Stanley Karnow: differenze tra le versioni

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==''Storia della guerra del Vietnam''==
==''Storia della guerra del Vietnam''==
*Il [[Vietnam Veterans Memorial|monumento ai caduti]], una lastra di pietra nera lucida appena interrata su un lieve pendio, è un'astrazione artistica. Eppure la sua semplicità evidenzia la drammaticità di una realtà angosciosa. I nomi dei morti scolpiti nel granito nero sono qualche cosa di più che il ricordo di vite perdute in battaglia: rappresentano invece un sacrificio per una crociata fallita. In un senso più ampio, simboleggiano una speranza svanta, o forse la nascita di una nuova consapevolezza. Testimoniano la fine della assoluta fiducia dell'America nella propria peculiare vocazione, nella propria invincibilità militare, nel "destino manifesto". Sono il prezzo, pagato in sangue e dolore, per la conquista della maturità, per il riconoscimento dei limiti dell'America. Insieme con i giovani morti in Vietnam, è morto anche il sogno di un "secolo americano". (p. 9)
*Il [[Vietnam Veterans Memorial|monumento ai caduti]], una lastra di pietra nera lucida appena interrata su un lieve pendio, è un'astrazione artistica. Eppure la sua semplicità evidenzia la drammaticità di una realtà angosciosa. I nomi dei morti scolpiti nel granito nero sono qualche cosa di più che il ricordo di vite perdute in battaglia: rappresentano invece un sacrificio per una crociata fallita. In un senso più ampio, simboleggiano una speranza svanta, o forse la nascita di una nuova consapevolezza. Testimoniano la fine della assoluta fiducia dell'America nella propria peculiare vocazione, nella propria invincibilità militare, nel "destino manifesto". Sono il prezzo, pagato in sangue e dolore, per la conquista della maturità, per il riconoscimento dei limiti dell'America. Insieme con i giovani morti in Vietnam, è morto anche il sogno di un "secolo americano". (p. 9)
*Almeno da un punto di vista umano, la guerra in Vietnam fu un conflitto che nessuno vinse, una lotta tra vittime, le sue origini furono complesse, le sue lezioni molto discusse, la sua eredità deve ancora essere definita dalle generazioni a venire. Che si sia trattato di una impresa valorosa o di un'avventura irragionevole, fu comunque una tragedia di dimensioni epiche. (p. 11)
*Almeno da un punto di vista umano, la [[Guerra del Vietnam|guerra in Vietnam]] fu un conflitto che nessuno vinse, una lotta tra vittime, le sue origini furono complesse, le sue lezioni molto discusse, la sua eredità deve ancora essere definita dalle generazioni a venire. Che si sia trattato di una impresa valorosa o di un'avventura irragionevole, fu comunque una tragedia di dimensioni epiche. (p. 11)
*Gli americani si erano preparati a fare sacrifici in vite umane e in denaro, come era accaduto in altre guerre. Ma si dovevano vedere dei progressi. Si doveva capire quando la guerra sarebbe finita. Durante la seconda guerra mondiale, gli americani potevano seguire sulla carta geografica il percorso dei loro eserciti attraverso l'Europa; in Vietnam, dove i fronti non esistevano, non si riusciva ad ottenere altro che conteggi di "nemici uccisi" e promesse. Così gli Stati Uniti, che avevano messo in campo una stupefacente potenza militare per abbattere il morale dei comunisti, cominciarono a sfaldarsi sotto la tensione di una lotta che sembrava interminabile. (p. 16)
*Gli americani si erano preparati a fare sacrifici in vite umane e in denaro, come era accaduto in altre guerre. Ma si dovevano vedere dei progressi. Si doveva capire quando la guerra sarebbe finita. Durante la seconda guerra mondiale, gli americani potevano seguire sulla carta geografica il percorso dei loro eserciti attraverso l'Europa; in Vietnam, dove i fronti non esistevano, non si riusciva ad ottenere altro che conteggi di "nemici uccisi" e promesse. Così gli Stati Uniti, che avevano messo in campo una stupefacente potenza militare per abbattere il morale dei comunisti, cominciarono a sfaldarsi sotto la tensione di una lotta che sembrava interminabile. (p. 16)



Versione delle 22:02, 17 lug 2019

Karnow nel 2009 durante il 50º anniversario della morte di due soldati in Vietnam

Stanley Karnow (1925 – 2013), giornalista, scrittore e storico statunitense.

Storia della guerra del Vietnam

  • Il monumento ai caduti, una lastra di pietra nera lucida appena interrata su un lieve pendio, è un'astrazione artistica. Eppure la sua semplicità evidenzia la drammaticità di una realtà angosciosa. I nomi dei morti scolpiti nel granito nero sono qualche cosa di più che il ricordo di vite perdute in battaglia: rappresentano invece un sacrificio per una crociata fallita. In un senso più ampio, simboleggiano una speranza svanta, o forse la nascita di una nuova consapevolezza. Testimoniano la fine della assoluta fiducia dell'America nella propria peculiare vocazione, nella propria invincibilità militare, nel "destino manifesto". Sono il prezzo, pagato in sangue e dolore, per la conquista della maturità, per il riconoscimento dei limiti dell'America. Insieme con i giovani morti in Vietnam, è morto anche il sogno di un "secolo americano". (p. 9)
  • Almeno da un punto di vista umano, la guerra in Vietnam fu un conflitto che nessuno vinse, una lotta tra vittime, le sue origini furono complesse, le sue lezioni molto discusse, la sua eredità deve ancora essere definita dalle generazioni a venire. Che si sia trattato di una impresa valorosa o di un'avventura irragionevole, fu comunque una tragedia di dimensioni epiche. (p. 11)
  • Gli americani si erano preparati a fare sacrifici in vite umane e in denaro, come era accaduto in altre guerre. Ma si dovevano vedere dei progressi. Si doveva capire quando la guerra sarebbe finita. Durante la seconda guerra mondiale, gli americani potevano seguire sulla carta geografica il percorso dei loro eserciti attraverso l'Europa; in Vietnam, dove i fronti non esistevano, non si riusciva ad ottenere altro che conteggi di "nemici uccisi" e promesse. Così gli Stati Uniti, che avevano messo in campo una stupefacente potenza militare per abbattere il morale dei comunisti, cominciarono a sfaldarsi sotto la tensione di una lotta che sembrava interminabile. (p. 16)

Bibliografia

  • Stanley Karnow, Storia della guerra del Vietnam, traduzione di Piero Bairati, Rizzoli editore, Milano, 1985

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