John Garang: differenze tra le versioni

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:''We cannot ask for self-determination if we are not self-reliant, unless there is some magical way of getting our freedom. We must struggle. We cannot struggle by begging other people because our destiny then will depend on them. Our destiny must be in our hands.''
:''We cannot ask for self-determination if we are not self-reliant, unless there is some magical way of getting our freedom. We must struggle. We cannot struggle by begging other people because our destiny then will depend on them. Our destiny must be in our hands.''


==Citazioni di John Garang==
==Citazioni su John Garang==
*Definito da commilitoni e studenti «un uomo tranquillo» per il suo fisico pacioso, per il viso ornato da un'accurata barba, Garang era rimasto in realtà con dentro il sangue la boscaglia, la guerriglia. ([[Igor Man]])
*Definito da commilitoni e studenti «un uomo tranquillo» per il suo fisico pacioso, per il viso ornato da un'accurata barba, Garang era rimasto in realtà con dentro il sangue la boscaglia, la guerriglia. ([[Igor Man]])
*Garang diviene presto famoso come guerrigliero e come leader politico. Il suo programma piace perché ecumenico. Egli infatti è contro la secessione, auspica un Sudan unito. Ma come far convivere pacificamente 597 tribù che parlano 93 lingue o dialetti diversi? Garang postula una formula vincente: democrazia, socialismo: laicismo. Lo Stato sarà separato dalla chiesa e dalla moschea; i profittatori verranno messi ai margini della società, le ricchezze equamente distribuite senza discriminazioni razziali o confessionali. ([[Igor Man]])
*Garang diviene presto famoso come guerrigliero e come leader politico. Il suo programma piace perché ecumenico. Egli infatti è contro la secessione, auspica un Sudan unito. Ma come far convivere pacificamente 597 tribù che parlano 93 lingue o dialetti diversi? Garang postula una formula vincente: democrazia, socialismo: laicismo. Lo Stato sarà separato dalla chiesa e dalla moschea; i profittatori verranno messi ai margini della società, le ricchezze equamente distribuite senza discriminazioni razziali o confessionali. ([[Igor Man]])

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Garang

John Garang de Mabior (1945 – 2005), politico e guerrigliero sudsudanese.

Citazioni di John Garang[modifica]

  • L'Spla è determinato a combattere per un Sudan nuovo e democratico ove la giustizia sociale, la libertà e la dignità umana per tutti fiorisca. Combattiamo per un nuovo Sudan democratico in cui la questione delle nazionalità venga risolta correttamente. Combattiamo per un Sudan in cui venga risolto il problema di uno sviluppo irregolare, cosicché tutte le regioni del Paese, specialmente nelle zone più trascurate, ricevano uno sviluppo socioeconomico equo ed accelerato. Combattiamo per un Sudan libero dal razzismo; un Sudan in cui il potere è esercitato dalle masse, esercitato da loro e nei loro interessi; un Sudan in cui non c'è nessun monopolio di potere esercitato da qualsiasi gruppo, sia esso etnico, religioso o regionale.
The SPLA is determined to fight for a democratic and new Sudan where social justice, freedom and human dignity for all flourish. We fight for a new democratic Sudan in which the nationality question is correctly solved. We fight for a Sudan in which the problem of uneven development is solved such that all the regions of the country, especially the most neglected areas, receive a fair and accelerated socioeconomic development. We fight for a Sudan free from racism; a Sudan in which power is vested in the masses, exercised by them and in their interests; a Sudan in which there is no monopoly of power by any group whether ethnic, religious or regional.[1]

"This convention is sovereign"[modifica]

