Roger Aubert: differenze tra le versioni
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Senza dubbio meno geniale di quanto lo abbiano giudicato molti suoi contemporanei e apologisti, [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] era indiscutibilmente un uomo superiore. Possedeva un'intelligenza lucida e perspicace, nutrita di mezzo secolo di letture e di riflessioni sullo spettacolo delle vicissitudini della Chiesa e del mondo, sorretta da una memoria notevole. Preoccupato di poter disporre delle più ampie informazioni, sapeva porre le domande giuste e amava confrontare le sue idee con quelle dei suoi interlocutori per poterle affinare. (da ''Leone XIII: tradizione e progresso'', in AA. VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 1, pp. 9-10) |
Senza dubbio meno geniale di quanto lo abbiano giudicato molti suoi contemporanei e apologisti, [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] era indiscutibilmente un uomo superiore. Possedeva un'intelligenza lucida e perspicace, nutrita di mezzo secolo di letture e di riflessioni sullo spettacolo delle vicissitudini della Chiesa e del mondo, sorretta da una memoria notevole. Preoccupato di poter disporre delle più ampie informazioni, sapeva porre le domande giuste e amava confrontare le sue idee con quelle dei suoi interlocutori per poterle affinare. Pur soppesando accuratamente il pro e il contro, sapeva infervorarsi per i grandi progetti e disegnarne con entusiasmo le linee generali prima ancora di valutarne le difficoltà. Anche quando con l'avanzare dell'età divenne più sensibile alle lusinghe, sapeva a occhio e croce giudicare con perspicacia le qualità e i difetti dei suoi collaboratori e utilizzarli a ragion veduta. (da ''Leone XIII: tradizione e progresso'', in AA. VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 1, pp. 9-10) |
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Versione delle 17:18, 28 apr 2019
Roger Aubert (1914 – 2009), storico e teologo belga.
Citazioni di Roger Aubert
Senza dubbio meno geniale di quanto lo abbiano giudicato molti suoi contemporanei e apologisti, Leone XIII era indiscutibilmente un uomo superiore. Possedeva un'intelligenza lucida e perspicace, nutrita di mezzo secolo di letture e di riflessioni sullo spettacolo delle vicissitudini della Chiesa e del mondo, sorretta da una memoria notevole. Preoccupato di poter disporre delle più ampie informazioni, sapeva porre le domande giuste e amava confrontare le sue idee con quelle dei suoi interlocutori per poterle affinare. Pur soppesando accuratamente il pro e il contro, sapeva infervorarsi per i grandi progetti e disegnarne con entusiasmo le linee generali prima ancora di valutarne le difficoltà. Anche quando con l'avanzare dell'età divenne più sensibile alle lusinghe, sapeva a occhio e croce giudicare con perspicacia le qualità e i difetti dei suoi collaboratori e utilizzarli a ragion veduta. (da Leone XIII: tradizione e progresso, in AA. VV., Storia del cristianesimo 1878-2005, vol. 1, I cattolici e la questione sociale, supplemento a Famiglia cristiana, Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 1, pp. 9-10)
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