Achille Castiglioni: differenze tra le versioni
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== Citazioni su Achille Castiglioni == |
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* Menzione speciale alla carriera per aver innalzato, attraverso la sua insostituibile esperienza, il design ai valori più alti della cultura. ([[w:Premio Compasso d'oro|Compasso d'oro]], 1989) |
* Menzione speciale alla carriera per aver innalzato, attraverso la sua insostituibile esperienza, il design ai valori più alti della cultura. ([[w:Premio Compasso d'oro|Compasso d'oro]], 1989) |
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* Non avete mai smesso di giocare, voi tre {{NDR|Achille Castiglioni, [[Pier Giacomo Castiglioni]], [[Livio Castiglioni]]}}. Anche dopo la guerra, ormai adulti [...] Livio vi faceva sentire come dei pionieri. Anche da grandi non avete mai smesso di giocare, con quella serietà che solo i bambini hanno. Giocare per sperimentare, per imparare, come pionieri, nuove forme, nuovi modi di vedere il mondo. Livio lasciò lo studio per diventare consulente della Phonola prima e della Brionvega poi. Ma voi tre non avete di certo smesso di giocare assieme. Soprattutto quando a [[Lierna]] liberavate mongolfiere di carta velina che poi dovevate inseguirle, fino in acqua {{NDR|del Lago di Como}} , su una barca, per recuperarle. Imparavi cos’era la leggerezza, cos’era l’essenzialità. La sostanza dell’effimero. ([[Carlo Castiglioni]], Presidente Fondazione Achille Castiglioni) |
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* Si racconta che [[[Max Huber]], giunto a Milano per un colloquio di lavoro non avesse con se un biglietto da visita. Si racconta che {{NDR|Achille Castiglioni}} lo fece lì, al momento, vergandolo su un talloncino di cartone, accurato come fosse stato stampato a caldo. Il tuo era un lavoro fatto di scambi, collegiale, dove ognuno imparava da ognuno. Ma oltre la professione c’erano i rapporti personali. ([[Carlo Castiglioni]], Presidente Fondazione Achille Castiglioni) |
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Versione delle 14:58, 8 feb 2019
Achille Castiglioni (1918 – 2002), architetto e designer italiano.
Citazioni di Achille Castiglioni
- C'è molta modellistica nel mio lavoro, anche perché sono figlio di uno scultore [Giannino Castiglioni] e ho sempre visto mio padre lavorare con le mani e plasmare la materia per darle via via la forma voluta.[1]
- [La Sedia Lierna] È una sedia appositamente pensata come sedile da accostare al tavolo per il pranzo. Pertanto è risultata con uno schienale piuttosto alto che fa scudo alle spalle del commensale, stretto per facilitare i movimenti di chi serve il pranzo e che ben si addice alla posizione composta delle persone sedute.[2]
- [Giannino Castiglioni] Era scultore. La sua era una scultura realistica, sempre legata all'immagine umana, non fantastica e irreale, aveva un atteggiamento di continua analisi delle caratteristiche delle persone.[3]
- L'esperienza non dà certezza né sicurezza, ma anzi aumenta la possibilità di errore. Direi che è meglio ricominciare ogni volta da capo con umiltà perché l'esperienza non rischi di tramutarsi in furbizia.[4]
- Se non siete curiosi, lasciate perdere. Se non vi interessano gli altri, ciò che fanno e come agiscono, allora quello del designer non è un mestiere per voi.[5]
Citazioni su Achille Castiglioni
- Menzione speciale alla carriera per aver innalzato, attraverso la sua insostituibile esperienza, il design ai valori più alti della cultura. (Compasso d'oro, 1989)
- Non avete mai smesso di giocare, voi tre [Achille Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni, Livio Castiglioni]. Anche dopo la guerra, ormai adulti [...] Livio vi faceva sentire come dei pionieri. Anche da grandi non avete mai smesso di giocare, con quella serietà che solo i bambini hanno. Giocare per sperimentare, per imparare, come pionieri, nuove forme, nuovi modi di vedere il mondo. Livio lasciò lo studio per diventare consulente della Phonola prima e della Brionvega poi. Ma voi tre non avete di certo smesso di giocare assieme. Soprattutto quando a Lierna liberavate mongolfiere di carta velina che poi dovevate inseguirle, fino in acqua [del Lago di Como] , su una barca, per recuperarle. Imparavi cos’era la leggerezza, cos’era l’essenzialità. La sostanza dell’effimero. (Carlo Castiglioni, Presidente Fondazione Achille Castiglioni)
- Si racconta che [[[Max Huber]], giunto a Milano per un colloquio di lavoro non avesse con se un biglietto da visita. Si racconta che [Achille Castiglioni] lo fece lì, al momento, vergandolo su un talloncino di cartone, accurato come fosse stato stampato a caldo. Il tuo era un lavoro fatto di scambi, collegiale, dove ognuno imparava da ognuno. Ma oltre la professione c’erano i rapporti personali. (Carlo Castiglioni, Presidente Fondazione Achille Castiglioni)
Note
- ↑ Citato in Laura Bossi, Achille Effect, domusweb.it, 13 aprile 2010.
- ↑ Citato in Lierna, fondazioneachillecastiglioni.it
- ↑ Citato in Giannino Castiglioni. Milano, 1884 - Lierna (Lago di Como), 1971. Scultore., II personaggi pubblici.
- ↑ Citato in Biografia, fondazioneachillecastiglioni.it.
- ↑ Da Programma Festivaletteratura 2018, p. 49.
Voci correlate
- Giannino Castiglioni – padre
- Pier Giacomo Castiglioni – fratello
- Livio Castiglioni – fratello
Altri progetti
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