  • La storia del popolo sudanese è stata la storia di una continua lotta tra gli oppressi e gli oppressori, gli invasi e gli invasori, tra gli sfruttati e gli sfruttatori - dal nostro passato antico fino ai giorni nostri, il nostro popolo sudanese ha sempre lottato per la libertà, la giustizia e la dignità, per una vita migliore. Gli interessi, la cultura e l'identità delle forze regnanti sono sempre stati dominanti ed imposte sull'intera società. È sempre stato così ed è così tuttora.
The history of the Sudanese people has been one of a continuous struggle between the oppressed and the oppressors, the invaded and the invaders, between the exploited and the exploiters - from our ancient past down to the present day our Sudanese people have always struggled for freedom, justice and dignity, for a better life. The interests, culture and identity of the ruling forces has been always dominant and imposed on the whole society. This has always been the case in the past and is the case today.
  • Il nostro Paese, Belaad al Sudan, è un prodotto incompleto d'un lungo processo storico. Ha subito un processo continuo di metamorfosi e mutazioni lungo la storia - cambiando identità e contenuto di volta in volta in conformità con l'interazione e la correlazione di potere tra le forze socio-politiche e socio-storiche in un qualsiasi dato periodo - gli stati e civiltà kushitiche, faraoniche, cristiane, islamiche e coloniali sono apparsi e scomparsi sul suolo della nostra grande terra, il Sudan.
Our country, Belaad al Sudan, is an unfinished product of a long historical process. It has undergone a continuous process of metamorphosis and mutation through history - changing identity and content from time to time in accordance with the interplay and correlation of power among the socio-political and socio-historical forces at any given period - Kushitic, Pharaonic, Christian, Islamic and colonial states and civilizations have appeared and disappeared on the soil of our great land, Sudan.
  • I confini coloniali del Sudan, come ovunque in Africa, erano arbitrari dal punto di vista dei popoli autoctoni, poiché nessuno di questi popoli venne consultato sulla sua volontà di far parte o no di questo o quel territorio coloniale. I confini coloniali che i nostri stati "indipendenti" ereditarono esprimevano soltanto i limiti che separavano una zona d'influenza coloniale dall'altra.
Like anywhere in Africa, the colonial boundaries in the Sudan were arbitrary from the point of view of the indigenous people, for none of these people were consulted whether to be or not to be part of this or that colonial territory. These colonial boundaries which our "independent" states inherited were only expressing the limits separating one colonial zone of influence from the other.
  • Alla base di tutte le nazioni dinamiche, fiorenti e riuscite ci sono principi universali di libertà, giustizia, democrazia, uguaglianza e la ricerca senza impedimenti di opportunità e di felicità. Ma nel nostro paese, il Sudan, le elite dominanti, che presero il potere al tempo dell'indipendenza, hanno fatto il contrario. Hanno istituito politiche di egemonia e di discriminazione sociale, razziale e religiosa, intolleranza, ingiustizia e di restrizioni all'autorealizzazione.
Underlying all dynamic, growing and successful nations are universal principles of freedom, justice, democracy, equality and unhindered pursuit of opportunity and happiness. But in our country the Sudan, the ruling elite took power by the time of independence have done the contrary. They instituted policies of hegemony and social, racial and religious discrimination, bigotry, injustice and restrictions to self-fulfillment.
  • Gli jellaba [arabi sudanesi] concentrano nelle loro mani il potere economico e politico, controllano l'economia del Sudan, hanno il controllo su partiti politici molto potenti, sulla stampa e sulla cultura dominante, e tutto ciò permette loro di detenere un saldo controllo, sugli organi statali o attraverso i loro rappresentanti e i figli o attraverso la corruzione e i sottobanco versati a funzionari statali e, infine, attraverso gli organi di coercizione; l'esercito, la polizia, i tribunali, le prigioni ed altre forze paramilitari.
The Jellaba have in their hands the economic and political power, they control the economy of the Sudan, they have control over very powerful political parties, over the media and over the dominant culture, and all this permits them to have firm control over state organs either through their representatives and sons or through corruption and bribery of state officials and ultimately through the organs of coercion; the army, police, courts, prisons and other para-military forces.
