana successiva. ([[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]]) |
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*Se [[Masolino da Panicale|Masolino]]<ref>Masolino da Panicale, considerato tradizionalmente il maestro di Masaccio.</ref> rappresenta la soavità e la grazia originale e un po' bizzarra nella pittura, Tommaso di S. Giovanni, meglio conosciuto col soprannome di ''Masaccio'', ne raffigura il vigore ed il ''verismo''. ([[Evelyn Franceschi Marini]]) |
*Se [[Masolino da Panicale|Masolino]]<ref name="Masolino">Masolino da Panicale, considerato tradizionalmente il maestro di Masaccio.</ref> rappresenta la soavità e la grazia originale e un po' bizzarra nella pittura, Tommaso di S. Giovanni, meglio conosciuto col soprannome di ''Masaccio'', ne raffigura il vigore ed il ''verismo''. ([[Evelyn Franceschi Marini]]) |
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*Solo nel continuatore di Masolino, in Masaccio, {{NDR|i pittori fiorentini}} trovarono l'innovatore che gli scultori avevano avuto in Donatello. ([[Nello Tarchiani]]) |
*Solo nel continuatore di Masolino<ref name="Masolino"/>, in Masaccio, {{NDR|i pittori fiorentini}} trovarono l'innovatore che gli scultori avevano avuto in Donatello. ([[Nello Tarchiani]]) |
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*Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. ([[John Spike]]) |
*Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. ([[John Spike]]) |
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Versione delle 09:25, 19 set 2018
Masaccio, soprannome di Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai (1401 – 1428), pittore italiano.
Citazioni su Masaccio
- Dicesi che sentendo la morte sua, Filippo di Ser Brunellesco disse: "Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita". (Giorgio Vasari)
- Dopo questo [Giotto] l'arte ricadde, perché tutti imitavano le fatte pitture, e così andò declinando, insino a tanto che Tommaso fiorentino, scognominato Masaccio, mostrò con opra perfetta come quegli che pigliavano per altore altro che la natura, maestra de' maestri, s'affaticavano invano. (Leonardo da Vinci)
- Fu Masaccio optimo imitatore di natura, di gran rilievo universale, buono componitore e puro sanza ornato, perché solo si decte all'imitazione del vero e al rilievo delle figure: fu certo buono et prospectivo quanto altro di quegli tempi, et di gran facilità nel fare, essendo ben giovane, che morì d'anni ventisei. (Cristoforo Landino)
- Giotto rinato, che ripiglia il lavoro al punto dove la morte lo fermò; che immediatamente fa suo quanto era stato trovato durante la sua assenza; che approfitta delle nuove condizioni e delle nuove richieste: — immaginate questo miracolo, e capirete Masaccio. (Bernard Berenson)
- Masaccio, anche se ha non so quale grandiosità e solennità classica, si ricollega direttamente a Giotto nell'esprimer la vita, è di Giotto l'immediato e il solo continuatore. (Nello Tarchiani
- Masaccio morì in giovane età, non ancora trentenne, nella piena forza del suo mirabile ingegno; v'è chi dice forse avvelenato da qualche rivale geloso della fama di lui. (Evelyn Franceschi Marini)
- Nel «Tributo a Cesare»[1] sono stupendamente compendiate le qualità pittoriche del Masaccio: la nobiltà del disegno, la maestosità delle figure, l'unità della composizione, la misura prospettica e l'intensità psicologica. Il Vasari definì moderno lo stile di questo artista geniale e solitario, che spianò la via a tutta la pittura toscana successiva. (Indro Montanelli e Roberto Gervaso)
- Se Masolino[2] rappresenta la soavità e la grazia originale e un po' bizzarra nella pittura, Tommaso di S. Giovanni, meglio conosciuto col soprannome di Masaccio, ne raffigura il vigore ed il verismo. (Evelyn Franceschi Marini)
- Solo nel continuatore di Masolino[2], in Masaccio, [i pittori fiorentini] trovarono l'innovatore che gli scultori avevano avuto in Donatello. (Nello Tarchiani)
- Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. (John Spike)
Note
- ↑ Affresco della cappella Brancacci nella basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze.
- ↑ a b Masolino da Panicale, considerato tradizionalmente il maestro di Masaccio.