Vasco Pratolini: differenze tra le versioni

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*L'esperienza dei quotidiani rapporti col mondo ostile, e delle quotidiane rinunzie a cui è costretta la povera gente, ti aveva già provato. Era evidente che avevi subìto un trauma dal quale soltanto adesso ti riprendevi. Stavi scoprendo te stesso, ti rendevi conto, dolorosamente, di avere vissuto fino ad allora, una vita precaria e assurda, del tutto opposta alla realtà che dovevi ora affrontare senza possederne gli elementi. Quando finalmente scoprivi il mondo coi tuoi propri occhi, non era più il mondo che esternamente ti era familiare, ma un altro, diverso e ostile, ove dovevi inserirti a forza, ed ove le tue abitudini, le tue maniere, i tuoi stessi pensieri erano inadatti e addirittura negativi. La nuova realtà ti rifiutava. (da ''Cronaca familiare'', Mondadori)
*L'esperienza dei quotidiani rapporti col mondo ostile, e delle quotidiane rinunzie a cui è costretta la povera gente, ti aveva già provato. Era evidente che avevi subìto un trauma dal quale soltanto adesso ti riprendevi. Stavi scoprendo te stesso, ti rendevi conto, dolorosamente, di avere vissuto fino ad allora, una vita precaria e assurda, del tutto opposta alla realtà che dovevi ora affrontare senza possederne gli elementi. Quando finalmente scoprivi il mondo coi tuoi propri occhi, non era più il mondo che esternamente ti era familiare, ma un altro, diverso e ostile, ove dovevi inserirti a forza, ed ove le tue abitudini, le tue maniere, i tuoi stessi pensieri erano inadatti e addirittura negativi. La nuova realtà ti rifiutava. (da ''Cronaca familiare'', Mondadori)
*L'[[uomo]] è come un albero e in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e nuovo vigore. (da ''Cronaca familiare'')
*L'[[uomo]] è come un albero e in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e nuovo vigore. (da ''Cronaca familiare'')
*La [[vita]] è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.{{da controllare|Priva di fonte}}
*La [[vita]] è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione. (da ''Cronache di poveri amanti'', Vallecchi)
*Le [[Idea |idee]] fanno paura a chi non ne ha. {{da controllare|Priva di fonte}}
*Le [[Idea |idee]] fanno paura a chi non ne ha. {{da controllare|Priva di fonte}}



Versione delle 13:30, 6 mag 2007

Vasco Pratolini (1913 – 1991), scrittore italiano.

  • L'esperienza dei quotidiani rapporti col mondo ostile, e delle quotidiane rinunzie a cui è costretta la povera gente, ti aveva già provato. Era evidente che avevi subìto un trauma dal quale soltanto adesso ti riprendevi. Stavi scoprendo te stesso, ti rendevi conto, dolorosamente, di avere vissuto fino ad allora, una vita precaria e assurda, del tutto opposta alla realtà che dovevi ora affrontare senza possederne gli elementi. Quando finalmente scoprivi il mondo coi tuoi propri occhi, non era più il mondo che esternamente ti era familiare, ma un altro, diverso e ostile, ove dovevi inserirti a forza, ed ove le tue abitudini, le tue maniere, i tuoi stessi pensieri erano inadatti e addirittura negativi. La nuova realtà ti rifiutava. (da Cronaca familiare, Mondadori)
  • L'uomo è come un albero e in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e nuovo vigore. (da Cronaca familiare)
  • La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione. (da Cronache di poveri amanti, Vallecchi)
  • Le idee fanno paura a chi non ne ha.  Priva di fonte Priva di fonte

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