Jacques Pierre Brissot: differenze tra le versioni

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*Brissot era invasato dall'idea che la guerra {{sic|dovea}} essere la suprema risorsa della rivoluzione {{NDR|francese}}. Dovunque parlava nell'assemblea nazionale, ai giacobini, nei circoli dimostrava con sicurezza che i popoli di tutta Europa erano sull'esempio dei Francesi disposti a liberarsi dei re e prevedeva vittoria facile da parte degli eserciti repubblicani. La guerra, egli affermava in uno dei suoi discorsi all'assemblea, era l'avvenire della rivoluzione e il solo pericolo era invece la pace. La Francia {{sic|potea}} regolarsi secondo il suo interesse non essendo legata da trattati precedenti perché la sovranità del popolo non è mai legata dai trattati dei tiranni. ([[Francesco Saverio Nitti]])
*Brissot era invasato dall'idea che la guerra {{sic|dovea}} essere la suprema risorsa della rivoluzione {{NDR|francese}}. Dovunque parlava nell'assemblea nazionale, ai giacobini, nei circoli dimostrava con sicurezza che i popoli di tutta Europa erano sull'esempio dei Francesi disposti a liberarsi dei re e prevedeva vittoria facile da parte degli eserciti repubblicani. La guerra, egli affermava in uno dei suoi discorsi all'assemblea, era l'avvenire della rivoluzione e il solo pericolo era invece la pace. La Francia {{sic|potea}} regolarsi secondo il suo interesse non essendo legata da trattati precedenti perché la sovranità del popolo non è mai legata dai trattati dei tiranni. ([[Francesco Saverio Nitti]])
*Era una delle maggiori espressioni dello [[Giacobinismo|spirito giacobino]]. Da principio non si diceva ''Jacobins'', ma ''Brissotins''. ([[Francesco Saverio Nitti]])
*Era una delle maggiori espressioni dello [[Giacobinismo|spirito giacobino]]. Da principio non si diceva ''Jacobins'', ma ''Brissotins''. ([[Francesco Saverio Nitti]])
*L'uomo che nella rivoluzione francese fu il fenomeno più interessante e che fece, forse, più male alla Francia e all'Europa fu Brissot, di cui in generale gli storici della rivoluzione parlano poco o non sufficientemente. Fu sopra tutto questo piccolo giornalista da ricatti, divenuto arbitro della politica estera, che precipitò la Francia in quella serie di interminabili guerre, che dopo tante alterne vicende al loro inizio finirono poi nella tirannia e nella dominazione imperiale di Napoleone. ([[Francesco Saverio Nitti]])
*L'uomo che nella rivoluzione francese fu il fenomeno più interessante e che fece, forse, più male alla Francia e all'Europa fu Brissot, di cui in generale gli storici della rivoluzione parlano poco o non sufficientemente. Fu {{sic|sopra tutto}} questo piccolo giornalista da ricatti, divenuto arbitro della politica estera, che precipitò la Francia in quella serie di interminabili guerre, che dopo tante alterne vicende al loro inizio finirono poi nella tirannia e nella dominazione imperiale di Napoleone. ([[Francesco Saverio Nitti]])


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Versione delle 17:22, 20 gen 2019

Jacques Pierre Brissot

Jacques Pierre Brissot de Warville (1754 – 1793), politico e giornalista francese.

Citazioni su Jacques Pierre Brissot

  • Brissot era invasato dall'idea che la guerra dovea essere la suprema risorsa della rivoluzione [francese]. Dovunque parlava nell'assemblea nazionale, ai giacobini, nei circoli dimostrava con sicurezza che i popoli di tutta Europa erano sull'esempio dei Francesi disposti a liberarsi dei re e prevedeva vittoria facile da parte degli eserciti repubblicani. La guerra, egli affermava in uno dei suoi discorsi all'assemblea, era l'avvenire della rivoluzione e il solo pericolo era invece la pace. La Francia potea regolarsi secondo il suo interesse non essendo legata da trattati precedenti perché la sovranità del popolo non è mai legata dai trattati dei tiranni. (Francesco Saverio Nitti)
  • Era una delle maggiori espressioni dello spirito giacobino. Da principio non si diceva Jacobins, ma Brissotins. (Francesco Saverio Nitti)
  • L'uomo che nella rivoluzione francese fu il fenomeno più interessante e che fece, forse, più male alla Francia e all'Europa fu Brissot, di cui in generale gli storici della rivoluzione parlano poco o non sufficientemente. Fu sopra tutto questo piccolo giornalista da ricatti, divenuto arbitro della politica estera, che precipitò la Francia in quella serie di interminabili guerre, che dopo tante alterne vicende al loro inizio finirono poi nella tirannia e nella dominazione imperiale di Napoleone. (Francesco Saverio Nitti)

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