  • Gli jellaba sono un incrocio di diverse razze e di nazionalità, dagli africani indigeni e gli immigranti arabi, turchi e greci, ed altre razze, che hanno interagito e si sono imparentate per mezzo di matrimoni misti nel lungo processo storico che ebbe luogo principalmente nel Sudan settentrionale fluviale. La stessa natura ibrida degli jellaba spiega i loro eccessivi e quasi nauseanti proclami e ossessione di essere arabi. Il loro falso senso di superiorità e di appartenenza al popolo arabo non è altro che l'espressione d'una sovracompensazione psicologica per il loro complesso d'inferiorità, caratteristica di qualsiasi popolo assimilato, che è solitamente incerto ed apprensivo sulle sue radici e che non riesce ad attuare un processo di transizione verso una nuova realtà obiettiva.
The Jellaba are a hybrid of different races and nationalities from the indigenous Africans, and the immigrant Arabs, Turks and Greeks, and other races, who have interacted and intermarried in the long historical process which took place mainly in the reverain Northern Sudan. The very hybrid nature of the Jellaba explains their excessive and almost sickening proclamations and obsession with being Arab. Their false sense of superiority and belonging to the Arab people is nothing but the expression of a psychological over compensation for their inferiority complex, characteristic of any assimilated people, who are usually uncertain and apprehensive about their roots and who fail to make a transition into a new objective reality.
  • La tragedia degli "jellaba" come gruppo sociale è la loro ristretta visione arabo-islamica e il loro totale fallimento nel guardare oltre questi due parametri di arabismo e islamismo come unici fattori unificanti del Sudan. Con una visione così nebulosa, gli "jellaba" erano condannati ad essere incapaci di guidare il popolo sudanese verso la realizzazione dei compiti storici di formazione e liberazione nazionale.
The tragedy of the "Jellaba" as a social group is their narrow Arabo-Islamic outlook and their total failure to look beyond these two parameters of Arabism and Islamism as the sole uniting factors for the Sudan. With such blurred outlook, the "Jellaba" were bound to be incapable of leading the Sudanese people towards the achievement of the historic tasks of national formation and national liberation.
  • Possiamo compiere la nostra missione, sia essa il Nuovo Sudan, l'autogoverno o la separazione, solo e solo se distruggiamo il sistema del Vecchio Sudan, poiché è impensabile che il regime rinuncerà volontariamente al potere o che verrà costretto dalla pressione internazionale a concedere la separazione. Questa è un'illusione che non rientra nel vocabolario di lottatori per la libertà.
We can only achieve our aim, whether this is the New Sudan, Self-determination or Separation, only and only if we destroy the system of the Old Sudan, for it is unthinkable that the regime will voluntarily relinquish power or be forced by the international pressures to grant separation. That is wishful thinking which is not in the vocabulary of freedom fighters.
  • Come corpo sociopolitico, l'Splm/Spla non esiste isolatamente. È destinato ad influenzare e ad essere influenzato dalle condizioni esterne ed interne circostanti in cui esiste ed opera. Non ci siamo sviluppati in caverne montane isolate ripararci dai nubifragi e dai problemi esterni, né siamo stati in esilio per evitare gli effetti dei cambiamenti interni nel nostro paese. L'Splm/Spla è un organismo politico nel vero significato di questo termine, e perciò non dovrebbe sorprendere o scioccare nessuno che siamo stati avversamente influenzati dai recenti cambiamenti internazionali ed interni, che hanno messo seriamente a repentaglio la nostra stessa esistenza come movimento e come popolo. Ma abbiamo perseverato e siamo sopravvissuti, e non siamo solo sopravvissuti, vinceremo!
The SPLM/SPLA as a socio-political body does not exist in isolation. It is bound to affect and be affected by external and internal surrounding conditions in which it exists and operates. We have not been developing in isolated mountain caves to protect us from winds, rainstorms and external torments, nor have we been in exile to avoid the effects of internal changes in our country. The SPLM/SPLA is a living political organism in the real meaning of that word, and so it should not be a surprise or shock to any one that we have been adversely affected by recent international and internal changes, which seriously challenged our very existence as a Movement and as a people. But we have persevered and we have survived, and not only have we survived, we shall win!
