Giovanni Battista Lorenzo Bogino: differenze tra le versioni

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*Giambattista Bogino, ingegno molto cauto e molto sagace, di grandissima {{sic|sperienza}} nelle cose {{sic|ministrative}} e in quelle delle armi, versato non poco nelle politiche e nelle legali, era di austero costume e di mirabile gravità nei concetti, nel discorso, nei portamenti. D'indole ferma, fiera, incrollabile, non {{sic|avea}} riguardo nel {{sic|ministerio}} suo alle persone, e non si {{sic|ristava}} dall'operare per coscienza che l'opera sua potesse spiacere all'uno o all'altro signore di Corte; considerava la cosa in se stessa, e secondo la sua bontà si {{sic|risolvea}}. I modi piuttosto aspri e la severità sua rendevanlo tanto odioso quanto temuto al militare ed alla nobiltà. ([[Domenico Carutti]])
*Giambattista Bogino, ingegno molto cauto e molto sagace, di grandissima {{sic|sperienza}} nelle cose {{sic|ministrative}} e in quelle delle armi, versato non poco nelle politiche e nelle legali, era di austero costume e di mirabile gravità nei concetti, nel discorso, nei portamenti. D'indole ferma, fiera, incrollabile, non {{sic|avea}} riguardo nel {{sic|ministerio}} suo alle persone, e non si {{sic|ristava}} dall'operare per coscienza che l'opera sua potesse spiacere all'uno o all'altro signore di Corte; considerava la cosa in se stessa, e secondo la sua bontà si {{sic|risolvea}}. I modi piuttosto aspri e la severità sua rendevanlo tanto odioso quanto temuto al militare ed alla nobiltà. ([[Domenico Carutti]])
*{{NDR|Quando nel 1759 Carlo Emanuele III di Savoia gli affidò il ministero per la Sardegna}} Il Bogino volle allora attuare alcune riforme, limitando anzitutto il potere dei baroni, liberando i contadini da alcune più opprimenti prestazioni personali (conservando però le prestazioni per i lavori di pubblica utilità), limitando i fedecommessi e la manomorta e cercando di favorire la formazione e lo sviluppo della libera proprietà terriera nelle mani della borghesia. Egli riformò inoltre le Università di Cagliari e di Sassari. Si delineò allora un certo sviluppo delle due principali città e si accrebbero notevolmente i legami commerciali e culturali dell'isola col Piemonte e con tutto il resto d'Italia. ([[Giorgio Candeloro]])
*{{NDR|Quando nel 1759 Carlo Emanuele III di Savoia gli affidò il ministero per la Sardegna}} Il Bogino volle allora attuare alcune riforme, limitando anzitutto il potere dei baroni, liberando i contadini da alcune più opprimenti prestazioni personali (conservando però le prestazioni per i lavori di pubblica utilità), limitando i fedecommessi e la manomorta e cercando di favorire la formazione e lo sviluppo della libera proprietà terriera nelle mani della borghesia. Egli riformò inoltre le Università di Cagliari e di Sassari. Si delineò allora un certo sviluppo delle due principali città e si accrebbero notevolmente i legami commerciali e culturali dell'isola col Piemonte e con tutto il resto d'Italia. ([[Giorgio Candeloro]])
*Ma le opere che maggiormente attestano il raro senno e l'operosità del Bogino, è la riunione del governo della Sardegna a quello degli Stati di terraferma, operatasi nell'anno 1759, onde in men di quindici anni fu condotta a civiltà colla miglioria delle leggi, degli ordini amministrativi, coll'istituzione di Magistrati civili e di commercio, delle Università di Cagliari e di Sassari, col promuovere l'industria e l'agricoltura, incominciare i lavori pubblici ed estendervi insomma le riforme dello Stato; di maniera che l'Isola si vide crescere così di ricchezza come di popolazione ed egli è dei Sardi benemerito non meno che dei Piemontesi. ([[Felice Daneo]])


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Versione delle 17:25, 3 feb 2019

Giovanni Battista Lorenzo Bogino (1701 – 1784), politico italiano.

Citazioni su Giovanni Battista Lorenzo Bogino

  • Giambattista Bogino, ingegno molto cauto e molto sagace, di grandissima sperienza nelle cose ministrative e in quelle delle armi, versato non poco nelle politiche e nelle legali, era di austero costume e di mirabile gravità nei concetti, nel discorso, nei portamenti. D'indole ferma, fiera, incrollabile, non avea riguardo nel ministerio suo alle persone, e non si ristava dall'operare per coscienza che l'opera sua potesse spiacere all'uno o all'altro signore di Corte; considerava la cosa in se stessa, e secondo la sua bontà si risolvea. I modi piuttosto aspri e la severità sua rendevanlo tanto odioso quanto temuto al militare ed alla nobiltà. (Domenico Carutti)
  • [Quando nel 1759 Carlo Emanuele III di Savoia gli affidò il ministero per la Sardegna] Il Bogino volle allora attuare alcune riforme, limitando anzitutto il potere dei baroni, liberando i contadini da alcune più opprimenti prestazioni personali (conservando però le prestazioni per i lavori di pubblica utilità), limitando i fedecommessi e la manomorta e cercando di favorire la formazione e lo sviluppo della libera proprietà terriera nelle mani della borghesia. Egli riformò inoltre le Università di Cagliari e di Sassari. Si delineò allora un certo sviluppo delle due principali città e si accrebbero notevolmente i legami commerciali e culturali dell'isola col Piemonte e con tutto il resto d'Italia. (Giorgio Candeloro)
  • Ma le opere che maggiormente attestano il raro senno e l'operosità del Bogino, è la riunione del governo della Sardegna a quello degli Stati di terraferma, operatasi nell'anno 1759, onde in men di quindici anni fu condotta a civiltà colla miglioria delle leggi, degli ordini amministrativi, coll'istituzione di Magistrati civili e di commercio, delle Università di Cagliari e di Sassari, col promuovere l'industria e l'agricoltura, incominciare i lavori pubblici ed estendervi insomma le riforme dello Stato; di maniera che l'Isola si vide crescere così di ricchezza come di popolazione ed egli è dei Sardi benemerito non meno che dei Piemontesi. (Felice Daneo)

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