Otto Rühle: differenze tra le versioni
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E venne il [[capitalismo]] e l'intera esistenza umana ne fu rivoluzionata. Il capitalismo trasforma il prodotto del lavoro in merce; eleva a commercio lo scambio primitivo; mette il denaro al posto della zolla di terra, il mercato al posto del «cliente». Soppianta l'agricoltura con l'industria, la mano dell'uomo con la macchina. Vapore ed elettricità mutano radicalmente l'immagine del lavoro e della vita sociale. E ancora di più di quanto realmente apporti e crei, il capitalismo lascia immaginare per il futuro; promette agli uomini di provvederli più abbondantemente di beni di prima necessità; annuncia la conquista di libertà politiche e di diritti, il godimento di una civiltà perfezionata. |
E venne il [[capitalismo]] e l'intera esistenza umana ne fu rivoluzionata. Il capitalismo trasforma il prodotto del lavoro in merce; eleva a commercio lo scambio primitivo; mette il denaro al posto della zolla di terra, il mercato al posto del «cliente». Soppianta l'agricoltura con l'industria, la mano dell'uomo con la macchina. Vapore ed elettricità mutano radicalmente l'immagine del lavoro e della vita sociale. E ancora di più di quanto realmente apporti e crei, il capitalismo lascia immaginare per il futuro; promette agli uomini di provvederli più abbondantemente di beni di prima necessità; annuncia la conquista di libertà politiche e di diritti, il godimento di una civiltà perfezionata. L'umanità deve diventare più ricca e più felice. Natura e Ragione devono sposarsi in una bella unità. I desideri già rinviati alla beatitudine celeste vengono esauditi non più in cielo, ma in terra. È una splendida alba; un «entusiasmo dello spirito» che dà un brivido al mondo. <!--(cap. 1, Utopia come fuga dal presente, p. 23)--> |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 18:11, 5 lug 2019
Otto Rühle (1874 – 1943), scrittore e attivista marxista tedesco.
Incipit di Il coraggio dell'utopia
E venne il capitalismo e l'intera esistenza umana ne fu rivoluzionata. Il capitalismo trasforma il prodotto del lavoro in merce; eleva a commercio lo scambio primitivo; mette il denaro al posto della zolla di terra, il mercato al posto del «cliente». Soppianta l'agricoltura con l'industria, la mano dell'uomo con la macchina. Vapore ed elettricità mutano radicalmente l'immagine del lavoro e della vita sociale. E ancora di più di quanto realmente apporti e crei, il capitalismo lascia immaginare per il futuro; promette agli uomini di provvederli più abbondantemente di beni di prima necessità; annuncia la conquista di libertà politiche e di diritti, il godimento di una civiltà perfezionata. L'umanità deve diventare più ricca e più felice. Natura e Ragione devono sposarsi in una bella unità. I desideri già rinviati alla beatitudine celeste vengono esauditi non più in cielo, ma in terra. È una splendida alba; un «entusiasmo dello spirito» che dà un brivido al mondo.
Bibliografia
- Otto Rühle, Il coraggio dell'utopia. Piani per la costruzione di una nuova società (Baupläne für eine neue Gesellschaft), a cura di Henry Jacoby, traduzione di Lucio Biagioni, Guaraldi Editore, Rimini, 1972.
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