  • La tragedia umanitaria cui deve far fronte il nostro popolo oggi è estremamente grave. Il governo Nif [Fronte nazionale islamico], nel perseguire la sua maledetta guerra, sta massacrando ed espellendo larghe fasce della nostra popolazione attraverso un indiscriminato bombardamento aereo e di artiglieria sulla popolazione civile e attraverso campi per i profughi e conducendo una pulizia etnica nelle Montagne di Nuba e fomentando una guerra tribale mediante le milizie governative.
The humanitarian tragedy facing our people today is very grave. The NIF Government in pursuit of their unholy war is massacring and displacing large sections of our population through indiscriminate aerial and artillery bombardment of the civilian population and camps for displaced people and conducting ethnic cleansing in the Nuba Mountains and fanning up tribal warfare through the Government sponsored militias.
  • Il nostro movimento, l'Splm/Spla, ha mantenuto sin dalla sua nascita una posizione molto chiara e di principio sulla questione d'una soluzione pacifica per il conflitto nel nostro Paese.
Our Movement, the SPLM/SPLA, right from its inception has maintained a very clear and principled position on the question of peaceful resolution of the conflict in our country.
  • Vogliamo assicurare il mondo e il popolo sudanese attraverso questa conferenza che l'Splm/Spla sarebbe soddisfatto se i negoziati di pace conducessero ad una pace equa, e mettessero termine alla guerra attraverso un accordo di pace. Assicuro, però inoltre, sia amici che nemici, che non accetteremo mai una pace iniqua, poiché, come ho detto prima, "una pace iniqua è peggio d'una guerra".
We would like to assure the world and the Sudanese people through this forum that the SPLM/SPLA would be satisfied if the peace talks led to a just peace, and end the war through a peace agreement. However, I also assure foe and friend alike that we will never accept a bad peace, for as I have said before "a bad peace is worse than a war".
  • Sono totalmente convinto che non c'è niente che gli uomini possano fare che le donne non possano. È solo che vengono loro negate le opportunità, vengono discriminate in ogni occasione, talvolta persino in cucina.
I am totally convinced that there is nothing that men do which women cannot do. It is only that they are denied opportunities, they are discriminated at every turn, sometimes even in the kitchen.
  • La nostra sopravvivenza è una prova concreta e vivente della solidità dell'Splm/Spla, che la fondazione dell'Splm/Spla è di roccia dura, non di sabbia, e quella roccia dura è l'indistruttibile volontà del nostro popolo.
Our survival is a concrete and living proof of the solidity of the SPLM/SPLA, that the foundation of the SPLM/SPLA is hard rock, not sand, and that hard rock is the indestructible will of our people.
  • Non possiamo chiedere l'autogoverno se non siamo autosufficienti, a meno che non ci sia un qualche modo magico di ottenere la nostra libertà. Dobbiamo lottare. Non possiamo lottare pregando altre persone perché allora il nostro destino finirà col dipendere da loro. Il nostro destino deve essere nelle nostre mani.
We cannot ask for self-determination if we are not self-reliant, unless there is some magical way of getting our freedom. We must struggle. We cannot struggle by begging other people because our destiny then will depend on them. Our destiny must be in our hands.

Citazioni su John Garang[modifica]

  • Definito da commilitoni e studenti «un uomo tranquillo» per il suo fisico pacioso, per il viso ornato da un'accurata barba, Garang era rimasto in realtà con dentro il sangue la boscaglia, la guerriglia. (Igor Man)
  • Garang diviene presto famoso come guerrigliero e come leader politico. Il suo programma piace perché ecumenico. Egli infatti è contro la secessione, auspica un Sudan unito. Ma come far convivere pacificamente 597 tribù che parlano 93 lingue o dialetti diversi? Garang postula una formula vincente: democrazia, socialismo: laicismo. Lo Stato sarà separato dalla chiesa e dalla moschea; i profittatori verranno messi ai margini della società, le ricchezze equamente distribuite senza discriminazioni razziali o confessionali. (Igor Man)

Note[modifica]

  1. Citato in Philip Roessler, Ethnic Politics and State Power in Africa: The Logic of the Coup-Civil War Trap, Cambridge University Press, 2016, p. 115, ISBN 1316813266

Bibliografia[modifica]

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