Buonismo: differenze tra le versioni
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Citazioni sul '''buonismo''' e sui '''buonisti'''. |
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*Buonismo è una definizione stupida, nel senso che è una "semplificazione" stupida, che contesto. Il contrario di buonismo cos'è, essere cattivi e cinici? ([[Fabio Fazio]]) |
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*Il buonismo è l'altra faccia dell'indifferenza. È un modo per non esporsi e soprattutto per evitare di andare al centro delle questioni. Per questo mi verrebbe da chiedere: ma c'è un altro modo di essere se non quello contrassegnato dalla schiettezza? Con alcune precisazioni, però. Dire sempre e comunque quello che si pensa, con la veemenza delle proprie idee spiattellate in faccia, è spesso segno di maleducazione. Soprattutto quando non ci viene chiesto il nostro parere. Ma quando si è costretti ad uscire dal silenzio i giri di parole possono nascondere freddezza, lontananza, disinteresse. O si tace o si parla. E il parlare è sempre un "sì, se è sì e no se è no". ([[Mina (cantante)|Mina]]) |
*Il buonismo è l'altra faccia dell'indifferenza. È un modo per non esporsi e soprattutto per evitare di andare al centro delle questioni. Per questo mi verrebbe da chiedere: ma c'è un altro modo di essere se non quello contrassegnato dalla schiettezza? Con alcune precisazioni, però. Dire sempre e comunque quello che si pensa, con la veemenza delle proprie idee spiattellate in faccia, è spesso segno di maleducazione. Soprattutto quando non ci viene chiesto il nostro parere. Ma quando si è costretti ad uscire dal silenzio i giri di parole possono nascondere freddezza, lontananza, disinteresse. O si tace o si parla. E il parlare è sempre un "sì, se è sì e no se è no". ([[Mina (cantante)|Mina]]) |
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*È il caso del ricorrente "buonismo" che vorrebbe equivalere a una speciosa disponibilità, a una concessiva non prevenzione e a un tollerante spirito di apertura nei confronti di ideologie, situazioni o persone precedentemente avversate o contestate, con cui per discutibili motivi si vorrebbe evitare lo scontro. [...] il buonismo (venuto alla luce nel 1993) si risolve nel rifiutare qualsiasi specie di rigore e nel mostrarsi (fin troppo) accondiscendente verso chi viola elementari norme di comportamento e di vita. Ma quanto lontano questo spesso ipocrita buonismo da quella genuina e autentica bontà (di cuore, di animo, di sentimenti), fragrante di altruistica solidarietà e di genuina comprensione. ([[Renato De Falco]]) |
*È il caso del ricorrente "buonismo" che vorrebbe equivalere a una speciosa disponibilità, a una concessiva non prevenzione e a un tollerante spirito di apertura nei confronti di ideologie, situazioni o persone precedentemente avversate o contestate, con cui per discutibili motivi si vorrebbe evitare lo scontro. [...] il buonismo (venuto alla luce nel 1993) si risolve nel rifiutare qualsiasi specie di rigore e nel mostrarsi (fin troppo) accondiscendente verso chi viola elementari norme di comportamento e di vita. Ma quanto lontano questo spesso ipocrita buonismo da quella genuina e autentica bontà (di cuore, di animo, di sentimenti), fragrante di altruistica solidarietà e di genuina comprensione. ([[Renato De Falco]]) |
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*Quando si trattò di attaccare i buoni, i cattivi inventarono almeno la categoria del "buonismo", perché prendersela ufficialmente con la bontà sembrava sinceramente impraticabile. ([[Luca Sofri]]) |
*Quando si trattò di attaccare i buoni, i cattivi inventarono almeno la categoria del "buonismo", perché prendersela ufficialmente con la bontà sembrava sinceramente impraticabile. ([[Luca Sofri]]) |
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*Quella parola è un alibi insostituibile: serve a ridurre ogni moto di umanità o di gentilezza a un'impostura da ipocriti, e di conseguenza ad assolvere ogni moto di grettezza e di disumanità. ([[Michele Serra]]) |
*Quella parola è un alibi insostituibile: serve a ridurre ogni moto di umanità o di gentilezza a un'impostura da ipocriti, e di conseguenza ad assolvere ogni moto di grettezza e di disumanità. ([[Michele Serra]]) |
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*Questa parola, buonismo, è diventata una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. [...] Aboliamo questa parola. Qui non c'entra la bontà e non c'entra neanche il politicamente corretto, espressione abusata dagli stessi che usano la parola "buonista" come sinonimo di una politica ipocrita che proclama i buoni sentimenti ma poi nel quotidiano fa pagare agli altri il prezzo della propria correttezza e si mantiene nel privilegio. Nulla è più rigoroso e dignitoso della correttezza invece. ([[Roberto Saviano]]) |
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==Voci correlate== |
==Voci correlate== |
Versione delle 16:33, 29 nov 2018
Citazioni sul buonismo e sui buonisti.
- Buonismo è una definizione stupida, nel senso che è una "semplificazione" stupida, che contesto. Il contrario di buonismo cos'è, essere cattivi e cinici? (Fabio Fazio)
- Il buonismo è l'altra faccia dell'indifferenza. È un modo per non esporsi e soprattutto per evitare di andare al centro delle questioni. Per questo mi verrebbe da chiedere: ma c'è un altro modo di essere se non quello contrassegnato dalla schiettezza? Con alcune precisazioni, però. Dire sempre e comunque quello che si pensa, con la veemenza delle proprie idee spiattellate in faccia, è spesso segno di maleducazione. Soprattutto quando non ci viene chiesto il nostro parere. Ma quando si è costretti ad uscire dal silenzio i giri di parole possono nascondere freddezza, lontananza, disinteresse. O si tace o si parla. E il parlare è sempre un "sì, se è sì e no se è no". (Mina)
- È il caso del ricorrente "buonismo" che vorrebbe equivalere a una speciosa disponibilità, a una concessiva non prevenzione e a un tollerante spirito di apertura nei confronti di ideologie, situazioni o persone precedentemente avversate o contestate, con cui per discutibili motivi si vorrebbe evitare lo scontro. [...] il buonismo (venuto alla luce nel 1993) si risolve nel rifiutare qualsiasi specie di rigore e nel mostrarsi (fin troppo) accondiscendente verso chi viola elementari norme di comportamento e di vita. Ma quanto lontano questo spesso ipocrita buonismo da quella genuina e autentica bontà (di cuore, di animo, di sentimenti), fragrante di altruistica solidarietà e di genuina comprensione. (Renato De Falco)
- Quando si trattò di attaccare i buoni, i cattivi inventarono almeno la categoria del "buonismo", perché prendersela ufficialmente con la bontà sembrava sinceramente impraticabile. (Luca Sofri)
- Quella parola è un alibi insostituibile: serve a ridurre ogni moto di umanità o di gentilezza a un'impostura da ipocriti, e di conseguenza ad assolvere ogni moto di grettezza e di disumanità. (Michele Serra)
- Questa parola, buonismo, è diventata una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. [...] Aboliamo questa parola. Qui non c'entra la bontà e non c'entra neanche il politicamente corretto, espressione abusata dagli stessi che usano la parola "buonista" come sinonimo di una politica ipocrita che proclama i buoni sentimenti ma poi nel quotidiano fa pagare agli altri il prezzo della propria correttezza e si mantiene nel privilegio. Nulla è più rigoroso e dignitoso della correttezza invece. (Roberto Saviano)
Voci correlate
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